Artisti: Fausto Pirandello
Roma 1899-1975;
pittore
Figlio del celebre drammaturgo e di Maria
Antonietta Portulano, inizia a interessarsi alla pittura nell'ambiente familiare (anche il
padre e il fratello Stefano sono pittori dilettanti). Fausto intraprende gli studi
classici , interrompendoli nel 1916 per la chiamata alle armi.
Dopo il 1918, dietro suggerimento del padre, frequenta per un certo periodo lo studio
dello scultore Sigismondo Lipinski. Nel 1920 frequenta la scuola libera del nudo. Le prime
opere note sono alcuni disegni realizzati intorno al 1920 in uno stile vagamente
secessionista e alcune incisioni datate 1921, anno in cui inizia a frequentare Felice Carena, che segue anche ad Anticoli. I primi dipinti datati sono del
1923.
Esordisce nel 1925 alla III Biennale romana Nel 1926 espone per la prima volta alla
Biennale di Venezia. Nel momento in cui Pirandello si trasferisce a Parigi (1927) il suo
carattere pittorico � gi� ampiamente formato. Sono comunque importanti i contatti con il
gruppo degli italiani di Parigi (Severini, Tozzi, de Chirico, Savinio, Campigli, Paresce,
Magnelli, De Pisis) e la conoscenza diretta delle opere di C�zanne e dei Cubisti. Nel
1929 tiene la sua prima personale alla Galerie Vildrac di Parigi.
Nei primi mesi del 1931, dopo una sosta a Berlino e una mostra a Vienna (Galleria Bakum)
Pirandello � di nuovo a Roma . Notevole, nel 1931, la personale alla Galleria di Roma, che inaugura una intensa stagione
espositiva. Negli anni seguenti partecipa alle Sindacali romane (1932, 1936, 1937) alla
Biennale di Venezia, alle Quadriennali.
Alla Quadriennale del 1935 ha una personale di 17 opere, che presenta in catalogo con uno
scritto teorico. Dalla met� degli anni Trenta inizia il periodo pi� maturo di
Pirandello, segnato da una forte drammaticit� esistenziale e da una serie memorabile di
opere, caratterizzata da una forte componente materica e da una originalissima
impaginazione delle scene, che riflette la sua esperienza della avanguardie europee e il
suo amore per gli antichi . Le sue principali mostre in questi anni si tengono alla III
Quadriennale (1939), nell'ambito del Premio Pittsburgh (1939). Tra la fine degli anni
Trenta e i primi Quaranta, Pirandello , con la sua forte vena realista e espressionista �
certamente tra le voci pi� ascoltate nel panorama della giovane pittura italiana.
Notevole, in questo contesto, la sua partecipazione all’attivit� di
"Corrente".
Nel 1938 tiene una personale di disegni alla "Galleria
della Cometa", presentato da Corrado Alvaro; nel 1942 espone alla Galleria di Roma e presso la galleria di Ettore Gian
Ferrari a Milano, iniziando un rapporto di collaborazione che durer� per tutta la vita.
Altra mostra importante � quella alla "Galleria del Secolo" di Roma nel 1944.
Dopo il 1945 anche Pirandello vive la difficile fase di travaglio che coinvolge tutta la
pittura italiana, tra "realismo" e "neocubismo". La sua pittura va in
cerca di una nuova definizione in cui si avverte molto forte il riferimento a una sintassi
"cubista" nelle tassellature del colore e nelle composizioni in cui il dato
narrativo perde via via importanza. Tra le occasioni espositive del dopoguerra possiamo
ricordare la vasta antologica all'Ente Premi Roma nel 1951, la personale del '55 alla
Catherine Viviano Gallery di New York e la personale alla "Nuova Pesa " di Roma
nel 1968.
Bibliografia :Fausto Pirandello 1899-1975, catalogo della mostra a cura di G. Appella e G. Giuffr�, Macerata 1990 (con bibliografia precedente) C.Gian Ferrari, Fausto Pirandello, Roma 1991; Guttuso, Pirandello, Ziveri, Realismo a Roma 1938-1943, catalogo della mostra a cura di F. D’Amico, apparati critici F.R. Morelli, Roma 1995; Fausto Pirandello , catalogo della mostra a cura di G. Gian Ferrari, testi di. M. Fagiolo, F. Matitti, F. Gualdoni, M. Quesada, Milano 1995.