Sondaggi stratigrafici. Yēḥā 1971 - Persée
- ️Fattovich, Rodolfo
- ️Wed Jan 25 2017
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SONDAGGI STRATIGRAFICI
YÊHÀ 1971 RODOLFO FATTOVICH
Nel corso délia campagna di scavi condotta a Yehâ nel maggio-giugno 1971 dall'Istituto Archeologico Etiopico, diretta da M. Francis Anfray, ebbi l'incarico di eseguire due sondaggi stratigrafici, dei quali presento qui i risultati.1 Tali risultati comunque devono essere considerati ancora preliminari, poichè le aree investigate non sono state molto vaste. Pertanto, solo attraverso ulteriori scavi sarà possibile stabilire con maggior chiarezza i periodi nei quali questo sito fu abitato.
Il primo sondaggio fu eseguito a Nord-Ovest della piazza del mercato, nell'area chiamata Gual-Edaga; il secondo a Nord della stessa piazza, nell'area chiamata Grat-Be'al-Guebri. Poichè con questo secondo nome viene indicato anche un tu- mulo, scavato da M. Anfray, nelle pagine che seguono indicherô il sondaggio stra- tigrafico con Grat-Be'al-Guebri2 (G.B.G. 2).
Gual-Edaga.
Cosi è chiamata dagli abitanti di Yëhâ una terrazza di terra alta circa 1 metro, che limita a Nord la piazza del mercato. Qui fu aperta una trincea quadrata di 4 metri per lato, posta ad Ovest-Nord-Ovest del tempio ed a circa 75 metri a Sud del tumulo in Grat-Be'al-Guebri. Tale trincea fu suddivisa* partendo da Est verso Ovest, in quattro settori, indicati con le lettere a, b, c, d, lunghi ciascuno quattro metri, indicati a loro volta da Nord verso Sud con 1, 2, 3, 4.
Nel corso dello scavo ad una profondità di 120 cm. nei settori c-d, di 130 cm. nei settori a-b, m. 3-4, e di 140 cm. nei settori a-b, m. 1-2, incominciarono ad apparire numerose grosse piètre, disposte irregolarmente (fig. 1). Esse costituivano una strato abbastanza compatto e profondo, accertato con sicurezza fino ad una profondità di 140 cm. in c-d, m. 3-4, di 170 cm. in c-d, m. 1-2, e a-b, m. 3-4, e di 220 cm. in a-b, m. 1-2. La loro presenza fece rallentare notevolmente il lavoro e constrinse a restringere progressivamente la trincea.
1. La mia partecipazione agli scavi di Yèhâ è stata possibile grazie ad un contributo finanziario del C.N.R.S. francese, cui va tutta la mia gratitudine nella persona di M. Jean Chavaillon, responsabile della R.C.P. 230. I miei più sinceri ringraziamenti vanno quindi a M. Francis Anfray, capo della Missione Archeologica Francese, e all'Istituto Archeologico Etiopico per l'aiuto costantemente offertomi. Un ringraziamento particolare infine va ai Prof. L. Ricci, S. M. Puglisi e S. Donadoni dell'Università di Roma per avermi inviato in Etiopia. 2. F. Anfray, La poterie de Matarâ, Rassegna di Studi Etiopici, XXII, 1966, pg. 14, tav. XLVII, fig. 2.