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Marco Emilio Lepido - Wikipedia

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Marco Emilio Lepido
Interrex della Repubblica romana
Lepido raffigurato su una moneta coniata dalla sua zecca militare itinerante in Italia: si noti il titolo di pontefice massimo.[1]
Nome originaleMarcus Aemilius Lepidus
Nascita90 a.C. circa
Roma
Morte13 a.C.
San Felice Circeo
FigliMarco Emilio Lepido Minore
Quinto Emilio Lepido
GensAemilia
Pretura49 a.C.
47 a.C.
Propretura47-46 a.C.
Consolato46 a.C.
42 a.C.
Proconsolato43-40 a.C. e 38-36 a.C.
Magister equitum46-44 a.C.
Pontificato max44-13 a.C.[2]

Marco Emilio Lepido (in latino: Marcus Aemilius Lepidus; Roma, 90 a.C. circa[3]San Felice Circeo, 13 a.C.[2]) è stato un politico e militare romano, membro del secondo triumvirato assieme a Ottaviano Augusto e Marco Antonio. Ricoprì più volte gli incarichi di console (46 e 42), pretore (49-7), propretore (47-46) e proconsole (43-40 e 38-36), inoltre succedette a Cesare come ultimo pontefice massimo della Repubblica romana (44-13) e fu l’ultimo Magister Equitum (46-4), nonché Interrex (52)[1]. Con la sua morte tutti i poteri andarono a concentrarsi nella figura dell'Imperatore, ruolo ricoperto per primo da Augusto.

Insieme a Ottaviano e Marco Antonio fondò il secondo triumvirato, un accordo secondo il quale a Lepido spettò il proconsolato sulle province di Gallia Narbonense, Spagna Citeriore e Spagna Ulteriore, dopo gli accordi di Brindisi del 40 a.C. Lepido divenne proconsole in Africa Vetus. Dopo aver sconfitto Sesto Pompeo, assieme a Ottaviano, fu abbandonato dalle sue stesse truppe e fu esautorato dalla carica di triumviro per divenire pontefice massimo, fino alla sua morte nel 12 a.C.

Appartenente a un'antica famiglia patrizia, era figlio dell'omonimo Marco Emilio Lepido e fratello del console Lucio Emilio Paolo.

Nel 52 a.C., subito dopo la morte di Publio Clodio Pulcro, fu nominato interrex dal Senato perché convocasse i comitia centuriata. Roma però si trovava in uno stato di anarchia e Lepido rifiutò la convocazione dei comizi per l'elezione dei consoli; per tale motivo la sua casa venne assediata dai partigiani di Clodio e lui a stento riuscì a salvarsi.[4]

Successivamente compì un rapido cursus honorum che lo vide pretore nel 49 a.C., governatore della Spagna Citeriore nel 48-47 a.C. e console nel 46 a.C. grazie all'appoggio di Gaio Giulio Cesare. Negli anni 46-44 a.C. la collaborazione con Cesare divenne ancora più stretta con la nomina di Lepido a magister equitum, seconda carica dello Stato in quegli anni. Fu l’ultimo romano a ricoprire quest’incarico mantenendo poteri militari.

Alla morte di Cesare nel 44 a.C. Lepido era a Roma con una legione, fatto che lo poneva in una situazione di netto vantaggio potendo minacciare vendetta nei confronti dei cesaricidi. Lepido durante la Guerra di Modena si trovava in Spagna a capo di quattro legioni e il suo potere militare era di gran lunga il più consistente fra i possibili alleati di Antonio.

Appoggiò e sostenne Marco Antonio che gli conferì la più alta carica religiosa lasciata vacante dall'assassinio di Cesare, quella di pontifex maximus.

Con l'arrivo a Roma dell'erede di Cesare, Ottaviano, Lepido seguì le sorti di Marco Antonio presentandosi come garante fra i due contendenti alla successione del defunto dittatore e, nell'accordo stretto a Bologna e passato alla storia come Secondo triumvirato, mediante la spartizione delle province a seguito del triumvirato, governò la Gallia Narbonense e le due Spagne, successivamente l'Africa settentrionale.

Fu console per la seconda volta nel 42 a.C., e proconsole l’anno seguente. Nel 40 a.C., con la pace di Brindisi, ottenne le province africane e asiatiche dalla divisione della repubblica con gli altri triumviri, sempre con la carica di proconsole (nuovamente confermata nel 38 a.C.).

Durante la battaglia di Filippi rimase di guardia a Roma.

Lepido, dopo aver aiutato Ottaviano nella lotta contro Sesto Pompeo, pretese per sé il possesso della Sicilia, ma fu abbandonato dalle sue stesse truppe e poi esautorato del suo titolo di triumviro. Lepido si ritirò allora a vita privata in una villa sul Circeo, mantenendo tuttavia la carica di pontefice massimo fino alla morte,[1] avvenuta nel 13 a.C..[2] Da un certo punto di vista la sua morte segna la fine dell'Epoca Repubblicana, essendo stato lui l'unico altro uomo rimasto ad avere poteri considerevoli (pur venendo marginalizzato) oltre ad Augusto.

Sposato con Giunia, sorella di Marco Giunio Bruto, ebbe da lei due figli maschi: Marco e Quinto.

  1. ^ a b c SvetonioAugustus, 31.
  2. ^ a b c Cassio Dione, LIV, 27.2.
  3. ^ Matszak, op. cit., p. 223.
  4. ^ Smith, op. cit., vol. 2º, p. 766.
Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne
  • (EN) Philip Matyszak, Chronicle of the Roman Republic. The rulers of Ancient Rome from Romulus to Augustus, New York, Thames & Hudson, 2003. ISBN 0-500-05121-6.
  • (EN) William Smith (a cura di), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, Boston, Little, Brown and Company, 1867.
Predecessore Triumvir Rei Publicae Constituendae Consulari Potestate Successore
- 43 a.C. - 38 a.C. Marco Emilio Lepido I
con Marco Antonio e Gaio Giulio Cesare Ottaviano con Marco Antonio e Gaio Giulio Cesare Ottaviano
Marco Emilio Lepido 38 a.C. - 33 a.C. - II
con Marco Antonio e Gaio Giulio Cesare Ottaviano con Marco Antonio e Gaio Giulio Cesare Ottaviano
Predecessore Consoli romani Successore
Quinto Fufio Caleno,
Publio Vatinio
46 a.C.
con Gaio Giulio Cesare III
Gaio Giulio Cesare IV,
(sine collega)
I
Aulo Irzio,
Gaio Vibio Pansa
42 a.C.
Lucio Munazio Planco
Publio Servilio Vatia Isaurico II,
Lucio Antonio
II
Predecessore Pontefice massimo Successore
Gaio Giulio Cesare 44 a.C. - 13 a.C. Imperatore Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto

V · D · M

Gens Aemilia Lepida

Gens Aemilia - cognomen: Lepidi

Albero genealogico
degli Aemili Lepidi
(232 a.C.-39 d.C.)[1][2]
Marco Emilio Lepido
cos. 285
Marco Emilio Lepido
Marco Emilio Lepido
cos. 232
Quinto Emilio LepidoMarco Emilio Lepido
praet. 213
Lucio Emilio Lepido
Marco Emilio Lepido
cos. 187, 175
pontifex maximus 180-152
Manio Emilio Lepido
Marco Emilio Lepido
trib. mil. 190
Quinto Emilio LepidoMarco Emilio Lepido
cos. 158
Marco Emilio Lepido Porcina
cos. 137
Marco Emilio Lepido
cos. 126
Marco Emilio Lepido
cos. 78
Appuleia SaturninaMamerco Emilio Lepido
Lucio Emilio Lepido Paolo
cos. 50
Lucio Cornelio
Scipione Emiliano
Marco Emilio Lepido
cos. 46, 42
III VIR RPC
Giunia SecondaMamerco Emilio Liviano
cos. 77
Cornelia SillaManio Emilio Lepido
cos. 66
Cornelia ScipioneLucio Emilio Lepido Paolo
cos. suff. 34
Claudia Marcella minoreMarco Emilio LepidoServiliaQuinto Emilio LepidoEmilia LepidaMetello Scipione
cos. 52
Quinto Emilio Lepido
cos. 21
Lucio Emilio Paolo
cos. 1 d.C.
Giulia minoreMarco Emilio Lepido
cos. 6 d.C.
Vipsania MarcellaEmilia PaolaLucio Munazio PlancoPaolo Emilio RegoloPublio Sulpicio Quirinio
cos. 12
Emilia LepidaManio Emilio Lepido
cos. 11 d.C.
Emilia LepidaMarco Giunio Silano Torquato
cos. 19 d.C.
Marco Emilio LepidoDrusillaEmilia LepidaDruso CesareGalba
imp. 68-69 d.C.
Emilia Lepida

Nota: la linea tratteggiata indica il matrimonio


  1. ^ Michael Harlan, Roman Republican Moneyers and their Coins 63 BC - 49 BC, Londra, Seaby, 1995, pag. 3.
  2. ^ Ronald Syme, L'aristocrazia augustea, Rizzoli Libri, Milano, 1993, ISBN 978-8817116077, tavola IV.

V · D · M

Guerra civile romana (44-31 a.C.)
guerra civile romana
(44-31 a.C.)
Eventi e fontiGuerra civile romana (44-31 a.C.) · Cesaricidio · Secondo triumvirato · Cronologia della guerra civile romana (44-31 a.C.) · Fonti e storiografia
Scenario geopoliticoRepubblica romana · Regno tolemaico d'Egitto
Guerre / battaglie(43 a.C.) Guerra di Modena (battaglie di: Forum Gallorum e Modena) · (42 a.C.) Filippi · (41-40 a.C.) Guerra di Perugia · (36 a.C.) battaglia di Nauloco · (31 a.C.) battaglia di Azio · (30 a.C.) assedio di Alessandria d'Egitto
ProtagonistiTriumviri: Ottaviano · Marco Antonio · Marco Emilio Lepido
Cesaricidi: Marco Giunio Bruto · Gaio Cassio Longino · Servio Sulpicio Galba · Quinto Ligario · Lucio Minucio Basilo · Publio Servilio Casca · Gaio Servilio Casca · Decimo Giunio Bruto Albino · Lucio Tillio Cimbro · Gaio Trebonio · Lucio Cassio Longino · Gaio Cassio Parmense · Gneo Domizio Enobarbo · Sestio Quintilio Varo · Cecilio Bucoliano · Bucoliano Cecilio · Rubrio Ruga · Marco Spurio · Publio Sesto Nasone · Lucio Ponzio Aquila · Publio Decimo Turullio · Pacuvio Antistio Labeone
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