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Beatrice

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Henry Holidqy, Dante incontra Beatrice al Ponte di S. Trinità

Beatrice è in realtà Bice, figlia di Folco Portinari, nata a Firenze nel 1266 e che a diciannove anni sposò Simone dei Bardi, morendo  ventiquattrenne nel 1290. Nella Vita Nuova Dante racconta di averla conosciuta per la prima volta quando entrambi avevano nove anni e di averla poi rivista a diciotto anni, incontro dal quale era nato il suo amore per lei. Beatrice non è altro che un senhal, ovvero un nome fittizio (secondo la tradizione della lirica provenzale) che significa  letteralmente «colei che rende beati».
Beatrice è protagonista di molte delle prime poesie stilnoviste di Dante, poi raccolte nella Vita Nuova e nelle Rime. Nel «libello» giovanile la donna non è solo la donna-angelo dello Stilnovo, ma è già raffigurazione di Cristo e sembra anticipare il valore allegorico che avrà nel poema, ovvero quello della grazia divina e della teologia rivelata che sola può condurre l'uomo alla salvezza eterna e al possesso delle tre virtù teologali (fede, speranza, carità).
Dopo la sua morte Dante attraversò un momento di «traviamento» morale, che vide l'inizio di studi filosofici (ne parla Dante stesso nel Convivio) e nuove esperienze poetiche, come le Rime petrose. Si è ipotizzato che tale traviamento sia all'origine del peccato rappresentato dalla selva oscura e che si tratti di una colpa di natura intellettuale, ovvero del tentativo di raggiungere le verità teologiche col solo ausilio della ragione e della filosofia umana. Questa sarebbe la ragione dei rimproveri che Beatrice rivolgerà a Dante in Purg., XXX, 103 ss., nonché in XXXI, 37 ss. e XXXIII, 85 ss.
Beatrice compare nel poema per la prima volta nel Canto II dell'Inferno, quando scende nel Limbo e prega Virgilio di soccorrere Dante.  È la Vergine a sollecitare l'intevento di santa Lucia per la salvezza del poeta, e Lucia si rivolge a Beatrice (che siede nel suo scanno celeste accanto a Rachele) pregandola di intervenire in soccorso di Dante. Beatrice ricompare poi nel Canto XXX del Purgatorio, al termine della processione simbolica nel Paradiso Terrestre, sul carro che rappresenta la Chiesa trainato dal grifone. Qui Beatrice è coperta da un velo bianco su cui è posta una corona di ulivo, indossa un abito rosso e un mantello verde, colori che simboleggiano le tre virtù teologali (il bianco è la fede, il verde è la speranza, il rosso è la carità). Nell'attimo preciso in cui lei appare scompare Virgilio, il che provoca in Dante un profondo turbamento e un pianto accorato.
Beatrice, dopo gli aspri rimproveri rivolti a Dante, lo condurrà a bagnarsi nell'acqua del Lete (il fiume dell'oblio che cancella la memoria dei peccati commessi) e dell'Eunoè (il fiume che rafforza la coscienza del bene compiuto). In seguito la donna accompagnerà Dante nell'ultima parte del viaggio, in Paradiso, come già preannunciato da Virgilio in Inf., I, 121-123.
La funzione di Beatrice nella terza Cantica sarà analoga a quella di Virgilio nelle prime due, ovvero di guida e maestra di Dante. Il rapporto tra i due sarà però naturalmente molto diverso: Dante si riferisce a lei col termine donna, carico di significati stilnovisti, e Beatrice avrà spesso nei confronti del discepolo un atteggiamento severo, rimproverandogli molte volte la sua ignoranza in materia dottrinale. Significativo è poi il fatto che nel Paradiso Beatrice smentisca varie volte delle affermazioni di carattere scientifico fatte da Dante soprattutto nel Convivio, a cominciare da quella riguardante la natura delle macchie lunari (II, 61 ss.). Ciò significa che la teologia rivelata è superiore alla filosofia umana e che ci sono argomenti riguardo ai quali la sola ragione umana è insufficiente senza la fede (discorso analogo è quello di Virgilio in Purg., III, 34-45).
Nel Canto XXXI del Paradiso, infine, Beatrice lascia il posto a una terza guida che accompagnerà Dante nell'ultima parte del viaggio e alla visione di Dio: è san Bernardo, che il poeta vede improvvisamente accanto a sé appena giunto nell'Empireo. Il santo invita Dante a guardare nella candida rosa dei beati, dove Beatrice ha ripreso il suo scanno.
Per i molti episodi che vedono Beatrice come protagonista, si rimanda alla Guida dei Canti.

Per approfondire, ecco un breve video dal canale YouTube "La Divina Commedia in HD"