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Kailash Satyarthi - Wikipedia

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Kailash Satyarthi
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la pace 2014

Kailash Satyarthi, nato Kailash Sharma[senza fonte] (hindi: कैलाश सत्यार्थी; Vidisha, 11 gennaio 1954), è un attivista indiano.

Attivo nel movimento indiano contro il lavoro minorile a partire dal 1990, insieme alla sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan, ha liberato oltre 80.000 bambini da varie forme di schiavitù e aiutandoli con successo nella loro reintegrazione, riabilitazione e formazione.

Ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 2014[1], assieme alla pakistana Malala Yousafzai per le loro lotte in favore dell'educazione e la salvaguardia dei bambini. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione”.

Il suo cognome di nascita è in realtà "Sharma", mutato poi in "Satyarthi" che significa "cercatore di verità", come riferito dallo stesso Kailash.

Nato a Vidisha nel distretto di Madhya Pradesh (India), ha studiato ingegneria elettrica presso l'istituto tecnologico Samrat Ashok di Vidisha, proseguendo poi gli studi post laurea in ingegneria dell'alta tensione. Ha poi insegnato come docente in una scuola di Bhopal per pochi anni. Nel 1980, abbandonò la sua carriera di insegnante e divenne segretario generale del Fronte di Liberazione dalla Schiavitù per Debiti (Bonded Labor Liberation Front); ha anche fondato nello stesso anno il movimento Bachpan Bachao Andolan (Missione Salvare l'Infanzia).

È stato anche coinvolto dal movimento Marcia Globale contro il lavoro dei bambini e dal suo ufficio legale internazionale, il Centro Internazionale sul lavoro e l'educazione minorile, che sono coalizioni di ONG a livello mondiale di insegnanti e sindacalisti. Ha anche ricoperto il ruolo di presidente della coalizione internazionale Campagna Globale per l'Educazione, dalla sua nascita nel 1999 al 2011, essendo stato uno dei suoi quattro fondatori insieme ad ActionAid, Oxfam e la Internazionale dell'Educazione. Inoltre, ha fondato il network Rugmark (ora conosciuto come GoodWeave International) come primo sistema volontario di etichettatura, monitoraggio e certificazione di tappeti fabbricati senza l'utilizzo di lavoro minorile in Asia meridionale.

Quest'ultima organizzazione ha operato una campagna in Europa e negli Stati Uniti alla fine del 1980 e all'inizio del 1990 con l'intento di aumentare la consapevolezza dei consumatori delle questioni relative alla responsabilità delle multinazionali in materia di consumo e commercio socialmente responsabile. Satyarthi ha evidenziato il lavoro minorile come una questione di diritti umani e una questione di benessere e causa di beneficenza: ha sostenuto che il lavoro minorile genera povertà, disoccupazione, analfabetismo, crescita incontrollata della popolazione ed altri problemi sociali. Ha anche avuto un ruolo di collegamento tra il movimento contro il lavoro minorile per il raggiungimento dell'obbiettivo "Istruzione per tutti".

È stato membro di un ufficio istituito dall'UNESCO per esaminare questa tematica ed è stato sul consiglio direttivo dell'organizzazione Fast Track Initiative (ora conosciuta come Global Partnership for Education). Satyarthi fa parte del consiglio direttivo e del comitato di diverse organizzazioni internazionali, tra cui il Centro per le Vittime della Tortura (USA), il Fondo Internazionale del Diritti del Lavoro (USA) e la fondazione Cocoa International. Nel 2014 ha lavorato per portare il lavoro e la schiavitù minorile nell'agenda per lo sviluppo post-2015 degli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.

  • 1993: eletto Ashoka Fellow (USA)
  • 1994: premio internazionale per la pace Aachener (Germania)
  • 1995: premio Trumpeter (USA)
  • 1995: premio per i diritti umani Robert F. Kennedy (USA)
  • 1998: premio Golden Flag (Paesi Bassi)
  • 1999: premio della fondazione Friedrich Ebert (Germania)
  • 2002: medaglia Wallenberg dell'Università del Michigan (USA)
  • 2006: Premio Freedom (USA)
  • 2007: inserimento della lista degli "Eroi che combattono per la fine della schiavitù dei tempi moderni" del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America (USA)
  • 2007: Medaglia d'oro del Senato della Repubblica (Italia)
  • 2008: Premio internazionale Alfonso Comin (Spagna)
  • 2009: Premio Difensori della Democrazia (USA)

Premio Nobel per la Pace - nastrino per uniforme ordinaria

V · D · M

Vincitori del premio Nobel per la pace
1901 - 1925Henry Dunant, Frédéric Passy (1901) · Élie Ducommun, Charles Albert Gobat (1902) · William Randal Cremer (1903) · Istituto di diritto internazionale (1904) · Bertha von Suttner (1905) · Theodore Roosevelt (1906) · Ernesto Teodoro Moneta, Louis Renault (1907) · Klas Pontus Arnoldson, Fredrik Bajer (1908) · Paul-Henri-Benjamin d'Estournelles de Constant, Auguste Beernaert (1909) · Bureau international permanent de la paix (1910) · Tobias Michael Carel Asser, Alfred Hermann Fried (1911) · Elihu Root (1912) · Henri La Fontaine (1913) · Comitato internazionale della Croce Rossa (1917) · Thomas Woodrow Wilson (1919) · Léon Bourgeois (1920) · Hjalmar Branting, Christian Lous Lange (1921) · Fridtjof Nansen (1922) · Austen Chamberlain, Charles Dawes (1925)
1926 - 1950Aristide Briand, Gustav Stresemann (1926) · Ferdinand Buisson, Ludwig Quidde (1927) · Frank Kellogg (1929) · Nathan Söderblom (1930) · Jane Addams, Nicholas Murray Butler (1931) · Norman Angell (1933) · Arthur Henderson (1934) · Carl von Ossietzky (1935) · Carlos Saavedra Lamas (1936) · Robert Cecil (1937) · Ufficio internazionale Nansen per i rifugiati (1938) · Comitato internazionale della Croce Rossa (1944) · Cordell Hull (1945) · Emily Greene Balch, John Mott (1946) · Friends Service Council, American Friends Service Committee (1947) · John Boyd Orr (1949) · Ralph Bunche (1950)
1951 - 1975Léon Jouhaux (1951) · Albert Schweitzer (1952) · George Marshall (1953) · Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (1954) · Lester Pearson (1957) · Georges Pire (1958) · Philip Noel-Baker (1959) · Albert John Luthuli (1960) · Dag Hammarskjöld (1961) · Linus Pauling (1962) · Comitato internazionale della Croce Rossa, Lega delle società della Croce Rossa (1963) · Martin Luther King (1964) · UNICEF (1965) · René Cassin (1968) · Organizzazione internazionale del lavoro (1969) · Norman Borlaug (1970) · Willy Brandt (1971) · Henry Kissinger, Lê Đức Thọ (premio rifiutato) (1973) · Seán MacBride, Eisaku Satō (1974) · Andrej Dmitrievič Sacharov (1975)
1976 - 2000Betty Williams, Mairead Corrigan (1976) · Amnesty International (1977) · Anwar al-Sadat, Menachem Begin (1978) · Madre Teresa di Calcutta (1979) · Adolfo Pérez Esquivel (1980) · Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (1981) · Alva Myrdal, Alfonso García Robles (1982) · Lech Wałęsa (1983) · Desmond Tutu (1984) · International Physicians for the Prevention of Nuclear War (1985) · Elie Wiesel (1986) · Óscar Arias Sánchez (1987) · Forze di peacekeeping delle Nazioni Unite (1988) · Tenzin Gyatso (1989) · Michail Gorbačëv (1990) · Aung San Suu Kyi (1991) · Rigoberta Menchú (1992) · Nelson Mandela, Frederik Willem de Klerk (1993) · Yasser Arafat, Shimon Peres, Yitzhak Rabin (1994) · Józef Rotblat, Pugwash Conferences on Science and World Affairs (1995) · Carlos Filipe Ximenes Belo, José Ramos-Horta (1996) · Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo, Jody Williams (1997) · John Hume, David Trimble (1998) · Medici senza frontiere (1999) · Kim Dae-jung (2000)
2001 - oggiOrganizzazione delle Nazioni Unite, Kofi Annan (2001) · Jimmy Carter (2002) · Shirin Ebadi (2003) · Wangari Maathai (2004) · Agenzia internazionale per l'energia atomica, Muhammad al-Barādeʿī (2005) · Muhammad Yunus, Grameen Bank (2006) · Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, Al Gore (2007) · Martti Ahtisaari (2008) · Barack Obama (2009) · Liu Xiaobo (2010) · Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee, Tawakkul Karman (2011) · Unione europea (2012) · Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (2013) · Kailash Satyarthi, Malala Yousafzai (2014) · Quartetto per il dialogo nazionale tunisino (2015) · Juan Manuel Santos (2016) · Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (2017) · Denis Mukwege, Nadia Murad (2018) · Abiy Ahmed Ali (2019) · Programma alimentare mondiale (2020) · Maria Ressa, Dmitrij Muratov (2021) · Memorial, Centro per le libertà civili, Ales' Bjaljacki (2022), Narges Mohammadi (2023), Nihon Hidankyō (2024)
Controllo di autoritàVIAF (EN296610071 · ISNI (EN0000 0004 0168 5187 · LCCN (ENn2006205796 · GND (DE1146265697 · BNF (FRcb16683033c (data)