Inclusione (matematica) - Wikipedia
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In matematica, e in particolare in teoria degli insiemi, l'inclusione, indicata con , è una relazione binaria tra insiemi definita nel seguente modo: "l'insieme
è contenuto o incluso nell'insieme
se, per ogni elemento
, se
appartiene a
allora
appartiene ad
". In simboli, dati due insiemi
e
, si ha:
L'insieme si dice sottoinsieme di
.
Si parla, più propriamente, di inclusione stretta per indicare che ogni elemento di è anche elemento di
ma che esistono elementi di
che non sono elementi di
.
Nel caso in cui tutti gli elementi di appartengono anche a
si parla di sottoinsieme improprio (in altre parole ogni insieme è un sottoinsieme improprio di sé stesso). Si parla di sottoinsieme proprio se almeno un elemento di
non è compreso nell'insieme
, cioè nel caso dell'inclusione stretta.
Il simbolo usato per indicare un sottoinsieme è , mentre il simbolo per indicare un sottoinsieme proprio è
. Tuttavia spesso viene usata una notazione alternativa che indica con
un sottoinsieme e con
un sottoinsieme proprio (quest'ultima si usa anche quando si vuole mettere in evidenza che
non coincide con
).
Analogamente si definisce il concetto di sovrainsieme; il simbolo usato è (oppure
) per il sovrainsieme, e
(oppure
) per il sovrainsieme proprio.
- L'inclusione è una relazione d'ordine largo, cioè è una relazione riflessiva, antisimmetrica e transitiva; quindi valgono:
In particolare, l'antisimmetria della relazione viene tipicamente sfruttata per definire l'uguaglianza di e
:
- "
è uguale
se e solo se
è contenuto in
e
è contenuto in
",
cioè:
- Valgono
- Se
, allora:
Bisogna fare molta attenzione a non confondere il concetto di inclusione con quello di appartenenza.
Esempi:
Il simbolo ⊂, così come ad esempio anche i simboli ∈, ∩, ∪, venne introdotto per la prima volta da Giuseppe Peano nel Formulario mathematico, opera pubblicata nel 1895.
- ^ Eventualmente si deve aggiungere
per avere l'inclusione propria.
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