Wikipedia, l'enciclopedia libera
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Wikipedia
Cosa posso fare?
- Vuoi partecipare? Leggi le regole fondamentali e le altre linee guida, e rispetta la wikiquette; la registrazione è consigliata ma non obbligatoria.
- Serve aiuto? Consulta le istruzioni e le domande frequenti (FAQ) o leggi dove fare una domanda; se ti sei appena registrato puoi richiedere l'assegnazione di un tutor.
- Vuoi provare? Modifica la pagina di prova o segui il Tour guidato per imparare come scrivere una voce.
- Vuoi fare una donazione? Wikipedia è completamente gratuita e priva di pubblicità grazie alle donazioni degli utenti. Aiutaci a migliorarla e a mantenerla libera con una donazione.
- Cosa pensi di Wikipedia? Scrivi il tuo parere.
Chi fa Wikipedia?
Vetrina

Misato Katsuragi (葛城 ミサト?, Katsuragi Misato) è un personaggio della serie televisiva anime Neon Genesis Evangelion, prodotta dallo studio Gainax e diretta da Hideaki Anno, e dell'omonimo manga di Yoshiyuki Sadamoto. Nel doppiaggio originale è interpretata da Kotono Mitsuishi. Nell'adattamento italiano il suo ruolo è stato affidato, a seconda dell'edizione e della comparsa, a Stella Musy, Francesca Guadagno, Rachele Paolelli e Domitilla D'Amico. Il personaggio è comparso in numerose opere tratte della serie animata, in alcuni manga spin-off, videogiochi, visual novel, nell'ONA Petit Eva - Evangelion@School e nella tetralogia cinematografica Rebuild of Evangelion.
Nella serie originale Misato è la responsabile del reparto operativo dell'agenzia speciale Nerv, e pertanto incaricata di dirigere ed elaborare strategie belliche tali da sconfiggere dei misteriosi esseri chiamati angeli. A causa di una serie di traumi emotivi infantili ha sviluppato un carattere frivolo ed esuberante, ostentando un atteggiamento estroverso e conducendo uno stile di vita sciatto e disordinato.
Il personaggio ha goduto di una vasta popolarità tra il pubblico e gli appassionati di animazione, figurando così in cima a diversi sondaggi di popolarità e ottenendo numerosi riconoscimenti. Alcuni critici ne hanno biasimato la personalità istrionica e i toni sessuali con il suo sottoposto, il quattordicenne Shinji Ikari; altri invece ne hanno apprezzato la spontaneità, la tenacia e l'affettuosità.
Voci di qualità

La chiesa di Sant'Eufemia è un luogo di culto cattolico che sorge nel cuore del centro storico di Verona. Si trova a cavallo di un antico cardine romano dove probabilmente nel VI secolo esisteva già un edificio chiesastico. La fondazione dell'attuale chiesa si deve ai Della Scala che nel 1262 portarono a Verona i monaci eremitani agostiniani affinché fossero più vicini alla comunità e concessero loro di costruire un monastero, situato al tempo nel quartiere dei Capitani della città scaligera. Grazie a lasciti e donazioni, in particolare quella di Alberto della Scala, l'edificio poté essere consacrato nel 1331 dal vescovo di Verona Nicolò. Il fervore edilizio comunque non si esaurì e negli anni seguenti si continuò ad ampliare gli ambienti del monastero al fine di accogliere il sempre maggior numero di monaci che qui arrivavano attratti dal grande prestigio che la comunità vantava. Grazie a un permesso concesso da Mastino II della Scala nel 1340 si poté ingrandire ulteriormente la chiesa realizzando il vasto abside che tutt'oggi la contraddistingue. A partire dalla fine del XIV secolo continuarono i lavori per la realizzazione delle varie cappelle e altari minori.
Nel corso del Settecento l'edificio fu sottoposto a diverse manomissioni che riguardarono la facciata e gli spazi interni, dove venne realizzato un soffitto a volta a nascondere le antiche capriate e un grande arco che divide il presbiterio dall'aula. Questi sono anche gli anni di decadenza del monastero, già spopolato dalla peste del 1630, che culmineranno nella soppressione voluta dalle truppe napoleoniche che ne fecero un ospedale militare. Riaperta al culto sotto la dominazione austriaca, tornò a servire come ricovero per la guarnigione durante le guerre d'indipendenza italiane. Durante i primi anni del XX secolo si misero in opera degli interventi di restauro e consolidamento delle murature dell'edificio, tuttavia il 25 aprile 1945 l'esplosione del vicino ponte della Vittoria, fatto saltare dai soldati tedeschi in ritirata, danneggiò gravemente la facciata; in occasione della ricostruzione venne realizzato un ampio rosone in sostituzione della settecentesca monofora.
Nei vasti spazi interni sono conservate pregevoli opere di diversi pittori della scuola veronese, tra cui: Giovan Francesco Caroto, Francesco Torbido, il Moretto, Dionisio Battaglia, Battista del Moro, Paolo Farinati, Jacopo Ligozzi, Bernardino India, Domenico e Felice Brusasorzi.
Lo sapevi che...

La burla di Bardakçı Baba ("Papà mastro bicchieraio" in turco) è consistita nella creazione di una falsa tomba di un mistico Sufi mai esistito, a Istanbul, nel quartiere di Fulya. Il sepolcro, eretto nel 1968 e successivamente spostato, ricostruito in forma lussuosa e infine smantellato, era diventato oggetto della pietà popolare nel quartiere.
Nelle altre lingue