Il Milan batte 2-1 il Genoa e risale la classifica
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Il Milan, reduce da sette risultati utili consecutivi, batte il Genoa 2-1 e continua a risalire la classifica portandosi a 43 punti. Prima del posticipo serale è a 2 punti dall’Inter e a 3 dalla Fiorentina.
A San Siro il Milan vuole continuare la risalita per approdare all’Europa che conta, mentre il Genoa è a caccia di punti per lasciare la parte calda della classifica. Il tecnico rossonero Mihajlovic schiera il 4-4-2 con il recuperato Niang e Bacca in avanti. Gasperini, privo dell’infortunato Pavoletti, lancia Matavz affiancato da Suso e Laxalt nell’abituale 3-4-3.
Per i rossoneri si mette subito bene: prima Perin vola su un tiro di Honda e subito dopo il giapponese recupera un pallone, crossa e serve Bacca che non perdona (5’). Il Genoa prova a cercare varchi, ma il Milan pressa con discreta efficacia, solo al 34’ dopo un’azione pericolosa di Bacca fermato in uscita da Perin, il Genoa piazza due cross di Fiamozzi e Silva ma gli attaccanti rossoblù non arrivano per un soffio. Il primo tempo si chiude con un Milan che riesce a controllare la gara senza troppi patemi.
La ripresa inizia con la sostituzione di Suso da parte di Gasperini che manda in campo l’ex Cerci. Il Milan non indietreggia e si fa avanti con Niang, spesso coadiuvato da Montolivo. Al 60’ Bacca lancia Niang fermato tempestivamente da Perin, il Genoa non riesce a rendersi pericoloso. Al 64’ Honda tira da una ventina di metri e sorprende Perin, in questa occasione non ineccepibile, ed è 2-0. Il Genoa accusa il colpo e al 75’ Montolivo colpisce il palo con un bel sinistro al volo. Subito dopo Mihajlovic fa entrare Menez al posto di Niang. Per Menez è il ritorno in campo dopo 181 giorni. I rossoneri hanno il controllo totale della gara e possono permettersi di sostituire nel finale Bacca con Balotelli. Al 92’ quando tutto sembra chiuso arriva il gol di Cerci che sfrutta una ribattuta di Donnarumma su tiro di Rigoni e insacca, ma è troppo tardi. Per il Milan missione compiuta anche se con qualche brivido di troppo nel finale.