sentire
sentire
(sen'tire)verbo transitivo
1. percepire con l'udito sentire uno sparo Parla più forte perché non ti sento.
2. dare retta, prestare ascolto Stammi bene a sentire.
impuntarsi su un'idea
a. far valere le proprie ragioni Mi sono fatta sentire col capo per come mi ha trattata l'altro giorno.
b. dare notizie di sé È da mesi che non si fa più sentire.
3. chiedere un parere a qlcu Dovresti sentire un medico.
4. venire a sapere Hai sentito cos'ha fatto?
5. percepire con l'olfatto sentire un profumo
6. percepire con il gusto Senti com'è buono questo gelato!
7. percepire con il tatto Senti com'è morbida questa lana!
8. sensazione provare una sensazione fisica sentire caldo sentire appetito sentire male alla testa
non avere più la sensibilità fisica Non sento più le gambe dalla stanchezza.
9. stato d'animo provare un sentimento o uno stato d'animo sentire amore per qlcu sentire dolore per qlco sentire nostalgia di qlcu
10. avere un'intuizione o un presentimento Sento che non ha raccontato tutta la verità. Sento che questa situazione non durerà molto.
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SENTIRE.
Apprendere, e conoscer per via de' sensi, tanto in comune, quanto per via di ciascheduno in particolare: ed eziandio si distende al conoscer con lo 'ntelletto. Sentire in comune. Lat. sentire, sensu percipere.
Dan. Purg. 24. Ebbe spazio Già di bere a Forlì con men secchezza, E sì fu tal, che non si sentì sazio. E cant. 12. Che non pur non fatica sentiranno, Ma fia diletto.
Petr. Son. 220. L' alma tra l' una, e l' altra gloria mia Qual celeste, non so, nuovo diletto, E qual strania dolcezza si sentía. E canz. 39. 6. E sento ad ora ad or venirmi al cuore Un leggiadro disdegno. E Son. 285. Quale ha già i nervi, e i polsi, e i pensieri egri, Cui domestica febbre assalir deve Tal mi sentía.
Bocc. n. 60. 9. Guccio Imbratta, il quale era più vago di stare in cucina, che sopra i verdi rami l' usignolo, e massimamente se fante vi sentiva niuna, avendone in quella dell' oste una veduta grassa, e grossa, e piccola, e mal fatta. E nov. 17. 47. Grave m' è, ec. e più mi sarebbe grave ancora, se io qui non sentissi te. E n. 18. 21. O sospiri per risposta dava, o che tutto si sentía consumare.
¶ De' sensi in particolare. Dell' udire. E questo più frequentemente. Lat. audire.
Dan. Inf. 23. Io gl' immagino sì, che già gli sento. E cant. 24. E ben sentì muover la piuma, ec. E sentì dir, beati cui alluma Tanto di grazia.
Petr. canz. 38. 6. Non senta 'l suon dell' amorose note.
Bocc. n. 43. 13. Ed essendo già vicino al mattutino, ella sentì un gran calpestío. E nov. 68. 12. E quivi tanto picchiò, che fu sentito.
¶ Dell' odorato. Lat. sentire.
Dan. Purg. 24. Muover la piuma, che fe sentir d' ambrosia l' orezza.
Bocc. n. 15. 27. Io sento il maggior puzzo, che mai mi paresse sentíre.
¶ Del gusto.
Dan. Purg. 16. Di picciol bene impria sento sapore.
¶ Del tatto.
Dan. Purg. c. 1. Di cui le Piche misere sentíro Colpo cotal, che disperar perdono. E Purg. 24. Tal mi sentì un vento dar per mezza la fronte.
Bocc. n. 43. 5. Il ronzino, sentendosi pugnere, correndo, ec. ne la portava. E nov. 60. 21. Chiunque di questi carboni è tocco, tutto quell' anno può viver sicuro, che fuoco nol toccherà, che non si senta. E nov. 77. 10. Egli cominciò a sentir più freddo, che voluto non avrebbe.
Petr. Son. 102. Ch' un fuoco di pietà fessi sentíre Al duro cuor, ch' a mezza state giela.
Ovvid. Metam. E sentiesi arder le 'nteriora dalle cieche fiamme.
Bocc. n. 18. 22. Sentì con più forza nel cuor l' amoroso ardore.
¶ Del vedere. Latin. sentire, cernere.
Petr. canz. 28. 5. Sento 'l lume apparir, che m' innamora.
Lab. n. 196. E meglio col naso quella biuta, che con gli occhi sentendo.
Dan. Purg. 27. E di pochi scaglion levammo i saggi, Che 'l Sol corcar, per l' ombra, che si spense, Sentimmo dietro, ed io, e li miei saggi. In questo senso è alquanto meno usitato.
¶ Trasferiscesi ancora al sentir dell' animo assalito dalle passioni. Lat. sentire, percipere.
Dan. Par. 4. Per sentir più, e men l' eterno spiro. E cant. 18. E, come, per sentir più dilettanza, Bene operando.
Bocc. n. 43. 21. E quivi i primi frutti del loro amore dolcissimamente sentirono. E nov. 48. 18. La donna sentiva sì fatto dolore, che quasi n' era per impazzare. E canz. 8. 1. Tanto è, Amore, il ben ch' io per te sento.
Petr. cap. 2. E tu se tanto, o quanto d' amor senti.
¶ Per conoscere, intendere, sapere.
Dan. Par. 15. Ond' io, che son mortal mi sento in questa Disagguaglianza. E Par. 33. Dicendo: questo mi senta, ch' io godo.
Petr. canz. 9. 1. Quel che tu vali, e puoi, Credo che 'l senta ogni gentil persona.
Bocc. n. 50. 20. Come ti sofferiva l' animo di dir di lei, sentendoti quel medesimo aver fatto, che ella fatto avea? E nov. 65. 5. Ed essa tanto più impazientemente sosteneva questa noia, quanto meno si sentiva nocente. E nov. 19. 7. Non ti sento di sì grosso ingegno, che, ec.
Dan. Par. 24. Allora udì dirittamente senti, Se bene intendi, perchè la ripose, Tra le sustanze.
Bocc. n. 42. 16. La mandò a sentíre quello, che di Martuccio trovar potesse. E nov. 43. 3. E per interposita persona sentito, che a grado l' era. E nov. 47. 28. Mandóssi adunque alla giovane a sentíre del suo volere. E nov. 98. 30. Della providenza degl' Iddij niente mi pare, che voi sentiate. E nov. 53. 4. Come savio s' infinse di queste cose niente sentíre. E g. 6. f. 7. Senza farne nessuna cosa sentíre a Giovani, si misero in via. E nov. 71. 5. Ne che mai di questo alcun sentirebbe. E nov. 3. 4. Tu se savissimo, e nelle cose d' Iddio senti molto adentro [cioè penetri]
¶ Per accorgersi. Latin. sentire, intelligere.
Bocc. nov. 68. 8. Sentendo Arriguccio esser corso dietro a Ruberto, prestamente levatasi, ec. E nov. 79. 26. Sentendogli di bonissimi vini, e di grassi capponi, e d' altre buone cose assai.
Petr. canz. 35. 4. S' altri vive del suo, ch' ella nol senta.
¶ Per giudicare, stimare, esser di parere. Latin. sentire, opinari, existimare.
G. V. 10. 230. 3. Ciascuno studiasse sopra la detta quistione della visione de' Santi, e facesserne a lui relazione, secondo che ciascuno sentisse, o del pro, o del contro.
¶ Per acconsentíre.
G. V. 4. 26. 4. Il detto Arrigo non sentì la sua elezione, ne vi fu presente.
¶ Sentirsi bene, esser sano. Lat. benevalere.
Bocc. n. 46. 9. Sentendosi bene della persona. E nov. 92. 8. Messere, poichè voi ben vi sentite, tempo è d' uscíre d' infermería. E nov. 36. 11. O, Signor mio dolce, oh che ti senti tu?
¶ Sentir d' una cosa, participarne. Lat. participem esse.
M. V. 4. 13. Salvo Messere Iacopo Gabbrielli, perocch' era grande, e sentía del tiranno.
Bocc. g. 6. f. 11. Ne da altra ripa era chiuso, che dal suolo del prato, tanto dintorno a quel più bello, quanto più dell' umido sentiva di quello. E nov. 74. 9. Ella aveva il naso schiacciato forte, e la bocca torta, e le labbra grosse, e i denti mal composti, e grandi, e sentiva del guercio. E nov. 90. 2. Io, il qual sento anzi dello scemo, che no.
¶ Sentirsi, in vece di risentirsi, destarsi. Lat. expergisci, expergefieri.
Bocc. n. 68. 6. Tirato lo spago, come usato era, Arriguccio si sentì. E nov. 40. tit. Questi si sente, è preso per ladro.
¶ Sentir bene, o mal d' una cosa, averne buona o mala opinione. Latin. de aliquo bene, vel male, sentire.
Amm. ant. Il prossimo, come se, amare, di Dio sentir vero, e del prossimo, stimare più che di se.
Cavalc. discipl. spirit. Virtù dice è dirittamente di Dio sentíre, e dirittamente tra gli huomini vivere, e operare.
¶ E sentirsi, e sentir di se, aver senso. Lat. sentire, sensu praeditum esse.
Passav. 247. Il membro stupido, E che non si sente, è più di lungi dalla salute.
Bocc. n. 77. 17. Io son tutto divenuto sì freddo, che appena sento di me.
¶ E sentir bene, o male una cosa, è averne piacere, o dispiacere.
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