Endotermia (biologia) - Wikipedia
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In biologia, l'endotermia (dal greco: endon = da dentro; thermos = calore) è la condizione degli organismi viventi la cui temperatura corporea è regolata dalla produzione di calore metabolico interno.[1] È un tipo di termoregolazione. Il suo contrario è chiamato ectotermia.
Sono numerosi i meccanismi che permettono l'endotermia:
- accelerazione metabolica;
- vasodilatazione dei vasi prossimi alla cute, per permettere una migliore dissipazione del calore corporeo;
- vasocostrizione dei vasi prossimi alla cute, per evitare la dispersione del calore corporeo;
- copertura isolante data da specializzazioni cutanee (piumaggio e pelliccia), che formano uno strato di aria ferma fra la pelle e tali specializzazioni;
- copertura isolante data da strati di grasso, dentro e fuori la pelle;
- sudorazione per sottrarre calore al corpo, dato il passaggio dell'acqua da liquida a gassosa;
- ansimo negli animali ricoperti di pelliccia e con poche ghiandole sudoripare, nei quali l'acqua evapora non dalla pelle, ma dall'apparato respiratorio e dalla lingua (saliva);
- brividi, ossia movimento involontario muscolare, atto a generare energia cinetica e quindi calore;
- meccanismi comportamentali, come riposare all'ombra quando fa caldo, o raggrupparsi tutti vicini quando fa freddo.
Rispetto agli animali a sangue freddo, gli animali a sangue caldo hanno:
- maggiori prestazioni fisiche (soprattutto in termini di resistenza);
- minore vulnerabilità alle temperature esterne e quindi capacità di colonizzare ambienti molto freddi;
- maggiore velocità nel procacciarsi il cibo.
- Aumentata richiesta di cibo e quindi minore resistenza al digiuno;
- minore durata della vita (in generale).
- (EN) endotherm, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.