la Repubblica/campionato_partite: Da Firenze una notizia La Roma si puo' battere

Questa volta non c'è il gol dell'ex amato-odiato Batistuta che risolve tutto come all'andata, questa volta l'argentino - prima applaudito, poi fischiato con sempre più decisione - si smarrisce dentro una prestazione imbarazzante, fatta di corsette stanche, di sguardi persi, come se fosse in trance. Questa volta non ci sono le magie di Totti o i gol di Montella, che non riesce a salvare la patria giallorossa. Ad esultare tra i cannonieri è Chiesa, che trova una doppietta pesante e importante e con lui esulta Mancini al suo primo acuto da allenatore.
In avvio basta il colpo d'occhio iniziale per capire non dove andrà la partita, ma come ci andrà. La Fiorentina si chiude davanti a Toldo, la Roma prende il campo e inizia da subito a cercare gli spazi dove passare. Roberto Mancini sa che adesso i suoi non possono giocare alla pari contro i primi della classe e allora disegna una gara in contropiede, affidandosi al genio di Rui Costa alla velocità di Chiesa. Fabio Capello aveva immaginato un pomeriggio così e infatti mette dentro Delvecchio che copre più di Montella, con l'idea di attaccare sì ma con giudizio.
I piani tattici si traducono in pratica dopo soli sette minuti: ripartenza della Fiorentina, sponda di Chiesa e tiro da fuori di Rui Costa parato molto bene da Antonioli. Un minuto dopo è Rossi a tentare la via del gol, ma il pallone esce di un niente. La Roma ha sempre tanto campo, ma il ritmo è troppo basso per mettere in difficoltà una difesa schierata come quella viola, dove Lassissi troneggia. Lenta la capolista, va invece di fretta Chiesa, che però il gol lo fa da fermo. E' l'11' punizione dal limite dell'area e palla sotto la traversa dove Antonioli non può arrivare.
Lo svantaggio non scuote la Roma che continua a specchiarsi dentro un gioco troppo elaborato per portare a qualcosa di buono. La Fiorentina - se possibile - arretra ancora di qualche metro il proprio baricentro e per i giallorossi diventa tutto più complicato. Sulle fasce Cafu e Candela non riescono a spingere come al solito, sulla trequarti Totti annaspa e davanti Batistuta e stregato dalla sua strana, personalissima partita.
L'argentino commette un fallo, poi reclama per un presunto rigore (che non c'è) e viene fischiato duramente dai suoi ex tifosi.
Quando inizia a sembrare insuperabile però il muro viola cade di schianto, senza nessun tremore ad avvisare il rischio. Al 30' calcio d'angolo sul quale si tuffa Emerson che di testa supera Toldo. La capolista si rincuora e chiude il tempo in crescendo.
Nella ripresa Mancini toglie Cois e mette Bressan: sembra un cambio di routine invece sarà decisivo. Cambia invece la partita con la Fiorentina che mette la testa fuori dal guscio, forse capisce che si può anche vincere. La Roma non è pronta al nuovo passo e si fa sorprendere: traversone del giovane Moretti, Bressan è in agguato, ma Candela lo anticipa buttando alle spalle del proprio portiere.
E' il 12' è il 2 a 1 che accende il pomeriggio. Capello toglie Delvecchio e butta dentro Montella, il ritmo si alza improvvisamente. Totti impegna Toldo, sulla ribattuta Batistuta e rapido ma la difesa viola respinge. Mischia analoga poco dopo su un tiro del capitano romanista rimpallato da Di Livio: c'è più confusione che altro, ma ci si diverte. Anche perché la squadra di Mancini non si limita a coprire e prova in un paio di occasioni a sorprendere (senza fortuna) Antonioli. Si va veloci, si sbaglia molto e anche il nervosismo si fa sentire con una gazzarra dopo un'entrata troppo decisa di Emerson su Toldo.
La Roma attacca, ma rimbalza. Attacca, si innervosisce e presto si disunisce. Tanto più che nel momento di sforzo maggiore arriva un contropiede da manuale risolto da Chiesa, bravo a scattare sul filo del fuorigioco e bravo a battere Antonioli. E' il 33' e il 3 a 1 chiude la partita e riapre il campionato.
In tribuna parte qualche parola di troppo, si sfiora la rissa, dalla curva Fiesole vola qualche sasso: si trema per il dopo, ma è comunque sempre andata bene rispetto a quello che si temeva.
Fiorentina-Roma 3-1
FIORENTINA: Toldo, Repka, Adani, Lassissi, Moretti (26' st Torricelli), Di Livio, Cois (1' st Bressan), C.Amoroso, M.Rossi (44' st Pierini), Rui Costa, Chiesa. (33 Taglialatela, 9 Leandro, 11 Rossitto, 21 Nuno Gomes). Allenatore: Mancini.
ROMA: Antonioli, Zebina, Samuel, Mangone, Cafu, Tommasi (24' st C.Zanetti), Emerson, Candela, Totti, Batistuta, Delvecchio (14' st Montella). (22 Lupatelli, 26 De Rossi, 21 Balbo, 23 Rinaldi, 25 Guigou). Allenatore: Capello.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: nel pt 12' Chiesa, 30' Emerson; nel st 12' Candela (autorete), 37' Chiesa.
Angoli: 12-5 per la Roma.
Recupero: 0' e 5'.
Ammoniti: Cois, Emerson, Zebina, C.Amoroso, Torricelli e Totti per gioco falloso.
Spettatori: 36.000.
(9 aprile 2001)