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21ª Squadriglia - Wikipedia

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21ª Squadriglia
Descrizione generale
Attiva10 aprile 1917 - 1919
1931 - 1943
NazioneItalia (bandiera) Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Regia Aeronautica
campo voloAeroporto di Udine-Campoformido
Campo di aviazione di Isola di Carturo
Aeroporto di Roma-Ciampino
Aeroporto di Ferrara-San Luca
Aeroporto di Guidonia
Aeroporto di Tripoli
Aeroporto di Benina
Maraua (Distretto di al-Jabal al-Akhdar)
velivoliSavoia-Pomilio SP.2
Savoia-Pomilio SP.3
SAML S.2
Fiat B.R.3
S.M.81
S.M.79
Fiat C.R.42
Battaglie/guerreprima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Parte di
II Gruppo (poi 2º Gruppo volo)
XII Gruppo (poi 12º Gruppo caccia)
46º Gruppo
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La 21ª Squadriglia del Servizio Aeronautico del Regio Esercito dall'aprile 1917 vola con aerei Savoia-Pomilio SP.2.

La 21ª Squadriglia nasce nel marzo 1917 al Centro Formazione Squadriglie dell'Aeroporto di Brescia-Ghedi su Savoia-Pomilio SP.2 diventando operativa dal 10 aprile all'Aeroporto di Udine-Campoformido nel II Gruppo (poi 2º Gruppo volo) al comando del Capitano Renato Tasselli che dispone di altri 5 piloti tra cui il Tenente Carlo Tosi ed il Sottotenente Giulio Lega e 2 osservatori ed in agosto dispone anche dei Savoia-Pomilio SP.3. Il 4 settembre bombarda tra Ternova d'Isonzo e Voglarji e dopo la Battaglia di Caporetto il 27 ottobre ripiega sull'Aeroporto di Aviano. Il 29 ottobre lascia parte dei suoi aerei alla 22ª Squadriglia per andare al Centro Formazione Squadriglie di Ponte San Pietro per il transito su SIA 7b quando disponeva di 6 piloti e 8 osservatori.

Rinasce il 15 marzo 1918 con tre sezioni ma in aprile si scioglie per il transito sui Pomilio PE a Riva di Chieri ma il 15 settembre è a Ponte San Pietro per transito su 12 SAML S.2 a 4 montanti. Il 7 ottobre è sul Campo di aviazione di Isola di Carturo diventando operativa il 20 ottobre per il Comando di Aeronautica della 4ª Armata al comando del Cap. Clemente Giorelli che dispone di altri 11 piloti e 11 osservatori nell'XII Gruppo (poi 12º Gruppo caccia). La 1ª Sezione va a Castello di Godego per il I Corpo d'armata e le altre ad Isola di Carturo per il collegamento con la fanteria con la 2ª per il VI Corpo d'armata, la 3^ per il 9º Corpo d'Armata e la 4^ per il XXX Corpo d'Armata.

Per la Battaglia di Vittorio Veneto il 24 ottobre la 2ª e 3ª Sezione vanno al Campo di aviazione di Casoni di Mussolente e la 1ª e 4ª Sezione a Castello di Godego. Il 29 ottobre attacca da Casoni la strada da Sacile e Pordenone lanciando 60 bombe e sparando 450 colpi di mitragliatrice ed il 30 ottobre un aereo attacca la strada tra Feltre e la Valle sganciando 10 bombe e 100 colpi ed il 4 novembre dopo il cessate il fuoco svolge osservazioni sulle colonne in marcia.

L'8 novembre torna da Casoni ad Isola di Carturo e nel febbraio 1919 torna a Casoni con la 1ª Sezione SVA prima di essere sciolta.[1]

Il 1º giugno 1931 è all'Aeroporto di Roma-Ciampino (campo di Ciampino Sud) nel 46º Gruppo del 15º Stormo Aeroplani Bombardamento Diurno della Regia Aeronautica sui Fiat B.R.3. Dal 21 novembre 1931 va all'Aeroporto di Ferrara-San Luca. Nel settembre del 1935 fu trasferita a Guidonia Montecelio (Aeroporto di Guidonia). In questo periodo venne riequipaggiata con i trimotori S.M.81 di produzione SIAI (su licenza) e con motorizzazione Gnome-Rhône 14K. Il 16 giugno 1936 il reparto venne inviato nella Libia italiana, all'aeroporto di Castel Benito (Aeroporto di Tripoli). Nel maggio 1940 l'unità era equipaggiata con 7 S.M.79 e 4 SM 81.

Al 10 giugno 1940 lo Stormo era a Tarhuna e dal 13 giugno all'Aeroporto di Benina. Il 22 giugno 12 S.M.79 del 15º Stormo eseguirono il primo raid notturno della Regia Aeronautica contro la postazione di Marsa Matrouh. L'intenso fuoco di sbarramento antiaereo sopra l'obiettivo colpì uno dei velivoli della 21ª Squadriglia, 46º Gruppo (equipaggio maresciallo pilota Giovanni Lampugnani, sergente maggiore pilota Francesco Carlone, aviere scelto motorista Umberto Costa, primo aviere radiotelegrafista Ottorino Bruschi, primo aviere armiere Bruno Lovato). Il velivolo pilotato da Lampugnani collise in volo con un altro velivolo dello Stormo, quello del leader della formazione, capitano Zelè (equipaggio: capitano pilota Zelè, tenente pilota Regoli, primo aviere Bradde, primo aviere Fallavena, primo aviere Capellini) che fu costretto ad un atterraggio di fortuna lungo la costa egiziana. L'equipaggio di Lampugnani perì nell'azione, quello del capitano Zelè venne catturato dagli inglesi.

Il 28 giugno 5 aerei della squadriglia insieme ad altri 15 delle altre squadriglie, al comando del comandante di Stormo, colonnello Silvio Napoli, eseguirono una intensa azione di bombardamento su Marsa Matrouh. Vennero sganciate 200 bombe da 50 kg che trovarono tutte il loro obiettivo. Vennero distrutti il deposito carburanti, le vie di accesso al campo di volo, magazzini, l'aviorimessa e circa una ventina di apparecchi nemici, essendo stati sorpresi al suolo, vennero distrutti o seriamente danneggiati. L'esito favorevole della missione venne comunicato intorno alle ore 14:00 direttamente dal comandante al comando della 5ª Squadra aerea a Derna (Libia) e ad Italo Balbo che incaricò il comandante di esprimere il suo più vivo plauso a tutti gli equipaggi

«..del magnifico Stormo.»

Il 30 giugno si trasferisce sul campo di Maraua (nel Distretto di al-Jabal al-Akhdar nella Cirenaica italiana a 65 km a sud di Beda Littoria). Nel pomeriggio del 5 luglio lo Stormo realizzò una nuova azione di bombardamento con bombe da 50 kg. Tre S.M.79 della 21ª Squadriglia, al comando del capitano Masoero, attaccarono il campo di volo di Tishdidia insieme ad altri sei S.M.79 della 54ª Squadriglia, due apparecchi della 21ª squadriglia guidati dal maggiore Cerne, cinque S.M.79 della 20ª Squadriglia. Un'ora più tardi altri sei apparecchi della 53ª Squadriglia attaccarono il campo di Bir Enba. Tutti gli apparecchi tornarono alla base attribuendosi la distruzione di sei velivoli nemici a terra e di depositi di munizioni e combustibile.

Il giorno successivo altri dieci apparecchi dello Stormo (21ª e 54ª Squadriglia) al comando del capitano Sergio Guidorzi della 20ª attaccarono nuovamente la base di Marsa Matrouh sganciando un centinaio di bombe da 50 kg.

Il 6 settembre lo Stormo effettuò un attacco contro lo snodo ferroviario di Marsa Matrouh. Parteciparono all'azione 15 apparecchi (dieci S.M.79 del 47º Gruppo, guidati dal colonnello Napoli e dal maggiore Tivegna, con l'ausilio di cinque S.M.79 della 21ª Squadriglia guidati dal capitano Lualdi). I velivoli decollarono dalla base di Maraua. L'attacco fu eseguito sotto un intenso fuoco di sbarramento antiaereo e fu contrastato dall'azione di Gloster Gladiator del 112º Squadron. L'attacco ebbe successo e tutti gli apparecchi del 15º tornarono alla base.

L'8 ottobre il 46º Gruppo venne arretrato a Castel Benito per essere riequipaggiato. I pochi velivoli in efficienza furono ceduti al 54º Gruppo mentre i rimanenti ad altre Squadriglie. I velivoli non in efficienza rimasero in forza al 15º.

Nell'ambito dell'Operazione Compass il giorno 13 dicembre lo Stormo tornò in azione rischierato al fronte, nel pomeriggio, tre S.M.79 della 21ª Squadriglia al comando del tenente Medun decollavano da Z1 per attaccare la zona di Gabr bu Fares in Egitto. Durante l'azione i velivoli dello Stormo vennero attaccati da una formazione di Hawker Hurricane, probabilmente del 33º Squadron. Tutti gli apparecchi del 15º rientrarono alla base (due su Z1, uno atterrò su T5).

Il 1º gennaio 1941 lo Stormo venne trasferito al campo N3 dell'Aeroporto di Martuba. La notte del 4 gennaio il tenente De Angelis ed il tenente Valsecchi, entrambi della 21ª Squadriglia del 46º Gruppo, attaccarono con i loro S.M.79 la zona di Sollum.

Il giorno 5 gennaio il 15º tornò ad eseguire azioni di sbarramento (si trattava dello sgancio lungo le direttrici dell'avanzata nemica di mine antiuomo di tipo AR-4 con capacità di scoppio ritardato) con due S.M.79, uno della 21ª Squadriglia, l'altro della 53ª.

Il 6 gennaio le truppe inglesi erano ormai alle porte di Tobruk. Per quanto riguarda la Regia Aeronautica il maresciallo Rodolfo Graziani comunicò che non era più in grado di svolgere alcuna funzione offensiva. Da Roma giunse la decisione di limitare l'azione dei bombardieri S.M.79 alle sole ore notturne o a missioni di ricognizione a diretto supporto delle truppe di terra. Conseguentemente iniziò la riorganizzazione della Vª Squadra Aerea di cui il 15º Stormo faceva parte. Il 15º Stormo cedette alcuni velivoli in efficienza al 52º Gruppo del 34º Stormo. Contemporaneamente il 46º Gruppo di preparò a muovere da N3 (Martuba) a Sidi El Magrum (80 km a sud di Bengasi). A questo punto l'azione degli S.M.79 del 15º Stormo era fortemente limitata dalle gravi perdite subite nei giorni precedenti, dalla ormai cronica scarsa efficienza dei mezzi rimasti, dalla penuria di caccia di scorta e dalla necessità di continui ripiegamenti legati all'incessante avanzata inglese.

L'8 gennaio lo Stormo riuscì a lanciare alcune sortite con velivoli della 53ª, 54ª e 21ª Squadriglia.

Dopo l'ultima missione del giorno 3, il 4 febbraio lo Stormo ripiegò a Zuara ed il 9 febbraio a Zavia in Tripolitania. Si trattava dell'ultima tappa prima del rientro in patria dopo otto mesi di massacrante attività che aveva visto il reparto operare quasi ininterrottamente. Lo Stormo lasciò i suoi ultimi nove S.M.79 in efficienza ad altri reparti.

Il rientro in Italia si concludeva il 2 marzo 1941. La restante parte dell'anno era dedicato alla transizione sui bombardieri Caproni Ca.313, con lo Stormo riorganizzato sull'Aeroporto di Vicenza. Il lungo addestramento del 1941 risultò però vano quando l'8 maggio 1942 il reparto fu convertito in Stormo da Combattimento e poi in Stormo d'Assalto, riequipaggiato con i Fiat C.R.42. L'addestramento con la nuova macchina terminò nell'agosto 1942. Il 7 settembre 1942 il 15º Stormo fu fatto tornare a combattere in Libia, inizialmente dall'aeroporto di Benina. Il 20 settembre 1942 la 20ª e 21ª Squadriglia (46º Gruppo) si trovavano dislocate presso El-Adem (Base aerea Gamal Abd el-Nasser).

Presso Sorman, nel gennaio del 1943 lo Stormo, ormai ridotto a pezzi, ricevette l'ordine di rimpatrio. Seguì un mese di licenza e poi nel marzo dello stesso anno il reparto si trasferì a Vicenza. Qui inizialmente era previsto il riequipaggiamento con i Fiat G.50 ma ciò non avvenne ed il reparto tornò a volare con i C.R.42.

Il 21 maggio 1943 il reparto tornò operativo. Il 15º Stormo fu trasferito in Sardegna con il 46º Gruppo presso Capoterra. L'8 settembre successivo lo Stormo viene sciolto quando la squadriglia era a Firenze Peretola con 3 CR 42.

  1. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pagg. 140-142
  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
  • Håkan Gustavsson, Ludovico Slongo, Desert Prelude, Early Clashes June-November 1940, Sandomierz, Stratus s.c., 2010. ISBN 978-83-89450-52-4
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Mursia Editore S.p.A., 1975. ISBN 978-88-425-4079-3

V · D · M

Squadriglie aeree italiane
1ª-50ª1ª Sezione SVA · 1ª Squadriglia Idrovolanti · 1ª Squadriglia navale S.A. · 1ª Squadriglia per l'artiglieria · 1ª Squadriglia Caproni · 1ª Squadriglia caccia · 1ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 2ª Sezione SVA · 2ª Squadriglia Idrovolanti · 2ª Squadriglia per l'artiglieria · 2ª Squadriglia Caproni · 2ª Squadriglia caccia · 2ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 3ª Sezione SVA · 3ª Squadriglia Idrovolanti · 3ª Squadriglia per l'artiglieria · 3ª Squadriglia Caproni · 3ª Squadriglia caccia · 3ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 4ª Sezione SVA · 4ª Squadriglia per l'artiglieria · 4ª Squadriglia Caproni · 4ª Squadriglia caccia · 4ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 5ª Sezione Difesa · 5ª Sezione SVA · 5ª Squadriglia per l'artiglieria · 5ª Squadriglia Caproni · 5ª Squadriglia caccia · 5ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 6ª Sezione SVA · 6ª Squadriglia per l'artiglieria · 6ª Squadriglia · 6ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 7ª Squadriglia per l'artiglieria · 7ª Squadriglia · 7ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 8ª Squadriglia per l'artiglieria · 8ª Squadriglia · 8ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 9ª Squadriglia · 9ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 10ª Squadriglia da bombardamento "Caproni" · 10ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 11ª Squadriglia · 11ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 12ª Squadriglia · 12ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 13ª Squadriglia · 13ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 14ª Squadriglia · 14ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 15ª Squadriglia da bombardamento Caproni · 15ª Squadriglia da ricognizione e combattimento · 16ª Squadriglia · 17ª Squadriglia · 18ª Squadriglia · 19ª Squadriglia · 20ª Squadriglia · 21ª Squadriglia · 22ª Squadriglia · 23ª Squadriglia · 24ª Squadriglia · 25ª Squadriglia · 26ª Squadriglia · 27ª Squadriglia · 28ª Squadriglia · 29ª Squadriglia · 30ª Squadriglia · 31ª Squadriglia · 32ª Squadriglia · 33ª Squadriglia · 34ª Squadriglia · 35ª Squadriglia · 36ª Squadriglia · 37ª Squadriglia · 38ª Squadriglia · 39ª Squadriglia · 40ª Squadriglia · 41ª Squadriglia · 42ª Squadriglia · 43ª Squadriglia · 44ª Squadriglia · 45ª Squadriglia · 46ª Squadriglia · 47ª Squadriglia · 48ª Squadriglia · 49ª Squadriglia · 50ª Squadriglia
52ª-307ª52ª Squadriglia · 56ª Squadriglia · 57ª Squadriglia · 58ª Squadriglia · 59ª Squadriglia · 60ª Squadriglia · 61ª Squadriglia · 62ª Squadriglia · 63ª Squadriglia · 64ª Squadriglia · 65ª Squadriglia · 66ª Squadriglia · 70ª Squadriglia caccia · 71ª Squadriglia caccia · 72ª Squadriglia caccia · 73ª Squadriglia · 74ª Squadriglia · 75ª Squadriglia caccia · 76ª Squadriglia caccia · 77ª Squadriglia aeroplani · 78ª Squadriglia aeroplani da caccia · 79ª Squadriglia · 80ª Squadriglia caccia · 81ª Squadriglia aeroplani · 82ª Squadriglia · 83ª Squadriglia · 84ª Squadriglia · 85ª Squadriglia · 87ª Squadriglia aeroplani · 89ª Squadriglia · 90ª Squadriglia · 91ª Squadriglia aeroplani da caccia 101ª Squadriglia · 102ª Squadriglia · 103ª Squadriglia · 104ª Squadriglia · 105ª Squadriglia · 106ª Squadriglia · 107ª Squadriglia · 108ª Squadriglia · 109ª Squadriglia · 110ª Squadriglia · 111ª Squadriglia · 112ª Squadriglia · 113ª Squadriglia · 114ª Squadriglia · 115ª Squadriglia · 116ª Squadriglia · 117ª Squadriglia · 118ª Squadriglia · 120ª Squadriglia · 121ª Squadriglia · 122ª Squadriglia · 131ª Squadriglia · 132ª Squadriglia · 133ª Squadriglia · 134ª Squadriglia · 135ª Squadriglia · 136ª Squadriglia · 139ª Squadriglia · 141ª Squadriglia · 161ª Squadriglia · 181ª Squadriglia · 182ª Squadriglia · 201ª Squadriglia · 205ª Squadriglia da bombardamento · 241ª Squadriglia · 242ª Squadriglia · 251ª Squadriglia · 252ª Squadriglia · 253ª Squadriglia · 254ª Squadriglia · 255ª Squadriglia · 256ª Squadriglia · 257ª Squadriglia · 258ª Squadriglia · 259ª Squadriglia · 260ª Squadriglia · 261ª Squadriglia · 262ª Squadriglia · 263ª Squadriglia · 264ª Squadriglia · 265ª Squadriglia · 266ª Squadriglia · 267ª Squadriglia · 268ª Squadriglia · 269ª Squadriglia · 270ª Squadriglia · 271ª Squadriglia · 272ª Squadriglia · 273ª Squadriglia · 274ª Squadriglia · 275ª Squadriglia · 276ª Squadriglia · 277ª Squadriglia · 278ª Squadriglia · 279ª Squadriglia · 280ª Squadriglia · 281ª Squadriglia · 282ª Squadriglia · 283ª Squadriglia · 284ª Squadriglia · 285ª Squadriglia · 286ª Squadriglia · 301ª Squadriglia · 302ª Squadriglia · 303ª Squadriglia · 304ª Sezione · 305ª Sezione · 306ª Squadriglia · 307ª Squadriglia
AltroDistaccamento A.R. · Sezione Difesa Bologna · Sezione Difesa Jesi · Sezione Difesa Ravenna · Sezione Difesa Rimini-Riccione · Sezione FBA Varazze · Squadriglia di Ro.1 Libica
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