Carlo VI d'Asburgo - Wikipedia
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Carlo VI d'Asburgo | |
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Carlo VI in un ritratto di Johann Gottfried Auerbach | |
Imperatore Eletto dei Romani | |
In carica | 12 ottobre 1711 – 20 ottobre 1740 |
Incoronazione | Francoforte, 22 ottobre 1711 Presburgo, 22 maggio 1712 Praga, 5 settembre 1713 |
Predecessore | Giuseppe I |
Successore | Carlo VII |
Re di Spagna e delle Indie[1] come Carlo III | |
In carica | 12 settembre 1703 – 2 luglio 1715 (in opposizione a Filippo V) |
Predecessore | Filippo V |
Successore | Filippo V |
Duca di Parma e Piacenza | |
In carica | 3 ottobre 1735 – 20 ottobre 1740 |
Predecessore | Carlo I |
Successore | Maria Teresa d'Austria |
Re di Napoli come Carlo VI (VII) | |
In carica | 11 gennaio 1713 – 2 giugno 1734 |
Predecessore | Filippo IV |
Successore | Carlo (VII) |
Re di Sicilia come Carlo III (IV) | |
In carica | 20 febbraio 1720 – 2 luglio 1735 |
Predecessore | Vittorio Amedeo |
Successore | Carlo III (IV) |
Re di Sardegna come Carlo III | |
In carica | 11 aprile 1713 – 20 febbraio 1720 |
Predecessore | Filippo IV |
Successore | Vittorio Amedeo II |
Nome completo | Karl Franz Josef Wenceslas Balthazar Johann Anton Ignaz |
Altri titoli | Re in Germania Arciduca d'Austria Re d'Ungheria Re di Boemia Duca di Teschen Duca di Borgogna Duca di Milano |
Nascita | Vienna, 1º ottobre 1685 |
Morte | Vienna, 20 ottobre 1740 (55 anni) |
Luogo di sepoltura | Cripta Imperiale |
Dinastia | Asburgo d'Austria |
Padre | Leopoldo I d'Asburgo |
Madre | Eleonora del Palatinato-Neuburg |
Consorte | Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel |
Figli | Leopoldo Giovanni Maria Teresa Maria Anna Maria Amalia |
Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Carlo V (1519-1556) |
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Figli
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Ferdinando I (1556-1564) |
Figli e nipoti
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Massimiliano II (1564-1576) |
Figli
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Rodolfo II (1576-1612) |
Mattia (1612-1619) |
Ferdinando II (1619-1637) |
Figli
|
Ferdinando III (1637-1657) |
Figli
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Ferdinando IV (1653-1654) |
Leopoldo I (1658-1705) |
Figli
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Giuseppe I (1705-1711) |
Figli
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Carlo VI (1711-1740) |
Figli
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Maria Teresa (1745-1780) come consorte di Francesco I (1745-1765) |
Carlo d'Asburgo (Vienna, 1º ottobre 1685 – Vienna, 20 ottobre 1740) è stato Imperatore dei Romani e re di Napoli come Carlo VI[2], arciduca d'Austria, re di Sicilia[3], re di Sardegna, re d'Ungheria, re di Boemia, duca di Milano, duca di Parma e Piacenza, re di Spagna[4] e Conte di Barcellona[4] come Carlo III e Duca di Teschen come Carlo I. Nel 1708 sposò Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, dalla quale ebbe quattro figli: Leopoldo Giovanni (morto infante), Maria Teresa (l'ultima sovrana della casata d'Asburgo), Maria Anna (governatrice dei Paesi Bassi austriaci) e Maria Amalia (morta infante).
Quattro anni prima della nascita di Maria Teresa, di fronte alla mancanza di eredi maschi, Carlo firmò la prammatica sanzione. L'imperatore, con tale documento, favorì l'ascesa al trono delle proprie figlie anziché quelle di suo fratello maggiore e predecessore, Giuseppe I. Carlo si trovò costretto a cercare l'approvazione delle principali potenze europee per la sottoscrizione di tale documento, le quali chiesero innanzitutto la chiusura della Compagnia di Ostenda, una delle principali concorrenti economiche in Europa.[5] In totale, Gran Bretagna, Francia, Sassonia, Polonia, Repubblica olandese, Spagna,[6] Venezia,[7] Stato della Chiesa,[7] Prussia,[8] Russia,[7] Danimarca,[8] Sardegna,[8] Baviera,[8] e Sacro Romano Impero[8] riconobbero la validità della sanzione, ma successivamente Francia, Spagna, Sassonia, Polonia, Baviera e Prussia ritirarono il loro appoggio. La morte di Carlo nel 1740 accese la guerra di successione austriaca che segnò indelebilmente i primi anni di governo di Maria Teresa e durò per otto anni.
Carlo Francesco Giuseppe Venceslao Baldassarre Giovanni Antonio Ignazio era il 7° figlio di Leopoldo I e della sua terza moglie, Eleonora del Palatinato-Neuburg. Nacque il 1º ottobre 1685 e suo tutore sin dalla giovane età fu il principe Antonio Floriano del Liechtenstein.
A seguito della morte di Carlo II di Spagna nel 1700 senza eredi validi a succedergli, Carlo si autoproclamò re di Spagna in quanto anch'egli era membro della famiglia Asburgo.[9] Questo fatto portò alla guerra di successione spagnola, in quanto Luigi XIV di Francia aveva proposto quale candidato per quel trono il nipote Filippo d'Angiò, il quale da testamento era stato anche designato erede di quella corona dallo stesso Carlo II il quale non voleva che la Spagna perdesse la propria indipendenza venendo riunita ai domini imperiali. Portogallo, Inghilterra, Scozia, Irlanda e gran parte del Sacro Romano Impero appoggiarono la candidatura di Carlo al trono spagnolo.[10] Acclamato nel 1703 a Vienna come "Carlo III di Spagna", giunse in Spagna solo nel 1704 rimanendovi per i sette anni successivi.
Questi anni di governo per Carlo furono estremamente difficili in quanto il governo imperiale era appoggiato unicamente dai catalani, i quali avevano occupato Valencia e Barcellona, città quest'ultima ove assistette ad un grande assedio nel 1706.
A cambiare le sorti della guerra fu l'improvvisa morte senza eredi del fratello maggiore di Carlo, l'imperatore Giuseppe I: Carlo dovette tornare in Austria e rinunciò quindi al trono spagnolo. Nel 1711 venne incoronato imperatore del Sacro Romano Impero a Francoforte sul Meno.
Sebbene le fonti dicano che Carlo VI non fosse molto portato per la politica l'imperatore continuò la politica del fratello uniformando la legislazione e la burocrazia, almeno in Austria, Boemia e Fiandre e attuando una politica mercantilistica attraverso l'abolizione dei dazi interni, l'aumento delle imposte dirette rispetto a quelle indirette, l'istituzione di monopoli di stato e lo sviluppo del commercio e in quest'ottica nel 1719 diede lo status di porto franco alla città di Trieste; sempre nel 1719 Carlo VI creó con diploma il Principato del Liechtenstein [11]. Inoltre durante il suo regno l'impero asburgico raggiunse la sua massima espansione. Nel 1713, a seguito del trattato di Utrecht, divenne re di Napoli, ottenne il Ducato di Milano, il regno di Sardegna e il Ducato di Mantova e successivamente, nel 1720 (trattato dell'Aia) il regno di Sicilia cedendo ai Savoia il regno di Sardegna. Mantenne entrambe le corone fino alla battaglia di Bitonto, nel 1734, quando le truppe spagnole, guidate da Carlo di Borbone, sconfiggendo l'esercito austriaco posero a capo dei due regni di Napoli e di Sicilia la dinastia dei Borbone, che, per la prima volta dal tempo dei sovrani aragonesi, assicurò le due corone del Mezzogiorno a un sovrano non contemporaneamente a capo di un regno esterno.
Nel frattempo, con il Trattato di Vienna del 1731, aveva riconosciuto i diritti sul Ducato di Parma a Carlo di Borbone e Farnese.
Tra il 1716 e il 1718, inoltre, combatté contro i Turchi riuscendo a ottenere gran parte della Valacchia e della Serbia che vennero annesse al Regno d'Ungheria. Gran parte di questi territori vennero però persi al termine della guerra russo-turca nel quale venne coinvolto nel 1737.
Nel 1722 Carlo VI fondò la Compagnia di Ostenda per aumentare e organizzare i traffici commerciali dell'Austria nelle Indie Orientali e nelle Indie Occidentali oltre che in Africa. La compagnia doveva organizzare operazioni commerciali che venivano parzialmente finanziate dal Sacro Romano Impero, il quale incamerava ogni anno dal 3 al 6% del ricavato. Come era ovvio aspettarsi, la compagnia divenne impopolare presso inglesi e olandesi che avevano simili compagnie che solcavano gli oceani verso Asia e America. Carlo VI dovette quindi sciogliere la Compagna di Ostenda nel 1731 sulla base del Trattato di Vienna in cambio del riconoscimento della Prammatica Sanzione da parte del Regno Unito.[12]
La Francia continuava ad essere ostile alla politica imperiale e tentava di espandersi in direzione della Germania. Nel 1733 la presenza del trono polacco vacante fu l'occasione per dichiarare guerra all'Austria. Il Sacro Romano Impero e la Russia erano infatti favorevoli all'elezione del principe elettore Federico Augusto II di Sassonia (nipote di Carlo VI per matrimonio), mentre Francia, Spagna e Sardegna proponevano come candidato il polacco Stanislao Leszczyński. Quando lo scontro divenne palese le truppe francesi occuparono Milano e poi tutta la Lombardia giungendo sino a Mantova, mentre le forze spagnole presero possesso dei regni di Napoli e Sicilia; d'altra parte, sulle rive del Reno, passarono alla Francia le città di Philippsburg e il ducato di Lorena.
Sentendosi attaccato su più fronti, Carlo VI siglò un accordo preliminare a Vienna nel 1735 (la pace verrà conclusa solo nel 1738) con il quale acquistò il Ducato di Parma e Piacenza dai Borbone, sacrificando però i regni di Napoli e Sicilia. La Lorena che venne affidata a Stanislao Leszczyński, il quale da contratto aveva l'obbligo dopo la sua morte di passarla alla Francia. Carlo VI ottenne quindi che il Leszczynski non salisse sul trono polacco, il quale fu invece occupato da Federico Augusto di Sassonia che divenne re con il nome di Augusto III. Carlo VI ottenne la compensazione della perdita della Lorena con la cessione del Granducato di Toscana che passò a Francesco Stefano di Lorena il quale poi sarà suo successore alla corona imperiale come marito di sua figlia Maria Teresa.
Sposatosi con Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, ne ebbe due figlie, Maria Teresa e Maria Anna (l'unico maschio, Leopold Johann, era morto a soli sette mesi nel 1716; un'altra figlia, Maria Amalia, nata nel 1724, era morta nel 1730). Nel 1713 tuttavia Carlo VI aveva promulgato la Prammatica Sanzione, con la quale stabiliva che il regno non potesse essere diviso alla sua morte e correggeva quanto stabilito il 12 settembre 1703 dall'imperatore Leopoldo I con il Pactum Mutuae Successionis a proposito della successione in caso di soli eredi di sesso femminile.
Carlo VI morì il 20 ottobre 1740 alla Neue Favorita di Vienna. La sua morte venne causata da funghi della specie Amanita phalloides che aveva mangiato. Nonostante gli sforzi da lui compiuti per fare accettare dalle altre potenze il documento scoppiò la guerra di successione austriaca, conclusasi solo nel 1748 con la definitiva ratifica della successione di Maria Teresa quale regina d'Ungheria e Boemia e arciduchessa d'Austria; tuttavia, non fu eletta, in quanto donna, imperatrice del Sacro Romano Impero: al suo posto fu incoronato Carlo Alberto di Wittelsbach, con il nome di Carlo VII. Alla morte di questi, però, il marito di Maria Teresa, Francesco Stefano di Lorena, assunse il titolo di imperatore, assicurando il mantenimento del titolo imperiale alla Casa d'Asburgo.
All'epoca della sua morte le terre degli Asburgo erano sature di debiti: il tesoro imperiale conteneva meno di 100 000 fiorini e la diserzione di molti soldati dall'esercito aveva portato ad una scarsa forza militare.[13]
Probabilmente in conseguenza dei suoi anni spagnoli Carlo VI introdusse il cerimoniale di corte spagnolo (Spanisches Hofzeremoniell) a Vienna; tra le sue realizzazioni architettoniche per la capitale la Reichskanzlei e la Biblioteca Nazionale, in stile barocco.
Carlo VI fu allievo, da ragazzo, del compositore Johann Joseph Fux: si dilettava in composizione, suonava il clavicembalo e, di tanto in tanto, dirigeva l'orchestra di corte. Ebbe contatti con il celebre cantante castrato Farinelli. Lasciò una sua autobiografia Commenti sulla propria vita che venne pubblicata per la prima volta a Bruxelles nel 1862.
Il 1º agosto 1708 Carlo, allora re di Spagna, sposa nella Basilica di Santa Maria del Mar di Barcellona la principessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, figlia primogenita del duca Luigi Rodolfo di Brunswick-Lüneburg. La giovane principessa tedesca era considerata una delle più belle donne al mondo dai contemporanei.[14] I due coniugi ebbero quattro figli, di cui solo due raggiunsero l'età adulta:
- Leopoldo Giovanni d'Asburgo (Vienna, 13 aprile 1716 - Vienna, 4 novembre 1716);
- Maria Teresa d'Asburgo (13 maggio 1717 - 29 novembre 1780), arciduchessa d'Austria, Regina d'Ungheria e di Boemia, sposò il duca Francesco Stefano di Lorena, poi Granduca di Toscana, eletto in seguito Imperatore del Sacro Romano Impero e quindi successore di Carlo VI dopo il breve interregno di Carlo VII di Baviera;
- Maria Anna d'Asburgo (26 settembre 1718 - 16 dicembre 1744) sposò il principe Carlo Alessandro di Lorena;
- Maria Amalia (5 aprile 1724 - 19 aprile 1730).
- ^ Riconosciuto solo in Aragona
- ^ Poiché non venne tenuto conto del breve interregno di Carlo VIII di Francia.
- ^ Nonostante fosse il quarto sovrano di Sicilia a portare il nome Carlo, il primo, infatti, fu Carlo d'Angiò, ma poiché i siciliani avevano cacciato quest'ultimo con la rivolta dei Vespri, non lo consideravano legittimo sovrano di Sicilia.
- ^ a b titoli contestati
- ^ Crankshaw, Edward, Maria Theresa, 1969, Longman publishers, Great Britain (pre-dates ISBN), 24.
- ^ Jones, Colin: "The Great Nation: France from Louis XV to Napoleon", University of Columbia Press, Great Britain, 2002, ISBN 0-231-12882-7, 89.
- ^ a b c Crankshaw, 37.
- ^ a b c d e Pragmatic Sanction of Emperor Charles VI, Encyclopædia Britannica, retrieved 15 October 2009.
- ^ Fraser, 312.
- ^ Encyclopaedia Britannica, Charles VI (Holy Roman emperor), su britannica.com. URL consultato il 22 ottobre 2009.
- ^ https://www.treccani.it/enciclopedia/liechtenstein_(Dizionario-di-Storia)/
- ^ Encyclopaedia Britannica, Ostend Company, su britannica.com. URL consultato il 23 ottobre 2009.
- ^ Crankshaw, 33.
- ^ Crankshaw, 10-11.
- Constantin Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich, VI, Vienna, 1860, pp. 364–371.
- Edward Crankshaw, Maria Theresa, 1969, Longman publishers, Great Britain (pre-dates ISBN)
- Colin Jones, The Great Nation: France from Louis XV to Napoleon, University of Columbia Press, Great Britain, 2002, ISBN 0-231-12882-7
- Antonia Fraser, Love and Louis XIV: The Women in the Life of The Sun King, London, Orion books, 2006, ISBN 978-0-7538-2293-7.
- J. Alexander Mahan, Maria Theresa of Austria, Crowell publishers, New York, 1932 (pre-dates ISBN)
- Robert A. Kahn, A History of the Habsburg Empire, 1526-1918, University of California Press, California, 1992, ISBN 978-0-520-04206-3
- Harold Acton, The Last Medici, Macmillan, London, 1980, ISBN 0-333-29315-0
- Reed Browning, The War of the Austrian Succession, Palgrave Macmillan, 1995, ISBN 0-312-12561-5
- Manifattura imperiale di porcellane di Vienna
- Siracusa in età spagnola: la guerra di successione e l'ultimo Asburgo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo VI d'Asburgo
- Carlo VI imperatore, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Carlo VI Imperatore del Sacro Romano Impero, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Charles VI, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (ES) Carlo VI d'Asburgo, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Opere di Carlo VI d'Asburgo, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Carlo VI d'Asburgo, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Carlo VI d'Asburgo, su Goodreads.
Predecessore | Conte di Barcellona | Successore | |
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Filippo V di Spagna | 1705 – 1714 | Unito ai domini della corona spagnola |
Predecessore | Duca di Milano | Successore | |
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Filippo V di Spagna | 1707 – 1740 | Maria Teresa |
Predecessore | Re di Sardegna | Successore | |
---|---|---|---|
Filippo IV | 1707 – 1720 Carlo III |
Vittorio Amedeo II di Savoia |
Predecessore | Duca di Mantova | Successore | |
---|---|---|---|
Ferdinando Carlo Gonzaga | 1707 – 1740 | Maria Teresa |
Predecessore | Imperatore del Sacro Romano Impero Re in Germania |
Successore | |
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Giuseppe I | 1711 – 1740 | Carlo VII |
Predecessore | Arciduca d'Austria, Re d'Ungheria e Boemia | Successore | |
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Giuseppe I | 1711 – 1740 | Maria Teresa |
Predecessore | Duca di Teschen | Successore | |
---|---|---|---|
Giuseppe I | 1711 – 1722 | Leopoldo di Lorena |
Predecessore | Duca di Borgogna | Successore | |
---|---|---|---|
Filippo V di Spagna | 1713 – 1740 Carlo IV |
Maria Teresa |
Predecessore | Re di Napoli | Successore | |
---|---|---|---|
Filippo IV | 1713 – 1734 | Carlo di Borbone |
Predecessore | Re di Sicilia | Successore | |
---|---|---|---|
Vittorio Amedeo | 1720 – 1734 Carlo III (IV) |
Carlo di Borbone |
Predecessore | Duca di Parma | Successore | |
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Carlo I di Borbone | 1735 – 1740 (o 1738 – 1740) (come dipendenza del Ducato di Milano) |
Maria Teresa d'Asburgo |
Predecessore | Duca di Piacenza | Successore | |
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Carlo I di Borbone | 1735 – 1740 (conteso con Carlo Emanuele III di Savoia fino al 1738) |
Maria Teresa d'Asburgo |
Sovrani di Napoli | ||
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Il titolo di re di Napoli (Rex Siciliae citra) venne creato il 31 agosto 1302 a seguito della Pace di Caltabellotta | ||
Angioini (1282 - 1442) | Carlo I · Carlo II · Roberto · Giovanna I · Carlo III · Ladislao · Giovanna II · Renato | |
Aragonesi (1442 - 1516) | Alfonso I · Ferdinando I · Alfonso II · invasione di Carlo VIII di Francia · Ferdinando II · Federico I · invasione di Luigi XII di Francia · Ferdinando III | |
Asburgo di Spagna (1516 - 1700) | Carlo IV · Filippo I · Filippo II · Filippo III (interrotto dalla repubblica del 1647-1648) · Carlo V | |
Borbone di Spagna (1700 - 1713) | Filippo IV | |
Asburgo d'Austria (1713 - 1734) | Carlo VI | |
Borbone di Napoli (1734 - 1806) | Carlo (VII) · Ferdinando IV (interrotto dalla repubblica del 1799) | |
Napoleonidi (1806 - 1815) | Giuseppe Bonaparte · Gioacchino Murat | |
Borbone di Napoli (1815 - 1816) | Ferdinando IV | |
Nel 1816 i regni di Napoli e Sicilia vengono uniti nel Regno delle Due Sicilie |
Sovrani di Sicilia | |
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Altavilla (1130 - 1198) | Ruggero II · Guglielmo I · Guglielmo II · Tancredi · Ruggero III (non incoronato) · Guglielmo III · Enrico · Costanza |
Hohenstaufen (1198 - 1266) | Federico II (I) · Corrado I · Corrado II · Manfredi |
Angioini (1266 - 1282) | Carlo I |
Aragonesi di Sicilia (1282 - 1410) | Pietro I · Giacomo · Federico III (II) · Pietro II · Ludovico · Federico IV (III) · Maria e Martino I · Martino II |
Trastámara (1412 - 1516) | Ferdinando I · Alfonso · Giovanni · Ferdinando II |
Asburgo di Spagna (1516 - 1700) | Carlo I (II) · Filippo I · Filippo II · Filippo III · Carlo II (III) |
Borbone di Spagna (1700 - 1713) | Filippo IV |
Savoia (1713 - 1720) | Vittorio Amedeo |
Asburgo d'Austria (1720 - 1735) | Carlo III (IV) |
Borbone delle Due Sicilie (1735 - 1816) | Carlo III (V) · Ferdinando III |
Nel 1816 i regni di Sicilia e di Napoli vengono uniti nel Regno delle Due Sicilie |
Duchi di Parma e Piacenza | ||
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Farnese (1545 - 1731) | Pier Luigi · Ottavio · Alessandro · Ranuccio I · Odoardo I · Ranuccio II · Francesco · Antonio | |
Borbone (1731 - 1735) | Carlo I | |
Asburgo d'Austria (1735 - 1748) | Carlo VI d'Asburgo · Maria Teresa | |
Borbone di Parma (1748 - 1802) | Filippo I · Ferdinando I | |
Napoleonidi (1802 - 1814) | Jean-Jacques Régis de Cambacérès (Parma) · Charles-François Lebrun (Piacenza) | |
Asburgo-Lorena (1814 - 1847) | Maria Luigia | |
Borbone di Parma (1847 - 1859) | Carlo II · Carlo III · Roberto I |
Sovrani della Transilvania | |
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Gelu · Tuhutum · Gyula II · Zoltan Erdőelvi · Mercurius · Leustachius Rátót · Legforus · Eth · Gyula Kán · Nicolae · Benedict (figlio di Conrad) · Smaragdus Zsámboki · Mihail Kacsics · Bertoldo di Andechs-Merania · Nicolae · Gyula Kán · Simion Voievod · Ipolit · Rafail · Neuka · Paul (figlio di Petru) · Poușa (Pózsa) Csáki · Gyula Rátót · Dionysius Tomaj · Serafin Voievod · Andrei Voievod · Laurențiu Aba · Ștefan (figlio di Bela IV) · Ernye Akos · Ladislau I Kán · Nicolae Geregye · Matei Csáki · Ioan Koszegi · Egidius Monoszlo · Ugrinus Csáki · Nicolae Meggyesi · Finta Aba · Ștefan de Mera · Petru (figlio di Dominic) · Roland Borșa · Apor Péc · Moise Akos · Ladislau Kán al II-lea · Ladislau Kán al III-lea · Doja Debreceni · Toma Szécsényi · Nicolae Sirokai · Ștefan Lackfi · Toma Gönyűi · Nicolae Raholcai Kont · Andrei Lackfi · Dionisie Lackfi · Nicolae Lackfi · Emeric Lackfi · Ștefan Lackfi al II-lea · Ladislau de Losoncz · Frank de Szècsèny · Stibor de Stiboricz · Nicolae Csáki · Nicolae Marcali · Ioan Tamási · Iacob Lackfi · Ladislau al IV-lea Csaki · Petru Cseh · Desideriu de Losoncz · Ladislau al V-lea Jakcs · Ioan de Hunedoara · Emeric Bebek I · Nicolae de Ujlak · Emeric Bebek al II-lea · Ioan de Rozgony · Sebastian de Rozgony · Ladislau de Kanizsa · Ioan Pongracz de Dindeleag · Sigismund de Szentgyörgy · Ioan de Szentgyörgy · Nicolae Csupor · Balázs Magyar · Petru Gereb de Vingrad · Ștefan Báthory I · Bartolomeu Dragfi · Ladislau de Losoncz al II-lea · Petru de Szentgyörgy · Ioan Zapolya · Petru de Pereny · Ștefan Báthory al II-lea de Șimleu · Hieronymus Łaski · Ștefan Mailat · Emeric Balassa · Giorgio Martinuzzi · Andrei Bathori de Ecsed · Ștefan Dobo · Francisc Kendi · Ștefan Báthory · Ioan Zapolya · Ioan al II-lea Sigismund Zápolya · Isabella Jagiello Zapolya · Giorgio Martinuzzi · Ferdinando I d'Asburgo · Kristóf Báthory · Zsigmond Báthory · Baldassarre Báthory · Maria Cristina d'Asburgo · Rodolfo II d'Asburgo · Andrea Báthory · Michele il Coraggioso · Moise Székely · István Bocskai · Sigismund Rákóczi · Gabriel Báthory · Gabriele Bethlen · Caterina di Brandeburgo · Ștefan Bethlen · Giorgio I Rákóczi · Giorgio II Rákóczi · Francisc Rhédei · Acațiu Barcsai · Ioan Kemény · Michele I Apafi · Imre Thököly · Michele II Apafi · Leopoldo I d'Asburgo · Francesco II Rákóczi · Carlo VI d'Asburgo · Maria Teresa d'Austria · Giuseppe II d'Asburgo-Lorena · Leopoldo II d'Asburgo-Lorena · Francesco II d'Asburgo-Lorena · Ferdinando I d'Austria · Francesco Giuseppe I d'Austria |
Re d'Italia | |
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Sovrani che hanno avuto il titolo di Re d'Italia | |
Storia | Evoluzione del Regno d'Italia nella storia · Sovrani d'Italia |
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Regno di tutta l'Italia (Regno dei Longobardi) (568-774) | Alboino · Clefi · Autari · Agilulfo · Adaloaldo · Arioaldo · Rotari · Rodoaldo · Ariperto I · Pertarito · Godeperto · Grimoaldo · Garibaldo · Alachis · Cuniperto · Liutperto · Ragimperto · Ariperto II · Ansprando · Liutprando · Ildebrando · Rachis · Astolfo · Desiderio |
Regno d'Italia (Sacro Romano Impero) nell'Impero Carolingio (774-888) | Carlo I Magno · Pipino d'Italia · Bernardo d'Italia · Ludovico I il Pio · Lotario I · Ludovico II il Giovane · Carlo II il Calvo · Carlomanno di Baviera · Carlo III il Grosso |
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In corsivo i regnanti titolari de iure ma non de facto, oppure i pretendenti al trono, quindi senza effettiva sovranità sui territori italiani Note:
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