it.wikipedia.org

Claudio Chiappucci - Wikipedia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Claudio Chiappucci
Chiappucci in maglia a pois al Tour de France 1992, vittorioso sul traguardo del Sestriere dopo una fuga di 200 km, considerata tra le più grandi imprese nella storia del ciclismo moderno.[1]
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada, ciclocross
Termine carriera1999
Carriera
Squadre di club
1985-1996  Carrera Jeans
1997  Asics-CGA
1998  Ros Mary
Nazionale
1989-1996Italia (bandiera) Italia
Palmarès
 Mondiale
ArgentoAgrigento 1994In linea
 
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Claudio Chiappucci (Uboldo, 28 febbraio 1963) è un ex ciclista su strada e ciclocrossista italiano.

Professionista dal 1985 al 1998, vinse una Milano-Sanremo, due Giri del Piemonte, tre tappe al Tour de France e una al Giro d'Italia. Era soprannominato El Diablo.

Da dilettante Chiappucci vinse il campionato italiano di seconda categoria nel 1982 e altre corse importanti come il Trofeo Pigoni e Miele, il Trofeo la Comiada, la Settimana della Brianza e le classifiche generale e dei GPM al Giro della Regione Friuli Venezia Giulia. Passò quindi professionista nel 1985 con la Carrera-Inoxpran di Davide Boifava, dove fu apprezzato gregario al servizio di Roberto Visentini, Stephen Roche e Guido Bontempi; i primi successi da pro arrivarono solo al quinto anno, nel 1989, quando si aggiudicò la Coppa Placci e il Giro del Piemonte.

Nel 1990, dopo aver vinto la classifica GPM al Giro d'Italia, Chiappucci balzò agli onori della cronaca durante il Tour de France: al secondo giorno di gara, insieme a Steve Bauer, Frans Maassen e Ronan Pensec, andò infatti in fuga e giunse al traguardo con ben 10'35" di vantaggio sul gruppo con tutti i principali favoriti al successo finale.[2] Dopo le tappe pianeggianti, sulle Alpi si staccarono prima Maassen e la maglia gialla Bauer, e poi anche Pensec (diventato nuovo leader dopo il crollo di Bauer): dei quattro soltanto Chiappucci rimase ai vertici.

Il lombardo poté così vestire la maglia gialla per otto tappe, dalla tredicesima fino alla ventesima e penultima frazione, anche se il margine sui big andò riducendosi progressivamente. Il 21 luglio 1990, tappa numero 20, si correva una cronometro di 45,5 a Lac de Vassivière; Chiappucci partiva con soli 5" di vantaggio su Greg LeMond, ma, stante la minore abilità nelle prove contro il tempo rispetto allo statunitense, non riuscì a difenderli, perdendo anzi 2'21" dal rivale.[3][4] Concluse il Tour al secondo posto in classifica generale, primo italiano a salire sul podio della Grande Boucle dal 1972, quando Felice Gimondi fu secondo dietro a Eddy Merckx. Nel prosieguo di stagione ottenne il terzo posto al Campionato di Zurigo.

Da sinistra: Chiappucci, in maglia verde, sul podio del Giro d'Italia 1992 insieme al vincitore Miguel Indurain.

Nel 1991 conquistò la Milano-Sanremo, unica classica "monumento" da lui vinta (tra le classiche non-monumento, trionfò invece a Classica di San Sebastián nel 1993). Chiappucci attaccò da lontano, sulla discesa del Turchino, insieme al compagno di squadra Guido Bontempi; quando il gruppo sembrava essere in procinto di rientrare, sul Capo Mele il varesino rilanciò l'azione: riuscirono a seguirlo Charly Mottet, Jelle Nijdam e Rolf Sørensen, poi sul Capo Berta il solo Sørensen. Chiappucci staccò il danese a due chilometri dalla cima del Poggio, incrementò il vantaggio in discesa e andò a vincere con 45" su Sørensen e 57" sul gruppo.[5] A seguire vinse anche la Vuelta al País Vasco e fu terzo alla Freccia Vallone, mentre in giugno chiuse secondo (battuto da Franco Chioccioli) al Giro d'Italia, aggiudicandosi comunque la maglia a ciclamino della classifica a punti. Dopo il terzo posto al campionato italiano su strada, in luglio al Tour de France fece quindi sue la tappa di Val Louron, la classifica scalatori e il premio della combattività, piazzandosi terzo nella generale alle spalle di Miguel Indurain e Gianni Bugno.

Nel 1992, dopo il successo al Giro del Trentino, Chiappucci fu ancora secondo al Giro d'Italia, questa volta superato da Indurain. A seguire partecipò al Tour de France, raggiungendo il podio per la terza volta consecutiva: fu anche in tale occasione secondo, nuovamente alle spalle di Indurain, e ancora si aggiudicò la classifica scalatori e il premio della combattività. Memorabile per lui in quella Grande Boucle fu comunque la tappa del 18 luglio 1992, da Saint-Gervais-les-Bains al Sestriere, che in parte ricalcava il percorso della frazione vinta da Fausto Coppi il 6 luglio 1952: quel giorno Chiappucci attaccò dopo la prima ascesa, il Saisies, restando in fuga per circa sei ore nei successivi 200 chilometri, staccando sia Indurain sia Bugno e andando a vincere quella tappa,[6][7] scrivendo «una delle più grandi imprese del ciclismo».[1] Ciò nonostante la maglia gialla rimase a Indurain, che poi vinse il suo secondo Tour de France. Nella parte conclusiva della stagione Chiappucci mise a referto due secondi posti in classiche di Coppa del mondo, alla Clásica San Sebastián, preceduto da Raúl Alcalá, e al Giro di Lombardia, dietro a Tony Rominger.

Chiappucci in maglia Carrera al Tour de France 1993

Nella primavera del 1993 il varesino fu terzo alla Freccia Vallone, e poi secondo al Tour de Romandie e al Giro del Trentino. Al Giro d'Italia si classificò terzo, riuscendo tuttavia a fare sua la tappa di Corvara in Badia e la maglia verde della classifica GPM; al Tour de France, invece, pur vincendo la frazione di Pau, dovette accontentarsi del sesto posto finale in quanto nella prima tappa in salita ebbe una crisi che gli fece perdere 8 minuti dai primi. Dopo quel Tour si aggiudicò la Clásica San Sebastián, importante prova di Coppa del mondo, battendo allo sprint il compagno di fuga Gianni Faresin.[8]

Nel 1994, dopo il quarto posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, Chiappucci partecipò nuovamente al Giro d'Italia, ma per la prima volta dopo tre anni rimase giù dal podio, quinto e alle spalle del giovane compagno di squadra Marco Pantani (secondo). Giunse quinto in classifica generale per via di un ritardo accumulato nella tappa con arrivo a Campitello Matese. Al Tour de France invece si ritirò, dopo una forte congestione nella tappa con arrivo ad Hautacam, dove tra rigetti e fermate tagliò stoicamente il traguardo con 24 minuti di ritardo. A fine agosto partecipò ai campionati del mondo di Agrigento, ritrovandosi capitano in corsa della Nazionale a causa delle défaillance delle altre punte Gianluca Bortolami, Giorgio Furlan e Maurizio Fondriest; rimasto nel gruppetto dei migliori all'ultimo giro, pur essendo in forma Chiappucci si fece sorprendere dallo scatto solitario sull'ultima salita di Luc Leblanc.[9] Il francese si involò verso la maglia iridata, il varesino dovette invece accontentarsi della medaglia d'argento, confermando la nomea di "eterno secondo".[9] Chiuse la stagione al Giro di Lombardia ancora una volta secondo, battuto dal giovane russo Vladislav Bobrik.

Nel 1995 si classificò quarto al Giro delle Fiandre, quarto anche al Giro d'Italia e poi undicesimo al Tour de France. In ottobre ottenne gli ultimi successi di carriera: Giro del Piemonte, Escalada a Montjuich e, per il terzo anno consecutivo, la Japan Cup. L'anno dopo non andò oltre alcuni piazzamenti nelle classiche italiane e un secondo posto nella tappa di Briançon al Giro d'Italia; partecipò per l'ultima volta al Tour de France, facendo da gregario al giovane compagno di squadra Peter Luttenberger, e a fine stagione venne convocato in Nazionale — per l'ottava e ultima volta — per i campionati del mondo su strada di Lugano, piazzandosi tredicesimo. Al termine dell'annata, con la dismissione del team Carrera, seguì il direttore sportivo Davide Boifava tra le file della nuova formazione Asics-CGA.

Dopo aver conseguito solo alcuni piazzamenti (secondo al Giro di Sardegna, sesto al Giro delle Fiandre), in maggio al Tour de Romandie gli venne riscontrato un tasso di ematocrito di 51,8; venne perciò sospeso precauzionalmente dalla Federciclismo (che aveva posto un limite massimo di ematocrito di 50) per quindici giorni e non poté di conseguenza partecipare al Giro d'Italia.[10] L'"incidente" si ripeté in ottobre, due giorni prima dei campionati del mondo di San Sebastián: nel controllo ematico obbligatorio pre-gara gli venne infatti riscontrato nuovamente un tasso di ematocrito superiore alla norma; dovette scontare per questo motivo una sospensione di trenta giorni, saltando la prova iridata.[11] Rientrato alle corse, partecipò alla Vuelta a España piazzandosi appena fuori dalla "top 10", undicesimo. Nella sua ultima stagione da professionista, il 1998, gareggiò quindi con la divisa della Ros Mary-Amica Chips di Marino Basso: quell'anno fu ottavo alla Tirreno-Adriatico e concluse per la decima volta il Giro d'Italia, anche se in sessantesima posizione.

Dopo il ritiro partecipò a una puntata speciale del programma televisivo Beato tra le donne VIP condotto da Paolo Bonolis su Rai 1, venendo però eliminato al primo turno insieme a Gian Piero Galeazzi. Nel 2006 partecipò al reality show di Rai 2 L'isola dei famosi: arrivò in finale, classificandosi secondo dietro al vincitore Luca Calvani.[12] Per Radio 105 ha partecipato al Giro d'Italia 2008 in veste di commentatore a fine tappa, insieme a Paolo Condò de La Gazzetta dello Sport. Nel 2022 partecipa con un cameo al film Stessi battiti di Roberto Gasparro.

Nel 2023 si candida alle elezioni regionali in Lombardia, nella lista di Letizia Moratti, raccogliendo 121 preferenze.[13]

  1. ^ a b Gianni Mura, Chiappucci la luce, il resto si è sciolto, in la Repubblica, 26 luglio 1992.
  2. ^ (FR) 77ème Tour de France 1990 - 1ème étape, su memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 25 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2011).
  3. ^ (FR) Tour, Chiappucci si arrende a Lemond, su cinquantamila.corriere.it. URL consultato il 25 luglio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2015).
  4. ^ 77ème Tour de France 1990 - 20ème étape, su memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 25 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2011).
  5. ^ Chiappucci vince la Milano-Sanremo, su cinquantamila.corriere.it. URL consultato il 25 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).
  6. ^ Gianfranco Josti, Chiappucci vive un giorno da Coppi, in Corriere della Sera, 19 luglio 1992, p. 24 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  7. ^ (FR) 79ème Tour de France 1992 - 13ème étape, su memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 25 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2012).
  8. ^ Gianfranco Josti, Chiappucci re a casa Indurain, in Corriere della Sera, 8 agosto 1993, p. 22 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  9. ^ a b Gianfranco Josti e Fulvio Astori, Chiappucci, l'abbonato di seconda fila, in Corriere della Sera, 29 agosto 1994, p. 33 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  10. ^ Gianfranco Josti, L'antidoping ferma Chiappucci, saltera' il Giro, in Corriere della Sera, 9 maggio 1997, p. 43 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  11. ^ Gianfranco Josti e Fabio Felicetti, I test fermano Chiappucci, addio Mondiale, in Corriere della Sera, 11 ottobre 1997, p. 44 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  12. ^ Claudio Chiappucci, su cinquantamila.it. URL consultato il 25 luglio 2012.
  13. ^ Giampiero Rossi, Le pattuglie dei consiglieri, in Corriere della Sera, 15 febbraio 2023, p. 11.
  14. ^ Antonio Mannori, GIGLIO D'ORO 2023 PREMIATI GANNA, VELASCO, CHECHI, MAGLI, CHIAPPUCCI E BERGONZI, su tuttobiciweb.it, 18 novembre 2023.

V · D · M

Vincitori della classifica scalatori al Giro d'Italia
1933: Alfredo Binda · 1934: Remo Bertoni · 1935: Gino Bartali · 1936: Gino Bartali · 1937: Gino Bartali · 1938: Giovanni Valetti · 1939: Gino Bartali · 1940: Gino Bartali · 1946: Gino Bartali · 1947: Gino Bartali · 1948: Fausto Coppi · 1949: Fausto Coppi · 1950: Hugo Koblet · 1951: Louison Bobet · 1952: Raphaël Géminiani · 1953: Pasquale Fornara · 1954: Fausto Coppi · 1955: Gastone Nencini · 1956: Charly Gaul e Federico Bahamontes · 1957: Raphaël Géminiani · 1958: Jean Brankart · 1959: Charly Gaul · 1960: Rik Van Looy · 1961: Vito Taccone · 1962: Angelino Soler · 1963: Vito Taccone · 1964: Franco Bitossi · 1965: Franco Bitossi · 1966: Franco Bitossi · 1967: Aurelio González · 1968: Eddy Merckx · 1969: Claudio Michelotto · 1970: Martin Van Den Bossche · 1971: José Manuel Fuente · 1972: José Manuel Fuente · 1973: José Manuel Fuente · 1974: José Manuel Fuente · 1975: Francisco Galdós e Andrés Oliva · 1976: Andrés Oliva · 1977: Faustino Fernández Ovies · 1978: Ueli Sutter · 1979: Claudio Bortolotto · 1980: Claudio Bortolotto · 1981: Claudio Bortolotto · 1982: Lucien Van Impe · 1983: Lucien Van Impe · 1984: Laurent Fignon · 1985: José Luis Navarro · 1986: Pedro Muñoz · 1987: Robert Millar · 1988: Andrew Hampsten · 1989: Luis Herrera · 1990: Claudio Chiappucci · 1991: Iñaki Gastón · 1992: Claudio Chiappucci · 1993: Claudio Chiappucci · 1994: Pascal Richard · 1995: Mariano Piccoli · 1996: Mariano Piccoli · 1997: José Jaime González · 1998: Marco Pantani · 1999: José Jaime González · 2000: Francesco Casagrande · 2001: Freddy González · 2002: Julio Alberto Pérez Cuapio · 2003: Freddy González · 2004: Fabian Wegmann · 2005: José Rujano · 2006: Juan Manuel Gárate · 2007: Leonardo Piepoli · 2008: Emanuele Sella · 2009: Stefano Garzelli · 2010: Matthew Lloyd · 2011: Stefano Garzelli · 2012: Matteo Rabottini · 2013: Stefano Pirazzi · 2014: Julián Arredondo · 2015: Giovanni Visconti · 2016: Mikel Nieve · 2017: Mikel Landa · 2018: Chris Froome · 2019: Giulio Ciccone · 2020: Ruben Guerreiro · 2021: Geoffrey Bouchard · 2022: Koen Bouwman · 2023: Thibaut Pinot · 2024: Tadej Pogačar

V · D · M

Vincitori della classifica a punti al Giro d'Italia
1966: Gianni Motta · 1967: Dino Zandegù · 1968: Eddy Merckx · 1969: Franco Bitossi · 1970: Franco Bitossi · 1971: Marino Basso · 1972: Roger De Vlaeminck · 1973: Eddy Merckx · 1974: Roger De Vlaeminck · 1975: Roger De Vlaeminck · 1976: Francesco Moser · 1977: Francesco Moser · 1978: Francesco Moser · 1979: Giuseppe Saronni · 1980: Giuseppe Saronni · 1981: Giuseppe Saronni · 1982: Francesco Moser · 1983: Giuseppe Saronni · 1984: Urs Freuler · 1985: Johan van der Velde · 1986: Guido Bontempi · 1987: Johan van der Velde · 1988: Johan van der Velde · 1989: Giovanni Fidanza · 1990: Gianni Bugno · 1991: Claudio Chiappucci · 1992: Mario Cipollini · 1993: Adriano Baffi · 1994: Džamolidin Abdužaparov · 1995: Tony Rominger · 1996: Fabrizio Guidi · 1997: Mario Cipollini · 1998: Mariano Piccoli · 1999: Laurent Jalabert · 2000: Dmitrij Konyšev · 2001: Massimo Strazzer · 2002: Mario Cipollini · 2003: Gilberto Simoni · 2004: Alessandro Petacchi · 2005: Paolo Bettini · 2006: Paolo Bettini · 2007: Danilo Di Luca · 2008: Daniele Bennati · 2009: Denis Men'šov · 2010: Cadel Evans · 2011: Michele Scarponi · 2012: Joaquim Rodríguez · 2013: Mark Cavendish · 2014: Nacer Bouhanni · 2015: Giacomo Nizzolo · 2016: Giacomo Nizzolo · 2017: Fernando Gaviria · 2018: Elia Viviani · 2019: Pascal Ackermann · 2020: Arnaud Démare · 2021: Peter Sagan · 2022: Arnaud Démare · 2023: Jonathan Milan · 2024: Jonathan Milan

V · D · M

Vincitori della classifica scalatori al Tour de France
1933: Vicente Trueba · 1934: René Vietto · 1935: Félicien Vervaecke · 1936: Julián Berrendero · 1937: Félicien Vervaecke · 1938: Gino Bartali · 1939: Sylvère Maes · 1940-1946 · 1947: Pierre Brambilla · 1948: Gino Bartali · 1949: Fausto Coppi · 1950: Louison Bobet · 1951: Raphaël Géminiani · 1952: Fausto Coppi · 1953: Jesús Loroño · 1954: Federico Bahamontes · 1955: Charly Gaul · 1956: Charly Gaul · 1957: Gastone Nencini · 1958: Federico Bahamontes · 1959: Federico Bahamontes · 1960: Imerio Massignan · 1961: Imerio Massignan · 1962: Federico Bahamontes · 1963: Federico Bahamontes · 1964: Federico Bahamontes · 1965: Julio Jiménez · 1966: Julio Jiménez · 1967: Julio Jiménez · 1968: Aurelio González · 1969: Eddy Merckx · 1970: Eddy Merckx · 1971: Lucien Van Impe · 1972: Lucien Van Impe · 1973: Pedro Torres · 1974: Domingo Perurena · 1975: Lucien Van Impe · 1976: Giancarlo Bellini · 1977: Lucien Van Impe · 1978: Mariano Martínez · 1979: Giovanni Battaglin · 1980: Raymond Martin · 1981: Lucien Van Impe · 1982: Bernard Vallet · 1983: Lucien Van Impe · 1984: Robert Millar · 1985: Luis Herrera · 1986: Bernard Hinault · 1987: Luis Herrera · 1988: Steven Rooks · 1989: Gert-Jan Theunisse · 1990: Thierry Claveyrolat · 1991: Claudio Chiappucci · 1992: Claudio Chiappucci · 1993: Tony Rominger · 1994: Richard Virenque · 1995: Richard Virenque · 1996: Richard Virenque · 1997: Richard Virenque · 1998: Christophe Rinero · 1999: Richard Virenque · 2000: Santiago Botero · 2001: Laurent Jalabert · 2002: Laurent Jalabert · 2003: Richard Virenque · 2004: Richard Virenque · 2005: Michael Rasmussen · 2006: Michael Rasmussen · 2007: Mauricio Soler · 2008-2009 · 2010: Anthony Charteau · 2011: Samuel Sánchez · 2012: Thomas Voeckler · 2013: Nairo Quintana · 2014: Rafał Majka · 2015: Chris Froome · 2016: Rafał Majka · 2017: Warren Barguil · 2018: Julian Alaphilippe · 2019: Romain Bardet · 2020: Tadej Pogačar · 2021: Tadej Pogačar · 2022: Jonas Vingegaard · 2023: Giulio Ciccone · 2024: Richard Carapaz

V · D · M

Vincitori del premio della Combattività al Tour de France
1953: Wout Wagtmans · 1954: Lucien Lazaridès e François Mahé · 1955: Charly Gaul · 1956: André Darrigade · 1957: Nicolas Barone · 1958: Federico Bahamontes · 1959: Gérard Saint · 1960: Jean Graczyk · 1961: Squadra Ovest-Sud-Ovest · 1962: Eddy Pauwels · 1963: Rik Van Looy · 1964: Henry Anglade · 1965: Felice Gimondi · 1966: Rudi Altig · 1967: Désiré Letort · 1968: Roger Pingeon · 1969: Eddy Merckx · 1970: Eddy Merckx · 1971: Luis Ocaña · 1972: Cyrille Guimard · 1973: Luis Ocaña · 1974: Eddy Merckx · 1975: Eddy Merckx · 1976: Raymond Delisle · 1977: Gerrie Knetemann · 1978: Paul Wellens · 1979: Hennie Kuiper · 1980: Christian Levavasseur · 1981: Bernard Hinault · 1982: Régis Clère · 1983: Serge Demierre · 1984: Bernard Hinault · 1985: Maarten Ducrot · 1986: Bernard Hinault · 1987: Régis Clère · 1988: Jérôme Simon · 1989: Laurent Fignon · 1990: Eduardo Chozas · 1991: Claudio Chiappucci · 1992: Claudio Chiappucci · 1993: Massimo Ghirotto · 1994: Eros Poli · 1995: Hernán Buenahora · 1996: Richard Virenque · 1997: Richard Virenque · 1998: Jacky Durand · 1999: Jacky Durand · 2000: Erik Dekker · 2001: Laurent Jalabert · 2002: Laurent Jalabert · 2003: Aleksandr Vinokurov · 2004: Richard Virenque · 2005: Óscar Pereiro · 2006: David de la Fuente · 2007: Amets Txurruka · 2008: Sylvain Chavanel · 2009: Franco Pellizotti · 2010: Sylvain Chavanel · 2011: Jérémy Roy · 2012: Chris Anker Sørensen · 2013: Christophe Riblon · 2014: Alessandro De Marchi · 2015: Romain Bardet · 2016: Peter Sagan · 2017: Warren Barguil · 2018: Daniel Martin · 2019: Julian Alaphilippe · 2020: Marc Hirschi · 2021: Franck Bonnamour · 2022: Wout Van Aert · 2023: Victor Campenaerts · 2024: Richard Carapaz

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1989  
Amadori · Argentin · Ballerini · Bombini · Bugno · Cassani · Cesarini · Chiappucci · Chioccioli · Colagè · Fondriest · Passera · Vitali · Riserva Giupponi · Riserva Moro · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1990  
109 Ballerini · 110 Bombini · 111 Bugno · 112 Cassani · 113 Cenghialta · 114 Cesarini · 115 Chiappucci · 116 Fondriest · 117 Ghirotto · 119 Giovannetti · 120 Lelli · 122 Volpi · Riserva Giannelli · Riserva Moro · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1991  
Argentin · Ballerini · Bontempi · Bugno · Cassani · Cenghialta · Chiappucci · Chioccioli · Fondriest · Giovannetti · Giannelli · Lelli · Riserva Faresin · Riserva Furlan · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1992  
Argentin · Bugno · Cassani · Cenghialta · Chiappucci · Chioccioli · Elli · Fondriest · Furlan · Ghirotto · Giovannetti · Perini · Vona · Riserva Colagè · Riserva Faresin · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1993  
Argentin · Bugno · Cassani · Cenghialta · Chiappucci · Elli · Faresin · Fondriest · Ghirotto · Giovannetti · Perini · Podenzana · Roscioli · Riserva Della Santa · Riserva Furlan · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1994  
Bortolami · Casagrande · Cassani · Cenghialta · Chiappucci · Della Santa · Faresin · Fondriest · Furlan · Ghirotto · Pantani · Podenzana · Crono Colombo · Crono Chiurato · Riserva Bartoli · Riserva Pellicioli · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1995  
58 Bugno · 59 Casagrande · 60 Cassani · 61 Chiappucci · 62 Colagè · 63 Elli · 64 Faresin · 65 Gotti · 66 Lanfranchi · 67 Pantani · 68 Pellicioli · 69 Piepoli · Crono Fondriest · Crono Chiurato · Riserva Fondriest · Riserva Della Santa · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1996  
14 Bartoli · 15 Bugno · 16 Casagrande · 17 Chiappucci · 18 Elli · 19 Faresin · 20 Ferrigato · 21 Fincato · 22 Guidi · 23 Pistore · 24 Rebellin · 25 Tafi · Crono Nardello · Crono Peron · Riserva Donati · Riserva Faustini · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)

V · D · M

Italia (bandiera)  Nazionale italiana · Campionati del mondo di ciclismo su strada 1997  
26 Baronti · 27 Bartoli · 28 Bortolami · 29 Bugno · 30 Casagrande · Chiappucci · 31 Faresin · 32 Ferrigato (riserva in gara) · 33 Fondriest · 34 Guidi · 35 Rebellin · 36 Scinto · 37 Tafi · Crono Andriotto · Crono Salvato · Riserva Caruso · CT: Alfredo MartiniItalia (bandiera)