Filologia e critica - Wikipedia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Filologia e Critica | |
---|---|
Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Periodicità | Quadrimestrale |
Genere | Rivista |
Fondazione | 1976 |
Sede | Roma |
Editore | Salerno Editrice |
ISSN | 0391-2493 (WC · ACNP) e 1724-2126 (WC · ACNP) |
Sito web | digital.casalini.it/17242126 |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Filologia e critica è una rivista quadrimestrale fondata nel 1976 diretta da Enrico Malato, Bruno Basile, Renzo Bragantini, Roberto Fedi, Matteo Palumbo, Manlio Pastore Stocchi. Viene pubblicata da Salerno Editrice a Roma.
La rivista riprende nella testata il titolo di un saggio di Lanfranco Caretti[1]. Essa intende la filologia, secondo un concetto più moderno e ampio, come la completa interpretazione e ricostruzione di un testo letterario e indica una ben precisa prospettiva critica come precisa Malato nel primo numero.
"Prospettiva critica"
"Il concetto di filologia comporta un lavoro di ricostruzione anche nel processo creativo di quel testo: ciò che implica necessariamente l'estensione dell'indagine alle ragioni storiche, sociali, culturali che esso esprime".
La rivista si divide in particolari sezioni , "Documenti", Note e Discussioni", che si alternano alle segnalazioni bibliografiche in "Recensioni", "Schedario", "Libri ricevuti" e accoglie numerosi saggi ed analisi di testi italiani, per lo più inediti, di ogni secolo.
Alla parte dedicata alla saggistica si contrappongono numerosi articoli riguardanti le questioni attributive, le varianti, i problemi etimologici, sintattici e lessicali di un testo.
Numerosi gli studiosi collaboratori alla rivista, tra i quali, per citarne alcuni, Lanfranco Caretti, Maurizio Dardano, Giorgio Petrocchi, Gualberto Alvino.
- ^ Lanfranco Caretti, Filologia e critica, Ricciardi, Milano-Napoli, 1955
- Presentazione e notizie, su italinemo.it. URL consultato l'8 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2007).