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Vescovo e cattedrale nella documentazione epigrafica in Occidente - Persée

  • ️Cuscito, G.
  • ️Mon May 09 2016

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GIUSEPPE CUSCITO

VESCOVO E CATTEDRALE NELLA DOCUMENTAZIONE EPIGRAFICA IN OCCIDENTE

Italia e Dalmazia

Per chi voglia documentare i rapporti intercorsi nell'antichità fra il vescovo committente e i primi sviluppi del centro episcopale è doveroso tener conto delle testimonianze e delle suggestioni offerte anche dal materiale epigrafico superstite ο comunque tradito da sillogi e da fonti storiche giustamente famose. È certo però che da un censimento di questo tipo non è possibile trarre che conclusioni parziali e precarie, quando si consideri che non tutti i monumenti sono forniti di un'iscrizione commemorativa, che i testi epigrafici sono per loro natura rapidi e sintetici e che essi ci sono comunque pervenuti col criterio dell'occa- sionalità soprattutto nei territori adriatici dov'era diffusa la decorazione musiva degli edifici di culto. Si tratta dunque di un censimento e di un'analisi a cui gli archeologi non devono e non possono sottrarsi, purché si convenga che gli esiti così raggiunti vanno vagliati col criterio dell'interdisciplinarità, confrontandoli e integrandoli con le notizie che sono in grado di offrire i dati archeologico-monumentali anepigrafi, le fonti storiche, quelle agiografiche e letterarie. Solo con la coscienza di queste riserve e di queste limitazioni l'epigrafista può avere l'ardire di presentare i dati da lui raccolti. Duole infatti passare in rassegna i vescovi costruttori attestati da epigrafi, trascurando quelli che, come ad esempio Cromazio di Aquileia1, Zenone di Verona2, Gaudenzio di