it.wikipedia.org

Ahmad al-Inglizi - Wikipedia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Aḥmad al-Injlīzī (in arabo أحمد الإنجليزي?) ovvero "Aḥmad l'inglese", detto anche Aḥmad al-ʿIlj (in arabo أحمدالعلج?, ossia "Aḥmad l'infedele") (fl. XVIII secolo) è stato un rinnegato inglese convertito all'islam. Fu un architetto che lavorò per conto del sultano alawita del Marocco Muḥammad III nella seconda metà del XVIII secolo.

L'entrata del porto di Essaouira fu progettata da Aḥmad al-Injlīzī e venne completata nel 1770. La scritta recita:

«"Gloria a Dio! Questa porta, ordinata dal re glorioso Sīdī Muḥammad ben ʿAbd Allāh, è stata costruita dal suo servo (mamlūk) Aḥmad al-aʿlāj[1] nell'anno 1184»

Le mura di Rabat e la moschea della Kasba degli Oudaïa furono restaurate da Aḥmad al-Injlīzī

Dopo la sua conversione all'islam, inizialmente si unì ai corsari barbareschi di Salé.[2]

Quando il sultano Muḥammad III salì al trono vide che la città portuale di Salé era caduta in declino a seguito del terremoto di Lisbona del 1755. Al contempo volle punire la città di Agadir togliendole i privilegi commerciali, visto che la regione di Sous era spesso incline alla ribellione contro il potere centrale. Decise quindi di edificare una nuova città portuale e farla diventare il centro principale del commercio con l'estero: Essaouira. Per edificare la nuova città il sultano scelse le rovine dell'antico possedimento portoghese di Mogador. Aḥmad al-Injlīzī è noto per aver fortificato la città di Essaouira (in particolare l'entrata del porto), anticipando l'architetto francese Théodore Cornut che progettò per conto del sultano gran parte della città, la Kasbah e i quartieri reali.[3]

A Rabat, Aḥmad restaurò le mura della città e la vecchia moschea del complesso fortificato, detto Kasba degli Oudaïa, risalente al XII secolo.[4] A Rabāṭ inoltre rafforzò le fortificazioni con la costruzione di nuove strutture, come il Burj Sirat su cui sorge il Faro di Rabat, la fortezza detta Sqala e il Burj al-Dār (Torre della struttura), tutte strutture atte ad assicurare la difesa della costa.[5]

  1. ^ Lett. "Aḥmad degli infedeli".
  2. ^ (EN) Mark Ellingham e Shaun McVeigh Prentice Hall (a cura di), «Ahmed el Inglizi», in The Real Guide, Morocco, 1989, p. 189, ISBN 9780137836970.
  3. ^ (EN) Dorothy Hales Gary e Baron Patrick Balfour Kinross, Morocco, Viking Press, p. 1971.
  4. ^ (EN) Susan Searight, Rabat-Salé and the Surrounding Area, in Maverick Guide to Morocco, p. 7 e segg.. URL consultato il 22 agosto 2002.
  5. ^ (EN) Qantara - Ville de Rabat, remparts andalous et fortifications côtières : Sqala, Borj Sirat, Borj Dâr, su qantara-med.com, Archive.org, 3 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2015).

V · D · M

Corsari barbareschi
TerritoriReggenza di Algeri · Annaba · Barberia · Biserta · Cherchell · Mahdia · Orano · Rabat · Repubblica di Salé · Tétouan · Reggenza di Tripoli · Reggenza di Tunisi
Comandanti (Reis)
16° secoloAruj Barbarossa · Khayr al-Dīn Barbarossa · Sayyida al-Hurra · Kurtoğlu Muslihiddin Reis · Uccialì · Salah Rais · Murat Reis · Kemal Reis · Aydın_Reis · Muhammad I Pasha · Hasan Corso · Muhammad Kurdogli · Hasan Agha · Hasan Pasha · Arnaut Mami · Hassan Veneziano · Sinan Reis · Dragut
17° secoloJan Janszoon · Salé Rovers · Pirateria anglo-turca · Sulayman Reis · Ahmad al-Inglizi · Omar Agha · Ali Bitchin · Simon De Danser · Yusuf Reis
18° secoloAhmad I Karamanli · Yusuf Karamanli
19° secoloAli Khodja · Hussein Dey · Omar Agha · Mohamed Kharnadji · Haji Ali · Baba Mohammed ben-Osman
DiplomaziaAlleanza franco-ottomana · Trattato Stati Uniti-Tripoli (1796) · Trattato Stati Uniti-Tunisi (1797) · Trattato Stati Uniti-Tripoli (1805) · Trattato Stati Uniti-Algeri (1815) · Trattato Stati Uniti-Tunisi (1824) · Trattato Stati Uniti-Marocco (1836)
Battaglie e conflitti
16° secoloIncursione ottomana nelle Isole Baleari (1501) · Presa di Algeri (1516) · Battaglia di Tlemcen (1518) · Battaglia di Pianosa (1519) · Assedio di Rodi (1522) · Battaglia di Formentera (1529) · Presa del Peñón di Algeri (1529) · Conquista di Tunisi ​​(1534) · Conquista di Tunisi (1535) · Sacco di Mahón (1535) · Assedio di Corfù (1537) · Battaglia di Prevesa (1538) · Assedio di Castelnuovo (1539) · Battaglia di Alborán (1540) · Assedio di Nizza (1543) · Svernamento ottomano di Tolone (1543-1544) · Presa di Mahdia (1550) · Invasione di Gozo (1551 ) · Assedio di Tripoli (1551) · Battaglia di Ponza (1552) · Invasione della Corsica (1553) · Presa di Bugia (1555) · Assedio di Orano (1556) · Invasione ottomana delle Isole Baleari (1558) · Battaglia di Wadi al-Laban (1558) · Spedizione a Mostaganem (1558) · Battaglia di Gerba (1560) · Assedi di Orano e Mers El Kébir (1563) · Assedio di Malta (1565) · Guerra di Alpujarras (1568–71) · Battaglia di Lepanto (1571) · Assedio di Navarino (1572) · Conquista di Tunisi ​​(1574) · Presa di Fez (1576) · Battaglia di Alcazarquivir (1578)
17° secoloEspulsione dei moriscos (1609) · Incursione di Żejtun (1614) · Battaglia di Capo Corvo (1615) · Azione del 3 ottobre 1624 · Rapimenti turchi in Islanda (1627) · Sacco di Baltimore (1631) · Guerra di Creta (1645–1669) · Azione del marzo 1665 · Guerra di Morea (1684-1699) · Assedi di Ceuta (1694–1727) · Battaglia di Spalmadori (1695)
18° secoloConquista spagnola di Orano (1732) · Azione del 28 novembre 1751 · Battaglia di Capo Palos (1758) · Guerra danese-algerina (1769-1772) · Assedio di Melilla (1774) · Invasione di Algeri (1775) · Bombardamento di Algeri (1783) · Bombardamento di Algeri (1784) · Azione del 16 maggio 1797 · Prima guerra barbaresca (1801–1805) · Seconda guerra barbaresca (1815–1816)
19° secoloBombardamento di Algeri (1816) · Invasione di Algeri (1830)
SchiavitùTrinitari · Lazzaristi · Redentoristi · Tratta barbaresca degli schiavi