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Dissoi logoi - Wikipedia

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Dissoi logoi
Titolo originaleΔισσοὶ λόγοι
Altri titoliRagionamenti duplici
Autoreignoto
1ª ed. originaleIV secolo a.C.
Generetrattato
Sottogenereretorico
Lingua originalegreco antico
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Dissòi lógoi (in greco Δισσοὶ λόγοι, "ragionamenti duplici", o anche Διαλέξεις, Dialéxeis) è il titolo con cui viene indicata un'opera anonima scritta in dialetto dorico e riconducibile alla Sofistica dell'inizio del IV secolo a.C.

I Dissòi lógoi sono una serie di discorsi di carattere antilogico: l'autore prende in esame alcuni argomenti, proponendo per ognuno dei quali due discorsi tra di loro contrastanti. Gli argomenti nello specifico sono:

  1. Sul bene e sul male
  2. Sul bello e sul turpe
  3. Sul giusto e l'ingiusto
  4. Sul vero e sul falso
  5. Sulla sapienza e sulla virtù, se insegnabili

I primi tre discorsi sono introdotti dalla frase «Discorsi duplici sono sostenuti…» («Δισσοὶ λόγοι λέγονται»). Gli argomenti e il tono dell'opera (come l'uso di «trucchi sofistici»[1]) la rendono una tipica espressione della cosiddetta "seconda generazione sofistica", ragion per cui viene ragionevolmente datata attorno al 400 a.C.[2]

Nei Dissoi logoi sono sintetizzate influenze provenienti da diverse correnti filosofiche: Rostagni e Untersteiner, negli anni quaranta e cinquanta, parlavano di una doppia influenza, gorgiana e pitagorica,[3] mentre al giorno d'oggi si tende ad attribuire la composizione dell'opera alla scuola protagorea.[4]

Protagora di Abdera, padre della Sofistica, fu anche il primo a sostenere che rispetto a ogni argomento è possibile contrapporre due discorsi contrastanti, uno che lo sostenga e uno che lo neghi (è la cosiddetta antilogica, in linea con la dottrina dell'homo mensura).[5] Nel caso dei Dissoi logoi, si ritiene che possa trattarsi di esercizi di eloquenza composti in una scuola di retorica ispirata agli insegnamenti di Protagora.

  1. ^ W.K.C. Guthrie, The Sophists, Cambridge 1971, p. 317.
  2. ^ W.K.C. Guthrie, The Sophists, cit., p. 316.
  3. ^ M. Untersteiner, I sofisti, Milano 1949, 19962, pp. 464-5.
  4. ^ W.K.C. Guthrie, The Sophists, cit., p. 316; G.B. Keferd, I sofisti, trad. it., Bologna 1988, p. 111.
  5. ^ DK 80A20.
  • Stefano Maso, Carlo Franco (a cura di), Sofisti: Protagora, Gorgia, Dissoi Logoi. Una reinterpretazione dei testi, Bologna, Zanichelli 1995.
  • Stefano Maso (a cura di), Dissoi logoi: edizione criticamente rivista, introduzione, traduzione, commento, Roma, Edizioni di Storia e letteratura, 2018.

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