Governo Depretis VI - Wikipedia
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Governo Depretis VI | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Agostino Depretis (Sinistra storica) |
Coalizione | Sinistra storica, Indipendenti
Appoggio esterno: |
Legislatura | XV |
Giuramento | 30 marzo 1884 |
Dimissioni | 18 giugno 1885 |
Governo successivo | Depretis VII 29 giugno 1885 |
Il Governo Depretis VI è stato il ventitreesimo esecutivo del Regno d'Italia, il sesto guidato da Agostino Depretis.
Esso, nato in seguito alle dimissioni del governo precedente, è stato in carica dal 30 marzo 1884 al 29 giugno 1885 (sebbene già dimissionario dal precedente 18 giugno), per un totale di 456 giorni, ovvero 1 anno, 2 mesi e 30 giorni.
Partito | Presidente | Ministri | Totale | |
---|---|---|---|---|
Sinistra storica | 1 | 8 | 9 | |
Indipendente[1] | - | 2 | 2 |
Con l’appoggio esterno, saltuario, della Destra storica.
NOTA: Ai tempi del Regno d'Italia, poiché secondo lo Statuto Albertino il governo rispondeva nei fatti al solo Re, la fiducia parlamentare in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di un governo palesemente privo di tale supporto). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa dei partiti di massa e con l’introduzione del sistema proporzionale, in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con la Costituzione della Repubblica Italiana. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.
Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
---|---|---|---|
Camera dei deputati[2] | Maggioranza | DEM (289), IND (9) | 298 / 508 |
Appoggio esterno | PLC (147) | 147 / 508 | |
Opposizione | ER/DEM-D. (62)[3], PSRI (1) | 63 / 508 |
- 30 marzo - Il governo giura dinnanzi al Re.
- 15 gennaio - Viene promulgata la Legge per il Risanamento della città di Napoli.
- 18 giugno - La Camera dei Deputati approva con solo quattro voti di scarto (163 favorevoli, 159 contrari) il bilancio degli esteri; vista l'esigua maggioranza, Depretis dichiara le dimissioni del governo e si accinge a formare un nuovo esecutivo, con il beneplacito del Re, in cui assumerà personalmente il dicastero precedentemente occupato da Pasquale Stanislao Mancini.
- 29 giugno - Con il giuramento del nuovo esecutivo termina ufficialmente l’esperienza di governo.
- ^ L’appartenenza al Governo di tali membri rientrava negli ambiti di una conciliazione e concessione politica per poter ottenere un Appoggio esterno da parte della Destra storica.
- ^ Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo era la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
- ^ Tra cui, 44 membri estremi ed i membri della Pentarchia.
- ^ Affiliato alla Destra storica.
- ^ Affiliato alla Sinistra storica.
- Francesco Bartolotta (a cura di), Parlamenti e governi d'Italia dal 1848 al 1970, 2 voll., Vito Bianco Editore, Roma 1971, IIº vol.
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