Disuguaglianza - Wikipedia
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In matematica una disuguaglianza (o diseguaglianza) è una relazione d'ordine totale sull'insieme dei numeri reali o su un suo sottoinsieme, stabilisce cioè una relazione tra i numeri usando i simboli di disuguaglianza, che sono:[1]
(minore)
(maggiore)
(minore o uguale)
(maggiore o uguale)
Le prime due esprimono una disuguaglianza in senso stretto, le ultime due esprimono una disuguaglianza in senso largo.
Gli stessi simboli possono essere utilizzati per "confrontare" due funzioni a valori reali.
La disuguaglianza in senso largo si indica con le scritture equivalenti e
, che si leggono "
è maggiore o uguale a
" e "
è minore o uguale ad
".
La disuguaglianza in senso stretto si indica invece le scritture equivalenti e
, lette "
è maggiore di
" e "
è minore di
".
Questa notazione può essere confusa con la notazione graficamente simile (o
), utilizzata con due diversi significati: sia per indicare che un numero è sufficientemente più grande di un altro ("
è molto maggiore di
"), sia per indicare che una funzione è asintoticamente più grande di un'altra ("
domina
"). In entrambi i casi non è una disuguaglianza, ma solamente una relazione d'ordine parziale, ovvero può non permettere di confrontare tra loro due distinti elementi dell'insieme.
Una relazione d'ordine (larga o stretta) definita in un insieme è totale se, considerati due qualsiasi elementi dell'insieme e
distinti tra loro, risulta sempre che
è in relazione con
, oppure che
è in relazione con
[2].
Una relazione d'ordine non totale è chiamata relazione d'ordine parziale.
Per esempio nell'insieme la relazione "
" è totale perché è possibile mettere a confronto tutti gli elementi dell'insieme. Se invece si considera, nello stesso insieme, la relazione "
multiplo di
", questa è una relazione parziale perché per esempio
non è un multiplo di
.
Se la disuguaglianza è stretta, allora vale la proprietà di tricotomia:
vale una e una sola delle tre relazioni
.
Se la disuguaglianza è larga, allora vale l'antisimmetria:
.
Le disuguaglianze vengono preservate se ad entrambi i termini viene aggiunto o sottratto uno stesso numero[3]:
Lo stesso vale con la disuguaglianza in senso largo.
Questa proprietà indica che confrontare due numeri e
è equivalente a verificare se la loro differenza
è positiva o negativa, ovvero a confrontare
e
. Inoltre
equivale a
, così come
equivale a
.
Questa proprietà in generale descrive i gruppi ordinati.
Le disuguaglianze vengono preservate se entrambi i termini vengono moltiplicati o divisi per uno stesso numero strettamente positivo. Moltiplicando o dividendo per un numero strettamente negativo, invece, le disuguaglianze si scambiano:
Lo stesso vale con la disuguaglianza in senso largo.
Per la precedente proprietà, la seconda riga equivale alla prima, scrivendo al posto di
.
Queste proprietà in generale descrivono gli anelli ordinati e i campi ordinati (o campi reali).
Le disuguaglianze sono alla base della definizione delle funzioni monotòne: le funzioni che conservano o invertono l'ordinamento dei numeri reali, quindi le disuguaglianze, sono funzioni monotone crescenti o decrescenti.
In particolare, le funzioni monotone in senso stretto "mantengono" le disuguaglianze in senso stretto; invece una funzione monotona in senso largo fornisce solamente disuguaglianze in senso largo.
A volte si abusa della notazione per la disuguaglianza, scrivendo anche quando
è una funzione a valori reali. Con questa notazione si intende che
assume solo valori strettamente positivi, ovvero che
per ogni
nel dominio di
. In questo caso si parla si segno di una funzione o, equivalentemente, di insieme di positività di una funzione. Nello stesso modo,
indica che
, ovvero che
per ogni
nel comune dominio di
e
. Lo stesso capita con la disuguaglianza in senso largo.
Quando il dominio delle funzioni non viene specificato, si parla di disequazione.
Alcune "famose" disuguaglianze in matematica sono elencate di seguito.
- disuguaglianza triangolare
- disuguaglianza delle medie
- disuguaglianza di Bernoulli
- disuguaglianza di Bernstein
- disuguaglianza di Bessel
- disuguaglianze di Boole e di Bonferroni
- disuguaglianza di Cantelli
- disuguaglianza di Cauchy-Schwarz
- disuguaglianza di Čebyšëv
- disuguaglianza di Cramér-Rao
- disuguaglianza di Hoeffding
- disuguaglianza di Hölder
- disuguaglianza di Minkowski
- disuguaglianza di Ono
- disuguaglianza di Pedoe
- disuguaglianza di Schur
- disuguaglianza di Weitzenböck
- ^ Massimo Bergamini, Graziella Barozzi, Anna Trifone, Matematica.blu (seconda edizione) Vol.1, Zanichelli - Bologna, 2018, ISBN 978-88-08-22085-1. p.568
- ^ Massimo Bergamini, Graziella Barozzi, Anna Trifone, Matematica.blu (seconda edizione) Vol.1, Zanichelli - Bologna, 2018, ISBN 978-88-08-22085-1. p.236
- ^ Marzia Re Fraschini, Gabriella Grazzi, I principi della matematica (Volume 1), Atlas, 2012, ISBN 978-88-268-1680-7. p.140
- Massimo Bergamini, Graziella Barozzi, Anna Trifone, Matematica.blu (seconda edizione) Vol.1, Zanichelli - Bologna, 2018, ISBN 978-88-08-22085-1.
- Marzia Re Fraschini, Gabriella Grazzi, I principi della matematica (Volume 1), Atlas, 2012, ISBN 978-88-268-1680-7.
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