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Bernard Hinault - Wikipedia

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Bernard Hinault
Bernard Hinault nel 2019
NazionalitàFrancia (bandiera) Francia
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista, ciclocross
Termine carriera1986
Carriera
Squadre di club
1975-1977  Gitane
1978-1983  Renault
1984-1986  La Vie Claire
Nazionale
1976-1986Francia (bandiera) Francia
Palmarès
 Mondiali
OroSallanches 1980In linea
BronzoPraga 1981In linea
 
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Bernard Hinault (IPA: [bɛʁ.naʁ i.no]; Yffiniac, 14 novembre 1954) è un ex ciclista su strada, pistard e ciclocrossista francese, dominatore della scena internazionale tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta.

Soprannominato "le Blaireau" ("il Tasso"), è considerato uno dei più grandi campioni della storia del ciclismo.[1] Professionista su strada dal 1975 al 1986, si aggiudicò cinque Tour de France (1978, 1979, 1981, 1982 e 1985), tre Giri d'Italia (1980, 1982 e 1985) e due Vuelta a España (1978 e 1983). Insieme ad Alberto Contador, è l'unico ciclista nella storia ad aver vinto almeno due volte tutte e tre queste corse (i "Grandi giri" ciclistici), nonché uno dei sette ciclisti[2] ad averle vinte almeno una volta. In carriera fece sue anche diverse gare di un giorno, tra cui un campionato del mondo professionisti (nel 1980), una Parigi-Roubaix, due Giri di Lombardia e due Liegi-Bastogne-Liegi: in totale ottenne, nei dodici anni di attività da professionista, 216 vittorie.

Tra gli allievi fu campione nazionale su strada ad Arras nel 1972, diciassettenne; due anni dopo tra i dilettanti si laureò campione nazionale dell'inseguimento individuale, titolo che seppe riconfermare anche nel 1975 e nel 1976. Passò professionista, appena ventenne,[1] nel 1975 con la Gitane-Campagnolo, squadra francese diretta dall'ex ciclista Jean Stablinski. Il 21 aprile di quello stesso anno colse la prima vittoria tra i professionisti, la classifica finale del Circuit de la Sarthe, una breve corsa a tappe nei Paesi della Loira. Il 1976 — anno in cui cominciò a vincere con più regolarità, ancora al Circuit de la Sarthe, alla Parigi-Camembert, al Tour d'Indre-et-Loire, al Tour de l'Aude, tutte corse francesi — coincise con il suo esordio ai campionati mondiali su strada, a Ostuni, prova nella quale fu sesto subito alle spalle di Eddy Merckx; coincise anche con l'ingresso nello staff tecnico della Gitane di colui che sarà il direttore sportivo di Hinault per otto stagioni, quel Cyrille Guimard che nel 1972 aveva rivaleggiato proprio con Merckx al Tour de France salvo poi ritirarsi.

Nel 1977 arrivano i primi trionfi fuori dai confini nazionali, con la vittoria nell'arco di sei giorni di due classiche belghe di primaria importanza quali la Gand-Wevelgem e, soprattutto, la Liegi-Bastogne-Liegi;[1] nella Liegi, sotto una forte pioggia, fu abile a battere in una volata a due il più esperto André Dierickx e a precedere di una decina di secondi un gruppetto capeggiato da Roger De Vlaeminck ed Eddy Merckx. Ai primi di giugno si aggiudicò un'altra corsa di grande prestigio, il Critérium du Dauphiné Libéré, superando in classifica nomi allora di grande rilievo come Bernard Thévenet, Lucien Van Impe, Joaquim Agostinho e ancora Merckx. Non selezionato per il Tour de France 1977, poi vinto da Thévenet, chiuse quindi la stagione aggiudicandosi la prima di cinque Grand Prix des Nations, storica prova a cronometro parigina.

Hinault festeggia la vittoria al Tour de France 1978

L'anno 1978 fu quello della svolta,[1] quando, vestendo la divisa della Renault-Gitane, al primo tentativo conquistò sia la Vuelta a España sia il Tour de France.[3] Alla Vuelta si aggiudicò il cronoprologo e quattro frazioni, senza trovare grandi difficoltà, e la sua vittoria non fu mai in discussione.[4] Prese la maglia a Ferdi Van Den Haute, che l'aveva tenuta per nove giorni, dopo la dodicesima tappa e andò a trionfare con 2'52" sul capitano della KAS José Pesarrodona, già vincitore nel 1976, e 3'47" su Jean-René Bernaudeau, suo compagno alla Renault. Non prese parte al Giro d'Italia per arrivare in forma al Tour de France, tra i favoriti.

Già un po' indietro in classifica dopo la cronosquadre, che la sua Renault concluse al quarto posto, vinse la crono di Sainte-Foy-la-Grande e la leadership passò a Joseph Bruyère, secondo. All'Alpe d'Huez vinse e vestì di giallo il belga Michel Pollentier, già trionfatore al Giro 1977. Ma durante il controllo antidoping subito seguente, ecco il colpo di scena, con la squalifica del belga: era stato scoperto a usare una vescica artificiale, posta sotto la maglietta, contenente urina "pulita" da immettere nella provetta.[5] Joop Zoetemelk passò a condurre con soli 14" su Hinault; tale distacco rimase immutato fino alla terzultima frazione, la crono di Nancy, quando il francese inflisse pesanti distacchi (3 minuti a Joaquim Agostinho e 4 a Zoetemelk) operando il decisivo sorpasso e vestendo per la prima volta una maglia gialla che due giorni dopo porterà a Parigi. Il mese seguente, ai campionati mondiali su strada del Nürburgring, fu quindi protagonista di una fuga insieme all'olandese Jan Raas e a Giuseppe Saronni, ma i tre vennero ripresi in vista dell'ultimo giro; concluse la prova al quinto posto, mentre la vittoria andò a Gerrie Knetemann, che beffò allo sprint l'altro italiano Francesco Moser.[6][7]

Aprì il 1979 conquistando la Freccia Vallone e classificandosi secondo, alle spalle di Dietrich Thurau, nella Liegi-Bastogne-Liegi. In maggio vinse di nuovo il Critérium du Dauphiné Libéré; in luglio si aggiudicò il Tour de France per la seconda volta consecutiva, superando come nel 1978, nell'ordine, Joop Zoetemelk e lo scalatore portoghese Joaquim Agostinho. La gara fu caratterizzata della lunga lotta tra il francese e l'olandese: il primo prese la maglia gialla sui Pirenei, al terzo giorno, nella cronometro di Superbagnères, e bissò l'indomani a Pau, ma dovette cederla proprio a Zoetemelk nella nona tappa, a Roubaix, avendo perso più di 3 minuti a causa di una foratura sul pavé (Agostinho ne perse 15).[8] Seppe recuperare nelle cronometro seguenti, vincendole tutte e tre, e si riprese la maglia proprio dopo la prova contro il tempo di Morzine-Avoriaz.[9] Tenne sulle Alpi, pur venendo staccato sull'Alpe d'Huez da Agostinho,[10] e trionfò infine anche nelle ultime due tappe, quella di Nogent-sur-Marne e quella degli Champs-Élysées. In quest'ultima batté Zoetemelk in volata ristretta dopo una fuga da lontano; l'olandese venne poi penalizzato di dieci minuti per positività a un controllo medico e il distacco finale tra i due risultò essere di 13'07".[9]

In ottobre fece suo il Giro di Lombardia, con un attacco iniziato a 150 chilometri dal traguardo; unico a resistergli nella lunga fuga, ma poi colpito da crampi in vista del traguardo, fu il giovane Silvano Contini della Bianchi-Faema, mentre i principali rivali, Giuseppe Saronni e Francesco Moser fra tutti, vennero colti di sorpresa al momento dello scatto.[3]

Hinault in maglia rosa sul finire del vittorioso Giro d'Italia 1980

Nel 1980 fu protagonista di un'epica vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi: nell'occasione, in una gelida domenica di aprile caratterizzata da una bufera di neve, giunse primo solitario al traguardo con 9'24" sul secondo, l'olandese Hennie Kuiper.[3] In maggio si presentò per la prima volta al Giro d'Italia, e lo dominò nettamente, battendo Moser, Saronni, Battaglin e Baronchelli.[11]

Una prima svolta arrivò nella frazione con arrivo a Roccaraso, quando lui e un sorprendente Wladimiro Panizza staccarono tutti e andarono a prendersi rispettivamente tappa e maglia (Hinault saliva al secondo posto a 1'05").[11] Dopo alcune giornate interlocutorie con Panizza sempre in rosa, la ormai celebre frazione della scalata dello Stelvio sancì il sorpasso in classifica generale e permise al francese di ipotecare la vittoria. Importante fu la strategia della Renault-Elf diretta da Cyrille Guimard, che quel giorno mandò in fuga il luogotenente di Hinault, Jean-René Bernaudeau, con il compito — poi svolto ottimamente — di staccare gli altri fuggitivi, attendere il capitano e scortarlo fino al traguardo di Sondrio.[1][12] La vittoria di tappa venne lasciata a Bernaudeau, e i due diedero al traguardo più di 4 minuti ai primi inseguitori: tra essi lo stesso "Miro" Panizza, che alla fine sarà comunque secondo a Milano.[11]

Due mesi dopo al Tour de France, pur da principale favorito e in cerca del terzo trionfo, si ritirò, nel celebre episodio della fuga notturna dall'albergo di Pau. Aveva già vinto il cronoprologo, la cronometro di Spa-Francorchamps e la tappa di Lilla, e stava vestendo la maglia gialla dopo averla presa nell'altra cronometro di Laplume.[13] Era la vigilia delle prime montagne, nella fattispecie del tappone pirenaico, quello da Pau a Luchon con i celebri colli dell'Aubisque e del Tourmalet, e Hinault, già da alcuni giorni sofferente al ginocchio a causa di una tendinite, si presentò in serata agli organizzatori del Tour, Jacques Goddet e Félix Levitan, annunciando loro il proprio ritiro;[13] lasciò poi l'albergo quello stessa notte e, sicuramente per sfuggire ai giornalisti, invece che a casa sua in Bretagna trovò riparo a Lourdes, da Huber Arbes, un suo gregario.[3][13] Il simbolo del primato passò a Zoetemelk, che poi vincerà, per la prima e unica volta.

Cyrille Guimard fu per otto stagioni il direttore sportivo di Hinault alla Gitane/Renault

Si disse molto, anche di una positività all'antidoping celata con la fuga,[13] e alcuni parlarono già della fine di una parabola; per tutta risposta Hinault arrivò molto agguerrito a Sallanches, sulle Alpi della Savoia, per il campionato mondiale su strada 1980, quello che è considerato il più duro e selettivo di sempre: il circuito, da percorrere per 20 volte, prevedeva infatti una salita di ben 2,7 chilometri, la Côte de Domancy, con punte di pendenza del 14%.[3][7] Curiosamente, pur addicendosi alle caratteristiche del campione francese, il tracciato era stato disegnato tre anni prima per favorire non lui, ma un ormai tramontato Bernard Thévenet, che proprio nel 1977 aveva ottenuto la seconda vittoria al Tour de France.[3] Il mondiale si corse in una domenica soleggiata di fine agosto; la selezione, come previsto, riguardò numerosi elementi, e l'unico a tenere il passo di Hinault — si staccherà sull'ultimo passaggio della Côte — fu Gianbattista Baronchelli. All'arrivo il francese giunse solo e vittorioso, Baronchelli si classificò secondo a 1'01", terzo invece lo spagnolo Juan Fernández a 4'25". Dei 107 partiti solo 15 arriveranno:[3] tra i ritirati anche Thévenet, Kelly, Zoetemelk, Saronni e Moser.[7]

Nel 1981, in maglia iridata, conquistò la sua unica Parigi-Roubaix,[14] imponendosi in una volata lunga su Monsieur Roubaix, il quattro volte vincitore Roger De Vlaeminck, e su altri quattro uomini, tra cui Francesco Moser. Era una corsa, la classica del pavé, che Hinault non amava e che considerava anacronistica e alla stregua di un ciclocross: pur tuttavia fu proprio lui in quell'edizione a riportare la Francia alla vittoria venticinque anni dopo Louis Bobet[3] e a fermare a tre la striscia di successi consecutivi di Moser. Dopo la Roubaix vinse anche l'Amstel Gold Race e il suo terzo Critérium du Dauphiné Libéré.

In luglio, vestendo l'arcobaleno come già aveva fatto Eddy Merckx, si aggiudicò quindi il suo terzo Tour de France. Gareggiò da favorito[15] e fu protagonista di un netto dominio, diversamente da quanto accaduto nel 1978 e nel 1979. Fece suo il prologo, cedette la maglia gialla dopo la prima cronosquadre (a Gerrie Knetemann prima e a Phil Anderson poi) e la riprese cinque giorni dopo vincendo la cronometro di Pau. Non la perderà più, la maglia, anzi si aggiudicherà altre tre tappe, due delle quali contro il tempo. Secondo si classificò Lucien Van Impe, il quale, già staccato di quasi 5 minuti dopo Pau,[16] risultò colui che perse meno terreno, dimostrandosi però troppo inferiore a Hinault nelle tappe a cronometro; concluse a 14'34", terzo Robert Alban a 17'04".[17] Due mesi dopo, da campione in carica, il bretone si ripresentò ai mondiali su strada. Il tracciato di Praga era molto facile, su larghi viali e con salite molto leggere, e la gara si risolse, come previsto, in volata: Hinault si classificò terzo, battuto da Maertens e da Saronni.[7]

Hinault premiato a un circuito olandese nel 1982

Il 1982 è l'anno della leggenda, con la vittoria di Giro d'Italia e Tour de France nello stesso anno, impresa riuscita fino ad allora a Fausto Coppi (due volte), Jacques Anquetil e a Eddy Merckx (tre volte).[18] Al Giro fu dominatore, soffrendo solo una volta, sul Passo di Crocedomini, sotto il forcing delle tre punte della squadra di Giancarlo Ferretti, lo svedese Tommy Prim e gli italiani Silvano Contini e Gianbattista Baronchelli in forza alla Bianchi-Piaggio. Sue furono le tappe in linea di Campitello Matese e Montecampione e due cronometro, quella di Assisi e quella finale da Pinerolo a Torino vinta per 10 secondi su Moser:[12] alla fine prevalse con 2'35" su Prim e 2'47" su Contini.

Al Tour de France si impose per la quarta volta su cinque presenze, ma senza grandi battaglie, in maniera molto "pacifica"[19] (per alcuni la corsa fu "noiosa" e la sua condotta "incolore").[20] Vinse il prologo di Basilea, già all'indomani perse la maglia gialla a favore di Ludo Peeters; a questi subentrò poi l'australiano Phil Anderson, che sulle pianure condusse la classifica per una decina di giorni prima di cedere la leadership proprio a Hinault nella cronometro di Valence-d'Agen, appena prima dei Pirenei. Da lì a Parigi, undici frazioni, il bretone in maglia gialla si limitò a controllare nelle tappe montuose, incrementando il proprio vantaggio solamente nelle due cronometro di Martigues e Saint-Priest; un ultimo colpo lo riservò peraltro vincendo in volata sugli Champs-Élysées, suo quarto successo in quell'edizione. A Parigi sul podio salirono quindi gli olandesi Zoetemelk, secondo per la sesta volta (un record), e Johan van der Velde, staccati rispettivamente di 6'21" e 8'59".[18]

In agosto, al campionati mondiali su strada di Goodwood, nel Regno Unito, si presentava tra i favoriti, con l'obiettivo di centrare il prestigioso tris Giro-Tour-Mondiale fino ad allora riuscito solo al "Cannibale" Eddy Merckx (riuscirà nel 1987 anche a Stephen Roche).[18] Dopo 160 dei 275 chilometri di un percorso prevalentemente pianeggiante, a sorpresa si dovette però ritirare, cianotico in volto e boccheggiante, stremato dopo una stagione oltremodo sfiancante; la maglia iridata andrà all'italiano Giuseppe Saronni, autore di un attacco violentissimo negli ultimi 800 metri in lieve salita.[7][18]

Laurent Fignon fu il primo a battere Hinault al Tour de France: accadde nel 1984

Nella prima metà del 1983 vinse per la seconda volta sia la Freccia Vallone sia, alla seconda partecipazione, la Vuelta a España. Quell'edizione, la 38ª, della Vuelta fu molto combattuta — a detta degli stessi organizzatori, una delle più belle e spettacolari di sempre —,[21] e si risolse solo al terzultimo giorno, nella tappa di Avila, quando Hinault, aiutato sulle montagne da un giovane Laurent Fignon, regolò i compagni di fuga Marino Lejarreta e Vicente Belda e inflisse più di venti minuti alla maglia oro Julián Gorospe. Il francese, che già aveva vinto la cronometro di Valladolid, andò a precedere di 1'12" in classifica lo stesso Lejarreta, già vincitore nel 1982.[21] In luglio, afflitto da una tendinite al ginocchio destro,[22][23] Hinault non poté però prendere parte al Tour de France per difendere il titolo. Il ruolo di capitano della Renault passò così al ventiduenne Laurent Fignon, che, seppur esordiente, seppe subito imporsi su Ángel Arroyo e Peter Winnen e giungere in maglia gialla a Parigi al termine di una corsa molto equilibrata.[24]

Dopo essersi fatto operare al ginocchio nell'estate 1983, i dissapori con lo storico direttore sportivo Guimard[12] — e quando comunque era chiaro che la Renault avrebbe puntato su Fignon, di sei anni più giovane, per i grandi giri — portarono il campione bretone a trasferirsi per l'anno a venire alla neonata La Vie Claire, squadra costruita intorno a lui grazie agli importanti investimenti del manager Bernard Tapie.[24] Ritornato alle gare in quell'avvio di stagione e vittorioso in maggio alla Quattro giorni di Dunkerque, Hinault prese quindi il via al Tour de France, dopo l'assenza del 1983, con l'obiettivo di battere Fignon e di conseguire la quinta vittoria in sette anni. L'inferiorià rispetto al rivale, supportato da una squadra molto forte, risultò però evidente sia nelle prove a cronometro, dominate — eccetto il prologo — dallo stesso Fignon (che si impose a Le Mans, La Ruchère e Villefranche), che in salita, specialmente nelle frazioni dell'Alpe d'Huez e di La Plagne, in cui il distacco fra i due fu in entrambi i casi di circa 3 minuti.[25] Di ben 10 minuti e 32 secondi fu invece il margine finale tra Fignon e Hinault, secondo classificato davanti allo statunitense Greg LeMond, anch'egli della Renault. Il bretone si rifece comunque parzialmente nel finale di stagione, vincendo Grand Prix des Nations, Trofeo Baracchi (in coppia con Moser) e, per la seconda volta, il Giro di Lombardia.

Hinault taglia il traguardo del Giro di Lombardia 1984

Hinault ritornò veramente grande nel 1985, ormai trentenne. Con una squadra a suo completo servizio fu in grado di fare suoi sia il Giro d'Italia che il Tour de France, andando a realizzare la seconda doppietta in carriera. La corsa italiana la vinse per la terza volta su tre partecipazioni, e anche su un percorso con poche montagne (un "Giro dei tunnel anziché delle vette" si disse) riuscì ad avere la meglio su un Francesco Moser favorito dal tracciato privo di grandi asperità.[12] Al Tour iscrisse invece il suo nome nell'albo d'oro per la quinta storica volta, eguagliando in tal modo due celeberrimi campioni come Jacques Anquetil e Eddy Merckx, unici fino ad allora a essere riusciti nell'impresa.[26] Da menzionare il grande sostegno che in quell'edizione gli diede in più occasioni il ventiquattrenne Greg LeMond, che proprio all'inizio della stagione, dopo aver firmato il primo contratto da un milione di dollari, aveva lasciato la stessa Renault per raggiungerlo alla La Vie Claire.[24]

Nel 1986, già sul punto di porre fine a una grande carriera, Hinault concluse il Tour de France in seconda posizione, alle spalle del compagno Greg LeMond.[1][27] Come annunciato già un anno prima, per l'edizione 1986 della Grande Boucle Hinault si proponeva come gregario del giovane statunitense, con l'intenzione di lasciargli via libera nella corsa verso il titolo. Tuttavia, una volta iniziata la gara, il francese non rispettò pienamente i patti, e grazie alla vittoria nella cronometro di Nantes e all'attacco con Pedro Delgado nella prima tappa pirenaica, si portò in testa alla classifica con ben 5'25" su LeMond, ponendo una seria ipoteca sulla vittoria finale.[1][28] La reazione del compagno-rivale non si fece attendere: l'indomani, nella salita verso Superbagnères, LeMond inflisse 4'45" al francese, portandosi a soli 40 secondi di distacco.[29] Hinault mantenne il primato sui Pirenei, ma già nella prima frazione alpina, a Serre Chevalier, si staccò e dovette cedere la maglia a LeMond. I due della La Vie Claire furono comunque assoluti protagonisti il giorno dopo, quando staccarono tutti di cinque minuti e giunsero insieme, tenendosi per mano, sul traguardo dell'Alpe d'Huez (vinse Hinault): sul podio di Parigi occuperanno i primi due gradi del podio, con il francese, primo anche nella crono di Saint-Étienne, staccato di 3'10".

Nel mese seguente Hinault ottenne l'ultima vittoria in carriera, la Coors Classic, gara a tappe nell'ovest degli Stati Uniti in preparazione al campionati mondiali di Colorado Springs; pur tra i favoriti, nella prova iridata, poi vinta dall'italiano Moreno Argentin, si classificò soltanto al 59º posto.[27] Il 9 novembre, dopo la gara di ciclocross a Quessoy, diede l'addio alle corse.[30]

  • 1975 (Gitane-Campagnolo, una vittoria)
Classifica generale Circuit de la Sarthe
  • 1976 (Gitane-Campagnolo, dieci vittorie)
Parigi-Camembert
2ª tappa, 1ª semitappa Tour d'Indre-et-Loire (Luynes, cronometro)
Classifica generale Tour d'Indre-et-Loire
3ª tappa Circuit de la Sarthe (Mamers > La Ferté-Bernard, cronometro)
Classifica generale Circuit de la Sarthe
1ª tappa Tour de l'Aude (Carcassonne > Bram)
Classifica generale Tour de l'Aude
1ª tappa Tour du Limousin (Saint-Yrieix-la-Perche > Guéret)
Classifica generale Tour du Limousin
2ª tappa Étoile des Espoirs (Ciboure > Biarritz)
  • 1977 (Gitane-Campagnolo, otto vittorie)
Gand-Wevelgem
Liegi-Bastogne-Liegi
2ª tappa, 2ª semitappa Tour d'Indre-et-Loire (Chinon > Joué-lès-Tours)
1ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Orange > Saint-Étienne)
5ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Romans-sur-Isère > Grenoble)
Classifica generale Critérium du Dauphiné Libéré
Grand Prix des Nations (cronometro)
2ª tappa, 2ª semitappa Étoile des Espoirs (Sauveterre-de-Béarn, cronometro)
  • 1978 (Renault-Gitane, quattordici vittorie)
3ª tappa Critérium National (Draguignan, cronometro)
Classifica generale Critérium National
Prologo Vuelta a España (Gijón, cronometro)
11ª tappa, 2ª semitappa Vuelta a España (Barcellona, cronometro)
12ª tappa Vuelta a España (Barcellona > La Tossa de Montbui)
14ª tappa Vuelta a España (Jaca > Logroño)
18ª tappa Vuelta a España (Bilbao > Amurrio)
Classifica generale Vuelta a España
Campionati francesi, Prova in linea
8ª tappa Tour de France (Saint-Émilion > Sainte-Foy-la-Grande, cronometro)
15ª tappa Tour de France (Saint-Dier-d'Auvergne > Saint-Étienne)
20ª tappa Tour de France (Metz > Nancy)
Classifica generale Tour de France
Grand Prix des Nations (cronometro)
  • 1979 (Renault-Gitane, ventitré vittorie)
3ª tappa Critérium National (Draguignan, cronometro)
Freccia Vallone
Prologo Tour de l'Oise (Creil, cronometro)
Classifica generale Tour de l'Oise
Circuit de l'Indre
3ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Villeurbanne > Avignone)
5ª tappa, 2ª semitappa Critérium du Dauphiné Libéré (Bastiglia, cronometro)
6ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Grenoble > Chambéry)
7ª tappa, 2ª semitappa Critérium du Dauphiné Libéré (Annecy, cronometro)
Classifica generale Critérium du Dauphiné Libéré
3ª tappa Tour de Luxembourg (Esch-sur-Alzette > Echternach)
2ª tappa Tour de France (Luchon > Superbagnères, cronometro)
3ª tappa Tour de France (Luchon > Pau)
11ª tappa Tour de France (Bruxelles, cronometro)
15ª tappa Tour de France (Évian > Morzine-Avoriaz, cronometro)
21ª tappa Tour de France (Digione, cronometro)
23ª tappa Tour de France (Auxerre > Nogent-sur-Marne)
24ª tappa Tour de France (Le Perreux-sur-Marne > Parigi (Champs-Elysées))
Classifica generale Tour de France
Grand Prix des Nations (cronometro)
3ª tappa, 2ª semitappa Étoile des Espoirs (Sauveterre-de-Béarn, cronometro)
4ª tappa Étoile des Espoirs (Sauveterre-de-Béarn > Oloron-Sainte-Marie)
Giro di Lombardia
  • 1980 (Renault-Gitane, tredici vittorie)
3ª tappa Critérium National (Draguignan, cronometro)
1ª tappa, 2ª semitappa Tour du Tarn (Albi > Albi)
Liegi-Bastogne-Liegi
Classifica generale Tour de Romandie
14ª tappa Giro d'Italia (Foggia > Roccaraso)
Classifica generale Giro d'Italia
Prologo Tour de l'Aude (Narbona > Narbona, cronometro)
3ª tappa Tour de l'Aude (Castelnaudary > Carcassonne)
Prologo Tour de France (Francoforte sul Meno, cronometro)
4ª tappa Tour de France (Circuito di Spa-Francorchamps, cronometro)
5ª tappa Tour de France (Liegi > Lilla)
1ª tappa Tour du Limousin (Limoges > Guéret)
Campionati del mondo, Prova in linea
  • 1981 (Renault-Elf, diciotto vittorie)
1ª tappa Tour Méditerranéen (Mentone > Fréjus)
1ª tappa Critérium International (Cavalaire-sur-Mer > Saint-Tropez)
2ª tappa Critérium International (Sainte-Maxime > Mons)
3ª tappa Critérium International (Draguignan, cronometro)
Classifica generale Critérium International
Parigi-Roubaix
Amstel Gold Race
4ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Bourg-en-Bresse > Lione)
5ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Lione > Chambéry)
6ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Chambéry > Villard-de-Lans)
7ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré (Valence > Avignone)
Classifica generale Critérium du Dauphiné Libéré
Prologo Tour de France (Nizza, cronometro)
6ª tappa Tour de France (Nay > Pau)
14ª tappa Tour de France (Mulhouse, cronometro)
18ª tappa Tour de France (Le Bourg-d'Oisans > Le Pleynet)
20ª tappa Tour de France (Saint-Priest, cronometro)
Classifica generale Tour de France
  • 1982 (Renault-Elf, ventuno vittorie)
Grand Prix d'Ouverture La Marseillaise
Bol d'Or des Monédières
La Poly Normande
3ª tappa Tour de Corse
Classifica generale Tour de Corse
Prologo Tour d'Armorique (cronometro)
Classifica generale Tour d'Armorique
4ª tappa, 2ª semitappa Tour de Romandie (Delémont > Delémont, cronometro)
3ª tappa Giro d'Italia (Perugia > Assisi, cronometro)
12ª tappa Giro d'Italia (Cava de' Tirreni > Campitello Matese)
18ª tappa Giro d'Italia (Piamborno > Montecampione)
22ª tappa Giro d'Italia (Pinerolo > Torino, cronometro)
Classifica generale Giro d'Italia
2ª tappa Tour de Luxembourg (Dippach > Esch-sur-Alzette)
Classifica generale Tour de Luxembourg
Prologo Tour de France (Basilea, cronometro)
14ª tappa Tour de France (Martigues, cronometro)
19ª tappa Tour de France (Saint-Priest, cronometro)
21ª tappa Tour de France (Fontenay-sous-Bois > Parigi)
Classifica generale Tour de France
Grand Prix des Nations (cronometro)
  • 1983 (Renault-Elf, sei vittorie)
3ª tappa Tour Midi-Pyrénées (Saint-Gaudens > Colomiers)
Freccia Vallone
Grand Prix Pino Cerami
15ª tappa, 2ª semitappa Vuelta a España (Valladolid, cronometro)
17ª tappa Vuelta a España (Salamanca > Avila)
Classifica generale Vuelta a España
  • 1984 (La Vie Claire-Terraillon, cinque vittorie)
5ª tappa Volta a la Comunitat Valenciana (Valencia > Valencia)
Classifica generale Quattro Giorni di Dunkerque
Prologo Tour de France (Montreuil > Noisy-le-Sec, cronometro)
Grand Prix des Nations (cronometro)
Giro di Lombardia
  • 1985 (La Vie Claire-Radar, sette vittorie)
12ª tappa Giro d'Italia (Capua > Maddaloni, cronometro)
Classifica generale Giro d'Italia
Prologo Tour de France (Plumelec, cronometro)
8ª tappa Tour de France (Sarrebourg > Strasburgo)
Classifica generale Tour de France
3ª tappa Coors Classic (Nevada City > Truckee)
11ª tappa, 1ª semitappa Coors Classic (Niwot, cronometro)
  • 1986 (La Vie Claire-Radar, undici vittorie)
Trofeo Luis Puig
Classifica generale Volta a la Comunitat Valenciana
2ª tappa Tour Midi-Pyrénées (Tarbes > Pamiers)
Prologo Quattro Giorni di Dunkerque (Dunkerque, cronometro)
7ª tappa Clásico RCN (Bogotà > Bogotà, cronometro)
8ª tappa Tour de France (Nantes > Nantes, cronometro)
17ª tappa Tour de France (Briançon > Alpe d'Huez)
19ª tappa Tour de France (Saint-Étienne, cronometro)
7ª tappa, 1ª semitappa Coors Classic (Vail, cronometro)
11ª tappa, 1ª semitappa Coors Classic (Niwot, cronometro)
Classifica generale Coors Classic
Campionati francesi, Inseguimento individuale
Campionati francesi, Inseguimento individuale
Gran Premio di Creusot
Ostuni 1976 - In linea: 6º
San Cristóbal 1977 - In linea: 8º
Nürburgring 1978 - In linea: 5º
Valkenburg 1979 - In linea: 21º
Sallanches 1980 - In linea: vincitore
Praga 1981 - In linea: 3º
Goodwood 1982 - In linea: ritirato
Barcellona 1984 - In linea: ritirato
Giavera del Montello 1985 - In linea: ritirato
Colorado Springs 1986 - In linea: 59º

Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria

  • Medaglia d'oro dell'Accademia dello Sport nel 1978
  • Premio Henry Deutsch de la Meurthe dell'Accademia dello Sport nel 1979
  • Mendrisio d'Oro del Velo Club Mendrisio nel 1979 e 1980
  • Caveja d'Oro del Pedale Fusignanese 2010
  • Inserito nella Top 25 della Cycling Hall of Fame
  • Inserito tra le Gloire des Sport
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V · D · M

Campioni del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea Elite
Professionisti1927: Alfredo Binda · 1928: Georges Ronsse · 1929: Georges Ronsse · 1930: Alfredo Binda · 1931: Learco Guerra · 1932: Alfredo Binda · 1933: Georges Speicher · 1934: Karel Kaers · 1935: Jean Aerts · 1936: Antonin Magne · 1937: Éloi Meulenberg · 1938: Marcel Kint · 1939-1945 · 1946: Hans Knecht · 1947: Theo Middelkamp · 1948: Alberic Schotte · 1949: Rik Van Steenbergen · 1950: Alberic Schotte · 1951: Ferdi Kübler · 1952: Heinz Müller · 1953: Fausto Coppi · 1954: Louison Bobet · 1955: Stan Ockers · 1956: Rik Van Steenbergen · 1957: Rik Van Steenbergen · 1958: Ercole Baldini · 1959: André Darrigade · 1960: Rik Van Looy · 1961: Rik Van Looy · 1962: Jean Stablinski · 1963: Benoni Beheyt · 1964: Jan Janssen · 1965: Tom Simpson · 1966: Rudi Altig · 1967: Eddy Merckx · 1968: Vittorio Adorni · 1969: Harm Ottenbros · 1970: Jean-Pierre Monseré · 1971: Eddy Merckx · 1972: Marino Basso · 1973: Felice Gimondi · 1974: Eddy Merckx · 1975: Hennie Kuiper · 1976: Freddy Maertens · 1977: Francesco Moser · 1978: Gerrie Knetemann · 1979: Jan Raas · 1980: Bernard Hinault · 1981: Freddy Maertens · 1982: Giuseppe Saronni · 1983: Greg LeMond · 1984: Claude Criquielion · 1985: Joop Zoetemelk · 1986: Moreno Argentin · 1987: Stephen Roche · 1988: Maurizio Fondriest · 1989: Greg LeMond · 1990: Rudy Dhaenens · 1991: Gianni Bugno · 1992: Gianni Bugno · 1993: Lance Armstrong
Iride mondiale
Iride mondiale
Elite1994: Luc Leblanc · 1995: Abraham Olano · 1996: Johan Museeuw · 1997: Laurent Brochard · 1998: Oscar Camenzind · 1999: Óscar Freire · 2000: Romāns Vainšteins · 2001: Óscar Freire · 2002: Mario Cipollini · 2003: Igor Astarloa · 2004: Óscar Freire · 2005: Tom Boonen · 2006: Paolo Bettini · 2007: Paolo Bettini · 2008: Alessandro Ballan · 2009: Cadel Evans · 2010: Thor Hushovd · 2011: Mark Cavendish · 2012: Philippe Gilbert · 2013: Rui Costa · 2014: Michał Kwiatkowski · 2015: Peter Sagan · 2016: Peter Sagan · 2017: Peter Sagan · 2018: Alejandro Valverde · 2019: Mads Pedersen · 2020: Julian Alaphilippe · 2021: Julian Alaphilippe · 2022: Remco Evenepoel · 2023: Mathieu van der Poel · 2024: Tadej Pogačar

V · D · M

Vincitori del Giro d'Italia
1909: Luigi Ganna · 1910: Carlo Galetti · 1911: Carlo Galetti · 1912: Atala (Carlo Galetti, Eberardo Pavesi, Giovanni Micheletto) · 1913: Carlo Oriani · 1914: Alfonso Calzolari · 1915-1918 · 1919: Costante Girardengo · 1920: Gaetano Belloni · 1921: Giovanni Brunero · 1922: Giovanni Brunero · 1923: Costante Girardengo · 1924: Giuseppe Enrici · 1925: Alfredo Binda · 1926: Giovanni Brunero · 1927: Alfredo Binda · 1928: Alfredo Binda · 1929: Alfredo Binda · 1930: Luigi Marchisio · 1931: Francesco Camusso · 1932: Antonio Pesenti · 1933: Alfredo Binda · 1934: Learco Guerra · 1935: Vasco Bergamaschi · 1936: Gino Bartali · 1937: Gino Bartali · 1938: Giovanni Valetti · 1939: Giovanni Valetti · 1940: Fausto Coppi · 1941-1945 · 1946: Gino Bartali · 1947: Fausto Coppi · 1948: Fiorenzo Magni · 1949: Fausto Coppi · 1950: Hugo Koblet · 1951: Fiorenzo Magni · 1952: Fausto Coppi · 1953: Fausto Coppi · 1954: Carlo Clerici · 1955: Fiorenzo Magni · 1956: Charly Gaul · 1957: Gastone Nencini · 1958: Ercole Baldini · 1959: Charly Gaul · 1960: Jacques Anquetil · 1961: Arnaldo Pambianco · 1962: Franco Balmamion · 1963: Franco Balmamion · 1964: Jacques Anquetil · 1965: Vittorio Adorni · 1966: Gianni Motta · 1967: Felice Gimondi · 1968: Eddy Merckx · 1969: Felice Gimondi · 1970: Eddy Merckx · 1971: Gösta Pettersson · 1972: Eddy Merckx · 1973: Eddy Merckx · 1974: Eddy Merckx · 1975: Fausto Bertoglio · 1976: Felice Gimondi · 1977: Michel Pollentier · 1978: Johan De Muynck · 1979: Giuseppe Saronni · 1980: Bernard Hinault · 1981: Giovanni Battaglin · 1982: Bernard Hinault · 1983: Giuseppe Saronni · 1984: Francesco Moser · 1985: Bernard Hinault · 1986: Roberto Visentini · 1987: Stephen Roche · 1988: Andrew Hampsten · 1989: Laurent Fignon · 1990: Gianni Bugno · 1991: Franco Chioccioli · 1992: Miguel Indurain · 1993: Miguel Indurain · 1994: Evgenij Berzin · 1995: Tony Rominger · 1996: Pavel Tonkov · 1997: Ivan Gotti · 1998: Marco Pantani · 1999: Ivan Gotti · 2000: Stefano Garzelli · 2001: Gilberto Simoni · 2002: Paolo Savoldelli · 2003: Gilberto Simoni · 2004: Damiano Cunego · 2005: Paolo Savoldelli · 2006: Ivan Basso · 2007: Danilo Di Luca · 2008: Alberto Contador · 2009: Denis Men'šov · 2010: Ivan Basso · 2011: Michele Scarponi · 2012: Ryder Hesjedal · 2013: Vincenzo Nibali · 2014: Nairo Quintana · 2015: Alberto Contador · 2016: Vincenzo Nibali · 2017: Tom Dumoulin · 2018: Chris Froome · 2019: Richard Carapaz · 2020: Tao Geoghegan Hart · 2021: Egan Bernal · 2022: Jai Hindley · 2023: Primož Roglič · 2024: Tadej Pogačar

V · D · M

Vincitori del Tour de France
1903: Maurice Garin · 1904: Henri Cornet · 1905: Louis Trousselier · 1906: René Pottier · 1907: Lucien Petit-Breton · 1908: Lucien Petit-Breton · 1909: François Faber · 1910: Octave Lapize · 1911: Gustave Garrigou · 1912: Odile Defraye · 1913: Philippe Thys · 1914: Philippe Thys · 1915-1918 · 1919: Firmin Lambot · 1920: Philippe Thys · 1921: Léon Scieur · 1922: Firmin Lambot · 1923: Henri Pélissier · 1924: Ottavio Bottecchia · 1925: Ottavio Bottecchia · 1926: Lucien Buysse · 1927: Nicolas Frantz · 1928: Nicolas Frantz · 1929: Maurice Dewaele · 1930: André Leducq · 1931: Antonin Magne · 1932: André Leducq · 1933: Georges Speicher · 1934: Antonin Magne · 1935: Romain Maes · 1936: Sylvère Maes · 1937: Roger Lapébie · 1938: Gino Bartali · 1939: Sylvère Maes · 1940-1946 · 1947: Jean Robic · 1948: Gino Bartali · 1949: Fausto Coppi · 1950: Ferdi Kübler · 1951: Hugo Koblet · 1952: Fausto Coppi · 1953: Louison Bobet · 1954: Louison Bobet · 1955: Louison Bobet · 1956: Roger Walkowiak · 1957: Jacques Anquetil · 1958: Charly Gaul · 1959: Federico Bahamontes · 1960: Gastone Nencini · 1961: Jacques Anquetil · 1962: Jacques Anquetil · 1963: Jacques Anquetil · 1964: Jacques Anquetil · 1965: Felice Gimondi · 1966: Lucien Aimar · 1967: Roger Pingeon · 1968: Jan Janssen · 1969: Eddy Merckx · 1970: Eddy Merckx · 1971: Eddy Merckx · 1972: Eddy Merckx · 1973: Luis Ocaña · 1974: Eddy Merckx · 1975: Bernard Thévenet · 1976: Lucien Van Impe · 1977: Bernard Thévenet · 1978: Bernard Hinault · 1979: Bernard Hinault · 1980: Joop Zoetemelk · 1981: Bernard Hinault · 1982: Bernard Hinault · 1983: Laurent Fignon · 1984: Laurent Fignon · 1985: Bernard Hinault · 1986: Greg LeMond · 1987: Stephen Roche · 1988: Pedro Delgado · 1989: Greg LeMond · 1990: Greg LeMond · 1991: Miguel Indurain · 1992: Miguel Indurain · 1993: Miguel Indurain · 1994: Miguel Indurain · 1995: Miguel Indurain · 1996: Bjarne Riis · 1997: Jan Ullrich · 1998: Marco Pantani · 1999: Lance Armstrong · 2000: Lance Armstrong · 2001: Lance Armstrong · 2002: Lance Armstrong · 2003: Lance Armstrong · 2004: Lance Armstrong · 2005: Lance Armstrong · 2006: Óscar Pereiro · 2007: Alberto Contador · 2008: Carlos Sastre · 2009: Alberto Contador · 2010: Andy Schleck · 2011: Cadel Evans · 2012: Bradley Wiggins · 2013: Chris Froome · 2014: Vincenzo Nibali · 2015: Chris Froome · 2016: Chris Froome · 2017: Chris Froome · 2018: Geraint Thomas · 2019: Egan Bernal · 2020: Tadej Pogačar · 2021: Tadej Pogačar · 2022: Jonas Vingegaard · 2023: Jonas Vingegaard · 2024: Tadej Pogačar

V · D · M

Vincitori della classifica scalatori al Tour de France
1933: Vicente Trueba · 1934: René Vietto · 1935: Félicien Vervaecke · 1936: Julián Berrendero · 1937: Félicien Vervaecke · 1938: Gino Bartali · 1939: Sylvère Maes · 1940-1946 · 1947: Pierre Brambilla · 1948: Gino Bartali · 1949: Fausto Coppi · 1950: Louison Bobet · 1951: Raphaël Géminiani · 1952: Fausto Coppi · 1953: Jesús Loroño · 1954: Federico Bahamontes · 1955: Charly Gaul · 1956: Charly Gaul · 1957: Gastone Nencini · 1958: Federico Bahamontes · 1959: Federico Bahamontes · 1960: Imerio Massignan · 1961: Imerio Massignan · 1962: Federico Bahamontes · 1963: Federico Bahamontes · 1964: Federico Bahamontes · 1965: Julio Jiménez · 1966: Julio Jiménez · 1967: Julio Jiménez · 1968: Aurelio González · 1969: Eddy Merckx · 1970: Eddy Merckx · 1971: Lucien Van Impe · 1972: Lucien Van Impe · 1973: Pedro Torres · 1974: Domingo Perurena · 1975: Lucien Van Impe · 1976: Giancarlo Bellini · 1977: Lucien Van Impe · 1978: Mariano Martínez · 1979: Giovanni Battaglin · 1980: Raymond Martin · 1981: Lucien Van Impe · 1982: Bernard Vallet · 1983: Lucien Van Impe · 1984: Robert Millar · 1985: Luis Herrera · 1986: Bernard Hinault · 1987: Luis Herrera · 1988: Steven Rooks · 1989: Gert-Jan Theunisse · 1990: Thierry Claveyrolat · 1991: Claudio Chiappucci · 1992: Claudio Chiappucci · 1993: Tony Rominger · 1994: Richard Virenque · 1995: Richard Virenque · 1996: Richard Virenque · 1997: Richard Virenque · 1998: Christophe Rinero · 1999: Richard Virenque · 2000: Santiago Botero · 2001: Laurent Jalabert · 2002: Laurent Jalabert · 2003: Richard Virenque · 2004: Richard Virenque · 2005: Michael Rasmussen · 2006: Michael Rasmussen · 2007: Mauricio Soler · 2008-2009 · 2010: Anthony Charteau · 2011: Samuel Sánchez · 2012: Thomas Voeckler · 2013: Nairo Quintana · 2014: Rafał Majka · 2015: Chris Froome · 2016: Rafał Majka · 2017: Warren Barguil · 2018: Julian Alaphilippe · 2019: Romain Bardet · 2020: Tadej Pogačar · 2021: Tadej Pogačar · 2022: Jonas Vingegaard · 2023: Giulio Ciccone · 2024: Richard Carapaz

V · D · M

Vincitori della classifica a punti al Tour de France
1953: Fritz Schär · 1954: Ferdi Kübler · 1955: Stan Ockers · 1956: Stan Ockers · 1957: Jean Forestier · 1958: Jean Graczyk · 1959: André Darrigade · 1960: Jean Graczyk · 1961: André Darrigade · 1962: Rudi Altig · 1963: Rik Van Looy · 1964: Jan Janssen · 1965: Jan Janssen · 1966: Willy Planckaert · 1967: Jan Janssen · 1968: Franco Bitossi · 1969: Eddy Merckx · 1970: Walter Godefroot · 1971: Eddy Merckx · 1972: Eddy Merckx · 1973: Herman Van Springel · 1974: Patrick Sercu · 1975: Rik Van Linden · 1976: Freddy Maertens · 1977: Jacques Esclassan · 1978: Freddy Maertens · 1979: Bernard Hinault · 1980: Rudy Pevenage · 1981: Freddy Maertens · 1982: Sean Kelly · 1983: Sean Kelly · 1984: Frank Hoste · 1985: Sean Kelly · 1986: Eric Vanderaerden · 1987: Jean-Paul van Poppel · 1988: Eddy Planckaert · 1989: Sean Kelly · 1990: Olaf Ludwig · 1991: Džamolidin Abdužaparov · 1992: Laurent Jalabert · 1993: Džamolidin Abdužaparov · 1994: Džamolidin Abdužaparov · 1995: Laurent Jalabert · 1996: Erik Zabel · 1997: Erik Zabel · 1998: Erik Zabel · 1999: Erik Zabel · 2000: Erik Zabel · 2001: Erik Zabel · 2002: Robbie McEwen · 2003: Baden Cooke · 2004: Robbie McEwen · 2005: Thor Hushovd · 2006: Robbie McEwen · 2007: Tom Boonen · 2008: Óscar Freire · 2009: Thor Hushovd · 2010: Alessandro Petacchi · 2011: Mark Cavendish · 2012: Peter Sagan · 2013: Peter Sagan · 2014: Peter Sagan · 2015: Peter Sagan · 2016: Peter Sagan · 2017: Michael Matthews · 2018: Peter Sagan · 2019: Peter Sagan · 2020: Sam Bennett · 2021: Mark Cavendish · 2022: Wout Van Aert · 2023: Jasper Philipsen · 2024: Biniam Girmay

V · D · M

Vincitori della classifica combinata al Tour de France
1968: Franco Bitossi · 1969: Eddy Merckx · 1970: Eddy Merckx · 1971: Eddy Merckx · 1972: Eddy Merckx · 1973: Joop Zoetemelk · 1974: Eddy Merckx · 1980: Ludo Peeters · 1981: Bernard Hinault · 1982: Bernard Hinault · 1985: Greg LeMond · 1986: Greg LeMond · 1987: Jean-François Bernard · 1988: Steven Rooks · 1989: Steven Rooks

V · D · M

Vincitori del premio della Combattività al Tour de France
1953: Wout Wagtmans · 1954: Lucien Lazaridès e François Mahé · 1955: Charly Gaul · 1956: André Darrigade · 1957: Nicolas Barone · 1958: Federico Bahamontes · 1959: Gérard Saint · 1960: Jean Graczyk · 1961: Squadra Ovest-Sud-Ovest · 1962: Eddy Pauwels · 1963: Rik Van Looy · 1964: Henry Anglade · 1965: Felice Gimondi · 1966: Rudi Altig · 1967: Désiré Letort · 1968: Roger Pingeon · 1969: Eddy Merckx · 1970: Eddy Merckx · 1971: Luis Ocaña · 1972: Cyrille Guimard · 1973: Luis Ocaña · 1974: Eddy Merckx · 1975: Eddy Merckx · 1976: Raymond Delisle · 1977: Gerrie Knetemann · 1978: Paul Wellens · 1979: Hennie Kuiper · 1980: Christian Levavasseur · 1981: Bernard Hinault · 1982: Régis Clère · 1983: Serge Demierre · 1984: Bernard Hinault · 1985: Maarten Ducrot · 1986: Bernard Hinault · 1987: Régis Clère · 1988: Jérôme Simon · 1989: Laurent Fignon · 1990: Eduardo Chozas · 1991: Claudio Chiappucci · 1992: Claudio Chiappucci · 1993: Massimo Ghirotto · 1994: Eros Poli · 1995: Hernán Buenahora · 1996: Richard Virenque · 1997: Richard Virenque · 1998: Jacky Durand · 1999: Jacky Durand · 2000: Erik Dekker · 2001: Laurent Jalabert · 2002: Laurent Jalabert · 2003: Aleksandr Vinokurov · 2004: Richard Virenque · 2005: Óscar Pereiro · 2006: David de la Fuente · 2007: Amets Txurruka · 2008: Sylvain Chavanel · 2009: Franco Pellizotti · 2010: Sylvain Chavanel · 2011: Jérémy Roy · 2012: Chris Anker Sørensen · 2013: Christophe Riblon · 2014: Alessandro De Marchi · 2015: Romain Bardet · 2016: Peter Sagan · 2017: Warren Barguil · 2018: Daniel Martin · 2019: Julian Alaphilippe · 2020: Marc Hirschi · 2021: Franck Bonnamour · 2022: Wout Van Aert · 2023: Victor Campenaerts · 2024: Richard Carapaz

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Vincitori della Vuelta a España
1935: Gustaaf Deloor · 1936: Gustaaf Deloor · 1937-1940 · 1941: Julián Berrendero · 1942: Julián Berrendero · 1943-1944 · 1945: Delio Rodríguez · 1946: Dalmacio Langarica · 1947: Edward Van Dijck · 1948: Bernardo Ruiz · 1949 · 1950: Emilio Rodríguez · 1951-1954 · 1955: Jean Dotto · 1956: Angelo Conterno · 1957: Jesús Loroño · 1958: Jean Stablinski · 1959: Antonio Suárez · 1960: Frans De Mulder · 1961: Angelino Soler · 1962: Rudi Altig · 1963: Jacques Anquetil · 1964: Raymond Poulidor · 1965: Rolf Wolfshohl · 1966: Francisco Gabica · 1967: Jan Janssen · 1968: Felice Gimondi · 1969: Roger Pingeon · 1970: Luis Ocaña · 1971: Ferdinand Bracke · 1972: José Manuel Fuente · 1973: Eddy Merckx · 1974: José Manuel Fuente · 1975: Agustín Tamames · 1976: José Pesarrodona · 1977: Freddy Maertens · 1978: Bernard Hinault · 1979: Joop Zoetemelk · 1980: Faustino Rupérez · 1981: Giovanni Battaglin · 1982: Marino Lejarreta · 1983: Bernard Hinault · 1984: Éric Caritoux · 1985: Pedro Delgado · 1986: Álvaro Pino · 1987: Luis Herrera · 1988: Sean Kelly · 1989: Pedro Delgado · 1990: Marco Giovannetti · 1991: Melchor Mauri · 1992: Tony Rominger · 1993: Tony Rominger · 1994: Tony Rominger · 1995: Laurent Jalabert · 1996: Alex Zülle · 1997: Alex Zülle · 1998: Abraham Olano · 1999: Jan Ullrich · 2000: Roberto Heras · 2001: Ángel Casero · 2002: Aitor González · 2003: Roberto Heras · 2004: Roberto Heras · 2005: Roberto Heras · 2006: Aleksandr Vinokurov · 2007: Denis Men'šov · 2008: Alberto Contador · 2009: Alejandro Valverde · 2010: Vincenzo Nibali · 2011: Chris Froome · 2012: Alberto Contador · 2013: Chris Horner · 2014: Alberto Contador · 2015: Fabio Aru · 2016: Nairo Quintana · 2017: Chris Froome · 2018: Simon Yates · 2019: Primož Roglič · 2020: Primož Roglič · 2021: Primož Roglič · 2022: Remco Evenepoel · 2023: Sepp Kuss · 2024: Primož Roglič

V · D · M

Campioni francesi di ciclismo su strada - Corsa in linea
1907: Gustave Garrigou · 1908: Gustave Garrigou · 1909: Jean Alavoine · 1910: Émile Georget · 1911: Octave Lapize · 1912: Octave Lapize · 1913: Octave Lapize · 1914: Charles Crupelandt · 1915-1918 · 1919: Henri Pélissier · 1920: Jean Alavoine · 1921: Francis Pélissier · 1922: Jean Brunier · 1923: Francis Pélissier · 1924: Francis Pélissier · 1925: Achille Souchard · 1926: Achille Souchard · 1927: Ferdinand Le Drogo · 1928: Ferdinand Le Drogo · 1929: Marcel Bidot · 1930: Roger Bisseron · 1931: Armand Blanchonnet · 1932: André Godinat · 1933: Roger Lapébie · 1934: Raymond Louviot · 1935: Georges Speicher · 1936: René Le Grevès · 1937: Georges Speicher · 1938: Paul Maye · 1939: Georges Speicher · 1940 · 1941: Albert Goutal e René Vietto · 1942: Émile Idée · 1943: Paul Maye · 1944: Urbain Caffi · 1945: Eloi Tassin · 1946: Louis Caput · 1947: Émile Idée · 1948: César Marcelak · 1949: Jean Rey · 1950: Louison Bobet · 1951: Louison Bobet · 1952: Adolphe Deledda · 1953: Raphaël Géminiani · 1954: Jacques Dupont · 1955: André Darrigade · 1956: Bernard Gauthier · 1957: Valentin Huot · 1958: Valentin Huot · 1959: Henry Anglade · 1960: Jean Stablinski · 1961: Raymond Poulidor · 1962: Jean Stablinski · 1963: Jean Stablinski · 1964: Jean Stablinski · 1965: Henry Anglade · 1966: Jean-Claude Theilliere · 1967: non assegnato · 1968: Lucien Aimar · 1969: Raymond Delisle · 1970: non assegnato · 1971: non assegnato · 1972: Roland Berland · 1973: Bernard Thévenet · 1974: Georges Talbourdet · 1975: Régis Ovion · 1976: Guy Sibille · 1977: Marcel Tinazzi · 1978: Bernard Hinault · 1979: Roland Berland · 1980: Pierre-Raymond Villemiane · 1981: Serge Beucherie · 1982: Régis Clère · 1983: Marc Gomez · 1984: Laurent Fignon · 1985: Jean-Claude Leclercq · 1986: Yvon Madiot · 1987: Marc Madiot · 1988: Éric Caritoux · 1989: Éric Caritoux · 1990: Philippe Louviot · 1991: Armand de Las Cuevas · 1992: Luc Leblanc · 1993: Jacky Durand · 1994: Jacky Durand · 1995: Eddy Seigneur · 1996: Stéphane Heulot · 1997: Stéphane Barthe · 1998: Laurent Jalabert · 1999: François Simon · 2000: Christophe Capelle · 2001: Didier Rous · 2002: Nicolas Vogondy · 2003: Didier Rous · 2004: Thomas Voeckler · 2005: Pierrick Fédrigo · 2006: Florent Brard · 2007: Christophe Moreau · 2008: Nicolas Vogondy · 2009: Dimitri Champion · 2010: Thomas Voeckler · 2011: Sylvain Chavanel · 2012: Nacer Bouhanni · 2013: Arthur Vichot · 2014: Arnaud Démare · 2015: Steven Tronet · 2016: Arthur Vichot · 2017: Arnaud Démare · 2018: Anthony Roux · 2019: Warren Barguil · 2020: Arnaud Démare · 2021: Rémi Cavagna · 2022: Florian Sénéchal · 2023: Valentin Madouas · 2024: Paul LapeiraFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1976  
Béon · Campaner · Danguillaume · Hézard · Hinault · Perret · Poulidor · Sibille · Thévenet · Vallet · CT: MarillierFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1977  
Berland · Bossis · Campaner · Chalmel · Danguillaume · Esclassan · Hinault · Laurent · Legeay · Poulidor · Thévenet · Vallet · CT: MarillierFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1978  
Bernaudeau · Bourreau · Chalmel · Chassang · Chaumaz · Esclassan · Hézard · Hinault · Laurent · Le Guilloux · Legeay · Martínez · CT: MarillierFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1979  
Berland · Bernaudeau · Chalmel · Chassang · Duclos-Lassalle · Hézard · Hinault · Laurent · Le Guilloux · Martínez · Seznec · Vallet · CT: MarillierFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1980  
Alban · Bernaudeau · Bourreau · Chalmel · Hinault · Martin · Martínez · Ovion · Seznec · Thévenet · Vallet · Villemiane · CT: MarillierFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1981  
Arnaud · Bérard · Bernaudeau · Beucherie · Bossis · Duclos-Lassalle · Gauthier · Hinault · Le Guilloux · Madiot · Rodriguez · Tinazzi · Vallet · CT: MarillierFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1982  
Clère · Dall'Armelina · Duclos-Lassalle · Fignon · Gomez · Hinault · Linard · Madiot · Poisson · Simon · Vallet · Villemiane · CT: AnquetilFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1984  
Bourreau · Caritoux · Fignon · Garde · Hinault · Jules · Le Bigault · Le Guilloux · M. Madiot · Y. Madiot · Simon · Vallet · CT: AnquetilFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1985  
Arnaud · Bazzo · Bérard · Bernard · Duclos-Lassalle · Forest · Hinault · Leclercq · Madiot · Mottet · Vallet · Vichot · CT: AnquetilFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1986  
Arnaud · Bagot · Bérard · Bernard · Fignon · Hinault · Madiot · Marie · Mottet · Pelier · Pensec · Vigneron · CT: AnquetilFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1988  
Caritoux · Colotti · Duclos-Lassalle · Fignon · Gayant · Gomez · Lavainne · Madiot · Marie · Mottet · Pensec · Simon · CT: Bernard HinaultFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1989  
Arnaud · Bezault · Caritoux · Claveyrolat · Cornillet · Delion · Fignon · Gayant · Lavainne · Madiot · Mottet · Rué · CT: Bernard HinaultFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1990  
67 Claveyrolat · 68 Colotti · 69 Cornillet · 70 Delion · 71 Duclos-Lassalle · 72 Gayant · 73 Jalabert · 74 Leblanc · 75 Louviot · 76 Marie · 77 Pensec · 78 Rué · CT: Bernard HinaultFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1991  
Bernard · Claveyrolat · Colotti · Cornillet · de Las Cuevas · Delion · Fignon · Jalabert · Leblanc · Madiot · Mottet · Rué · CT: Bernard HinaultFrancia (bandiera)

V · D · M

Francia (bandiera)  Nazionale francese · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1992  
Bernard · Boyer · Claveyrolat · Colotti · Duclos-Lassalle · Fignon · Jalabert · Leblanc · Madiot · Mottet · Pensec · Rué · CT: Bernard HinaultFrancia (bandiera)
Controllo di autoritàVIAF (EN5729333 · ISNI (EN0000 0000 5928 0845 · LCCN (ENn79009313 · GND (DE118886436 · BNE (ESXX1143000 (data) · BNF (FRcb11907541h (data)