Adalberto Orlando - Wikipedia
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Adalberto Pierino Orlando | |
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Nascita | Manduria, 1910 |
Morte | Tobruk, 22 aprile 1941 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Anni di servizio | 1935-1941 |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna del Nordafrica |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali Invasione italiana dell'Egitto Assedio di Tobruch |
Comandante di | 5ª Compagnia, 89º Reggimento fanteria, 27ª Divisione fanteria "Brescia" |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Manuale |
Adalberto Orlando (Manduria, 1910 – Tobruk, 22 aprile 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].
Nacque a Manduria, in provincia di Taranto, nel 1910, figlio di Raffaele e Maria Iccobelio.[2] Iscritto al sesto anno della facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Bari, si arruolò nel Regio Esercito nel novembre 1937 e fu ammesso a frequentare il corso allievi ufficiali di complemento nel 39º Reggimento fanteria.[1] Nell'ottobre 1938 fu nominato sottotenente di complemento in servizio presso l'89º Reggimento fanteria della 27ª Divisione fanteria "Brescia".[1] Trattenuto in servizio attivo, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò alle operazioni belliche sul fronte occidentale alpino.[1] Trasferita la Divisione fanteria "Brescia" in Africa Settentrionale Italiana, volle seguire lì il proprio reggimento.[1] Con la 5ª Compagnia divisionale cannoni anticarro da 47/32, il 26 febbraio 1941, sbarcava nel porto di Tripoli. Cadde in combattimento, ucciso da una raffica di mitragliatrice, il 22 aprile 1941 e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Nel gennaio 1942 gli fu conferita la laurea ad honorem alla memoria in medicina e chirurgia dall'università di Bari.[1]
«Ufficiale reduce dal fronte occidentale, rinunciava al congedo spettantegli quale laureando in medicina, per seguire il suo reparto in A.S. Comandante di reparto isolato sottoposto ad intenso fuoco di artiglieria e mitragliatrici dell’avversario che cagionava perdite rilevanti, fronteggiava con calma la difficile situazione, efficacemente prodigandosi, nella tregua del combattimento, nel soccorso dei feriti ed operando l’amputazione di un braccio ad uno di essi colpito più gravemente. Attaccato dal nemico con mezzi meccanizzati e nuclei di mitraglieri, reagiva all’offesa rimovendo dalla postazione un pezzo anticarro ed effettuando il tiro allo scoperto contro carri armati nemici avanzanti. Ferito persisteva valorosamente nell’azione di fuoco, fino a quando fulminato da raffica di mitragliatrice dell’avversario si abbatteva esanime sul pezzo. Esempio di alto spirito di sacrificio, assoluta dedizione al dovere ed eroismo. Zona di Tobruk (A.S.), 22 aprile 1941.[3]»
— Regio Decreto 4 agosto 1942.
- ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
- ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 661.
- ^ Medaglia d'oro al valor militare Orlando, Adalberto, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 661.
- Il Sottotenente Adalberto Orlando e l’assedio di Tobruk, su Segreti della Storia. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Orlando, Adalberto, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Orlando, Adalberto, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.