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Connettivo logico - Wikipedia

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Un connettivo logico o operatore logico (nel contesto dell'algebra di Boole, i connettivi logici sono detti anche operatori booleani), è un elemento grammaticale di collegamento che instaura fra due proposizioni A e B una qualche relazione che dia origine ad una terza proposizione C con un valore vero o falso, in base ai valori delle due proposizioni fattori ed al carattere del connettivo utilizzato.

I connettivi logici possono essere separati da parentesi tonde. Esistono regole di precedenza fra i connettivi logici (dimostrabili col semplice calcolo algebrico), analoghe a quelle esistenti fra le quattro operazioni elementari (secondo le quali la coppia di moltiplicazione e divisione, precedono somma e sottrazione): la negazione precede tutti gli altri connettivi, congiunzione e disgiunzione precedono sia l'implicazione che la doppia implicazione. Le regole di precedenza rendono in molti casi superfluo l'uso delle parentesi tonde, che possono tranquillamente essere omesse.

Operatore Precedenza
{\displaystyle \neg } 1
{\displaystyle \wedge } 2
{\displaystyle \vee } 3
{\displaystyle \rightarrow } 4
{\displaystyle \leftrightarrow } 5

Ognuna delle operazioni logiche suddette è efficacemente esplicata nella propria tabella della verità, la quale evidenzia i valori risultanti da tutte le possibili combinazioni esistenti fra le due proposizioni di partenza A e B, siano esse vere o false, utilizzando il connettivo dato. Le tavole di verità degli operatori logici sono state formalizzate per la prima volta nel Tractatus logico-philosophicus di Ludwig Wittgenstein.

Assunti di base della tavola di verità sono il principio di determinatezza e il principio di bivalenza, degli enunciati dichiarativi secondo il quale una proposizione può trovarsi in uno e un solo Stato di verità, e gli Stati di verità possibili che un enunciato può assumere sono soltanto due, "vero" oppure "falso". Entrambi i due principi citati non sono dimostrati né in via deduttiva (dal generale al particolare) né in via induttiva (dal caso particolare a quello generale), e nello stesso tempo non sono negati da nessuna delle logiche matematiche note; si applicano al singolo enunciato elementare atomico, non ulteriormente scomponibile, e non sono da confondere con principi equivalenti ma "binari", cioè che si applicano invece all'insieme di due o più enunciati legati da un connettivo logico: principio di non-contraddizione (più propriamente antinomia del mentitore) e principio del terzo escluso.

Non tutti gli enunciati sono di tipo dichiarativo ovvero atti ad assumere un valore di verità "vero" oppure "falso": già Aristotele affermava che la preghiera è un discorso né vero né falso, quindi irrilevante per la logica. Altro esempio di enunciati non dichiarativi sono quelli modali, caratterizzati dalle parole logiche: "può essere..", "deve necessariamente...", "credo che...", "so che..."; oppure il paradosso del mentitore: "il cretese Epimènide dice che tutti i cretesi sono bugiardi", "questa frase è falsa".

Tabella connettivi logici
Tabella connettivi logici
Diagramma di Hasse
Diagramma di Hasse

I principali connettivi logici binari sono:

Spesso si annovera inoltre fra i connettivi logici la negazione logica "non", indicata con il simbolo {\displaystyle \neg } la quale agisce però su un'unica proposizione, mentre gli altri connettivi logici si dicono appunto binari perché operano su almeno due proposizioni.

V · D · M

Connettivi logici
Tautologia ( {\displaystyle \top } )
Non-congiunzione ( {\displaystyle \uparrow } ) · Implicazione inversa ( {\displaystyle \leftarrow } ) · Implicazione ( {\displaystyle \rightarrow } ) · Disgiunzione inclusiva ( {\displaystyle \lor } )
Negazione ( {\displaystyle \neg } ) · Disgiunzione esclusiva ( {\displaystyle {\dot {\lor }}} ) · Doppia implicazione ( {\displaystyle \leftrightarrow } ) · Proposizione
Non-disgiunzione inclusiva ( {\displaystyle \downarrow } ) · Non-implicazione ( {\displaystyle \nrightarrow } ) · Non-implicazione inversa ( {\displaystyle \nleftarrow } ) · Congiunzione ( {\displaystyle \land } )
Contraddizione ( {\displaystyle \bot } )
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