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Chianti Rufina - Wikipedia

  • ️Wed Nov 30 2011

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Chianti Rufina
Dettagli
StatoItalia (bandiera) Italia
Resa (uva/ettaro)8,0 t/ha (3 kg/ceppo)
Resa massima dell'uva70%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
11,0%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
12,0%
Estratto secco
netto minimo
21,0 g/l
Riconoscimento
TipoDOCG
Istituito con
decreto del
30/11/2011  
Vitigni con cui è consentito produrlo
[senza fonte]

Il Chianti Rufina (pronuncia /ˈrufina/[1]) è un vino a DOCG,[2] la cui produzione è consentita nella Rufina.

Rufina è la più piccola delle sottozone del Chianti, con un territorio di 12.483 ha, comprendente (in toto o in parte) i comuni di Dicomano, Londa, Rufina, Pelago e Pontassieve, tutti posti sulle alture a est del capoluogo toscano. Nonostante le piccole dimensioni, è la terza sottozona per produzione (dopo la Classico e la Colli Senesi), avendo più del 7% del suo territorio coltivato a vite e iscritto all'Albo del Chianti. Al suo interno si inseriscono le DOC Pomino, prodotte nella omonima frazione del comune di Rufina. La sottozona Rufina, insieme con la sottozona Montespertoli, è considerata nel Chianti tra quelle meglio progettate per omogeneità qualitativa dei vini prodotti.

  • Sangiovese: 70-100%;
  • altri vitigni idonei alla coltivazione nell'ambito della regione Toscana (come sottoelencati): massimo 30%;

Inoltre:

  • i vitigni a bacca bianca non potranno, singolarmente o congiuntamente, superare il limite massimo del 10%;
  • i vitigni Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon non potranno, singolarmente o congiuntamente, superare il limite massimo del 15%.
  • Vitigni a bacca rossa:

Abrusco, Aleatico, Alicante, Alicante Bouschet, Ancellotta, Barbera, Barsaglina, Bonamico, Bracciola nera, Calabrese, Caloria, Canaiolo, Canina nera, Carignano, Carmenere, Cesanese d'Affile, Ciliegiolo, Colombana nera, Colorino, Foglia Tonda, Gamay, Groppello di S. Stefano, Groppello Gentile, Lambrusco Maestri, Malbech, Malvasia nera, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Mammolo, Mazzese, Merlot, Montepulciano, Petit Verdot, Pinot Nero, Polleria nera, Prugnolo Gentile, Rebo, Refosco dal Peduncolo Rosso, Sagrantino, Sanforte, Schiava Gentile, Syrah, Tempranillo, Teroldego, Vermentino Nero

  • Vitigni a bacca bianca:

Albana, Albarola, Ansonica, Biancone, Canaiolo Bianco, Chardonnay, Clairette, Durella, Fiano, Grechetto, Greco, Incrocio Bruni 54, Livornese Bianca, Malvasia Bianca di Candia, Malvasia Bianca Lunga, Malvasia Istriana, Manzoni Bianco, Marsanne, Moscato Bianco, Müller-Thurgau, Orpicchio, Petit Manseng, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Riesling renano, Riesling Italico, Roussane, Sauvignon, Sémillon, Traminer Aromatico, Trebbiano Toscano, Verdea, Verdello, Verdicchio Bianco, Vermentino, Vernaccia di S. Gimignano, Viogner

Sono idonei unicamente i vigneti di giacitura collinare ed orientamento adatti, i cui terreni - situati ad un'altitudine non superiore a 700 metri s.l.m., sono costituiti in prevalenza da substrati arenacei, calcareo marnosi, da scisti argillosi, da sabbie e ciottolami.

Sono da considerarsi inadatti i vigneti situati in terreni umidi, su fondi valle e infine i terreni a predominanza di argilla pliocenica e comunque fortemente argillosi.

I nuovi impianti ed i reimpianti dovranno avere una densità non inferiore ai 4 400 ceppi/ettaro.

È vietata ogni forma di allevamento su tetto orizzontale, tipo tendone. Le forme di allevamento tradizionali sono rappresentate dal guyot, da una sua derivazione denominata "archetto toscano" e dal cordone speronato.

È vietata ogni pratica di forzatura, ma consentita l'irrigazione di soccorso.

Nella vinificazione è ammessa la tradizionale pratica enologica del governo all'uso Toscano, che consiste in una lenta rifermentazione del vino appena svinato con uve dei vitigni autorizzati leggermente appassite.

Tutte le operazioni di vinificazione e imbottigliamento debbono essere effettuate nella zona DOCG, ma sono ammesse deroghe su preventiva autorizzazione.

Richiede un invecchiamento almeno fino al 1º settembre dell'anno successivo alla vendemmia.

  • colore: colore: rubino vivace tendente al granato con l'invecchiamento;
  • odore: intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento;
  • sapore: armonico, sapido, leggermente tannico, che si affina col tempo al morbido vellutato; il prodotto dell'annata che ha subito il «governo» presenta vivezza e rotondità;

Il Chianti nasce in un'area geologicamente assai omogenea, situata a sud dell'Appennino e fra le latitudini che ricomprendono Firenze e Siena.

Una fascia inizia a nord, dalla zona del Mugello verso Rufina e Pontassieve, prosegue lungo i monti del Chianti fino ad arrivare a ricomprendere il territorio del Comune di Cetona. L'altra si origina sul Montalbano e si allaccia alla Val di Pesa con direttrici verso San Gimignano e Montalcino. Il nucleo centrale è contornato da propaggini legate ai sistemi collinari dell'Aretino e del Senese, del Pistoiese, del Pisano e del Pratese. Queste fasce estreme e periferiche sono collegate fra loro da briglie trasversali.

In particolare, il territorio del Chianti, dal punto di vista geologico, per la sua vastità, può essere suddiviso in quattro sistemi, in ordine di età di formazione decrescente: dorsali preappenniniche mio-eoceniche, le colline plioceniche, la conca intermontana del Valdarno Superiore con i depositi pleistocenici, ed i depositi alluvionali.

L'altitudine dei terreni collinari coltivati a vite è compresa mediamente fra i 200 ed i 400 m s.l.m. con giacitura ed orientamento adatti. Il disciplinare di produzione prevede comunque una altitudine massima, per i vigneti, di 700 m sul livello del mare.

Il clima dell'area si inserisce nel complesso climatico cosiddetto della collina interna della Toscana. Il clima del comprensorio può essere definito da "umido" a "subumido", con deficienza idrica in estate. La piovosità media annua è di 867 mm con un minimo di 817 mm ed un massimo di 932 mm. La piovosità massima si registra, di regola, nel mese di novembre con 121 mm e la minima in luglio con 32 mm. Il mese di agosto è quello mediamente più caldo, con temperature medie di oltre 23 °C, mentre il mese più freddo è solitamente gennaio, con temperature medie intorno ai 5 °C.[2]

Il termine Chianti rappresenta, assieme alle tradizioni culturali secolari, alla storia, alla letteratura, alla gastronomia, alla popolazione ivi residente, non solo un grande vino, ma anche un sistema socioeconomico più complesso.

Il grande sviluppo della viticoltura si è avuto con l'avvento della famiglia dei Medici. Già nella seconda metà del Quattrocento, Lorenzo dei Medici, nel Simposio e nella Canzone di Bacco, illustra un clima popolaresco, dove il vino è l'essenza di un teatro di arguzie e banalità, al limite grottesco. Fu dunque, il vino per i Medici, già mercanti e banchieri, un bene ed un dono, fu alimento, merce e simbolo.

Si dice che dai tempi del duro e sagace Cosimo il Vecchio fino allo sfortunato Gian Gastone, il vino preferito a casa Medici fosse quello prodotto nella zona del Chianti. Oltre ai vini di provenienza da tali zone, si beveva, prima a Palazzo di Via Larga, poi a Pitti e sempre nelle Ville medicee del contado, anche vini Schiavo, Vernaccia, Moscatello, Greco, Malvasia, il Ribolla ed il vin cotto. Stretto è il legame che lega la dinastia medicea con la scienza enologica o più semplicemente con il vino. Non a caso, rifacendo nel Cinquecento il duecentesco Palazzo Vecchio, in onore dei Medici, le colonne furono adornate di pampini, tralci ed uve, che ancora, si possono ammirare nel cortile del palazzo.

I Medici furono Signori di Firenze, del contado e, dal Cinquecento, furono Granduchi di Toscana. È naturale dunque che uno dei prodotti più rinomati, della regione, diventasse cura del mondo della politica. Ma, il vino segnò anche l'allegria, il fasto, il desiderio di ebbrezza e di smemoratezza che molti Medici, e Lorenzo fra tutti, coltivarono, non senza una vena segreta di malinconia.

Molte dispute si sono accese per stabilire quanti anni abbia il Chianti. Lamberto Paronetto, in un suo libro, ne menziona l'uso in un atto di donazione del 790 appartenente alla Badia di San Bartolomeo a Ripoli. Dall'atto di donazione si passa, con un salto di molti secoli, ai documenti dell'archivio Datini (1383-1410) di Prato, dove viene anche usato, per la prima volta, il termine "Chianti" per designare un tipo speciale di vino. Comunque, una fra le remote e sicure citazioni della parola "Chianti", riferita al vino, sembra quella apparsa nella sacra rappresentazione di S. Antonio sulla fine del Quattrocento o dei primi anni del Cinquecento.

Tuttavia, nonostante le rare apparizioni quattrocentesche e cinquecentesche della parola, la denominazione corrente di questo vino resterà ancora per parecchio tempo riferita al nome di "vermiglio" o a quello di "vino di Firenze". Solo nel seicento, con l'intensificarsi dello smercio e delle esportazioni, il nome della regione verrà universalmente riconosciuto anche per il celebre prodotto di questa territorio.

Nel settembre del 1716, gli "illustrissimi signori deputati della nuova congregazione sopra il commercio del vino" fissarono i termini del commercio dentro e fuori "li Stati di Sua Altezza Reale", formulando, senza volerlo, il primo vero e proprio disciplinare del "Chianti" e degli altri vini, allora famosi, destinati in futuro a fondersi, nella sua denominazione.

Il Bando affisso "nei luoghi soliti ed insoliti" di Firenze, regolamentava oltre alla zona originaria del Chianti, anche quella del Carmignano, Pomino, e Valdarno di Sopra. L'editto granducale, tra l'altro, comminava pene severe per tutti i casi di contraffazione e di traffico clandestino, anticipando la disciplina per i luoghi di origine, preludio all'odierna denominazione controllata e garantita. Scrivevano all'epoca gli illustrissimi controllori: "tutti quei vini che non saranno prodotti e fatti nelle regioni confinate, non si possono, né devono, sotto qualsiasi pretesto o questo colore, contrattare per navigare, per vino Chianti, Pomino, Carmignano e Val d'Arno di Sopra, sotto le pene contenute nello enunciato bando".

Il bando parlava chiaro: "Premendo all'Altezza Reale del Serenissimo Granduca di Toscana, nostro signore che si mantenga l'antico credito di qualsiasi genere di mercanzie che si stacchino dai suoi felicissimi Stati, non solo per il decoro della Nazione quale ha conservato sempre un'illibata fede pubblica, che per cooperare al possibile per il sollievo dei suoi amatissimi sudditi ...." Fu deciso, quindi, di ordinare la costituzione di un'apposita congregazione, con il compito di vigilare che i vini toscani commessi per navigare, fossero muniti di una garanzia per maggiore sicurezza della qualità loro: " . criminalmente contro i vetturali, i navicellai e altri che maneggiassero detti vini per le frodi fino alla consegna nei magazzini del compratore forestiero o ai bastimenti direttamente e a seconda del danno cagionato riguardante il benefizio pubblico".

Fino poi ad arrivare, all'intuizione del Barone Bettino Ricasoli, con la definizione della base ampelografica del vino Chianti e dell'introduzione di speciali tecniche di vinificazione, quali quella del "governo", utilizzando uve "colorino", preventivamente appassite su stuoie di canne (cannicci). La pratica del "governo", conferisce al vino un più elevato tenore di glicerina e ne risulta una maggiore rotondità di "beva", che lo rende adatto ad accompagnarsi ai piatti tipici toscani, quali salumi, arrosti, carne alla griglia, ecc.

Nel 1870, Ricasoli, scriveva al professor Studiati dell'Università di Pisa: "il vino riceve dal Sangioveto (nome locale del Sangiovese) la dose principale del suo profumo e una certa vigoria di sensazione; dal Canaiolo l'amabilità che tempra la durezza del primo senza togliergli nulla del suo profumo, per esserne pur esso dotato; la Malvasia tende a diluire il prodotto delle prime due uve, ne accresce il sapore e lo rende più leggero e più prontamente adoprabile all'uso della tavola quotidiana".[2]

Disciplinari Chianti comparati nei loro dati principali (Fonte: Mipaaf - Disciplinari di produzione)
normale Classico Colli Aretini Colli Fiorentini Colli Senesi Colline Pisane Montalbano Montespertoli Rùfina Superiore
Max. prod. uva (t/ha) 9,0 7,5 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 7,5
Max. prod. uva (kg/ceppo) 3,0 2,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0
Numero minimo ceppi/ha 4 000 4 400 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000
Età minima del vigneto (anni) 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
Resa uva/vino (%) 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70
Titolo alcolometrico naturale minimo (%) 10,5 11,5 11,0 11,0 11,5 11,0 11,0 11,0 11,0 11,5
Estratto non riduttore minimo (g/l) 20 23 21 21 21 21 21 21 21 22
Titolo alcolometrico totale minimo (%) 11,5 12,0 11,5 12,0 12,0 11,5 11,5 12,0 12,0 12,0
Acidità totale minima (g/l) 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5
Invecchiamento minimo vino (mesi dal 1º gennaio) 3 10 3 9 3 3 3 6 9 9

Precedentemente all'attuale disciplinare questa DOCG era stata:

  • Approvata DOC con DPR 09.08.1967 (G.U. 217 - 30.08.1967)
  • Approvato con DPR 02.07.1984 (G.U. 290 - 20.10.1984)
  • Modificato con DM 08.01.1996 (G.U. 25 - 31.01.1996)
  • Modificato con DM 05.08.1996 (G.U. 219 - 18.09.1996)
  • Modificato con DM 29.10.1996 (G.U. 269 - 16.11.1996)
  • Modificato con DM 08.09.1997 (G.U. 231 - 03.10.1997)
  • Modificato con DM 22.11.1997 (G.U. 284 - 05.12.1997)
  • Modificato con DM 15.03.1999 (G.U. 65 - 19.03.1999)
  • Modificato con DM 10.03.2003 (G.U. 73 - 28.03.2003)
  • Modificato con DM 26.04.2004 (G.U. 103 - 04.05.2004)
  • Modificato con DM 19.06.2009 (G.U. 152 - 03.07.2009)
  • Modificato con DM 19.01.2010 (G.U. 29 - 05.02.2010)
  • Modificata con DM 30.11.2011 (Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP)

Il disciplinare del 1967 prevedeva:

  • Resa in uva: 80 q/ha
  • Resa dell'uva in vino: 70,0%
  • Titolo alcolometrico dell'uva: 10,5%
  • Titolo alcolometrico del vino: 12,0%
  • Estratto secco: 22,0‰
  • Vitigno:
  • Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti singolarmente o congiuntamente: fino al 10%.
  • inoltre altre uve a bacca rossa raccomandate o autorizzate per la zona di produzione fino ad un massimo del 10% in totale e del 10% singolarmente. Tra queste sia vitigni cosiddetti autoctoni, sia internazionali come il Cabernet-Sauvignon ed il Merlot.
  • colore: rubino vivace tendente al granatocon l'invecchiamento
  • odore: intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento
  • sapore: armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico che si affina col tempo al morbido vellutato.

Per i vini Chianti è consentita l'immissione al consumo soltanto in bottiglie di vetro di tipo bordolese o in fiaschi tradizionali all'uso toscano. Inoltre deve essere usato esclusivamente il tappo di sughero raso bocca della bottiglia; fanno eccezione i recipienti con tappi a corona o capsule a strappo per le capacità fino a 0,250 litri.

Provincia, stagione, volume in ettolitri

  • Firenze (1990/91) 20050,69
  • Firenze (1991/92) 15462,95
  • Firenze (1992/93) 17291,79
  • Firenze (1993/94) 25249,72
  • Firenze (1994/95) 24097,96
  • Firenze (1995/96) 23806,4
  • Firenze (1996/97) 26174,53
Produzione 2004 (Fonte: Unione Italiana Vini)
Rufina totale Chianti Rufina / totale Chianti
Superficie iscritta in ha 823,08 22 395,03 3,68 %
Produzione vino in hl 30 398,77 1 055 262,42 2,88 %

Caratteristiche per ottenere la menzione riserva:

  • resa in uva non superiore a 7,5 t/ha;
  • invecchiamento di almeno due anni, di cui almeno sei mesi in fusti di legno;
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5%;
  • estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.

Il periodo di invecchiamento viene calcolato a decorrere dal 1º gennaio successivo all'annata di raccolta delle uve.

Secondo il disciplinare del 1984, invece:

  • invecchiamento di almeno due anni, di cui almeno sei mesi in fusti di legno e tre in bottiglia;
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,0%.
  • Antonio Saltini Vino, conti e contadini. Cinquant'anni di scontri per le denominazioni del Chianti Firenze, Nuova Terra Antica, 2009, ISBN 978-88-96459-05-8, pp. 124

V · D · M

Vini della Toscana
DOCGBrunello di Montalcino · Carmignano · Carmignano rosso · Carmignano Vin Santo · Carmignano Vin Santo riserva · Carmignano Vin Santo Occhio di Pernice · Chianti · Chianti Classico · Chianti Colli Aretini · Chianti Colli Aretini riserva · Chianti Colli Senesi · Chianti Colli Fiorentini · Chianti Colline Pisane · Chianti Montalbano · Chianti Montespertoli · Chianti Rùfina · Chianti Superiore · Montecucco Sangiovese · Morellino di Scansano · Morellino di Scansano riserva · Vernaccia di San Gimignano · Vernaccia di San Gimignano riserva · Vino Nobile di Montepulciano · Vino Nobile di Montepulciano riserva · Verduzzo
DOCAnsonica Costa dell'Argentario · Barco Reale di Carmignano · Bianco della Val di Nievole · Bianco della Val di Nievole Vin Santo · Bianco dell'Empolese · Bianco dell'Empolese Vin Santo · Bianco di Pitigliano · Bianco di Pitigliano spumante · Bianco di Pitigliano superiore · Bianco Pisano di San Torpè · Bianco Pisano di San Torpè Vin Santo · Bianco Pisano di San Torpè Vin Santo riserva · Bianco Vergine della Valdichiana · Bolgheri bianco · Bolgheri rosato · Bolgheri rosso · Bolgheri rosso superiore · Bolgheri Sauvignon · Bolgheri Vermentino · Bolgheri Sassicaia · Candia dei Colli Apuani · Candia dei Colli Apuani amabile · Candia dei Colli Apuani amabile frizzante · Candia dei Colli Apuani secco · Candia dei Colli Apuani secco frizzante · Candia dei Colli Apuani Vin Santo · Capalbio bianco · Capalbio cabernet sauvignon · Capalbio rosato · Capalbio rosso · Capalbio rosso riserva · Capalbio Sangiovese · Capalbio Vermentino · Capalbio Vin Santo · Colli dell'Etruria Centrale · Colli di Luni · Colline Lucchesi · Cortona · Elba Aleatico · Elba Ansonica · Elba bianco · Elba bianco spumante · Elba rosato · Elba rosso · Elba rosso riserva · Elba Vin Santo · Elba Vin Santo Occhio di Pernice · Grance Senesi · Montecarlo bianco · Montecarlo rosso · Montecarlo rosso riserva · Montecarlo Vin Santo · Montecarlo Vin Santo Occhio di Pernice · Montecarlo Vin Santo Occhio di Pernice riserva · Montecarlo Vin Santo riserva · Montecucco · Monteregio di Massa Marittima bianco · Monteregio di Massa Marittima novello · Monteregio di Massa Marittima rosato · Monteregio di Massa Marittima rosso · Monteregio di Massa Marittima rosso riserva · Monteregio di Massa Marittima Vermentino · Monteregio di Massa Marittima Vin Santo · Monteregio di Massa Marittima Vin Santo Occhio di Pernice · Monteregio di Massa Marittima Vin Santo riserva · Montescudaio bianco · Montescudaio rosso · Montescudaio Vin Santo · Morellino di Scansano · Morellino di Scansano riserva · Moscadello di Montalcino · Orcia · Parrina bianco · Parrina rosato · Parrina rosso · Parrina rosso riserva · Pomino bianco · Pomino rosso · Pomino rosso riserva · Pomino Vin Santo bianco · Pomino Vin Santo rosso · Rosso di Montalcino · Rosso di Montalcino Vigna · Rosso di Montepulciano · San Gimignano · San Gimignano novello · San Gimignano rosato · San Gimignano rosso · San Gimignano rosso riserva · San Gimignano Vin Santo · San Gimignano Vin Santo Occhio di Pernice · Sant'Antimo · Sant'Antimo bianco · Sant'Antimo Cabernet Sauvignon · Sant'Antimo Chardonnay · Sant'Antimo Merlot · Sant'Antimo novello · Sant'Antimo Pinot Grigio · Sant'Antimo Pinot Nero · Sant'Antimo rosso · Sant'Antimo Sauvignon · Sant'Antimo Vin Santo · Sant'Antimo Vin Santo Occhio di Pernice · Sant'Antimo Vin Santo Occhio di Pernice riserva · Sant'Antimo Vin Santo riserva · San Torpè · Sovana rosato · Sovana rosso · Sovana rosso riserva · Sovana rosso riserva Aleatico · Sovana rosso riserva cabernet sauvignon · Sovana rosso riserva Merlot · Sovana rosso riserva Sangiovese · Sovana rosso superiore · Sovana rosso superiore Aleatico · Sovana rosso superiore cabernet sauvignon · Sovana rosso superiore Merlot · Sovana rosso superiore Sangiovese · Terratico Bibbona · Val d'Arbia · Val d'Arbia Vin Santo · Val di Cornia bianco · Val di Cornia Campiglia Marittima bianco · Val di Cornia Campiglia Marittima riserva · Val di Cornia Campiglia Marittima rosato · Val di Cornia Campiglia Marittima rosso · Val di Cornia Piombino bianco · Val di Cornia Piombino riserva · Val di Cornia Piombino rosato · Val di Cornia Piombino rosso · Val di Cornia rosato · Val di Cornia rosso · Val di Cornia rosso riserva · Val di Cornia San Vincenzo bianco · Val di Cornia San Vincenzo riserva · Val di Cornia San Vincenzo rosato · Val di Cornia San Vincenzo rosso · Val di Cornia Suvereto bianco · Val di Cornia Suvereto riserva · Val di Cornia Suvereto rosato · Val di Cornia Suvereto rosso · Valdichiana bianco vergine · Valdichiana bianco vergine frizzante · Valdichiana Chardonnay · Valdichiana Grechetto · Valdichiana rosato · Valdichiana rosso · Valdichiana Sangiovese · Valdichiana spumante · Valdichiana Vin Santo · Valdichiana Vin Santo riserva · Vin Santo del Chianti · Vin Santo del Chianti Classico · Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice · Vin Santo di Carmignano · Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice · Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice riserva · Vin Santo di Carmignano riserva · Vin Santo Montepulciano · Vin Santo Montepulciano Occhio di Pernice · Vin Santo Montepulciano riserva
IGTAlta Valle della Greve · Colli della Toscana Centrale · Maremma Toscana · Toscana o Toscano · Val di Magra
Consorzi di tutelaConsorzio del Vino Chianti Classico · Consorzio Vino Chianti

V · D · M

Enologia
VendemmiaGrappolo · Acino · Vendemmiatrice · Brix · Millesimo · Millesimato · Mosto · Vinaccia
CantinaCasa vinicola · Torchio vinario
VinificazioneFermentazione alcolica · Macerazione · Macerazione carbonica · Lieviti
Conservazione e stabilizzazioneBotte · Barrique · Caratello · Vasi vinari · Tino · Imbottigliamento
ApprocciVino biologico · Vino biodinamico · Zonazione vinicola
Vino
TipologiaVino rosso · Vino bianco · Vino rosato · Vino rosso vinificato in bianco · Vino passito · Vino liquoroso · Vino aromatizzato · Vino frizzante · Vino spumante · Vino di ghiaccio
CaratteristicheTannini · Composti fenolici
LegislazioneDOCG · DOC · IGT
Glossario del vino · Degustazione del vino · Storia del vino

V · D · M

DOCG italiane
AbruzzoMontepulciano d'Abruzzo Colline Teramane · Terre Tollesi
BasilicataAglianico del Vulture Superiore
CampaniaAglianico del Taburno · Fiano di Avellino · Greco di Tufo · Taurasi
Emilia-RomagnaRomagna Albana · Colli Bolognesi Classico Pignoletto
Friuli-Venezia GiuliaColli Orientali del Friuli Picolit · Lison · Ramandolo · Rosazzo
LazioCannellino di Frascati · Cesanese del Piglio · Frascati Superiore
LombardiaFranciacorta · Moscato di Scanzo · Oltrepò Pavese metodo classico · Sforzato di Valtellina · Valtellina Superiore (sottozone: Grumello · Inferno · Maroggia · Sassella · Valgella)
MarcheCastelli di Jesi Verdicchio Riserva · Conero · Offida · Verdicchio di Matelica riserva · Vernaccia di Serrapetrona
PiemonteAlta Langa · Asti · Barbaresco · Barbera d'Asti · Barbera del Monferrato superiore · Barolo · Brachetto d'Acqui · Dolcetto di Diano d'Alba · Cortese di Gavi · Dolcetto di Dogliani Superiore · Dolcetto d'Ovada superiore · Erbaluce di Caluso · Gattinara · Ghemme · Moscato di Canelli · Nizza · Roero · Ruché di Castagnole Monferrato · Terre Alfieri
PugliaCastel del Monte Bombino Nero · Castel del Monte rosso riserva · Castel del Monte Nero di Troia Riserva · Primitivo di Manduria dolce naturale
SardegnaVermentino di Gallura
SiciliaCerasuolo di Vittoria
ToscanaBrunello di Montalcino · Carmignano · Chianti (sottozone: Colli Aretini · Colli Senesi · Colli Fiorentini · Colline Pisane · Montalbano · Montespertoli · Rufina) · Chianti Classico · Elba Aleatico Passito · Montecucco Sangiovese · Morellino di Scansano · Suvereto · Val di Cornia rosso · Vernaccia di San Gimignano · Vino Nobile di Montepulciano
UmbriaSagrantino di Montefalco · Torgiano rosso riserva
VenetoAmarone della Valpolicella · Bagnoli Friularo · Bardolino Superiore · Colli Asolani - Prosecco · Colli di Conegliano · Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene · Colli Euganei Fior d'Arancio · Lison · Montello rosso · Piave Malanotte · Recioto della Valpolicella · Recioto di Gambellara · Recioto di Soave · Soave superiore