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Terracina, spari tra la folla in spiaggiaUcciso un boss degli "scissionisti"

  • ️Thu Aug 23 2012

TERRACINA - Spari, sangue e urla e bagnanti in fuga in preda al panico. Il lungomare di Terracina, località turistica del litorale pontino, è precipitato in un incubo oggi pomeriggio verso le 16.30 quando un boss della camorra è stato giustiziato a due passi dai turisti che affollavano lo stabilimento Sirenella. "Da quello che mi è parso di vedere - racconta un testimone su un blog cittadino - sembra che gli abbiano sparato in faccia e comunque giaceva in un lago di sangue".

"Il corpo - riferisce ancora il passante - era davanti al Sirenella addossato allo sportello di un'automobile ai lati della strada. Era un ragazzo che indossava un costume da bagno blu e mi è sembrato che fosse mutilato di ambo le mani (non so se ho visto bene)". Un dettaglio esatto quello notato dal testimone. La vittima si chiama infatti Gaetano Marino, 48 anni, e negli ambienti della criminalità organizzata campana era conosciuto con il soprannome di "moncherino" proprio per la mancanza di entrambe le mani. L'uomo è stato freddato con numerosi colpi di arma fuoco in un agguato che ha tutte le caratteristiche dell'esecuzione. Secondo diversi testimoni, i killer sono fuggiti a bordo di una Punto grigia.

Marino nel febbraio scorso era balzato all'attenzione del grande pubblico per la vicenda, raccontata da Roberto Saviano, della sua partecipazione a un programma di Raidue, nel corso del quale la figlia aveva cantato una canzone in diretta per lui. Lo scrittore aveva denunciato l'episodio su Facebook: "Questa è una storia passata inosservata - scriveva Saviano -  Strana, dura pochi minuti. Ma minuti televisivi. Arriva in milioni di case nei giorni che si preparano al Capodanno".

Saviano ricordava quindi il curriculum criminale di Marino. "E' ai vertici degli Scissionisti, detti anche Spagnoli, usciti vincitori della guerra interna al cartello dei Di Lauro - ricordava l'autore di Gomorra - . Hanno partecipato alla faida i Marino. Gaetano infatti è fratello di Gennaro Marino, promotore militare della faida. Sono detti i 'McKay' perché il padre Crescenzo (ucciso dai Di Lauro come vendetta) somigliava a un vecchio personaggio di una serie televisiva western".

A Terracina il boss degli scissionisti pare fosse in vacanza con la famiglia. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo avrebbe ricevuto una telefonata mentre si trovava in spiaggia e subito dopo sarebbe salito all'ingresso dello stabilimento balneare sul lungomare. Là si sarebbe trovato di fronte i killer che, secondo la ricostruzione, erano due. A terra sono stati trovati una quindicina di bossoli esplosi da una semiautomatica. Marino sarebbe stato accompagnato sulla strada da un conoscente che non è stato colpito. Dopo aver compiuto la loro missione, i killer, secondo il racconto di alcuni testimoni, sono fugiti a bordo di un'auto, probabilmente una Punto bianca.

Roberto Saviano, nel suo intervento, ricostruiva anche la genesi del suo soprannome moncherino. "Perse entrambe le mani per lo scoppio di un ordigno. Guerra di camorra con i Ruocco, anni '90, si voleva fargli saltare la villa e una bomba gli esplose in mano. Questa è una delle versioni. Altri dicono che perse le mani perché stava lanciando una bomba a mano esplosa prima del tempo".

Quello avvenuto oggi pomeriggio a Terracina è stato un omicidio clamoroso, che ripropone il problema della presenza delle famiglie criminali campane sul litorale pontino e in altre zone del Lazio. L'episodio arriva infatti a un dall'uccisione di un luogotenente del clan Moccia, Modestino Pellino, freddato alle spalle da un sicario in una piazza di Nettuno, cittadina balneare in provincia di Roma.