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Mairead Corrigan - Wikipedia

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Mairead Corrigan
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la pace 1976

Mairead Corrigan (conosciuta anche come Mairead Corrigan-Maguire; Belfast, 27 gennaio 1944) è una pacifista britannica, cofondatrice, con Betty Williams, della Community of Peace People, un'organizzazione a favore della pace nel conflitto nordirlandese. Insieme alla Williams, vinse il premio Nobel per la pace nel 1976.[1]

Figlia di un macellaio e di una casalinga. Nata in una famiglia di religione cattolica, studiò alla St Teresa's Prymary School e alla St. Dominc's Grammar school, prima di trovare lavoro come segretaria. Ha iniziato a interessarsi di diritti umani dopo che tre suoi nipoti furono investiti e uccisi da un'automobile, il cui guidatore, un militante del Provisional Irish Republican Army, era stato colpito dal fuoco di un soldato. Fa parte di un movimento pro-life ed è contro l'aborto, la pena di morte e l'eutanasia. Nel 2009 si è schierata contro il Premio Nobel per la pace a Barack Obama.

Mairead Corrigan fa parte del comitato di patrocinio del Coordinamento internazionale per il Decennio. Nell'aprile del 2007, ha partecipato a una manifestazione contro la costruzione della barriera di separazione israeliana presso il villaggio palestinese di Bil'in ed è stata colpita da un proiettile di gomma e da gas lacrimogeno.[2]

Nel 2010 è stata coinvolta negli eventi successivi all'Incidente della Freedom Flotilla, nel tentativo da parte della nave Rachel Corrie di violare il blocco israeliano della Striscia di Gaza.

Oltre al premio Nobel, nel 1990 Mairead Corrigan ha ottenuto il premio Pacem in Terris, così chiamato per ricordare l'omonima enciclica di Papa Giovanni XXIII. Inoltre, le è stato assegnato il Norwegian People's Prize.

  1. ^ (EN) Il premio Nobel per la pace del 1976, su nobelprize.org. URL consultato il 23 gennaio 2008.
  2. ^ (EN) Mairead Corrigan, End the Occupation Now, dal sito CommonDreams.org, su commondreams.org. URL consultato il 23 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2009).

V · D · M

Vincitori del premio Nobel per la pace
1901 - 1925Henry Dunant, Frédéric Passy (1901) · Élie Ducommun, Charles Albert Gobat (1902) · William Randal Cremer (1903) · Istituto di diritto internazionale (1904) · Bertha von Suttner (1905) · Theodore Roosevelt (1906) · Ernesto Teodoro Moneta, Louis Renault (1907) · Klas Pontus Arnoldson, Fredrik Bajer (1908) · Paul-Henri-Benjamin d'Estournelles de Constant, Auguste Beernaert (1909) · Bureau international permanent de la paix (1910) · Tobias Michael Carel Asser, Alfred Hermann Fried (1911) · Elihu Root (1912) · Henri La Fontaine (1913) · Comitato internazionale della Croce Rossa (1917) · Thomas Woodrow Wilson (1919) · Léon Bourgeois (1920) · Hjalmar Branting, Christian Lous Lange (1921) · Fridtjof Nansen (1922) · Austen Chamberlain, Charles Dawes (1925)
1926 - 1950Aristide Briand, Gustav Stresemann (1926) · Ferdinand Buisson, Ludwig Quidde (1927) · Frank Kellogg (1929) · Nathan Söderblom (1930) · Jane Addams, Nicholas Murray Butler (1931) · Norman Angell (1933) · Arthur Henderson (1934) · Carl von Ossietzky (1935) · Carlos Saavedra Lamas (1936) · Robert Cecil (1937) · Ufficio internazionale Nansen per i rifugiati (1938) · Comitato internazionale della Croce Rossa (1944) · Cordell Hull (1945) · Emily Greene Balch, John Mott (1946) · Friends Service Council, American Friends Service Committee (1947) · John Boyd Orr (1949) · Ralph Bunche (1950)
1951 - 1975Léon Jouhaux (1951) · Albert Schweitzer (1952) · George Marshall (1953) · Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (1954) · Lester Pearson (1957) · Georges Pire (1958) · Philip Noel-Baker (1959) · Albert John Luthuli (1960) · Dag Hammarskjöld (1961) · Linus Pauling (1962) · Comitato internazionale della Croce Rossa, Lega delle società della Croce Rossa (1963) · Martin Luther King (1964) · UNICEF (1965) · René Cassin (1968) · Organizzazione internazionale del lavoro (1969) · Norman Borlaug (1970) · Willy Brandt (1971) · Henry Kissinger, Lê Đức Thọ (premio rifiutato) (1973) · Seán MacBride, Eisaku Satō (1974) · Andrej Dmitrievič Sacharov (1975)
1976 - 2000Betty Williams, Mairead Corrigan (1976) · Amnesty International (1977) · Anwar al-Sadat, Menachem Begin (1978) · Madre Teresa di Calcutta (1979) · Adolfo Pérez Esquivel (1980) · Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (1981) · Alva Myrdal, Alfonso García Robles (1982) · Lech Wałęsa (1983) · Desmond Tutu (1984) · International Physicians for the Prevention of Nuclear War (1985) · Elie Wiesel (1986) · Óscar Arias Sánchez (1987) · Forze di peacekeeping delle Nazioni Unite (1988) · Tenzin Gyatso (1989) · Michail Gorbačëv (1990) · Aung San Suu Kyi (1991) · Rigoberta Menchú (1992) · Nelson Mandela, Frederik Willem de Klerk (1993) · Yasser Arafat, Shimon Peres, Yitzhak Rabin (1994) · Józef Rotblat, Pugwash Conferences on Science and World Affairs (1995) · Carlos Filipe Ximenes Belo, José Ramos-Horta (1996) · Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo, Jody Williams (1997) · John Hume, David Trimble (1998) · Medici senza frontiere (1999) · Kim Dae-jung (2000)
2001 - oggiOrganizzazione delle Nazioni Unite, Kofi Annan (2001) · Jimmy Carter (2002) · Shirin Ebadi (2003) · Wangari Maathai (2004) · Agenzia internazionale per l'energia atomica, Muhammad al-Barādeʿī (2005) · Muhammad Yunus, Grameen Bank (2006) · Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, Al Gore (2007) · Martti Ahtisaari (2008) · Barack Obama (2009) · Liu Xiaobo (2010) · Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee, Tawakkul Karman (2011) · Unione europea (2012) · Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (2013) · Kailash Satyarthi, Malala Yousafzai (2014) · Quartetto per il dialogo nazionale tunisino (2015) · Juan Manuel Santos (2016) · Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (2017) · Denis Mukwege, Nadia Murad (2018) · Abiy Ahmed Ali (2019) · Programma alimentare mondiale (2020) · Maria Ressa, Dmitrij Muratov (2021) · Memorial, Centro per le libertà civili, Ales' Bjaljacki (2022), Narges Mohammadi (2023), Nihon Hidankyō (2024)
Controllo di autoritàVIAF (EN25854606 · ISNI (EN0000 0000 6158 4004 · LCCN (ENn77015939 · GND (DE136901441