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Angeli (famiglia) - Wikipedia

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Angeli
StatoImpero Bizantino
Despotato d'Epiro
Despotato di Tessalonica
TitoliImperatore bizantino
Despota d'Epiro
Despota di Tessalonica
FondatoreCostantino Angelo
Ultimo sovranoCostantinopoli: Alessio IV Angelo
Epiro: Tommaso I Comneno Ducas
Tessalonica: Demetrio Comneno Ducas
Data di fondazioneXI secolo
Data di deposizioneCostantinopoli: 1204
Epiro: 1318
Tessalonica: 1246
Etniagreca
Manuale

Gli Angeli (in greco: sing. Ἄγγελος, pl. Ἄγγελοι; transl. Angelos, Angeloi; in latino medievale: Angello[1]) furono un'importante famiglia bizantina, che detenne la corona dell'Impero bizantino dal 1185 al 1204.

La dinastia fu fondata da Costantino Angelo che sposò Teodora Comnena, figlia dell'imperatore Alessio I Comneno. Dall'unione di Costantino e Teodora nacquero sette figli, tre maschi e quattro femmine, dando così origine alla nuova dinastia. Diedero all'Impero tre imperatori, ovvero: Isacco II Angelo (1185–1195, 1203–1204), Alessio III Angelo (1195–1203), Alessio IV Angelo (1203–1204).

La famiglia degli Angelo contrasse parentele con quelle dei Comneni e dei Ducas. Tra il XIII secolo e il XV secolo un ramo della famiglia resse anche l'Epiro, la Tessaglia e Tessalonica con il nome Comneno Ducas (in greco Κομνηνός Δούκας?, Komnenos Doukas).

Sotto il regno della dinastia degli Angeli, l'Impero bizantino presto cadde in preda ai crociati latini e ai Veneziani nella Quarta Crociata (1202–1204). A seguito della crociata il grande Impero venne suddiviso in vari Stati: l'Impero latino, l'Impero di Nicea, l'Impero di Trebisonda e il Despotato d'Epiro. Quest'ultimo Stato, in particolare, fu fondato da Michele I Angelo Comneno Ducas, figlio di Giovanni e quindi nipote di Costantino e Teodora.

La dinastia fu fondata nel XII secolo da Costantino Angelo, un ufficiale di marina originario di Filadelfia in Anatolia (sebbene secondo l'archeologa Wittek-de Jongh gli Angelo fossero latifondisti in Strymon Ptelea[2]), che fu comandante della flotta imperiale in Sicilia e sposò Teodora Comnena, figlia dell'imperatore Alessio I Comneno. Durante il regno di Manuele I Comneno, vari Angeloi raggiunsero il rango di comandanti militari e funzionari dell'impero bizantino.

Nel 1185, Isacco II Angelo nipote di Costantino, depose Andronico I Comneno e fu proclamato imperatore dell'impero romano d'oriente. Gli succedettero dapprima il fratello Alessio III e poi suo figlio Alessio IV. Sotto il regno della dinastia Angelo, l'impero bizantino cadde in preda ai crociati latini e veneziani nella Quarta crociata. Dopo la caduta di Costantinopoli e la creazione dell'Impero latino nel 1204, Angeloi assunsero il potere in Epiro e Tessaglia, nominandosi Angeloi Komnenoi Doukai.

Irene Angela, figlia di Isacco II, sposò Filippo di Svevia, re dei tedeschi. Le loro figlie sposarono con famiglie reali e principesche dell'Europa occidentale. Molte delle famiglie aristocratiche d'Europa di oggi possono dunque essere considerate discendenti degli Angelo.

Michele I Angelo, figlio illegittimo di Giovanni Ducas, fondò il Despotato d'Epiro. Nel 1224 Teodoro, fratellastro di Michele, conquistò il Regno di Tessalonica dai crociati e si proclamò imperatore bizantino (basileus). Sei anni dopo venne tuttavia sconfitto e catturato da Ivan Asen II e durante la sua prigionia suo fratello Manuele Angelo governò la Tessalonica. Gli succedettero i nipoti figli Giovanni e Demetrio. Alla fine, la città venne conquistata dall'imperatore di Nicea Giovanni III Vatatze nel 1246, segnando la fine del dominio degli Angelo a Tessalonica. Nel 1230, Michele II Angelo, figlio di Michele I, si affermò come sovrano di Epiro e Tessaglia. Dopo la morte di Michele II nel 1271, l'Epiro fu governato da suo figlio legittimo Niceforo I, mentre la Tessaglia venne data a un altro suo figlio illegittimo Giovanni I. Nel 1318, Nicola Orsini assassinato il figlio di Niceforo, Tommaso I Angelo, pose fine agli Angelo in Epiro. In Tessaglia, a Giovanni I Angelo succedette il figlio Costantino, seguito da Giovanni II, che regnò dal 1302-1303 fino alla sua morte nel 1318. Nello stesso anno, la Tessaglia venne presa dalla Compagnia Catalana e annessa al Ducato di Atene. Dopo aver ristabilito il controllo bizantino sull'Epiro e la Tessaglia nel 1340, l'imperatore Andronico III Paleologo nominò il Pinkernēs (coppiere) Giovanni Angelo, di altro ramo Angelos e nipote del Megas domestikos Giovanni Cantacuzeno, despota dell'Epiro. Giovanni estese la sua influenza alla Tessaglia nel 1342, ma morì di peste nel 1348. L'Epiro e la Tessaglia furono conquistate dal sovrano serbo Stefano Uroš IV Dušan poco dopo. Discendenti di Giovanni Angelo continuarono a governare la Tessaglia sotto Simeon Uroš e Giovanni Uroš.

Giovanni Uroš, l'ultimo Nemanjić, abdicò in favore di Alessio Angelo Filanthropeno, kaisar della Grande Valacchia (Tessaglia). A lui succedette il fratello Manuele Angelo Filanthropeno e fu l'ultimo sovrano bizantino greco della Tessaglia. Dopo la conquista ottomana della Tessaglia nel 1394, la famiglia Angelo (Filanthropeno) si rifugiò in Serbia. Un nipote di Alessio o di Manuele, Michele Andjelovic, fu funzionario alla corte di Đurađ e Lazar II Branković (ramo serbo). Il fratello di Michele, Mahmud, venne catturato nella sua infanzia dai soldati ottomani, fu portato a Edirne, dove si convertì all'islam. In seguito salì ai più alti ranghi dell'impero ottomano, divenendo Beylerbey di Rumelia nel 1451 e Gran Visir nel 1455. Così, nei negoziati tra il despota serbo Lazar Branković e Maometto II nel 1457, le due parti erano rappresentate dai fratelli Michele e Mahmud Andjelovic.

La famiglia perdurò tuttavia la propria presenza nelle file dell'aristocrazia di Costantinopoli e almeno due suoi esponenti accompagnarono l'Imperatore Paleologo al Concilio di Costanza dove sono riportati dalle fonti come re ("Paulus Angello") e duca[1]. Paolo perì nella difesa di Costantinopoli del 1453, ma assicurò la discendenza propria e del fratello, unitamente al gran magistero dell'Ordine aureato costantiniano (XXXII e XXXIII gran maestri)[3]. Altri rami[4][5] con la caduta di Costantinopoli si recarono nel XV secolo nella Serenissima Repubblica di Venezia e nel Regno delle due Sicilie.

  1. ^ a b Angello al Concilio di Costanza, su digi.ub.uni-heidelberg.de.
  2. ^ The nature of pronoia, ca. 1282–ca. 1371, Cambridge University Press, 3 gennaio 2013, pp. 336-549. URL consultato il 22 settembre 2024.
  3. ^ Cavalieri Costantiniani di San Giorgio, Compendio de' priuilegi imperiali, regij & c. bolle, breui, motuproprij, monitorij, fulminatorij ponteficij, ed altri diplomi dell'Ordine equestre imperiale Angelico aureato costantiniano di S. Giorgio e de' prencipi Angeli Flavii Comneni ... Publicato dal cauliere historico generale dell'Ordine medesimo, presso Andrea Poletti stampatore dell'istess'ordine, 1689. URL consultato il 7 gennaio 2025.
  4. ^ Angelo a Padova nel pre-Concilio di Ferrara, su lavecchiapadova.it.
  5. ^ Angello in Sicilia, su storiamediterranea.it.
  • Àngeli, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º novembre 2015.
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