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George Hotz: eccovi l'hack di PlayStation 3

  • ️Thu Jan 28 2010

George Hotz, conosciuto con il nickname GeoHot per avere realizzato il jailbreak di iPhone, ha reso pubblico l'exploit per aggirare il sistema di protezione anti-pirateria di PlayStation 3. GeoHot ha aggiornato la communità sui suoi progressi attraverso il suo blog. PlayStation 3 è uno dei sistemi che ha resistito per più tempo all'hack, soprattutto grazie agli algoritmi di decriptazione interni al processore Cell, che comunque restano impenetrabili, anche per GeoHot.

L'hack rilasciato contiene i dettagli dell'interfaccia che Hotz ha creato e un esempio di codice per ottenere il completo accesso a PlayStation 3 in lettura/scrittura tramite OtherOS/Linux. Hotz ha sfruttato un difetto del bus di memoria che permette di creare un buco nella RAM e dialogare con il sistema. Non ha rimosso la memoria e non ha usato modchip. Dice di aver impiegato cinque settimane per produrre questo exploit.

"Hackare vuol dire infrangere il sistema di sicurezza del sistema, e questo è quello che ho fatto", spiega Hotz. "Non spenderò altro tempo a scrivere firmware customizzati, ISO loader e SDK aperti. Lascio che altri si occupino di queste cose".

PlayStation 3 ha restito all'hack per oltre tre anni. Aggiungiamo solamente che la notizia che stiamo riportando non comporta automaticamente l'inizio della pirateria su PlayStation 3. Il fatto che i giochi risiedano su dischi Blu-ray, e che occupino in media 25 GB, non sarà uno scoglio facile da aggirare per via della ridotta bandwith delle connessioni a internet, che non consente di scaricare una mole di dati così ampia in poco tempo. Inoltre, Sony può facilmente bloccare l'hack con i nuovi firmware.