Jüri Ratas - Wikipedia
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Jüri Ratas | |
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Presidente del Riigikogu | |
Durata mandato | 18 marzo 2021 – 6 aprile 2023 |
Predecessore | Henn Polluaas |
Successore | Lauri Hussar |
Primo ministro dell'Estonia | |
Durata mandato | 23 novembre 2016 – 26 gennaio 2021 |
Presidente | Kersti Kaljulaid |
Predecessore | Taavi Rõivas |
Successore | Kaja Kallas |
Presidente del Consiglio dell'Unione europea | |
Durata mandato | 1º luglio 2017 – 31 dicembre 2017 |
Predecessore | Joseph Muscat |
Successore | Bojko Borisov |
Leader del Partito di Centro Estone | |
In carica | |
Inizio mandato | 5 novembre 2016 |
Predecessore | Edgar Savisaar |
Vicepresidente del Riigikogu | |
In carica | |
Inizio mandato | 10 aprile 2023 |
Predecessore | Martin Helme |
Dati generali | |
Partito politico | Partito di Centro Estone |
Università | Università tecnica di Tallinn |
Jüri Ratas (Tallinn, 2 luglio 1978) è un politico estone, primo ministro dell'Estonia dal 23 novembre 2016 al 26 gennaio 2021.[1]
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d9/Vice_President_of_the_United_States_Mike_Pence_met_with_Prime_Minister_J%C3%BCri_Ratas_%2836265862125%29.jpg/220px-Vice_President_of_the_United_States_Mike_Pence_met_with_Prime_Minister_J%C3%BCri_Ratas_%2836265862125%29.jpg)
Membro del Partito di Centro Estone (EK), è stato sindaco di Tallinn dal 15 novembre 2005 al 5 aprile 2007.
Il 5 novembre 2016 il congresso straordinario del suo partito lo ha eletto come nuovo leader, succedendo al fondatore Edgar Savisaar. Considerato più moderato e filo-occidentale di Savisaar, a seguito della crisi di governo del novembre 2016[2][3] e dell'accordo raggiunto dai tre partiti della nuova coalizione (il Partito di Centro Estone, il Partito Socialdemocratico e il conservatore Unione Patria e Res Publica), il 20 novembre 2016 è stato nominato dalla presidente Kersti Kaljulaid come successore di Taavi Rõivas nell'incarico di primo ministro dell'Estonia[4][5][6]. Dopo aver ricevuto l'approvazione del Riigikogu il 21 novembre con 53 voti a favore, 33 contrari e 7 astenuti[7], Ratas ha presentato il suo nuovo governo alla presidente Kaljulaid nel pomeriggio del 22 novembre[8] e ha ottenuto la fiducia del Parlamento il giorno successivo, entrando così in carica[9].
Il 13 gennaio 2021, a seguito di un'inchiesta per corruzione, che ha coinvolto il Partito di Centro Estone, tra cui Kersti Kracht, ex consigliera del Ministro delle Finanze Martin Helme e Hillar Teder, tra i principali finanziatori del Partito di centro, ha annunciato le proprie dimissioni.[10] Secondo il procuratore generale, Taavi Pern, il Partito di centro e il suo segretario generale, Mihhail Korb, avrebbero chiesto all'imprenditore Hillar Teder di sostenere economicamente con un milione di euro il suo partito alle elezioni locali dell'autunno 2021, a fronte dell'erogazione di un finanziamento di 39 milioni di euro, da parte dell'agenzia pubblica di credito KredEx, poi impiegato per lo sviluppo di un progetto immobiliare a Tallinn.[11]
Jüri Ratas è sposato con Karin Ratas e ha una figlia e tre figli.
- ^ Ratas, Jüri, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ C’è una crisi di governo in Estonia, su ilpost.it, 10 novembre 2016. URL consultato il 10 novembre 2016.
- ^ ESTONIA: Crisi di governo, si dimette il giovane premier Roivas, su eastjournal.net, 14 novembre 2016. URL consultato il 14 novembre 2016.
- ^ (EN) Center-left leader nominated as Estonia's next PM, su reuters.com, 20 novembre 2016. URL consultato il 21 novembre 2016.
- ^ (EN) Juri Ratas is Estonia’s new Prime Minister, su neweurope.eu, 21 novembre 2016. URL consultato il 21 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2019).
- ^ (EN) Estonia’s New Premier Comes From Party With Links to Russia, su nytimes.com, 20 novembre 2016. URL consultato il 21 novembre 2016.
- ^ (EN) Jüri Ratas confirmed prime minister, su news.err.ee, 21 novembre 2016. URL consultato il 22 novembre 2016.
- ^ (EN) President appoints Jüri Ratas' government, su news.err.ee, 23 novembre 2016. URL consultato il 23 novembre 2016.
- ^ (EN) 49th cabinet of Estonia sworn in under Prime Minister Jüri Ratas, su news.err.ee, 23 novembre 2016. URL consultato il 23 novembre 2016.
- ^ (EN) Andrius Sytas, Estonian opposition asked to step in after PM quits over scandal, in Reuters, 13 gennaio 2021. URL consultato il 13 gennaio 2021.
- ^ In Estonia c'è una crisi di governo, su Il Post, 13 gennaio 2021. URL consultato il 13 gennaio 2021.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jüri Ratas
Predecessore | Primo ministro dell'Estonia | Successore | ![]() |
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Taavi Rõivas | 23 novembre 2016-25 gennaio 2021 | Kaja Kallas |
Predecessore | Presidente del Consiglio dell'Unione europea | Successore | ![]() |
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Joseph Muscat | 1º luglio 2017 - 31 dicembre 2017 | Bojko Borisov |
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Presidente del consiglio dei ministri (1918) | Päts (Poska) | ![]() |
Primi ministri (1918-1920) | Päts (Poska) · Strandman · Tõnisson · Birk · Tõnisson · Piip | |
Anziano Capo di Stato (Riigivanem) (1920–1934) | Piip · Päts · Kukk · Päts · Akel · Jaakson · Teemant · Tõnisson · Rei · Strandman · Päts · Teemant · Einbund · Päts · Tõnisson · Päts | |
Primi ministri dell'Estonia | Päts · Päts | |
Protettore-Reggente | Päts | |
Primo ministro (1938–1953) | Eenpalu · Uluots · (Vares)1 · periodo vacante · Tief 2 | |
Primo Ministro in Esilio (1953–1991) | Sikkar · Kint · Warma · Kint · Mark · Penno | |
Primo ministro (dal 1991) | Savisaar · Vähi · Laar · Tarand · Vähi · Siimann · Laar · Kallas · Parts · Ansip · Rõivas · Ratas · Kallas · Michal | |
facente funzioni · 1-Illegalmente installato dalle autorità dell'occupazione sovietica · 2-Prigioniero Sovietico |
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