Fotoreporter - Storia della fotografia
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I fotografi Josef Koudelka nasce in Moravia nel 1938 ed inizia a fotografare giovanissimo. All'università conosce il fotografo e critico Jiri Jenícek che nel 1961 lo incoraggia a mostrare il suo lavoro presso il Teatro Semafor di Praga. In questa occasione incontra la critica Anna Fárová che diventerà sua amica ed estimatrice. Nello stesso anno fa un viaggio in Italia. Lavora come ingegnere aeronautico e viaggia molto in Slovacchia e Romania fotografando la vita degli zingari, le feste religiose e gli spettacoli teatrali d'avanguardia.
Nel 1984 la Hayward Gallery di Londra mostra per la prima volta, dopo 16 anni di anonimato, le foto dell'invasione di Praga con il suo nome. Nel 1987 la Francia, dove Koudelka risiede ormai da tre anni, gli concede la cittadinanza francese e gli viene conferito il Grand Prix National de la Photographie. Nel 1988 si inaugurano due grandi mostre a Parigi e New York e nello stesso anno Koudelka fotografa con un apparecchio panoramico i lavori per la realizzazione del tunnel sotto la Manica. Sempre con lo stesso apparecchio fotograferà poi il paesaggio più devastato d'Europa (il "Triangolo nero", la regione dei Monti metalliferi compresa tra il nord della Boemia, il sud della Germania e la Polonia) ed il centro di Beirut devastato dalla guerra. Con il volume Exils ha vinto l'ICP Award per il miglior libro fotografico (1989). Ha ottenuto inoltre riconoscimenti come il Premio Hugo Erfurth (1989), il Grande Premio Internazionale Henri Cartier-Bresson (1991) ed il Premio per la Fotografia della Fondazione Erna e Victor Hasselblad(1992). (© 1997 M.Berlincioni) |