Luigi Masini - Wikipedia
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Luigi Masini | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | II legislatura |
Gruppo parlamentare | Partito Socialista |
Collegio | Bergamo Brescia |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Titolo di studio | generale |
Professione | militare |
Luigi Masini nome di battaglia "Fiore"[1] (Firenze, 26 ottobre 1889 – Bergamo, 15 marzo 1959) è stato un militare, partigiano e politico italiano.
Suo padre era un mazziniano eletto in parlamento tra i repubblicani nei primi del Novecento.
Nel 1911 entra nel corso ufficiali di complemento, ne esce sottotenente e viene assegnato al 21º Reggimento di Fanteria. Partecipa alla guerra in Libia, al termine della quale entra in servizio permanente e chiede di essere assegnato al corpo degli Alpini, dove viene inquadrato nel Battaglione Belluno. Partecipa alla prima guerra mondiale, nella quale riceve la medaglia d'argento al valor militare.
Nel 1926 è trasferito al 5º Reggimento Alpini, col grado di maggiore e il ruolo di comandante del battaglione "Tirano"; nel 1928 diventa il direttore della Scuola di Specializzazione Alpina. Nel 1933, come tenente colonnello, contribuisce alla fondazione della "Scuola Centrale Militare di Alpinismo" ad Aosta, l'attuale Centro Addestramento Alpino, e l'anno successivo ne diviene il comandante.
Non essendo allineato al regime, viene trasferito prima negli uffici del Corpo d'armata a Firenze, e successivamente, promosso generale, al comando del 4º settore Varaita-Po della Guardia di Frontiera. Trasferito il 20 dicembre 1942 al comando della 3ª brigata alpina di marcia, ancora a Tolmino, qui entra in contatto con il movimento antifascista. Con l'Armistizio di Cassibile riesce a sfuggire alla cattura da parte dei Tedeschi, ed entra a far parte delle Brigate Fiamme Verdi, con le quali a capo di 7000 uomini opera nelle valli bresciane, bergamasche, in Brianza e val d'Ossola.
Eletto commissario del Club Alpino Italiano, riorganizza la struttura associativa e opera per la ristrutturazione di molti rifugi distrutti durante il periodo bellico. Nel 1953 viene eletto alla Camera dei Deputati, per la circoscrizione di Bergamo - Brescia, con il Partito Socialista Italiano.
- ^ Oppure "A. Fiori", cfr. Piero Gerola, "Nella notte ci guidano le stelle", Brescia 1987.
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Alpini | |||||||
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Struttura odierna Comando truppe alpine | Vicecomandante truppe alpine / Comando divisione "Tridentina" (Comando e supporti tattici)
Brigata alpina "Taurinense" (Comando e supporti tattici – 2º Reggimento – 3º Reggimento – 9º Reggimento – 1º Reggimento artiglieria – 32º guastatori – Nizza Cavalleria) | ![]() | |||||
Comando truppe alpine del passato | Corpo d'armata alpino · 4º Corpo d'armata alpino | ||||||
Divisioni storiche | 1ª Taurinense · 2ª Tridentina · 3ª Julia · 4ª Cuneense · 5ª Pusteria · 6ª Alpi Graie | ||||||
Brigate storiche | Brigata alpina "Cadore" · Brigata alpina "Orobica" · Brigata alpina "Tridentina" | ||||||
Reggimenti |
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Battaglioni/Gruppi |
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