L'albergo della felicità - Wikipedia
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L'albergo della felicità | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1935 |
Durata | 73 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | commedia |
Regia | Giuseppe Vittorio Sampieri |
Soggetto | Leo Mezzadri |
Sceneggiatura | Giuseppe Vittorio Sampieri |
Casa di produzione | SACI |
Distribuzione in italiano | Artisti Associati |
Fotografia | Ubaldo Arata |
Montaggio | Giuseppe Fatigati |
Musiche | Gianni Bucceri, Ezio Carabella |
Interpreti e personaggi | |
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L'albergo della felicità è un film del 1935 diretto da Giuseppe Vittorio Sampieri.
In un piccolo paesino siciliano alle pendici dell'Etna, Tre Castagni, una grossa società ha deciso di costruire un lussuoso albergo. L'iniziativa incontra però l'ostilità di un curioso e bizzarro personaggio del paese, Ignazio Privitera, sostenendo la tesi che l'edificio toglierebbe parte del bel panorama. Cercando anche l'aiuto della curia di Siracusa si spinge fino a Venezia nella vana ricerca di documenti che proverebbero la proprietà del terreno su cui deve sorgere l'albergo ad una congregazione religiosa. A poco a poco però, il Privitera, si converte all'iniziativa, diventandone anzi uno dei maggiori finanziatori.
Sandro De Feo su Il Messaggero del 27 gennaio 1935: «[...] il film sembra una passeggiata. Una passeggiata un po' uguale forse, con tappe un po' troppo note per apparire entusiasmanti, ma comunque una passeggiata piena di luce e d'aria. Il racconto s'impiglia un po' e sottostà al carattere turistico del film e così pure i personaggi; essi appaiono qualche volta un pretesto alla lunga gita [...] ma tutti affiatati, senza strafare. La fotografia di Arata, come al solito, eccellente».