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Conferenza di Sanremo - Wikipedia

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I delegati alla conferenza

La conferenza di Sanremo fu un incontro internazionale del Consiglio supremo di guerra alleato che si tenne al Castello Devachan nella località costiera italiana di Sanremo tra il 19 e il 26 aprile 1920.

Alla conferenza parteciparono i rappresentanti delle quattro nazioni vincitrici della prima guerra mondiale, il primo ministro britannico David Lloyd George, il primo ministro francese Alexandre Millerand, il presidente del Consiglio italiano Francesco Saverio Nitti e l'ambasciatore giapponese Keishirō Matsui.

Nella riunione si determinarono i mandati che queste nazioni avrebbero assunto nei confronti dei territori derivanti dalla spartizione dell'Impero ottomano nel Vicino Oriente.

I limiti precisi di tutti i territori non furono specificati, ma furono decisi solo quattro anni dopo, mentre le decisioni della conferenza furono enunciate con il successivo trattato di Sèvres (sezione VII, artt. 94-97).

La Turchia respinse inizialmente questo trattato, ma le decisioni della conferenza furono definitivamente confermate dal Consiglio della Società delle Nazioni il 24 luglio 1922, solo quando la Turchia accettò i termini del trattato di Losanna del 1923.

Un consiglio supremo, composto da rappresentanti britannici, francesi, italiani, greci, giapponesi e belgi, si riunì per discutere sulle questioni relative alla spartizione territoriale tra gli Alleati dei territori dell'ex Impero ottomano al termine della prima guerra mondiale.

Il 24 aprile 1920, il Consiglio Supremo pose la Palestina sotto la responsabilità (Mandato) del governo britannico.

Già dal 1915 con la corrispondenza Husayn-MacMahon e l'accordo segreto Sykes-Picot, britannici e francesi si accordarono per la spartizione e la divisione in zone di influenza dell'area vicino-orientale e anatolica derivata dalla caduta dell'Impero ottomano.

Durante le riunioni post-conflitto, tra il 1919 e 1920, i rispettivi ministri degli esteri di Londra e Parigi fecero leva appunto sui precedenti accordi per imporre la loro volontà in quella zona, nonostante i rifiuti del parlamento siriano che non fu disposto a riconoscere qualsiasi diritto vantato dai governi britannico o francese sul territorio siriano[1].

Il 30 settembre 1918 i sostenitori della Rivolta araba a Damasco, dichiararono fedeltà al figlio dello sharīf de La Mecca, dichiarato "re degli Arabi" da leader religiosi e da altre personalità importanti della Città Santa islamica[2].
Il 6 gennaio 1920 l'Emiro Faysal siglò un accordo con il Primo ministro francese Georges Clemenceau, in cui veniva riconosciuto "il diritto dei siriani di unirsi e governare se stessi come una nazione indipendente"[3]. Quindi l'8 marzo 1920 un congresso siriano riunito a Damasco, dichiarò lo Stato indipendente della Siria[4].

Il nuovo Stato incluse Siria, Palestina, Libano e le parti del nord della Mesopotamia, non valutate nel quadro dell'accordo Sykes-Picot per diventare uno Stato arabo indipendente. Re Faysal fu dichiarato il capo dello Stato, e allo stesso tempo il principe Zayd, fratello di Faysal, fu dichiarato reggente in Mesopotamia.

Fu quindi convocata frettolosamente la conferenza di Sanremo, dove Gran Bretagna e Francia, accettarono di riconoscere l'indipendenza provvisoria della Siria e della Mesopotamia, mentre "a malincuore", affermarono i loro mandati amministrativi in Palestina e nella Siria meridionale.

La Francia decise di governare direttamente la Siria, e si adoperò per far rispettare il suo mandato nei termini in cui era stato accettato dal Consiglio della Società delle Nazioni. I francesi lanciarono un ultimatum e intervennero militarmente nella battaglia di Maysalun nel giugno del 1920.

Il governo arabo in Siria venne rimosso, come pure Re Faysal, nel mese di agosto 1920. La Gran Bretagna da parte sua nominò un Alto commissario per stabilire il proprio "regime" in Palestina, senza prima ottenere l'approvazione dal Consiglio della Società delle Nazioni.

Le decisioni di Sanremo non fecero altro che confermare l'assegnazione dei Mandati già decisi durante la conferenza di Londra del febbraio 1920, in cui Francia e Gran Bretagna si spartirono i territori dell'ex-Impero ottomano e i possedimenti d'oltremare della Germania (come già deciso tra l'altro dalla parte IV, sezione I, del trattato di pace di Versailles).

In più, la risoluzione di Sanremo adottò la dichiarazione Balfour del 1917. Essa e l'articolo 22 della Convenzione della Società delle Nazioni furono i documenti di base su cui fu costruito e attuato il mandato britannico della Palestina. In definitiva la Gran Bretagna ricevette il Mandato per la Palestina e l'Iraq, mentre la Francia ottenne il controllo della Siria, compreso l'attuale Libano.

Il libro bianco del giugno 1922 chiarì che la dichiarazione Balfour, la quale assunse validità legale nel momento in cui venne inclusa dalla Società delle Nazioni nel mandato di Palestina, “non prevede che la Palestina nel suo complesso debba essere convertita in una patria nazionale ebraica, ma che tale casa dovrebbe essere fondata ‘in Palestina’". L’interpretazione contenuta nel Libro Bianco del 1922 – un’interpretazione espressa, come mai era accaduto nei precedenti cinque anni, in termini ufficiali – fu sottoposta al benestare della leadership sionista prima che il testo mandatario venisse confermato dalla Lega della Nazioni. Nelle parole di Chaim Weizmann: "Ci venne chiarito [It was made clear to us] che la conferma del Mandato [di Palestina] sarebbe stata subordinata alla nostra accettazione della linea di condotta così come interpretata dal Libro Bianco [del 1922], e io e i miei colleghi eravamo dunque tenuti ad accettarla, cosa che facemmo, sia pur non senza alcune esitazioni [my colleagues and I therefore had to accept it, which we did, though not without some qualms]".[5]

  • Poiché le principali Potenze Alleate si sono accordate, al fine di dare effetto alle disposizioni dell'articolo 22 del Patto della Lega delle Nazioni, per affidare a un Mandatario, scelto dalle dette Potenze, l'amministrazione del territorio della Palestina che precedentemente appartenne all'Impero turco entro i confini che potranno essere da loro determinati.
  • Poiché le principali Potenze Alleate si sono anche accordate che il Mandatario debba essere responsabile per dare effetto alla dichiarazione originalmente fatta il 2 novembre 1917 dal Governo di Sua Maestà Britannica e adottata dalle dette potenze, in favore della costituzione in Palestina di una nazione per il popolo ebreo, essendo chiaramente inteso che nulla dovrebbe essere fatto a pregiudizio dei diritti civili e religiosi delle comunità non-ebree esistenti in Palestina o dei diritti e status politico goduto dagli ebrei in qualsiasi altro paese.
  • Poiché con ciò è stato dato riconoscimento alla connessione storica del popolo ebreo con la Palestina e alle basi per ricostituire la loro nazione in quel paese.
  • Poiché le principali Potenze Alleate hanno scelto Sua Maestà Britannica come Mandatario per la Palestina.
  • Poiché il Mandato nei confronti della Palestina è stato formulato nei termini seguenti ed è stato sottoposto al Consiglio della Lega per approvazione.
  • Poiché Sua Maestà Britannica ha accettato il Mandato nei confronti della Palestina e ha cominciato ad esercitarlo per conto della Lega di Nazioni in conformità alle disposizioni seguenti.
  • Poiché dall'Articolo 22 summenzionato (paragrafo 8), è previsto che il grado di autorità, controllo o amministrazione da esercitarsi dal Mandatario, non essendovi stato precedente accordo tra i Membri della Lega, sarà definito esplicitamente dal Consiglio della Lega di Nazioni.

Confermando detto Mandato, definisce i suoi termini come seguono: [..] Gli articoli del testo, regolano i poteri amministrativi, politici e legislativi oltre che la salvaguardia dei diritti civili e religiosi degli abitanti della Palestina senza distinzione di razza o religione.

Negli articoli venne deciso inoltre lo Stato mandatario si debba impegnare a controllare che il territorio non sia soggetto al altre decisioni di qualsiasi altra potenza straniera, di controllare i diritti giuridici, delle relazioni estere, mantenere l'ordine dei confini. Fino a che:

[..] Articolo 28 Nell'eventualità del termine del Mandato, col presente conferito al Mandatario, il Consiglio della Lega delle Nazioni emanerà le disposizioni che potrà ritenere necessarie per salvaguardare per sempre, sotto garanzia della Lega, i diritti assicurati dagli Articoli 13 e 14, e userà la sua influenza per assicurare, sotto la garanzia della Lega, che il Governo della Palestina onori pienamente gli obblighi finanziari legittimamente sottoscritti dall'Amministrazione della Palestina durante il periodo del Mandato, inclusi i diritti dei dipendenti pubblici alle pensioni o gratifiche.

Redatto a Londra il ventiquattresimo giorno di Luglio, mille novecento e ventidue.

  1. ^ King Husain and the Kingdom of Hejaz, Randall Baker, Oleander Press, 1979, ISBN 0900891483, pag. 161
  2. ^ Jordan: living in the crossfire di Alan George 2005, ISBN 1842774719, p. 6
  3. ^ Timothy J. Paris, Britain, the Hashemites and Arab Rule, 1920-1925, Routledge, 2003, ISBN 0714654515, p. 69
  4. ^ William C. King, Complete History of the World War, The History Associates, 1922, p. 665
  5. ^ C. Weizmann, Trial and error: the autobiography of Chaim Weizmann, Greenwood, Westport 1972, p. 208
  • George Antonius, The Arab Awakening: The Story of the Arab National Movement, Londra, H. Hamilton, 1938.
  • Ettore Rossi, Documenti sull'origine e gli sviluppi della questione araba (1875-1944), Roma, Istituto per l'Oriente, 1944.
  • Hagaï Tzouref, Fondation des organismes juifs du Yishouv. Éd. nationales. 1998.
  • Yves Ternon, L'Empire ottoman: le déclin, la chute, l'effacement, Parigi, édition du Félin, 2002, ISBN 2-86645-425-1.
  • Henry Laurens, L'Orient arabe: arabisme et islamisme de 1798 à 1945, Parigi, édition Albin Michel, 2000, ISBN 2-200-25176-9.
  • Résolution, su mtholyoke.edu. URL consultato il 30 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2006).

V · D · M

Trattati della prima guerra mondiale
Accordi pre-conflittoAlleanza franco-russa · Accordo anglo-russo · Duplice alleanza · Triplice Alleanza · Accordo di Racconigi · Trattato di Losanna (1912) · Entente cordiale · Triplice intesa · Imperi centrali
1914Protocollo di Damasco
1915Patto di Londra · Corrispondenza Husayn-McMahon
1916Accordo Sykes-Picot · Trattato di Bucarest (1916) · Accordi franco-armeni · Accordo Sazonov-Paléologue
1917Dichiarazione di Corfù · Accordi di San Giovanni di Moriana · Dichiarazione Balfour · Armistizio di Erzincan
1918Trattato di Brest-Litovsk · Trattato di Bucarest (1918) · Trattato di Poti · Trattato di Batumi · Armistizio di Salonicco · Armistizio di Mudros · Armistizio di Villa Giusti · Armistizio di Compiègne
Accordi e trattati post-conflitto1919: Conferenza di Parigi · Trattato di Versailles · Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919) · Trattato di Neuilly · Trattato del Trianon
1920 ed oltre: Trattato di Rapallo (1920) · Trattato di Sèvres · Trattato di Kars · Trattato di Rapallo (1922) · Trattato di Losanna (1923)
Spartizione dell'Impero ottomanoAccordo petrolifero Long-Bérenger · Accordo Faysal-Weizmann · Commissione King-Crane · Commissione Harbord · Conferenza di Londra (1920) · Conferenza di Sanremo
  • Dopo la fine del trattato di Sèvres:
Trattato di Alessandropoli · Trattato di pace di Cilicia · Trattato di Mosca · Conferenza di Londra (1921-1922) · Trattato di Kars · Trattato di Ankara · Armistizio di Mudanya · Conferenza di Losanna · Trattato di Losanna (1923)

V · D · M

Palestina (bandiera) Conflitto arabo-israeliano Israele (bandiera)
Paesi e istituzioni Persone Conflitti Diplomazia

Israele (bandiera) Israele:

IDF
Polizia israeliana
Mossad
Shin Bet


Palestina (bandiera) Palestina:

Principali:

OLP
ANP
Al-Fatah
Hamas

Altri:

Martiri di al-Aqsa
FDLP
FLP
Jihad Islamica palestinese
FLPP
FPLP
FPLP-CG
CPR
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Influenze:

ONU
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1920 - moti palestinesi
1921 - moti di Giaffa
1929 - moti palestinesi
1929 - massacro di Hebron
1936–1939 - Rivolta Araba
1937–1939 - attacchi dell'Irgun
1947 - moti di Gerusalemme
1947-1949 - guerra arabo-israeliana
- 1947-1948 guerra civile
- 1947-1948 - eventi nei centri urbani
- 1948 - massacri di guerra
- Piano Dalet
- 1948 - massacro di Deir Yassin
- 1948 - massacro Hadassah
- 1948 - esodo palestinese
1948-1967 - esodo ebraico
1948-1967 - lista degli attacchi terr. contro Israele
1953-1955 Unità 101
1956 - crisi di Suez
1966 - incidente di Samu
1967 - guerra dei sei giorni
1968 - battaglia di Karameh
1968-1970 - guerra d'attrito
1970 - massacro dello scuolabus di Avivim
1970 - Settembre nero in Giordania
1972 - massacro di Monaco
- 1972 - operazione Ira di Dio
- 1972 - raid aerei israeliano in Siria e Libano
- 1973 - operazione Primavera di Gioventù
1973 - Guerra del Kippur
- 1973 - strage di Fiumicino
1974 - massacro di Kiryat Shmona
1974 - massacro di Ma'alot
1975 - attacco all'hotel Savoy
1975 - inizio della guerra civile libanese
1975 - attentati della Ben Yehuda Street
1976 - operazione Entebbe
1978 - massacro della Strada costiera
1978 - 1ª invasione israeliana del Libano
1979 - vicenda dei missili di Ortona
1980 - attacco di Misgav An
1982 - 2ª invasione israeliana del Libano
- 1982 - assedio di Beirut
- 1982 - massacro di Sabra e Chatila
- 1982 - attentato alla sinagoga di Roma
1984 - caso del Kav 300
1985 - Dirottamento del volo TWA 847
1985 - attentato al Café de Paris di via Veneto
1985 - attentato contro la British Airways in via Bissolati
1985 - attacco di Larnaca e sequestro della First
1985 - operazione Gamba di Legno
1985 - dirottamento della nave Achille Lauro
- 1985 - omicidio di Leon Klinghoffer
- 1985 - crisi di Sigonella
1985 - strage di Fiumicino
1987 - Notte dei deltaplani
1987-1993 - Prima intifada
- 1988 - raid di Tunisi
- 1989 - massacro del bus 405
1993-1999 - attentati suicidi palestinesi
1994 - massacro di Hebron
1997 - attentato al mercato di Mahane Yehuda
2000-2005 - Seconda intifada
2000 - linciaggio di Ramallah
2001 - Santorini
2002 - operazione Arca di Noè
2002 - massacro di Pesach
2002 - operazione Scudo difensivo
- 2002 - battaglia di Jenin
- 2002 - attentato al mercato di Mahane Yehuda
- 2002 - assedio di Betlemme
- 2002 - battaglia di Nablus
2002 - operazione Percorso Determinato
2003 - raid aereo Ain es Saheb
2004 - conflitto Israele-Gaza
- 2004 - operazione Arcobaleno
- 2004 - operazione Giorni di penitenza
2006 - operazione Bringing Home the Goods
2006 - 3ª invasione israeliana del Libano
2006 - conflitto Israele-Gaza
- 2006 - esplosione alla spiaggia di Gaza
- 2006 - operazione Piogge estive
- 2006 - operazione Nuvole d'autunno
- 2006 - bombardamento di Beit Hanoun
2006-2007 - conflitto Fatah-Hamas
- 2007 - battaglia di Gaza
2007 - blocco della Striscia di Gaza
2008 - Conflitto Israele-Gaza
- 2008 - operazione Inverno caldo
2008 - massacro di Mercaz Harav
2008 - attacco bulldozer di Gerusalemme
2008-2009 - operazione Piombo fuso
2010 - incidente della Freedom Flotilla
2010 - campagna di militanza palestinese
2011 - attacco di Itamar
2012 - operazione Colonna di nuvola
2014 - operazione Margine di protezione
2021 - crisi israelo-palestinese
2023 - attacco di Hamas a Israele
2023 - guerra Israele-Hamas
1915 - Corrisp. Husayn-McMahon
1916 - Accordo Sykes-Picot
1917 - Dichiarazione di Balfour
1919 - Accordo Faysal-Weizmann
1919 - Commissione King-Crane
1920 - Conferenza di Sanremo
1937 - Commissione Peel
1939 - Libro Bianco
1947 - Piano di spartizione dell'ONU
1948 - Indipendenza israeliana
1948 - Risoluzione ONU 194
1967 - Risoluzione ONU 242
1978 - Accordi di Camp David
1988 - Indipendenza palestinese
1991 - Conferenza di Madrid
1993 - Accordi di Oslo
1995 - Oslo II
1997 - Protocollo di Hebron
1998 - Memorandum di Wye River
1999 - Memorandum di Sharm el-Sheikh
2000 - Vertice di Camp David
2001 - Summit di Taba
2002 - Iniziativa di pace araba
2002 - Road map for peace
2002 - Quartetto per il Medio Oriente
2005 - Disimpegno israeliano da Gaza
2007 - Conferenza di Annapolis
2011 - Palestina 194
2012 - Risoluzione ONU 67/19
2012 - Accordo di Doha
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