Alfredo Binda - Wikipedia
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Alfredo Binda | ||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | |||||||||||||||
Termine carriera | 1936 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al maggio 2020 | ||||||||||||||||
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Alfredo Binda (Cittiglio, 11 agosto 1902 – Cittiglio, 19 luglio 1986) è stato un ciclista su strada e pistard italiano.
Ciclista completo, considerato uno dei più forti di sempre, fu definito "l'Imbattibile" per le numerose vittorie e "Il signore delle Montagne" per lo stile con cui affrontava le salite più difficili.[1][2] I francesi lo soprannominarono "la Gioconda", per la sua eleganza in sella alla bicicletta.[3] Professionista dal 1922 al 1936, vinse cinque edizioni del Giro d'Italia, tre campionati del mondo su strada, quattro Giri di Lombardia, due Milano-Sanremo (nel 1929 e nel 1931) e quattro Campionati nazionali su strada.
Durante la carriera si misurò con altri campioni del periodo come Costante Girardengo prima e Learco Guerra poi.[4] Dopo il ritiro dalle corse fu per dodici anni Commissario tecnico della Nazionale italiana, guidando Fausto Coppi e Gino Bartali al Tour de France e ai campionati del mondo.
Decimo di quattordici figli di un piccolo imprenditore edile, si trasferì a Nizza subito dopo la guerra con il fratello maggiore Piero per lavorare come stuccatore presso uno zio materno. A Nizza iniziò l'attività ciclistica, cogliendo subito numerosi successi; rimase in Francia fino al 1924, quando aveva già vinto 30 corse. Proprio nell'autunno 1924, dopo essere tornato in bicicletta da Nizza a Milano, partecipò alla sua prima importante corsa in Italia, il Giro di Lombardia, concludendo quarto.[1]
Nel 1925 passò alla Legnano, la squadra con cui rimase per tutta la carriera e con cui vinse cinque edizioni del Giro d'Italia (1925, 1927, 1928, 1929 e 1933), record assoluto condiviso con Fausto Coppi ed Eddy Merckx.[1] Nell'arco della carriera conquistò complessivamente 41 tappe al Giro, record mantenuto fino al 2003, quando fu superato da Mario Cipollini.[5] In tutto rimase in testa alla classifica generale per 60 tappe. Nel 1927 vinse 12 delle 15 tappe del Giro[2] e nel 1929 ben otto tappe consecutive: entrambi record imbattuti.[1]
A causa della sua manifesta superiorità, nel 1930 fu pagato dagli organizzatori per non partecipare al Giro d'Italia, ottenendo 22.500 lire,[1] una cifra corrispondente al premio per la vittoria finale e ad alcune vittorie di tappa, che oggi corrisponderebbe a poco più di 15000 €.[6] Nel 1933 fu il vincitore della prima cronometro della storia del Giro: 62 km da Bologna a Ferrara.[2]
Partecipò una sola volta al Tour de France, nel 1930 (anno della sua forzata rinuncia al Giro), edizione in cui, dopo un ottimo inizio di Tour, si vede sprofondare in classifica al termine della settima tappa, a causa di una caduta che gli provoca un problema ad un pedale. In quell'occasione perde più di un'ora dal vincitore ma si rifà prontamente nelle due tappe pirenaiche successive, vincendo sia a Pau che a Luchon. Finisce col ritirarsi durante la decima tappa, per un presunto problema al sellino. Nel suo ricco palmarès figurano tre campionati del mondo (1927, 1930, 1932, record), due Milano-Sanremo (1929, 1931), quattro Giri di Lombardia[2] (1925, 1926, 1927, 1931) e quattro campionati italiani (1926, 1927, 1928, 1929); tra le altre gare nazionali, si impose in due Giri del Piemonte e due Giri di Toscana.
Lasciò l'attività nel 1936, dopo un incidente alla Milano-Sanremo che gli provocò la frattura del femore. Anche il fratello minore Albino fu un ciclista, compagno di Alfredo alla Legnano.
Nell'immediato dopoguerra Binda diventò commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, ruolo che ricoprì per ben dodici anni, in cui accumulò fama e successi degni della sua carriera da corridore: guidò infatti le trionfali spedizioni alla Grande Boucle con Bartali nel 1948, Coppi nel 1949 e 1952, e Nencini nel 1960. Vinse inoltre i titoli mondiali su strada con Coppi a Lugano nel 1953 e con Baldini a Reims nel 1958. La sua riconosciuta abilità tecnica e diplomatica[2] fu alla base dell'accordo fra Bartali e Coppi negli anni ruggenti della loro rivalità.
Nel 1951 sposò Angela Ambrosetti (1929-2023), da cui ebbe le figlie Lauretta e Marta[7].
Nel 1974 si corse la prima edizione del Trofeo Alfredo Binda-Comune di Cittiglio, corsa femminile che si svolge nei dintorni di Cittiglio.
Binda morì nel 1986 e le sue spoglie mortali riposano nel cimitero del paese natale. L'anno successivo fu inaugurato a Cittiglio un museo dedicato alle sue imprese sportive[8].
- 1928 (Legnano & Mifa, undici vittorie)
- Rund um Köln
- 2ª tappa Giro d'Italia (Trento > Forlì)
- 3ª tappa Giro d'Italia (Predappio > Arezzo)
- 4ª tappa Giro d'Italia (Arezzo > Sulmona)
- 5ª tappa Giro d'Italia (Sulmona > Foggia)
- 10ª tappa Giro d'Italia (Modena > Genova)
- 11ª tappa Giro d'Italia (Genova > Torino)
- Classifica generale Giro d'Italia
- Predappio-Roma (1ª prova Campionato italiano)
- Giro del Veneto (3ª prova Campionato italiano)
- Classifica generale Campionato italiano, a punti
- 1929 (Legnano, quattordici vittorie)
- Milano-Sanremo
- Giro di Romagna (2ª prova Campionato italiano)
- 2ª tappa Giro d'Italia (Napoli > Foggia)
- 3ª tappa Giro d'Italia (Foggia > Lecce)
- 4ª tappa Giro d'Italia (Lecce > Potenza)
- 5ª tappa Giro d'Italia (Potenza > Cosenza)
- 6ª tappa Giro d'Italia (Cosenza > Salerno)
- 7ª tappa Giro d'Italia (Salerno > Formia)
- 8ª tappa Giro d'Italia (Formia > Roma)
- 9ª tappa Giro d'Italia (Roma > Orvieto)
- Classifica generale Giro d'Italia
- Predappio-Roma (3ª prova Campionato italiano)
- Circuito dei Campi Flegrei (5ª prova Campionato italiano)
- Classifica generale Campionato italiano, a punti
- 1930 (Legnano, tre vittorie)
- 8ª tappa Tour de France (Hendaye > Pau)
- 9ª tappa Tour de France (Pau > Luchon)
- Campionati del mondo, Prova in linea (Liegi)
- 1931 (Legnano, quattro vittorie)
- Milano-Sanremo
- 3ª tappa Giro d'Italia (Ravenna > Macerata)
- 4ª tappa Giro d'Italia (Macerata > Pescara)
- Giro di Lombardia
- 1932 (Legnano, una vittoria)
- Campionati del mondo, Prova in linea (Roma)
- 1933 (Legnano, otto vittorie)
- Giro delle Due Provincie di Messina (1ª prova Campionato italiano)
- 2ª tappa Giro d'Italia (Torino > Genova)
- 8ª tappa Giro d'Italia (Napoli > Foggia)
- 9ª tappa Giro d'Italia (Foggia > Chieti)
- 10ª tappa Giro d'Italia (Chieti > Ascoli Piceno)
- 13ª tappa Giro d'Italia (Bologna > Ferrara)
- 17ª tappa Giro d'Italia (Bolzano > Milano)
- Classifica generale Giro d'Italia
- Prix Dupré-Lapize (con Domenico Piemontesi)
- Nürburgring 1927 - In linea Professionisti: vincitore
- Budapest 1928 - In linea Professionisti: ritirato
- Zurigo 1929 - In linea Professionisti: 3º
- Liegi 1930 - In linea Professionisti: vincitore
- Copenaghen 1931 - In linea Professionisti: 6º
- Roma 1932 - In linea Professionisti: vincitore
- Montlhéry 1933 - In linea Professionisti: 6º
Nel 2006 la Rai ha prodotto una fiction in due puntate sulla vita di Gino Bartali, intitolata Gino Bartali - L'intramontabile, dove Alfredo Binda è stato interpretato dall'attore Rodolfo Corsato.
Nel film Fantozzi contro tutti il visconte Cobram interroga Fantozzi su chi fosse arrivato primo nella Milano-Sanremo del 1931, ma il protagonista risponde "Carnera" invece di "Binda".
- Inserito nella Top 25 della Cycling Hall of Fame
- Nel maggio 2015, una targa dedicata a Binda fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano al parco olimpico del Foro Italico a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.[9][10]
- ^ a b c d e Alfredo Binda (1902- 1986), su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ a b c d e Angelo De Lorenzi, Il collezionismo nel mondo della bicicletta, Editore Ediciclo, 1999, pp. 124-127, ISBN 978-88-85318-33-5.
- ^ Un monument italien, su pinterest.fr. URL consultato il 18 ottobre 2023.
- ^ Le grandi rivalità, su gazzetta.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ Cipollini, record avvelenato, in La Gazzetta dello Sport, 20 maggio 2003. URL consultato il 26 gennaio 2010.
- ^ Tabella comparazione Lira, su storiologia.it.
- ^ Addio ad Angela Ambrosetti, moglie del campionissimo Alfredo Binda, su varesenews.it. URL consultato il 5 maggio 2024.
- ^ Museo Alfredo Binda, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 maggio 2024.
- ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it.
- ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
- Vittorio Barale, I campioni del giorno, Milano, Gazzetta dello sport, 1954, OCLC 472204007, SBN CFI0410469.
- Claudio Gregori e Marco Pastonesi, Legnano. Biciclette, campioni, vittorie, Portogruaro, Edicilio, 2015, ISBN 978-88-6549-140-9, OCLC 953774691, SBN RT10056305.
- Paolo Costa, Chi ti credi di essere, il Binda?, ed. Parole e colori, 1995, c/o Museo "Alfredo Binda" di Cittiglio (Va).
- Giancarlo Pauletto, La testa e i garun. Alfredo Binda si confessa a Duilio Chiaradia, a cura di Duilio Chiaradia, Portogruaro, Ediciclo, 1998, ISBN 88-85327-88-5, OCLC 955968245, SBN REA0043386.
- Giancarlo Pauletto, Alfredo Binda. Le immagini, Portogruaro, Ediciclo, 1999, ISBN 88-85318-28-2, SBN CFI0538100.
- Edoardo Rosso, Binda, l'invincibile, Italica Edizioni, 2015, pp. 204, ISBN 978-88-9813-317-8.
- Binda, Alfredo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Binda, Alfrédo, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Alfredo Binda, su procyclingstats.com.
- Alfredo Binda, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Alfredo Binda, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Alfredo Binda, su memoire-du-cyclisme.eu.
Vincitori del Giro d'Italia |
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Campioni del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea Elite | ||
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Professionisti | 1927: Alfredo Binda · 1928: Georges Ronsse · 1929: Georges Ronsse · 1930: Alfredo Binda · 1931: Learco Guerra · 1932: Alfredo Binda · 1933: Georges Speicher · 1934: Karel Kaers · 1935: Jean Aerts · 1936: Antonin Magne · 1937: Éloi Meulenberg · 1938: Marcel Kint · 1939-1945 · 1946: Hans Knecht · 1947: Theo Middelkamp · 1948: Alberic Schotte · 1949: Rik Van Steenbergen · 1950: Alberic Schotte · 1951: Ferdi Kübler · 1952: Heinz Müller · 1953: Fausto Coppi · 1954: Louison Bobet · 1955: Stan Ockers · 1956: Rik Van Steenbergen · 1957: Rik Van Steenbergen · 1958: Ercole Baldini · 1959: André Darrigade · 1960: Rik Van Looy · 1961: Rik Van Looy · 1962: Jean Stablinski · 1963: Benoni Beheyt · 1964: Jan Janssen · 1965: Tom Simpson · 1966: Rudi Altig · 1967: Eddy Merckx · 1968: Vittorio Adorni · 1969: Harm Ottenbros · 1970: Jean-Pierre Monseré · 1971: Eddy Merckx · 1972: Marino Basso · 1973: Felice Gimondi · 1974: Eddy Merckx · 1975: Hennie Kuiper · 1976: Freddy Maertens · 1977: Francesco Moser · 1978: Gerrie Knetemann · 1979: Jan Raas · 1980: Bernard Hinault · 1981: Freddy Maertens · 1982: Giuseppe Saronni · 1983: Greg LeMond · 1984: Claude Criquielion · 1985: Joop Zoetemelk · 1986: Moreno Argentin · 1987: Stephen Roche · 1988: Maurizio Fondriest · 1989: Greg LeMond · 1990: Rudy Dhaenens · 1991: Gianni Bugno · 1992: Gianni Bugno · 1993: Lance Armstrong | |
Elite | 1994: Luc Leblanc · 1995: Abraham Olano · 1996: Johan Museeuw · 1997: Laurent Brochard · 1998: Oscar Camenzind · 1999: Óscar Freire · 2000: Romāns Vainšteins · 2001: Óscar Freire · 2002: Mario Cipollini · 2003: Igor Astarloa · 2004: Óscar Freire · 2005: Tom Boonen · 2006: Paolo Bettini · 2007: Paolo Bettini · 2008: Alessandro Ballan · 2009: Cadel Evans · 2010: Thor Hushovd · 2011: Mark Cavendish · 2012: Philippe Gilbert · 2013: Rui Costa · 2014: Michał Kwiatkowski · 2015: Peter Sagan · 2016: Peter Sagan · 2017: Peter Sagan · 2018: Alejandro Valverde · 2019: Mads Pedersen · 2020: Julian Alaphilippe · 2021: Julian Alaphilippe · 2022: Remco Evenepoel · 2023: Mathieu van der Poel · 2024: Tadej Pogačar |
Campioni italiani di ciclismo su strada - Corsa in linea | |
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Federazione Ciclistica Italiana |
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Primi 100 nomi | Gian Giorgio Trissino · Giovanni Raicevich · Giorgio Zampori · Paolo Salvi · Tazio Nuvolari · Costante Girardengo · Nedo Nadi · Ottavio Bottecchia · Carlo Galimberti · Ugo Frigerio · Alfredo Binda · Learco Guerra · Romeo Neri · Giulio Gaudini · Primo Carnera · Giuseppe Meazza · Silvio Piola · Gino Bartali · Agostino Straulino · Ondina Valla · Adolfo Consolini · Alberto Ascari · Valentino Mazzola · Edoardo Mangiarotti · Fausto Coppi · Zeno Colò · Fiorenzo Magni · Giuseppe Delfino · Piero D'Inzeo · Cesare Rubini · Raimondo D'Inzeo · Irene Camber · Pino Dordoni · Eugenio Monti · Enzo Maiorca · Antonio Maspes · Nicola Pietrangeli · Abdon Pamich · Lea Pericoli · Graziano Mancinelli · Eraldo Pizzo · Nino Benvenuti · Livio Berruti · Sante Gaiardoni · Franco Nones · Marco Bollesan · Franco Menichelli · Bruno Arcari · Dino Zoff · Giacomo Agostini · Felice Gimondi · Mauro Checcoli · Gianni Rivera · Roberto Marson · Gigi Riva · Luciano Giovannetti · Renato Molinari · Klaus Dibiasi · Dino Meneghin · Adriano Panatta · Gustav Thöni · Oreste Perri · Pietro Mennea · Pierluigi Marzorati · Corrado Barazzutti · Sara Simeoni · Piero Gros · Novella Calligaris · Daniele Masala · Costantino Rocca · Gabriella Dorio · Giuseppe Di Capua · Alberto Cova · Ezio Gamba · Patrizio Oliva · Gelindo Bordin · Giuseppe Abbagnale · Paola Fantato · Andrea Benelli · Mauro Numa · Carmine Abbagnale · Manuela Di Centa · Francesco Attolico · Sandro Campagna · Luca Pancalli · Josefa Idem · Agostino Abbagnale · Alberto Tomba · Roberto Baggio · Lorenzo Bernardi · Antonio Rossi · Stefania Belmondo · Giorgio Lamberti · Jury Chechi · Alessandra Sensini · Andrea Giani · Giovanna Trillini · Deborah Compagnoni · Stefano Baldini · Domenico Fioravanti |
Classe 2015 | Maurizio Damilano · Gianni De Magistris · Duilio Loi · Francesco Moser · Enrico Fabris · Armin Zöggeler · Dorando Pietri |
Classe 2016 | Alberto Braglia · Alessandro Mazzinghi · Paola Pigni · Mario Fiorillo · Valentina Vezzali |
Classe 2018 | Luigi Beccali · Ercole Baldini · Paolo Maldini · Samuele Papi · Massimiliano Rosolino |
Classe 2019 | Sara Anzanello · Antonella Bellutti · Roberto Cammarelle |
Classe 2021 | Paolo Rossi · Alessandro Andrei · Vincenzo Maenza · Gabriella Paruzzi · Paolo Bettini |
Classe 2023 | Flavia Pennetta · Tania Cagnotto · Niccolò Campriani · Fabio Cannavaro · Amedeo Pomilio · Giulia Quintavalle · Carlo Molfetta · Marco Galiazzo · Daniele Molmenti · Antonio Tartaglia · Günther Huber · Marco Albarello · Maurilio De Zolt · Silvio Fauner · Giorgio Vanzetta |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62484039 · ISNI (EN) 0000 0000 1458 2241 · SBN REAV096140 · LCCN (EN) no2014165181 · GND (DE) 124529038 · BNF (FR) cb17010100m (data) |
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