it.wikipedia.org

Battaglia di Kelbajar - Wikipedia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Battaglia di Kelbajar
parte prima guerra del Nagorno Karabakh
Sfollati azeri da Kalbajar
Data27 marzo 1993 - 4 aprile 1993
Luogodistretto di Kelbajar
EsitoVittoria armena
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Alcune centinaia di uomini, alcuni veicoli corazzatisconosciuto
Perdite
ignote, almeno 100ignote, almeno 200
Voci di battaglie presenti su Wikipedia
Manuale

V · D · M

Prima guerra del Nagorno Karabakh
Askeran · Anello · Stepanakert · Khojaly · Maragha · Shushi · Goranboy · Ağdam · Kelbajar

La battaglia di Kelbajar (in armeno Karvachar, Քարվաճառ) è stata una delle più importanti nella storia della guerra del Nagorno Karabakh ed ha avuto una notevole importanza sull'esito finale dello stesso. Si combatté nel distretto di Kelbajar tra il 27 marzo e il 4 aprile 1993 e fu vinta dalle forze armene dell'Esercito di difesa dell'Artsakh.

Dopo la conquista di Shusha/Shushi a seguito della vittoriosa battaglia gli armeni avevano da un lato annullato il fuoco di artiglieria azera su Step'anakert e dall'altro liberato il corridoio di Laçın riuscendo ad ottenere qualche rifornimento dalla vicina Armenia.

Nel corso del 1992 tutto il territorio della neonata repubblica del Nagorno Karabakh (corrispondente alla vecchia oblast' sovietica) era stato sottoposto agli attacchi azeri con alterne vicende sul campo: a giugno gli azeri avevano conquistato porzioni dei territori di Askeran e Martakert e con l'Operazione Anello avevano occupato la regione di Shahumian; ad agosto si erano impadroniti della strada che collega Martakert a Kelbajar, poi ripresa dagli armeni a metà novembre così come quasi tutto il territorio perso nelle offensive estive.

L'inverno del 1993 era stato particolarmente duro per l'Armenia e il Nagorno Karabakh a causa della mancanza di energia: la centrale nucleare di Metsamor era chiusa in conseguenza del terremoto del 1988, Turchia e Azerbaigian bloccavano le frontiere. Così uno degli obiettivi in Karabakh divenne la conquista del bacino idrico di Sarsang con la sua importante centrale idroelettrica. Nel febbraio 1993 gli armeni riuscirono a riconquistare tutti i distretti settentrionali e mossero verso ovest alla volta di Kelbajar.[1]

L'area interessata dalla battaglia (distretto di Kelbajar, incastrato fra l'Armenia e la repubblica del Nagorno Karabak) si presenta montuosa, chiusa a nord dall'alta catena dei Monti Mrav e ad ovest dall'altopiano del Karabakh, percorsa da strette vallate. Complessivamente la superficie è di circa 1900 km² con una popolazione che oscilla tra i 45 e i 60.000 abitanti, la maggior parte dei quali di etnia azera e curda, che con l'avanzare del fronte di battaglia trovano rifugio altrove.

Già a partire da metà marzo gli azeri si stavano preparando alla battaglia evacuando la popolazione residente. Viene organizzata una difesa, anche con l'ausilio di ufficiali ucraini e volontari turchi,[2] nel villaggio di Charektar, al confine con l'attuale regione di Martakert, già interessato nelle settimane precedenti da violenti scontri. Dal canto loro gli armeni si preparano ad attaccare la regione muovendosi da quattro diverse direzioni: un gruppo (guidato da Monte Melkonian con carri armati proveniente dal Karabakh, un secondo gruppo di una cinquantina di uomini provenienti da Vardenis (Armenia), un terzo gruppo diretto a nord (verso il villaggio militarizzato di Aghdaban) mentre il gruppo principale muoveva da sud (villaggio di Nareshtar).[3]

Il progetto iniziale che prevedeva un attacco da quattro diverse direttrici non andò a buon fine. La colonna che doveva provenire dall'Armenia incontrò difficoltà al passo Sodk a causa dell'ancora abbondante innevamento. Di fatto fu la colonna di Melkonian a spingere sulla sempre più debole difesa azera sfondando a Charektar dopo uno scontro durato otto ore.[4] Il 31 marzo, dopo un'avanzata di ventinove chilometri, viene raggiunto il fiume Tartar a una ventina di chilometri dal capoluogo distrettuale. Il 3 aprile la città di Kelbajar è completamente circondata e il giorno seguente viene occupata. La popolazione rimasta fugge sfidando il rigore delle montagne attraverso il passo Omar e molti trovano la morte congelati; quattro elicotteri da trasporto si schiantano sulle nevi dei monte Mrav. Anche il comandante della guarnigione azera Surat Huseynov e la sua brigata si ritirano a Gəncə.[5]

Con la vittoria nella battaglia, gli armeni si assicurano il pieno controllo non solo di tutta la porzione settentrionale della repubblica del Nagorno Karabakh ma anche dell'area contigua all'Armenia che le assicura copertura alle spalle.

  1. ^ E. Aliprandi, Le ragioni del Karabakh, AndMyBook, pagg.77 e seguenti
  2. ^ Markar Melkonian, Una vita per la libertà, Edizioni Clandestine, pag. 277
  3. ^ Cfr. Leon Minassian, Karvadjar, notre dette d'honneur, Erevan 2013
  4. ^ Markar Melkonian, ibidem, pagg. 277 e segg.
  5. ^ E. Aliprandi, ibidem, pag. 82

V · D · M

Conflitto del Nagorno Karabakh
ContestoNagorno Karabakh (Storia) · Deportazione degli azeri dall'Armenia · Dissoluzione dell'Unione Sovietica · Movimento Karabakh (Miac'owm) · Armeni in Azerbaigian · Azeri in Armenia · Relazioni Armenia-Azerbaigian
Prima guerra
del Nagorno Karabakh
Scontri di Çardaqlı · Scontri di Askeran · Pogrom di Sumgait · Pogrom di Gugark · Scontri di Zvartnots · Violenze di Shusha e Stepanakert · Pogrom di Kirovabad · Pogrom di Baku · Gennaio nero · Massacro di Bağanis Ayrum · Attentato al bus Tbilisi-Ağdam del 1990 · Operazione Anello · Massacro di Voskepar · Battaglia di Togh · Abbattimento del Mil Mi-8 azero (1991) · Legge sull'abolizione dell'Oblast' Autonoma del Nagorno Karabakh · Referendum in Nagorno Karabakh · Assedio di Stepanakert · Operazione Dashalty · Abbattimento del Mil Mi-8 azero (1992) · Cattura di Gushchular e Malibeyli · Cattura di Garadaghly · Massacro di Xocalı · Massacro di Maragha · Battaglia di Shushi · Cattura di Artsvashen · Operazione Goranboy · Offensive di Mardakert e Martuni · Operazione Həsənqaya · Battaglia di Lachin · Operazione Qazançı · Battaglia di Kelbajar · Battaglia di Ağdam · Offensive dell'estate 1993 · Operazione Geghamasar · Operazione Horadiz · Operazione Kalbajar · Attentati alla metropolitana di Baku · Abbattimento del C-130 dell'aeronautica iraniana del 1994 · Attentato di Bagratashen
Scontri interbelliciScontri di Karmiravan del 1999 · Scontri di Martakert del 2000 · Scontri di Fizuli del 2003 · Scontri di Ağdam del 2005 · Scontri di Martakert del 2008 · Incidente militare di Ağdam del gennaio 2009 · Incidente militare di Ağdam del settembre 2009 · Scontri del Nagorno Karabakh del 2010 · Scontri di Martakert del 2010 · Scontri al confine armeno-azero nel 2012 · Scontri armeno-azeri del 2014 · Abbattimento del Mil Mi-24 armeno del 2014 · Scontri armeno-azeri del 2015 · Scontri di Odundağ del 2016 · Guerra dei quattro giorni in Nagorno Karabakh · Scontri armeno-azeri del 2017 · Scontri armeno-azeri del 2018 · Scontri vicino Chinari del 2019 · Scontri armeno-azeri del luglio 2020
Seconda guerra
del Nagorno Karabakh
Offensiva di Mataghis · Campagna della valle di Aras · Bombardamenti (Bərdə, Gəncə, Cattedrale di Ġazančec'oc', Martuni, Stepanakert, Tartar) · Battaglia di Hadrut · Offensiva di Laçın · Battaglia di Shushi · Abbattimento del Mil Mi-24 dell'Aeronautica militare russa
Eventi post-cessate il fuocoOperazioni di mantenimento della pace in Nagorno Karabakh (Crisi al confine tra Armenia e Azerbaigian · Incidente di Susuzlug) · Blocco dell'Artsakh · Offensiva azera del 2023
Territori coinvoltiSuddivisioni dell'Artsakh (Step'anakert · Regione di Askeran · Regione di Hadrowt' · Regione di K'ašat'aġ · Regione di Martakert · Regione di Martowni · Regione di Šahowmyan · Regione di Šowši) · Territori sotto controllo armeno (dal 1988/1994 al 2020): Distretto di Ağdam · Distretto di Füzuli · Distretto di Cəbrayıl · Distretto di Kəlbəcər · Distretto di Laçın (Corridoio di Laçın) · Distretto di Qubadlı · Distretto di Zəngilan
Capi politiciArmenia (bandiera) Armenia (Lewon Ter-Petrosyan · Ṙobert K'očaryan · Serž Sargsyan · Nikol Pashinyan)
Repubblica dell'Artsakh (Artur Mkrtchyan · Ṙobert K'očaryan · Leonard Petrosyan · Arkadi Ghukasyan · Bako Sahakyan · Arayik Harutyunyan)
Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian (Ayaz Mütallibov · Abülfaz Elçibay · Heydər Əliyev · İlham Əliyev)
Russia (bandiera) Russia (Unione Sovietica (bandiera) Michail Gorbačëv · Boris El'cin · Vladimir Putin)
Turchia (bandiera) Turchia (Turgut Özal · Recep Tayyip Erdoğan)
Capi militariArmenia (bandiera) Armenia (Vazgen Sargsyan · Gurgen Dalibaltayan · Norat Ter-Grigoryants · Jirair Sefilian · Tiran Khachatryan · Seyran Ohanyan)
Repubblica dell'Artsakh (Samvel Babayan · Kristapor Ivanyan · Arkadij Ter-Tadevosjan · Monte Melkonian · Jalal Harutyunyan · Mikael Arzumanyan)
Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian (İsgəndər Həmidov · Rahim Gaziyev · Surat Huseynov · Valeh Barshadly · Mais Barkhudarov · Hikmat Mirzayev · Hikmat Hasanov)
Russia (bandiera) Russia (Unione Sovietica (bandiera) Viktor Poljaničko · Pavel Gračëv · Rustam Muradov)
(Šamil' Basaev)
(Gulbuddin Hekmatyar)
Processo di paceRegole Baker · Accordo di Biškek · Dichiarazione di Teheran · Dichiarazione di Železnovodsk · Gruppo OSCE di Minsk · Processo di Praga · Principi di Madrid · Accordo di cessate il fuoco del 2020 · Operazioni di pace
Documenti internazionaliDichiarazione di Astrachan' · Dichiarazione di Maiendorf · Dichiarazione del vertice di Lisbona della NATO · Risoluzione OIC 10/11 · Risoluzione OIC 10/37 · Risoluzione PACE 1416 · Risoluzione UNGA 62/243 · Risoluzioni ONU (822 · 853 · 874 · 884)