Legge elettorale italiana del 1912 - Wikipedia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Legge elettorale italiana del 1912 | |
---|---|
Titolo esteso | Legge 30 giugno 1912 n. 666, contenente il nuovo testo unico della legge elettorale politica. |
Stato | abrogata |
Tipo legge | Legge |
Legislatura | XXIII |
Proponente | Giovanni Giolitti |
Schieramento | Liberali |
Promulgazione | 30 giugno 1912 |
A firma di | Vittorio Emanuele III |
Abrogazione | 1919 |
Testo | |
Legge 30 giugno 1912 n. 666, contenente il nuovo testo unico della legge elettorale politica. |
La legge elettorale italiana del 1912 fu la legge elettorale adottata dal Regno d'Italia nelle elezioni del 1913 (XXIV Legislatura).
La legge, approvata dal quarto governo Giolitti, sostituì la legge elettorale italiana del 1882 (modificata nel 1891), allargando il suffragio a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto 30 anni o che, pur minori di 30 anni ma maggiori di 21, pagassero un'imposta diretta annuale di almeno 19,80 lire, o avessero conseguito la licenza elementare inferiore, oppure avessero prestato il servizio militare. In tal modo il corpo elettorale passò dal 7% al 23,2% della popolazione. Fu mantenuto il sistema maggioritario in vigore dal 1891.
Nel corso dell'iter parlamentare, le Camere rifiutarono quasi all'unanimità di concedere il diritto di voto alle donne: né i liberali né i socialisti gradivano infatti l'idea del suffragio femminile, che si riteneva potesse essere di impronta troppo clericale. Il ripristino del sistema proporzionale è anche rifiutato.
- Legge 30 giugno 1912 n. 666, contenente il nuovo testo unico della legge elettorale politica. (PDF), su storia.camera.it.
- Scheda esplicativa dal sito della Camera dei Deputati.