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Attributi araldici di modifica - Wikipedia

Gli attributi araldici di modifica sono quelli che definiscono le modifiche, sia di forma che di smalto, apportate a una pezza o una figura che compare in uno stemma.

In questa categoria possono rientrare gli attributi che indicano che una parte di figura (o pezza) è di smalto diverso da quello della intera figura, oppure quelli che indicano che la parte di figura (o pezza) in argomento è stata variata nella forma o nella posizione, oppure che la figura (o pezza) è dotata di elementi accessori di cui normalmente non dispone.

In questa categoria si possono far rientrare anche gli attributi che definiscono il campo quando è seminato di figure uguali tutte dello stesso smalto, ripetute in file parallele sfalsate tra loro con un passo pari alla metà della distanza tra due figure adiacenti (nei campi definiti da un seminato è essenziale che le figure che si trovano sui lati dello scudo siano tagliate a metà dai bordi; se invece rimangono integre non si tratta di un seminato e si deve allora blasonare il numero esatto di figure).

Gli attributi più usati sono:

Accampanato è un termine utilizzato in araldica quale attributo di animali col campanaccio al collo.[1]

Taluni araldisti preferiscono il termine clarinato che deriva direttamente dall'originale francese. È usato anche il sinonimo squillato.

  • Due mucche accampanate d'azzurro. (Stemma di Andorra)

    Due mucche accampanate d'azzurro. (Stemma di Andorra)

  • Mucca accampanata d'argento (Borja)

    Mucca accampanata d'argento (Borja)

Accartocciato è un termine utilizzato in araldica per definire la foggia sagomata e ritorta degli scudi.[1]

Alcuni autori hanno sostenuto, peraltro senza prove evidenti, che tale forma di scudo, in cui i lembi sono arrotolati su stessi come un cartoccio, fosse usata preferibilmente da letterati e uomini di legge.

  • Lecco

    Lecco

  • Bologna

    Bologna

  • Savona

    Savona

  • Varazze

    Varazze

Acceso è un termine utilizzato in araldica per indicare una torcia o un rogo con la fiamma di colore particolare e degno di essere blasonato.

Il termine è utilizzato anche per un animale i cui occhi siano di colore diverso dal naturale. In questo caso è però preferibile definire l'animale come allumato o illuminato.

Accovacciato è un termine utilizzato in araldica ed è detto della fiera appiattata nel covo.[2]

Affibbiato è un termine utilizzato in araldica per indicare l'aggiunta di fibbie di smalto diverso[1].

  • Due tigri affibbiate d'oro

    Due tigri affibbiate d'oro

Affustato è un termine utilizzato in araldica per i cannoni, nei quali il pezzo è incavalcato sull'affusto di smalto diverso[1].

Aggiogati è un termine utilizzato in araldica per indicare due animali uniti dallo stesso giogo. L'immagine è utilizzata come simbolo di concordia.[3]

Aggruppato è un termine utilizzato in araldica per gli animali seduti che hanno la testa nascosta sotto l'ala o nel petto. In questa posizione sono frequentemente effigiati draghi e conigli.

  • D'azzurro, alla fascia d'oro, sormontata da un sole dello stesso, e accompagnata in punta da un coniglio aggruppato d'argento (famiglia Coniglio di Sicilia)[4]

    D'azzurro, alla fascia d'oro, sormontata da un sole dello stesso, e accompagnata in punta da un coniglio aggruppato d'argento (famiglia Coniglio di Sicilia)[4]

Taluni araldisti impiegano questo termine anche per indicare animali seduti sul treno posteriore e con la testa alzata, ma in questo caso è preferibile seduto.

Alato è un termine utilizzato in araldica per le figure che sono, artificialmente, munite di ali, o per gli animali che hanno ali di smalto differente [1]. Il termine è anche usato per i mulini a vento con le pale di smalto differente.

  • Leone alato (Leone di San Marco)

    Leone alato (Leone di San Marco)

  • Leone alato (Stemma di Venezia)

    Leone alato (Stemma di Venezia)

Alettato è un termine utilizzato in araldica per le pinne dei pesci di smalto variato da quello del corpo.[5]

Altri araldisti preferiscono il termine pinnato.

  • Di rosso, al pesce d'argento, alettato d'oro.

    Di rosso, al pesce d'argento, alettato d'oro.

All'antica è un termine utilizzato in araldica per indicare corone, lambelli, vesti, cappelli, armi, lettere di foggia arcaica, ecc.

  • Di rosso, al lambello di tre punte all'antica d'argento.

    Di rosso, al lambello di tre punte all'antica d'argento.

  • Scudo sormontato da una corona all'antica.

    Scudo sormontato da una corona all'antica.

Allumato è un termine utilizzato in araldica per indicare lo smalto diverso degli occhi.[6]

  • Di rosso, al leone d'oro, allumato d'azzurro.

    Di rosso, al leone d'oro, allumato d'azzurro.

  • Di rosso, al leone d'oro, allumato di porpora.

    Di rosso, al leone d'oro, allumato di porpora.

  • Di rosso, al leone d'oro allumato di rosso[4]

    Di rosso, al leone d'oro allumato di rosso[4]

Animato è un termine utilizzato in araldica per indicare un cavallo in corsa e con gli occhi di smalto diverso da quello del corpo.

Anguifero è un termine utilizzato in araldica: che termina in due serpi, addossati e pendenti.[1]

Talora è usato anche il sinonimo serpentifero.

Annodato è un termine utilizzato in araldica per la coda del leone quando ha dei nodi, o per una fascia o altra pezza quando presenta un nodo[7] o una protuberanza circolare al centro.

  • D'oro, al leone di nero, con la coda forcata, annodata e passata in decusse (Bruyères-le-Châtel, Francia)

    D'oro, al leone di nero, con la coda forcata, annodata e passata in decusse (Bruyères-le-Châtel, Francia)

  • Di rosso, alla fascia annodata d'oro.

    Di rosso, alla fascia annodata d'oro.

Aperto è un termine utilizzato in araldica:

  • per gli edifici colla apertura delle porte di smalto diverso dalla costruzione o dal campo;
  • per le porte colle bande aperte;
  • per i compassi, le forbici, gli elmi;
  • per le melegrane spaccate;
  • per le ali degli uccelli che si allontanano dal corpo;
  • per un libro schiuso.

[1]

  • Compasso d'oro aperto (Stemma di Sesto Fiorentino)

    Compasso d'oro aperto (Stemma di Sesto Fiorentino)

  • Castello aperto di nero (Stemma di Serra Riccò)

    Castello aperto di nero (Stemma di Serra Riccò)

  • Castello aperto di nero (Stemma di Moneglia)

    Castello aperto di nero (Stemma di Moneglia)

  • Castello aperto del campo, cioè di rosso (Stemma di Zinasco)

    Castello aperto del campo, cioè di rosso (Stemma di Zinasco)

  • Melagrane aperte

    Melagrane aperte

  • Libro aperto

    Libro aperto

  • Libro aperto (Università di Oxford)

Appalmato è un termine utilizzato in araldica per la mano schiusa che mostra la palma; essendo questa la posizione normale è un qualificativo inutile[1].

In realtà viene solitamente utilizzato per indicare che la mano descritta è la mano destra. Assume spesso il significato simbolico di libertà.

  • Tre mani appalmate al naturale (famiglia Lanjuinais)

    Tre mani appalmate al naturale (famiglia Lanjuinais)

  • Mano appalmata d'argento (Iléana Manos)

    Mano appalmata d'argento (Iléana Manos)

  • Mano appalmata d'oro

    Mano appalmata d'oro

  • Mano appalmata d'oro

    Mano appalmata d'oro

Ardente è un termine utilizzato in araldica per indicare oggetti che si figurano con fiamme[1].

  • Castello d'argento, ardente al naturale (Sarego)

    Castello d'argento, ardente al naturale (Sarego)

  • Tronco ardente (Ferno)

    Tronco ardente (Ferno)

  • Falò ardente d'oro

    Falò ardente d'oro

Armato è un termine utilizzato in araldica per indicare un elemento "qualificativo di disposizione, per le unghie dei leoni, gli artigli delle aquile, per il corno del liocorno, i denti dell'elefante e del cinghiale, i ferri delle frecce od armi da getto; le capocchie dei martelli, le braccia o gambe vestite delle loro armature ecc."

Qualifica un soldato, un cavaliere, delle braccia o delle gambe quando sono coperti da un'armatura, oppure un braccio o una mano dotati di una spada o altra arma. Il termine è utilizzato anche per definire gli animali con artigli, unghie, denti, corna e simili di colore diverso da quello del corpo. Si impiega per definire armi o strumenti (lance, alabarde, frecce, ecc) che hanno la punta di colore diverso da quello del fusto. È impiegato infine per qualificare un arco munito di freccia. Molti araldisti, parlando dei denti o dei corni degli animali, preferiscono i termini difeso (per il cinghiale, l'elefante ed il liocorno), dentato (per gli altri animali) e imbeccato (per gli altri uccelli).

  • Destrocherio armato (Crema)

    Destrocherio armato (Crema)

  • Pantera d'azzurro armata d'oro (Famiglia Starhemberg)

    Pantera d'azzurro armata d'oro (Famiglia Starhemberg)

  • Aquila armata d'oro (Milazzo)

    Aquila armata d'oro (Milazzo)

  • Leone armato di rosso

    Leone armato di rosso

  • Cinghiale armato (o difeso) d'argento

    Cinghiale armato (o difeso) d'argento

  • Unicorno armato d'oro

    Unicorno armato d'oro

Astato è un termine utilizzato in araldica se, nelle armi in asta, il legno ha diverso lo smalto dal ferro.[1]

Attortigliato è un termine utilizzato in araldica per il tortiglione che cinge la fronte e la nuca dei mori.[1]

Vedi imbavagliato.

Vedi imbavagliato.

Banderuolato è un termine utilizzato in araldica per indicare torri, castelli, lance con banderuole o pennoncelli svolazzanti[1] e a navi che battono una bandiera a fiamma.

Barbato è un termine utilizzato in araldica per indicare i bargigli del gallo, e le barbette dei becchi, dei liocorni e dei delfini.[1]

Alcuni araldisti usano, per i galli, il termine bargigliato.

  • Galli di nero barbati di rosso

    Galli di nero barbati di rosso

  • Di verde, al gallo d'argento barbato d'oro

    Di verde, al gallo d'argento barbato d'oro

Barbuto è un termine utilizzato in araldica per indicare la barba umana[1].

  • Volto umano barbuto al naturale (Barberino di Mugello)

    Volto umano barbuto al naturale (Barberino di Mugello)

  • Tre uomini barbuti al naturale

    Tre uomini barbuti al naturale

  • Uomo barbuto di nero

    Uomo barbuto di nero

Bardato è un termine utilizzato in araldica per indicare un cavallo colle barde, cioè guarnito del completo finimento di guerra.[1]

Vedi barbato.

Vedi battagliato.

Battagliato è un termine utilizzato in araldica quando nella campana spenzola, con smalto diverso, il battente, battaglio o battacchio[1].

  • Di verde, alla campana d'oro, battagliata di rosso

    Di verde, alla campana d'oro, battagliata di rosso

Bendato è un termine utilizzato in araldica quando le teste de' Mori hanno la benda sugli occhi.[1]

  • Mori bendati (Sardegna)

Bobinato è un termine utilizzato in araldica per indicare che la bobina di filo del fuso è di smalto diverso.

  • D'azzurro, al fuso d'oro, bobinato d'argento.

    D'azzurro, al fuso d'oro, bobinato d'argento.

Bordonato è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura colle estremità tonde quasi fatte al tornio, come nei bordoni.[1]

Bottonato è un termine utilizzato in araldica come

  • qualificativo del bottone, o bocciolo della rosa araldica, quand'è diversamente smaltato;
  • o dei bottoni chiusi del rosaio naturale;
  • o quando, con smalto speciale, si facessero spiccare i bottoni delle vesti.

[1]

Il termine viene correntemente utilizzato anche per indicare la caratteristica forma del giglio di Firenze.

  • Rosa d'argento, bottonata d'oro (Rosa di York)

    Rosa d'argento, bottonata d'oro (Rosa di York)

  • Rosa di rosso, bottonata d'argento

    Rosa di rosso, bottonata d'argento

Brisato è un termine utilizzato in araldica per indicare:

Bullettato è un termine utilizzato in araldica per indicare ferri di cavallo, armature, ed altri oggetti, come grate e cancelli, guerniti di chiodi o bullette, colle capocchie di altro smalto. [1]

Cancellato è un termine utilizzato in araldica per indicare lo scudo caricato di non meno di tre cotisse poste in banda ed altrettante cotisse poste in sbarra; tra le cotisse, intrecciate e sovrapposte le une alle altre, si scorge lo smalto del campo. Lo schema del cancellato si può applicare a tutte le pezze e figure araldiche: in questo caso è spesso utilizzato il termine graticolato.

Il termine cancellato è anche impiegato per indicare l'edificio munito di cancello, talora di smalto diverso.

Si usa il termine cancellato ad erpice per indicare il cancellato che presenta dei lunghi chiodi uscenti dai punti di incrocio delle cotisse, in forma che richiama l'omonimo attrezzo agricolo.

  • D'argento, cancellato ad erpice d'azzurro, al capo dello stesso (Ylihärmä, Finlandia)

    D'argento, cancellato ad erpice d'azzurro, al capo dello stesso (Ylihärmä, Finlandia)

  • D'oro, cancellato d'azzurro

    D'oro, cancellato d'azzurro

  • D'oro, cancellato di rosso

    D'oro, cancellato di rosso

  • D'argento, cancellato d'azzurro

    D'argento, cancellato d'azzurro

Capelluto è un termine utilizzato in araldica per indicare la chioma, non al naturale, e diversa dalle smaltature del capo sul quale crebbe.[1]

  • D'argento, alla testa d'uomo, capelluto di rosso.

    D'argento, alla testa d'uomo, capelluto di rosso.

Castrato è un termine utilizzato in araldica per indicare l'animale araldico privato degli organi genitali.[1]

Altri utilizzano il termine evirato.

  • D'azzurro, al leopardo evirato d'oro.

    D'azzurro, al leopardo evirato d'oro.

Vedi con saracinesca.

Vedi codato.

Cerchiato è un termine utilizzato in araldica per i cerchi delle botti, tinozze, mastelli, vasi, globi ecc.[1]

  • D'argento, al barile al naturale, cerchiato di nero.

    D'argento, al barile al naturale, cerchiato di nero.

Cinghiato è un termine utilizzato in araldica per indicare cignali, porci, cavalli, elefanti e persino pesci colla cinghia attorno al corpo[1].

Taluni araldisti ricorrono anche al termine stolato.

Vedi accampanato.

Codardo è un termine utilizzato in araldica per indicare il leone, o il leopardo, con la coda rivolta in basso e passata tra le zampe posteriori; è marchio di infamia

Codato (in francese: pautré) è un termine utilizzato in araldica per indicare la coda di un altro smalto, per animali e comete e, forse, per pesci.[1]

Collarinato è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale che porta il collare. Il levriere, a differenza del bracco, si figura sempre collarinato.

Colla spera è un termine utilizzato in araldica per indicare una stella con aureola luminosa e raggiante.[1]

Con saracinesca è un termine utilizzato in araldica quando un edificio ne è munito.

[1] Pochi araldisti usano il termine caterattato.

Contrappalmato è un termine utilizzato in araldica per la mano schiusa che mostra il dorso; senza altra blasonatura si tratta della mano destra.

  • Mano contrappalmata al naturale

    Mano contrappalmata al naturale

Coperto è un termine utilizzato in araldica per le torri, col tetto a cocuzzolo; per gli edifici, coi tetti di altro smalto; per le coppe ed i vasi chiusi da coperchio[1].

Taluni utilizzano per i tetti anche il sinonimo tegolato.

  • Torre coperta

    Torre coperta

  • Torre merlata e coperta d'oro (Territorio di Belfort, Francia)

    Torre merlata e coperta d'oro (Territorio di Belfort, Francia)

  • Torre di rosso coperta d'azzurro (Ratzeburg, Germania)

    Torre di rosso coperta d'azzurro (Ratzeburg, Germania)

  • Castello con tre torri tegolate d'oro

    Castello con tre torri tegolate d'oro

  • Di rosso, a tre coppe coperte d'oro (famiglia Butler)

    Di rosso, a tre coppe coperte d'oro (famiglia Butler)

Cordato è un termine utilizzato in araldica per la corda, di differente smalto, nell'arco, balestra ed armi da lancio.[8]

Il termine è usato anche come attributo dell'ancora e degli strumenti musicali a corde. Raramente si trova anche come attributo di pezze araldiche che si presentino come avvolte da una corda strettamente avvolta intorno ad esse.

  • Di rosso, alla fascia cordata d'argento, accompagnata da quattro stelle a otto raggi d'oro, tre in capo e una in punta (Montouliers, Francia)

    Di rosso, alla fascia cordata d'argento, accompagnata da quattro stelle a otto raggi d'oro, tre in capo e una in punta (Montouliers, Francia)

  • Arpa d'oro, cordata d'argento

    Arpa d'oro, cordata d'argento

Cornato è un termine utilizzato in araldica: l'animale se ha corna è detto cornuto, ma cornato se le ha di smalto diverso o contro sua natura. [1] Per i cervi si preferisce il termine ramoso.

  • Pantera d'azzurro, cornata d'argento

    Pantera d'azzurro, cornata d'argento

  • Unicorno cornato d'oro

    Unicorno cornato d'oro

Coronato è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura o pezza cimata, o sormontata, da corona.[1]

Per evitare possibili equivoci sarebbe opportuno impiegare il termine coronato solo per la figura cimata da una corona, cioè con la corona calzata o, comunque, direttamente posata sopra, mentre si dovrebbe riservare l'espressione sormontata da una corona per le figure in cui la corona è posta al di sopra ma senza un contatto diretto, come nei precedenti esempi 2, 3 e 4.

Crestato è un termine utilizzato in araldica per delfini e galli che possono avere la cresta smaltata diversamente dal corpo.[1]

  • Gallo di nero crestato di rosso

    Gallo di nero crestato di rosso

  • D'azzurro, al gallo d'oro crestato di rosso.

    D'azzurro, al gallo d'oro crestato di rosso.

  • Gallo crestato di rosso

    Gallo crestato di rosso

Crinito è un termine utilizzato in araldica per indicare lo smalto diverso dei capelli rispetto alla testa[1]; raramente il termine è utilizzato anche per la criniera del leone o del cavallo, e per la cometa quando i raggi che la circondano sono di smalto diverso.

  • Unicorno crinito d'oro

    Unicorno crinito d'oro

Custodito è un termine utilizzato in araldica quando un oggetto ha una persona od un animale in atto di prenderne custodia.[1]

Decapitato è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura cui è stata mozzata la testa[1].

  • Di rosso, al leone decapitato d'oro.

    Di rosso, al leone decapitato d'oro.

  • Di rosso, al gallo d'argento decapitato.

    Di rosso, al gallo d'argento decapitato.

Diademato è un termine utilizzato in araldica per indicare aquile e santi col nimbo di gloria[1].

Molti araldisti usano il termine nimbato.

Sono normalmente diademati l'aquila imperiale, il leone di San Marco ed i santi in genere e lo è anche, di frequente, l'agnello pasquale.

Vedi armato.

Diffamato è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale privo di coda, ma anche gli scudi capovolti o le armi mancanti di qualche elemento (o pezza) a simbolo di infamia per qualche azione disonorevole.

Un particolare tipo di leone diffamato è il cosiddetto leone nato morto, cioè privo anche di lingua e di unghie.

  • Leone nato morto, che è anche diffamato

    Leone nato morto, che è anche diffamato

Vedi sradicato.

Diramato è un termine utilizzato in araldica per indicare un albero al quale furono tagliati i rami.[1]

In araldica il termine dismembrato è utilizzato per indicare un animale, prevalentemente il leone, la cui figura è suddivisa in varie porzioni separate tra loro.

  • Gallo dismembrato

    Gallo dismembrato

Divisato è un termine utilizzato in araldica per indicare una pezza o figura segnata con altre figure araldiche.[1]

Dragonato è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale mostruoso, che termina in coda di dragone.[1]

Erboso è un termine utilizzato in araldica come qualificativo di terreni, al naturale.[1]

  • Pianura erbosa

    Pianura erbosa

  • Pianura erbosa

    Pianura erbosa

Vedi castrato.

Vedi murato.

In araldica il termine ferito è utilizzato per indicare un animale, generalmente il cervo, con il fianco trafitto da una freccia.

Fiammeggiante è un termine utilizzato in araldica per indicare pezze e figure che escono in fiamme ondate ed aguzzate[1].

  • Due fasce ridotte fiammeggianti

    Due fasce ridotte fiammeggianti

  • Spada fiammeggiante (stemma di Ruyales del Agua)

    Spada fiammeggiante (stemma di Ruyales del Agua)

Figurato è un termine utilizzato in araldica per indicare la figura umana che appare nelle mezzelune, bisanti o specchi. Per il sole e la luna è attributo essenziale e non occorre blasonarlo[1].

Finestrato è un termine utilizzato in araldica per le finestre diversamente smaltate dall'edificio stesso o dal campo.[1]

Quando la finestra è dello stesso smalto del campo, sarà preferibile il termine aperto.

  • Torre finestrata di nero

    Torre finestrata di nero

  • Castello finestrato di nero (stemma di Livorno)

    Castello finestrato di nero (stemma di Livorno)

  • Castello d'oro, aperto e finestrato d'azzurro (Castiglia)

    Castello d'oro, aperto e finestrato d'azzurro (Castiglia)

  • Casa finestrata di nero (Hausen, Svizzera)

    Casa finestrata di nero (Hausen, Svizzera)

  • Torre aperta e finestrata di rosso (freguesia di Atalaia, Vila Nova da Barquinha, Portogallo)

    Torre aperta e finestrata di rosso (freguesia di Atalaia, Vila Nova da Barquinha, Portogallo)

  • Torre finestrata di nero (Bieżuń, Polonia)

    Torre finestrata di nero (Bieżuń, Polonia)

  • Torre finestrata di nero (Birgisch, Svizzera)

    Torre finestrata di nero (Birgisch, Svizzera)

  • Chiesa finestrata di nero (Kirchleerau, Svizzera)

    Chiesa finestrata di nero (Kirchleerau, Svizzera)

  • Castello finestrato di nero (Ula, Bielorussia[9])

    Castello finestrato di nero (Ula, Bielorussia[9])

Fiorito è un termine utilizzato in araldica per indicare un vegetale con fiori smaltati fuor di natura; o per indicare il numero dei fiori.[1]

Spesso il termine indica anche il fatto che i fiori sono di smalto diverso dal ramo che li porta.

  • Arbusto di verde, fiorito di tre d'argento (Bresso)

    Arbusto di verde, fiorito di tre d'argento (Bresso)

  • Un ramo fiorito (Krupki, Bielorussia)

    Un ramo fiorito (Krupki, Bielorussia)

Fluttuoso è un termine utilizzato in araldica per indicare le onde del mare o dei fiumi tratteggiate o con ombre o con diversità di smalto.[1]

Talora si usa anche il termine agitato, direttamente derivato dall'originale francese agité.

  • Castello movente da un mare fluttuoso (Livorno)

    Castello movente da un mare fluttuoso (Livorno)

(1) Fogliato è un termine utilizzato in araldica per indicare le particolarità delle foglie, eccetto nelle viti.[1]

Il termine può indicare sia lo smalto diverso delle foglie rispetto al fusto, sia il numero delle foglie, quando questo sia araldicamente rilevante.

(2) Fogliato è utilizzato anche, in casi rarissimi, per definire lo scudo ricoperto di foglie stilizzate, la cui forma appare uguale a quella delle cime dei monti all'italiana, le cui file sono alternativamente di colore e di metallo.

Forato è un termine utilizzato in araldica per indicare un foro rotondo in una figura che non lo porta per natura, attraverso cui si vede lo smalto del campo[10]; se il foro segue il contorno della figura si definisce vuoto o vuotato.

  • D'azzurro, alla losanga forata d'argento (Montlaur, Francia)

    D'azzurro, alla losanga forata d'argento (Montlaur, Francia)

  • Di azzurro, alle tre carrucole, di legno al naturale, forate del campo (Tigliole)

    Di azzurro, alle tre carrucole, di legno al naturale, forate del campo (Tigliole)

  • Una rotella di sperone forata d'argento (Font, Svizzera)

    Una rotella di sperone forata d'argento (Font, Svizzera)

  • Tre rotelle di sperone forate (Bollion, Svizzera)

    Tre rotelle di sperone forate (Bollion, Svizzera)

  • Tre rotelle di sperone forate d'argento (Bursinel, Svizzera)

    Tre rotelle di sperone forate d'argento (Bursinel, Svizzera)

  • Croce caricata di cinque rotelle di sperone forate d'oro (Chevreuse, Francia)

    Croce caricata di cinque rotelle di sperone forate d'oro (Chevreuse, Francia)

Forcato è un termine utilizzato in araldica per indicare la disposizione di certe code bifide ed intrecciate a decusse.[1]

Abitualmente la coda forcata è un attributo araldico significativo, cioè costituisce una sostanziale differenza fra due immagini altrimenti uguali, ma in certi periodi storici, come nel XV secolo per pure esigenze decorative, era diffusa la moda di rappresentare con coda biforcata i leoni che dovevano invece portarla al naturale. Quando la coda del leone è doppia ma non incrociata in decusse si preferisce il termine bifida.

Forcuto è un termine utilizzato in araldica per indicare figure a foggia di forca, coi rebbi divergenti.[1]

Fornito è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavaliere armato di tutto punto, o la nave armata con vele, corde, antenne ed attrezzatura di smalto diverso.

Taluni, come il Manno nel Dizionario Araldico[11], usano per la nave il termine guarnita, ma sono una minoranza.

  • Nave fornita d'argento (Parigi, Francia)

    Nave fornita d'argento (Parigi, Francia)

  • Nave fornita d'argento (Andrésy, Francia)

    Nave fornita d'argento (Andrésy, Francia)

  • Nave fornita d'argento (La Rochelle, Francia)

    Nave fornita d'argento (La Rochelle, Francia)

Frangiato è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura che ha frange.[1]

  • D'oro, al gonfalone di rosso frangiato di verde (Alvernia, Francia)

    D'oro, al gonfalone di rosso frangiato di verde (Alvernia, Francia)

Fruttato è un termine utilizzato in araldica per indicare la pianta che porta frutti diversamente smaltati.[10]

Alcuni utilizzano anche il termine fruttifero.

Quando i frutti sono dello stesso smalto del ramo o della pianta, il termine fruttato può indicare il numero di frutti presenti.

  • Pero fruttato d'oro (Birrhard, Svizzera)

    Pero fruttato d'oro (Birrhard, Svizzera)

  • Palma fruttata d'oro (Hallwil, Svizzera)

    Palma fruttata d'oro (Hallwil, Svizzera)

  • Melo fruttato di rosso (Affalterbach, Germania)

    Melo fruttato di rosso (Affalterbach, Germania)

  • Trinciato di rosso, alla culatta di pistola d'argento, e d'argento, al ramo di vischio di verde fruttato di rosso (Tuusula, Finlandia)

    Trinciato di rosso, alla culatta di pistola d'argento, e d'argento, al ramo di vischio di verde fruttato di rosso (Tuusula, Finlandia)

  • Due rami fruttati in decusse (Dzjaržynsk, Bielorussia)

    Due rami fruttati in decusse (Dzjaržynsk, Bielorussia)

Fustato è un termine utilizzato in araldica per indicare il tronco diversamente smaltato dall'albero[1].

Nel caso delle piccole piante si preferisce usare stelato o gambuto.

Talora il termine è impiegato, impropriamente, per indicare lo smalto diverso dell'asta delle armi da lancio rispetto alla punta o lo smalto delle aste di bandiera: in questi casi è preferibile astato.

Gambuto (in francese tigé) è un termine utilizzato in araldica che esprime la gamba negli arbusti e la verga nei ramoscelli.[12]

Il termine si usa nel caso di gambo di smalto diverso rispetto al fiore o frutto. Taluni araldisti preferiscono il termine stelato.

  • Spighe gambute di verde (Merenschwand, Svizzera)

    Spighe gambute di verde (Merenschwand, Svizzera)

  • Rosa gambuta di verde (Castelspina)

    Rosa gambuta di verde (Castelspina)

  • Mela granata di rosso gambuta e fogliata di verde (Regno di Granada)

    Mela granata di rosso gambuta e fogliata di verde (Regno di Granada)

Ghiandifera è un termine utilizzato in araldica se la quercia mette ghiande di altro smalto.[1]

  • Di rosso, alla quercia sradicata di verde ghiandifera d'oro di nove pezzi; al capo d'armellino (Carquefou, Francia)

    Di rosso, alla quercia sradicata di verde ghiandifera d'oro di nove pezzi; al capo d'armellino (Carquefou, Francia)

  • Quercia ghiandifera d'oro (freguesia di Campo, Reguengos de Monsaraz, Portogallo)

    Quercia ghiandifera d'oro (freguesia di Campo, Reguengos de Monsaraz, Portogallo)

  • Ramo di quercia di verde, ghiandifero d'oro di due pezzi (Großniedesheim, Germania)

    Ramo di quercia di verde, ghiandifero d'oro di due pezzi (Großniedesheim, Germania)

Graticolato è un termine utilizzato in araldica per indicare bande attraversate da sbarre in non meno di tre coppie. Abitualmente il termine graticolato è preferito per designare le pezze, e le figure, decorate dall'incrocio di bande e sbarre, mentre ha maggior uso il termine cancellato quando lo schema si estende a tutto lo scudo.

  • Croce di rosso, graticolata d'argento (Marly-le-Roi, Francia)

    Croce di rosso, graticolata d'argento (Marly-le-Roi, Francia)

  • Graticolato di rosso

    Graticolato di rosso

  • Troncato: nel primo graticolato d'oro e di rosso.

    Troncato: nel primo graticolato d'oro e di rosso.

Lo spazio contenuto tra due linee adiacenti che si incrociano con altre due linee è detto piazza.

Grigliato è il termine utilizzato in araldica per indicare un graticolato in cui le cotisse che formano il disegno sono poste in palo e in fascia anziché in banda e in sbarra.

  • Partito di verde, grigliato d'oro, e di rosso, seminato di bisanti pure d'oro; al capo d'azzurro caricato di tre gigli d'oro e sostenuto da una divisa di rosso caricata di una spada d'argento posta in fascia (Cologne, Francia)

    Partito di verde, grigliato d'oro, e di rosso, seminato di bisanti pure d'oro; al capo d'azzurro caricato di tre gigli d'oro e sostenuto da una divisa di rosso caricata di una spada d'argento posta in fascia (Cologne, Francia)

Gualdrappato è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo o armato in guerra o coperto di gualdrappa.[1]

Il termine si utilizza anche per l'elefante o il cervo coperti di gualdrappa.

  • Elefante gualdrappato d'oro (Hilfikon, Svizzera)

    Elefante gualdrappato d'oro (Hilfikon, Svizzera)

  • Cavallo gualdrappato di rosso seminato di gigli d'oro (Provincia di Prato)

    Cavallo gualdrappato di rosso seminato di gigli d'oro (Provincia di Prato)

  • Cavallo gualdrappato d'argento seminato di scudetti dello stesso al filetto in croce di nero (Regione Imboden, Svizzera)

    Cavallo gualdrappato d'argento seminato di scudetti dello stesso al filetto in croce di nero (Regione Imboden, Svizzera)

Guarnito è un termine utilizzato in araldica per la guardia delle spade; per il corredo ed attrezzatura delle navi e per la ghiera degli strumenti da fiato.[1]

La maggior parte degli araldisti limita l'uso del termine alla guardia delle spade ed alla ghiera degli strumenti, preferendo il termine fornito per definire il corredo e l'attrezzatura delle navi.

Guinzagliato è un termine utilizzato in araldica quando si trattengono i cani ed i falconi col guinzaglio[1].

  • Falcone incappucciato e guinzagliato di nero (Houilles, Francia)

    Falcone incappucciato e guinzagliato di nero (Houilles, Francia)

Vedi allumato.

Imbavagliato è un termine utilizzato in araldica per figure col bavaglio o coll'osso (per i cani) nella bocca.[6]

Altri araldisti utilizzano i termini bailonato o baglionato.

  • Cane imbavagliato (Canossa)

    Cane imbavagliato (Canossa)

Imbeccato è un termine utilizzato in araldica per il becco degli uccelli (meno l'aquila) messo a smalto.[6]

Taluni utilizzano il termine anche per indicare l'uccello che porta un oggetto nel becco.

Imboccato è un termine utilizzato in araldica per il bocchino degli istrumenti a fiato[1].

  • Corno imboccato di rosso

    Corno imboccato di rosso

Imbrigliato è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo colla briglia, ma senza barda; la barda portando briglia, basta dire bardato.[1]

  • Cavallo d'argento con briglia d'oro (Lhotsko)

    Cavallo d'argento con briglia d'oro (Lhotsko)

Immaschito è un termine utilizzato in araldica ma occorre che l'indicazione sessuale sia di intenzione e sarà ben raro.[6]

Il termine è impiegato per indicare l'animale le cui parti genitali sono di smalto diverso dal corpo. In alternativa si usa il termine osceno.

  • Leone di nero, immaschito di rosso (Aymavilles)

    Leone di nero, immaschito di rosso (Aymavilles)

  • D'azzurro, al leopardo immaschito di rosso.

    D'azzurro, al leopardo immaschito di rosso.

Impennato è un termine utilizzato in araldica per l'impennatura dei dardi e delle frecce.[1]

Volendo descrivere un cavallo che si impenna si preferisce il termine spaventato.

Incappucciato è un termine utilizzato in araldica quando l'uomo ha il capo nel cappuccio o lucco; un uccello grifagno nel capperuccio; un animale in un elmo, veste o copertura.[1]

Talora è utilizzato anche per indicare la ghianda con il guscio superiore di altro smalto.

  • Falcone d'oro incappucciato di nero (Houilles, Francia)

    Falcone d'oro incappucciato di nero (Houilles, Francia)

  • D'azzurro, al falcone d'argento incappucciato di rosso (Falkau, Germania)

    D'azzurro, al falcone d'argento incappucciato di rosso (Falkau, Germania)

Incastonato è un termine utilizzato in araldica quando si tratta di un diamante, o gemma, o perla incastrati in un anello o monile.[1]

Incatenato è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale o un essere umano tenuto in catena.[1]

  • Orso passante nero, collarinato di rosso, incatenato d'oro. (famiglia von Veyder-Malberg)

    Orso passante nero, collarinato di rosso, incatenato d'oro. (famiglia von Veyder-Malberg)

  • Toro d'argento armato e incatenato d'oro (Osterholz-Scharmbeck)

    Toro d'argento armato e incatenato d'oro (Osterholz-Scharmbeck)

Incendiato è un termine utilizzato in araldica per una catasta od edificio dove s'è messo il fuoco.[1]

Inchiodato è un termine utilizzato in araldica per indicare ferri di cavallo, il cancellato o l'inferriato che presentano chiodi di smalto diverso. Talora le teste dei chiodi hanno forma diversa da quella circolare.

  • D'oro, cancellato di rosso, inchiodato da stelle (6) d'oro (Prostějov, Repubblica Ceca)

    D'oro, cancellato di rosso, inchiodato da stelle (6) d'oro (Prostějov, Repubblica Ceca)

  • D'argento, a tre ferri d'asino male ordinati di nero, inchiodati d'oro e posti in sbarra (Bertrix, Belgio)

    D'argento, a tre ferri d'asino male ordinati di nero, inchiodati d'oro e posti in sbarra (Bertrix, Belgio)

Inclinato è un termine utilizzato in araldica per indicare lo scudo piegato sul fianco destro. Questa posizione deriva dalle giostre, durante le quali il cavaliere, piegato sull'arcione, inseriva la lancia nell'apposito incavo posto sulla sommità del cantone superiore destro, allo scopo di poter avere un appoggio migliore. La stabilità della lancia era completata dalla resta (da cui il modo dire lancia in resta).

Incoccato è un termine utilizzato in araldica quando un'arma da corda ha il dardo nella cocca.[1]

  • Arco incoccato

    Arco incoccato

Infamato è un termine utilizzato in araldica per indicare gli animali più nobili, il leone e il leopardo, quando sono privi delle parti genitali. Il termine è utilizzato in luogo dei più comuni evirato o castrato a significare che, rispetto alla nobiltà dell'animale, la privazione è dovuta non a dimenticanza ma a espressa volontà di sminuirne il valore, probabilmente in segno d'infamia o disonore.

Inferriato è un termine utilizzato per indicare il cancellato che è anche inchiodato con le traverse e i chiodi dello stesso smalto.

  • Inquartato: nel 2º d'azzurro, inferriato d'oro (Orliac-de-Bar, Francia)

    Inquartato: nel 2º d'azzurro, inferriato d'oro (Orliac-de-Bar, Francia)

Infilato è un termine utilizzato in araldica nel caso di cosa lunga passata in cosa tonda, come colli, spade, palme entro corone, collane, ghirlande.[1]

Molti araldisti utilizzano il termine per riferirsi alla corona, all'anello o ai cerchietti quando sono infilati da oggetti lunghi. Altri preferiscono il termine infilzato.

  • Rami infilati in una corona

    Rami infilati in una corona

  • Corona infilzata da una spada ed una palma

    Corona infilzata da una spada ed una palma

  • Corona infilzata da tre frecce

    Corona infilzata da tre frecce

  • Corona infilata da un tralcio di vite

    Corona infilata da un tralcio di vite

  • Di rosso, alla banda ondata d'argento, caricata di una banda ondata d'azzurro, entrambe infilate in una corona d'oro

    Di rosso, alla banda ondata d'argento, caricata di una banda ondata d'azzurro, entrambe infilate in una corona d'oro

Vedi infilato.

Ingollato è un termine utilizzato in araldica per indicare le pezze che finiscono nelle fauci di animali.[13]

  • Banda ingollata da due serpenti (stemma di Rus)

    Banda ingollata da due serpenti (stemma di Rus)

Intravagliato è un termine utilizzato in araldica per indicare uccelli che hanno un bastone passato fra le ali o fra le zampe; quadrupedi posti al travaglio, o per ferrarli, o per domarli.[1]

Intrecciato è un termine utilizzato in araldica per indicare anella, mezzelune, ghirlande, chiavi connesse insieme o scaglioni colle braccia che s'accavalcano e colle punte opposte; od animali che passano fra tre o più alberi o figure lunghe.[1]

  • Chiavi con gli anelli intrecciati (famiglia de Clugny, Francia)

    Chiavi con gli anelli intrecciati (famiglia de Clugny, Francia)

  • Cipressi intrecciati con una gomena (famiglia Capranica

    Cipressi intrecciati con una gomena (famiglia Capranica

  • Tre crescenti intrecciati, emblema di Diana di Poitiers

    Tre crescenti intrecciati, emblema di Diana di Poitiers

  • Quattro anelli intrecciati (Dahlem (Renania-Palatinato), Germania)

    Quattro anelli intrecciati (Dahlem (Renania-Palatinato), Germania)

  • Tre anelli intrecciati, di tipo borromei (Saint-Herblain, Francia)

    Tre anelli intrecciati, di tipo borromei (Saint-Herblain, Francia)

  • Di rosso, a due scaglioni d'argento intrecciati (Bolligen, Svizzera)

    Di rosso, a due scaglioni d'argento intrecciati (Bolligen, Svizzera)

  • Di rosso, a due triangoli vuoti d'oro, intrecciati in forma di stella (stemma della famiglia Bonchamps)

    Di rosso, a due triangoli vuoti d'oro, intrecciati in forma di stella (stemma della famiglia Bonchamps)

Lampassato è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale con la lingua di smalto diverso, con l'eccezione di volatili, drago, grifone, e rettili che si dicono linguati.

  • Leone lampassato di rosso

    Leone lampassato di rosso

  • Lupo lampassato di rosso (Piacenza)

    Lupo lampassato di rosso (Piacenza)

  • Cerbero lampassato di rosso (Triora)

    Cerbero lampassato di rosso (Triora)

Legato è un termine utilizzato in araldica per i legami dei corni, i lacci delle mazze d'armi, chiavi papali, scudi, cordoni, fasci consolari, mazzi di fiori ed altre figure.[1]

Alcuni araldisti utilizzano questo termine anche per le corde delle arpe e di altri strumenti. Con questo significato è equivalente a cordato.

  • Corno legato di rosso

    Corno legato di rosso

  • Covone di grano legato d'azzurro Stemma di Ceriale

    Covone di grano legato d'azzurro Stemma di Ceriale

Vedi lampassato.

Macchiato è un termine utilizzato in araldica per indicare i mantelli di animali pomellati, tigrati, pezzati.[14]

Manicato è un termine utilizzato in araldica per il manico diversamente smaltato.[15]

  • Di verde, al falcetto d'oro, manicato di nero.

    Di verde, al falcetto d'oro, manicato di nero.

  • Ascia manicata d'oro

    Ascia manicata d'oro

  • Ascia d'argento manicata di legno

    Ascia d'argento manicata di legno

Marcato è un termine utilizzato in araldica per i punti sui dadi o sopra i bisanti.[15]

  • Dadi marcati

    Dadi marcati

  • Quattro dadi marcati di uno (famiglia de Desazars de Montgailhard)

    Quattro dadi marcati di uno (famiglia de Desazars de Montgailhard)

Mareggiato è un termine utilizzato in araldica per indicare il campo o la pezza messa a mare che si fa o d'azzurro o d'argento, o di verde, tratteggiandola con uno di questi tre smalti, diverso da quello scelto per il mare.[15]

  • Mareggiato d'argento e d'azzurro (Trapani)

    Mareggiato d'argento e d'azzurro (Trapani)

  • Mareggiato d'azzurro e d'argento (Andújar)

    Mareggiato d'azzurro e d'argento (Andújar)

Marinato è un termine utilizzato in araldica per indicare uomini o animali che finiscono in coda di pesce.[15]

  • Cavalli marinati (Consiglio distrettuale di Dover)

    Cavalli marinati (Consiglio distrettuale di Dover)

  • Leone marinato

    Leone marinato

Mascherato è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale con la testa coperta da un elmo. La testa, in questo caso, è detta nascosta.

Figure di animali mascherati compaiono con una certa frequenza nell'araldica familiare toscana.

  • Di verde, al leone mascherato d'argento

    Di verde, al leone mascherato d'argento

Mattonato è un termine utilizzato in araldica per indicare un muro di mattoni, col cemento di altro smalto.[16]

Membrato è un termine utilizzato in araldica per indicare uccelli grifagni e belve col piede e gambe, sino al nascere dello stinco, di altro smalto.[16]

Il termine dovrebbe essere usato quando lo smalto diverso si estende alle zampe ma non comprende anche gli artigli che, senza ulteriori blasonature, si intendono dello smalto del resto del corpo. In realtà la maggior parte degli araldisti nel termine include anche gli artigli, per i quali sarebbe più appropriato il termine armato.

  • D'oro al gallo di nero membrato di rosso (Corcelles-le-Jorat, Svizzera)

    D'oro al gallo di nero membrato di rosso (Corcelles-le-Jorat, Svizzera)

  • Aquila di nero, membrata di rosso (Attelwil, Svizzera)

    Aquila di nero, membrata di rosso (Attelwil, Svizzera)

  • Gallo membrato di rosso (stemma di Doues)

    Gallo membrato di rosso (stemma di Doues)

Mostruoso è un termine utilizzato in araldica per indicare animali o persone raffazzonate contro la loro natura, o chimeriche.[17]

Una delle varianti principali è quella dell'inserimento di una testa umana su un corpo animale.

  • Arpia (Cirksena)

Vedi murato.

Murato è un termine utilizzato in araldica per indicare un muro di pietra a paramento.[17]

Altri araldisti utilizzano il termine fabbricato. Per alcuni, inoltre, il termine si usa per indicare che le commessure fra le pietre sono di smalto diverso rispetto alle pietre stesse. .

Il termine muragliato è impiegato sia come sinonimo di murato sia, in pochi casi, per designare lo scudo interamente ricoperto da un disegno simile ad una muraglia.

  • Castello murato di nero (Livorno)

    Castello murato di nero (Livorno)

  • Ponte d'argento murato di nero (Muhen, Svizzera)

    Ponte d'argento murato di nero (Muhen, Svizzera)

  • Nel secondo d'argento, murato di nero (Eggenwil, Svizzera)

    Nel secondo d'argento, murato di nero (Eggenwil, Svizzera)

  • Due fasce ondate murate di nero (Crespières, Francia)

    Due fasce ondate murate di nero (Crespières, Francia)

Museruolato è il termine che descrive l'animale, generalmente l'orso, munito di museruola, indipendentemente dallo smalto della museruola stessa.

  • Orsi museruolati

    Orsi museruolati

Nato morto è un termine utilizzato in araldica per indicare il leone privo di denti, lingua, unghie e coda.[18] Il leone, nonostante il termine "morto", è rappresentato come d'abitudine con gli occhi aperti, la posizione rampante, ecc.

  • Di verde, al leone nato morto d'argento

    Di verde, al leone nato morto d'argento

Nervato è un termine utilizzato in araldica per indicare le foglie colle nervature smaltate.[19]

Vedi diademato.

Ondeggiante è un termine utilizzato in araldica per indicare una serpe, fune, ecc. disposte in curve che si succedono e se ne indica la direzione araldica.[20]

Si usa anche per fiamme, comete e lame di spade. Alcuni araldisti preferiscono il termine serpeggiante.

  • Biscione dei Visconti

    Biscione dei Visconti

Orecchiuto è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale, in genere il delfino, con le orecchie di smalto diverso.

Vedi immaschito.

Pampinoso è un termine utilizzato in araldica per indicare la vite o il grappolo colle foglie.[21]

  • Vite pampinosa

    Vite pampinosa

  • Grappolo pampinoso

    Grappolo pampinoso

  • Ramo di vite fruttato e pampinoso di tre pezzi d'oro (stemma di Autouillet, Francia)

    Ramo di vite fruttato e pampinoso di tre pezzi d'oro (stemma di Autouillet, Francia)

  • Vite pampinosa (famiglia Viazzi)

    Vite pampinosa (famiglia Viazzi)

  • Vite pampinosa di verde fruttata d'azzurro (distretto di Lienheim, Hohentengen am Hochrhein, Germania)

    Vite pampinosa di verde fruttata d'azzurro (distretto di Lienheim, Hohentengen am Hochrhein, Germania)

  • Vite pampinosa di verde, fruttata di rosso (stemma di Drăgășani, Romania, dal 1921 al 1930)

    Vite pampinosa di verde, fruttata di rosso (stemma di Drăgășani, Romania, dal 1921 al 1930)

Pendente è un termine utilizzato in araldica per indicare due figure vegetali, addossate e che si ripiegano in fuori ed in giù.[22]

Piantato è un termine utilizzato in araldica per indicare la pianta di cui non si vedono le radici.

Spesso è impiegato, ma impropriamente, anche per indicare una costruzione, particolarmente un ponte, appoggiato su una particolare porzione di terreno: in un caso simile sarebbe più corretto il termine fondato.

Il termine è frequentemente sostituito, per le piante, da nodrito che ha lo stesso significato ma pone l'accento sulla figura o partizione da cui nasce la pianta.

Il termine terrazzato è sinonimo di piantato e fa riferimento al tipo di terreno in cui affonda le radici l'albero o la pianta blasonata.

Piotato è un termine utilizzato in araldica per indicare il membrato per i palmipedi.[22]

  • Oca d'argento, imbeccata e piotata di nero (Oye-Plage, Francia)

    Oca d'argento, imbeccata e piotata di nero (Oye-Plage, Francia)

  • Cigno d'argento, piotato d'oro (Merenschwand, Svizzera)

    Cigno d'argento, piotato d'oro (Merenschwand, Svizzera)

Piumato (in francese plumeté) è un termine utilizzato in araldica per indicare un campo o pezza coperta di penne che si mettono a scaglie di pesce, coi segni del nervo e delle barbe.[23]

Il termine ebbe origine nell'antica Roma, in cui indicava un particolare tipo di corazza.

  • Piumato (naturale e stilizzato)

    Piumato (naturale e stilizzato)

  • (Santo Onofre, Caldas da Rainha, Portogallo)

  • Piumato, al palo d'armellino (Bregenz, Austria)

    Piumato, al palo d'armellino (Bregenz, Austria)

  • Piumato d'oro e di nero (Mérignies, Francia)

    Piumato d'oro e di nero (Mérignies, Francia)

  • Di rosso, alla colombaia d'oro; al capo d'azzurro piumato d'oro (Bellonne, Francia)

    Di rosso, alla colombaia d'oro; al capo d'azzurro piumato d'oro (Bellonne, Francia)

  • Lorica plumata

    Lorica plumata

Pomato è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura con pallottole alle estremità.[23]

Frequentemente si usa anche il termine pomettato, ma molti araldisti ne limitano l'uso a croci, raggi, bastoni, ecc. che portano alle estremità non una ma tre piccole palle o globi.

  • Croce pomata

    Croce pomata

  • Croce caricata di una croce pomata (Hahn am See, Germania)

    Croce caricata di una croce pomata (Hahn am See, Germania)

Vedi pomato.

Punteggiato è un termine utilizzato in araldica nel caso si trovasse una rosa araldica colle foglioline, tramezzanti i petali, di altro smalto.[23]

Racchiudente è un termine utilizzato in araldica per indicare pezze o figure che ne cingono un'altra.[24]

Raggiante è un termine utilizzato in araldica per i corpi ai quali si aggiungono raggi o per quelli che sono diversamente smaltati.[24]

Il termine si usa anche per indicare una disposizione di figure lunghe irradianti da un centro comune.

Ramoso è un termine utilizzato in araldica per le corna dei cervi; occorrendo se ne numerano i palchi.[24]

Il termine è usato anche per indicare che le corna sono di smalto diverso.

Reciso è un termine utilizzato in araldica per indicare la testa o membro di animale, mozzata d'un colpo netto; o tronco d'albero segato.[25][26]

Rialzato è un termine utilizzato in araldica per indicare:

  1. (in francese rehaussé) le corone rialzate di gigli, come quella di Francia, o di gigli e di croci patenti, come quella d'Inghilterra[27];
  2. (in francese relevé) la coda passata sotto la coscia del leone o del toro, e rialzata sulla schiena.[27]

Ribadito (in francese Rivé) è un termine utilizzato in araldica per indicare la scimitarra con la punta ritorta.[28]

Rintuzzato è l'attributo araldico del ferro di lancia privo della punta.[29]

Ripieno è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura bordata coll'interno di smalto diverso da quello del campo, se no sarebbe vuotata; pezza di uno smalto caricata di altra simile, diminuita e diversamente smaltata[25]

Ritirato è un termine utilizzato in araldica per indicare le pezze che non seguono tutta la loro via naturale; ma sono arrestate ad una punta o scorciate.[25]

Il termine ritirato si deve utilizzare solo per quelle pezze che hanno una delle estremità in posizione normale e l'altra in posizione alterata: non va quindi confuso con scorciato che si riferisce a pezze ridotte ad entrambe le estremità.

Nella blasonatura si indica l'estremità rimasta fissa e si possono quindi incontrare le seguenti varianti:

  • palo ritirato in capo: quello che parte dal capo e non arriva alla punta
  • palo ritirato in punta: quello che parte dalla punta e non arriva al capo
  • fascia ritirata a destra: quella che parte dal lato destro dello scudo e non raggiunge il sinistro
  • fascia ritirata a sinistra: quella che parte dal lato sinistro dello scudo e non raggiunge il destro
  • banda ritirata in capo: quella che parte del cantone destro del capo e non arriva a quello sinistro della punta
  • banda ritirata in punta: quella che parte del cantone sinistro della punta e non arriva a quello destro del capo
  • sbarra ritirata in capo: quella che parte del cantone sinistro del capo e non arriva a quello destro della punta
  • sbarra ritirata in punta: quella che parte del cantone destro della punta e non arriva a quello sinistro del capo
  • D'argento, al palo ritirato in capo di rosso

    D'argento, al palo ritirato in capo di rosso

  • D'oro, al palo ritirato in punta d'azzurro

    D'oro, al palo ritirato in punta d'azzurro

  • D'argento, alla fascia ritirata a destra d'azzurro

    D'argento, alla fascia ritirata a destra d'azzurro

  • D'argento, alla fascia ritirata a sinistra di rosso

    D'argento, alla fascia ritirata a sinistra di rosso

Ritorto è un termine utilizzato in araldica per indicare un ramo flessibile ripiegato su sé stesso in più giri.[25]

Rivoltato è un termine utilizzato in araldica per indicare gli animali o figure volte a sinistra; nell'aquila si rivolta solo la testa[30].

Il termine è utilizzato anche per i crescenti e gli elmi rivolti verso il fianco sinistro dello scudo. In molti casi l'animale ha il corpo normalmente rivolto verso destra ed è rivoltata solo la testa.

Roccioso è un termine utilizzato in araldica come aggettivo di monte o terreno.[30]

Rostrato è un termine utilizzato in araldica per indicare l'imbeccato dell'aquila.[30]

  • Aquila rostrata superiormente di rosso (Pratteln, Svizzera)

    Aquila rostrata superiormente di rosso (Pratteln, Svizzera)

Rovinato è un termine utilizzato in araldica per indicare un edificio diroccato.[31]

Sanguinoso è un termine utilizzato in araldica per indicare una testa, od altre membra, recise o strappate che stillano sangue.[31]

Saracinescato (fr. hersé) è un termine utilizzato in araldica per indicare una porta di una città, di un castello o di una torre che ha la saracinesca abbassata.[32] Si trova anche il termine caterattato.

L'attributo si applica anche allo scudo, o alla figura, ricoperti di saracinesca.

Sbocciato è un termine utilizzato in araldica per indicare una speciale fioritura del giglio di Firenze.[33]

Alcuni araldisti usano il termine bocciolato, ma questo dovrebbe riferirsi solo alla figura munita di boccioli di fiori.

  • Giglio sbocciato

    Giglio sbocciato

Scapigliato è un termine utilizzato in araldica per indicare una testa coi capelli scompigliati, arruffati o sparpagliati.[34]

Scintillante è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura che esce in scintille.[34]

Scodato è un termine utilizzato in araldica per indicare leoni, liocorni, leopardi od aquile colla coda mozza.[34]

  • Liocorni scodati

    Liocorni scodati

Scoronato è un termine utilizzato in araldica per indicare l'albero cui è stata mozzata la cima.[35]

  • Quercia scoronata di verde (stemma di Köhn, Germania)

    Quercia scoronata di verde (stemma di Köhn, Germania)

Screziato è un termine utilizzato in araldica per indicare animali con la pelle e le ali macchiettate.[34]

Taluni araldisti, per lo più francesi, utilizzano il termine anche per indicare una frammentazione del fondo dello scudo in settori geometrici adiacenti tali da ricoprirlo di porzioni simili. Un esempio ne è dato nel secondo stemma, in cui il termine sta a indicare che il fondo azzurro dello scudo è diviso in settori rettangolari, ciascuno dei quali ha un suo proprio carico.

  • D'azzurro, al leone d'oro, screziato di nero (Mézy-sur-Seine, Francia)

    D'azzurro, al leone d'oro, screziato di nero (Mézy-sur-Seine, Francia)

  • D'azzurro, screziato di sei quadrilateri, ripieni di sei alerioni d'oro, e posti 2 e 2 e 1; al capo d'argento, bordato di rosso, caricato di un leone nascente dello stesso, alias al naturale (famiglia Gayffier del Gévaudan, Francia)

    D'azzurro, screziato di sei quadrilateri, ripieni di sei alerioni d'oro, e posti 2 e 2 e 1; al capo d'argento, bordato di rosso, caricato di un leone nascente dello stesso, alias al naturale (famiglia Gayffier del Gévaudan, Francia)

Secco è un termine utilizzato in araldica per indicare l'albero privo di fronde e frutti.

  • D'argento, all'albero secco di nero, sostenuto da un monte di tre cime di verde (Dürrenbüchig, Germania)

    D'argento, all'albero secco di nero, sostenuto da un monte di tre cime di verde (Dürrenbüchig, Germania)

  • Troncato d'oro e di rosso, allo spino secco al naturale, attraversante (famiglia Malaspina dello Spino Secco)

    Troncato d'oro e di rosso, allo spino secco al naturale, attraversante (famiglia Malaspina dello Spino Secco)

Sellato è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo colla sella e briglia.[36]

  • Di azzurro, al cavallo da soma (mallier) sellato d'oro, sostenuto da un terrazzo di verde (famiglia Mallié, Francia)

    Di azzurro, al cavallo da soma (mallier) sellato d'oro, sostenuto da un terrazzo di verde (famiglia Mallié, Francia)

Vedi ondeggiante.

Vedi anguifero.

Sfogliato è un termine utilizzato in araldica per indicare alberi, arbusti, pianticelle senza fronde e foglie.[36]

  • Adamów

  • Dzierzgoń

Smussato è un termine utilizzato in araldica per indicare l'arma, o pezza araldica di punta, alla quale si è data lo smusso tagliato; il canto vivo.[37]

  • Scaglione smussato

    Scaglione smussato

Sonagliato è un termine utilizzato in araldica quale attributo di animali, per lo più falconi, coi sonagli.[37]

  • Falconi sonagliati

    Falconi sonagliati

  • Zampe di falcone sonagliate

    Zampe di falcone sonagliate

  • Falcone sonagliato

    Falcone sonagliato

Sostenuto è un termine utilizzato in araldica per indicare la posizione di una figura rispetto ad un'altra. Cimata è una figura che ne porta un'altra; quella che è portata dicesi sostenuta. Ed anche per una colonna, un albero ed altre figure lunghe, sostenute da uno o da due animali rampanti sul tronco o sul fusto.[38]

Il termine indica un contatto diretto tra la figura sostenuta e quella sostenente (cimata), a differenza di sormontato che esclude invece il contatto diretto. È detta sostenuta anche una pianta tenuta in verticale da un palo tutore: in questo caso l'espressione sostenuta di … indica la presenza del tutore e il suo smalto.

  • Pozzo sostenuto da due draghi

    Pozzo sostenuto da due draghi

  • Pozzi sostenuti da due draghi

    Pozzi sostenuti da due draghi

  • Uccello sostenuto da un leone

    Uccello sostenuto da un leone

  • Croce sostenuta da un monte (Elfingen, Svizzera)

    Croce sostenuta da un monte (Elfingen, Svizzera)

  • Torre sostenuta da un monte (Aristau, Svizzera)

    Torre sostenuta da un monte (Aristau, Svizzera)

  • Albero sostenuto da un monte di tre cime (Buchs, Svizzera)

    Albero sostenuto da un monte di tre cime (Buchs, Svizzera)

  • Croce sostenuta da un monte (Sainte-Croix, Svizzera)

    Croce sostenuta da un monte (Sainte-Croix, Svizzera)

  • Oca sostenuta da un monte di tre cime (Gansingen, Svizzera)

    Oca sostenuta da un monte di tre cime (Gansingen, Svizzera)

  • D'argento, al ceppo di vite di verde, pampinoso dello stesso, fruttato di rosso, sostenuto di nero (Vignoles, Francia)

    D'argento, al ceppo di vite di verde, pampinoso dello stesso, fruttato di rosso, sostenuto di nero (Vignoles, Francia)

Speronato è un termine utilizzato in araldica per indicare animali muniti di speroni, generalmente di smalto diverso.

  • D'argento, all'aquila di nero, armata, imbeccata, lampassata e speronata di rosso (blasone di René Lepage de Sainte-Claire)

    D'argento, all'aquila di nero, armata, imbeccata, lampassata e speronata di rosso (blasone di René Lepage de Sainte-Claire)

Spezzato è un termine utilizzato in araldica per oggetti infranti: lance, bordoni, pignatte; pezze onorevoli disgiunte, ecc.[38]

Il termine, se riferito a uno stemma, ne indica la brisura.

  • Spada spezzata (Algueirão-Mem Martins, Portogallo)

    Spada spezzata (Algueirão-Mem Martins, Portogallo)

  • Tre colonne spezzate (Santa Bárbara de Padrões, Portogallo)

    Tre colonne spezzate (Santa Bárbara de Padrões, Portogallo)

Spigato è un termine utilizzato in araldica per indicare la graminacea che ha spighe, od in numero o con varietà di smalti. [38]

  • Pianta di grano spigata di tre pezzi

    Pianta di grano spigata di tre pezzi

Squamoso è un termine utilizzato in araldica per indicare pesci, serpenti, draghi e rettili in genere quando hanno le squame di smalto diverso dal resto del corpo.

Vedi accampanato.

Sradicato è un termine utilizzato in araldica quando si vedono le radici di una pianta con altro smalto. La pianta si figura normalmente sradicata. Epperò sarebbe superfluo indicarlo.[39]

Il termine, contrariamente a quando disposto dal Manno, è quasi sempre utilizzato per indicare il fatto che la pianta mostra le radici, anche quando sono dello stesso smalto del fusto. Talora si usa il termine diradicato.

  • Albero sradicato

    Albero sradicato

  • Albero sradicato

    Albero sradicato

  • Albero sradicato (Giudicato di Arborea)

  • Quercia sradicata (Bergdietikon, Svizzera)

    Quercia sradicata (Bergdietikon, Svizzera)

  • Pero sradicato (Birrhard, Svizzera)

    Pero sradicato (Birrhard, Svizzera)

  • Tiglio sradicato (Linn, Svizzera)

    Tiglio sradicato (Linn, Svizzera)

  • Albero sradicato (Herentals, Belgio)

    Albero sradicato (Herentals, Belgio)

Vedi gambuto.

In araldica il termine stolato indica l'animale munito di una fascia di smalto diverso intorno al corpo. Per la maggior parte degli araldisti il termine è sinonimo di cinghiato.

Strappato è un termine utilizzato in araldica per indicare una testa, o membro di animale, non recisa ma divelta a forza e intorcendo, tantoché rimangono brandelli, piume, peli.[40]

  • Testa strappata

    Testa strappata

  • Testa di leone strappata (Bickendorf, Germania)

    Testa di leone strappata (Bickendorf, Germania)

  • Testa di camoscio strappata al naturale (Valfurva)

    Testa di camoscio strappata al naturale (Valfurva)

  • Testa d'aquila strappata (Rathenow, Germania)

    Testa d'aquila strappata (Rathenow, Germania)

Vedi coperto.

Terrazzato è un termine utilizzato in araldica per indicare una costruzione o un albero sostenuto da un terrazzo.

Il termine è impiegato anche per indicare lo scudo in cui è presente un terrazzo.

  • Albero terrazzato di verde (famiglia Prandi di Ravenna)

    Albero terrazzato di verde (famiglia Prandi di Ravenna)

  • Rovere terrazzato di verde (famiglia Viazzi)

    Rovere terrazzato di verde (famiglia Viazzi)

Torricellato è un termine utilizzato in araldica per indicare un edificio forte, munito di torricelle.[41]

Trafitto è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura trapassata da arma di punta.[42]

  • Semivolo trafitto

    Semivolo trafitto

  • Cuore trafitto (freguesia di Santo Agostinho, Moura, Portogallo)

    Cuore trafitto (freguesia di Santo Agostinho, Moura, Portogallo)

  • D'argento, al cuore di rosso, trafitto da una freccia di nero, posta in banda (Vertus, Francia)

    D'argento, al cuore di rosso, trafitto da una freccia di nero, posta in banda (Vertus, Francia)

  • D'argento, al cuore di rosso, trafitto da una freccia posta in sbarra (Liptál, Repubblica Ceca)

    D'argento, al cuore di rosso, trafitto da una freccia posta in sbarra (Liptál, Repubblica Ceca)

  • D'azzurro, al lupo rapace d'oro, lampassato di rosso, trafitto da una freccia rovesciata posta in sbarra pure d'oro (Rýmařov, Repubblica Ceca)

    D'azzurro, al lupo rapace d'oro, lampassato di rosso, trafitto da una freccia rovesciata posta in sbarra pure d'oro (Rýmařov, Repubblica Ceca)

  • D'azzurro, a sei anelletti d'argento posti 3, 2, 1, trafitti da sei frecce dello stesso poste in sbarra (Clermont-en-Argonne, Francia)

    D'azzurro, a sei anelletti d'argento posti 3, 2, 1, trafitti da sei frecce dello stesso poste in sbarra (Clermont-en-Argonne, Francia)

Unghiato è un termine utilizzato in araldica per le unghie degli animali, ma non del leone e degli uccelli grifagni per i quali si direbbe armato.[43]

  • Elefante unghiato d'oro (Hilfikon, Svizzera)

    Elefante unghiato d'oro (Hilfikon, Svizzera)

  • Branca d'orso unghiata d'argento (Kölliken, Svizzera)

    Branca d'orso unghiata d'argento (Kölliken, Svizzera)

  • Cervo di nero, unghiato di rosso (Rebévelier, Svizzera)

    Cervo di nero, unghiato di rosso (Rebévelier, Svizzera)

Vampante è il termine utilizzato in araldica per qualificare il vulcano da cui esce una fiamma o una colonna di fumo, che può essere dello stesso smalto del vulcano o di smalto diverso.

Velato è un attributo araldico che si applica alla nave con le vele di smalto diverso.

Vestito è un termine utilizzato in araldica per indicare: lo scudo diviso da quattro linee di partizione che riuniscono fra loro la metà del lembi e danno un grande rombo.[44]

  • D'argento, vestito di rosso

    D'argento, vestito di rosso

  • Di rosso, vestito d'oro

    Di rosso, vestito d'oro

  • D'oro vestito di rosso

    D'oro vestito di rosso

  • Partito: nel 1° d'argento, vestito di rosso (Rohrdorf, Germania)

    Partito: nel 1° d'argento, vestito di rosso (Rohrdorf, Germania)

Le persone o loro membra che portano vesti.[45][46]

  • Destrocherio vestito

    Destrocherio vestito

  • Destrocherio d'argento, vestito d'oro (Benzenschwil, Svizzera)

    Destrocherio d'argento, vestito d'oro (Benzenschwil, Svizzera)

Vuotato è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura, alla quale se ne sovrappone una simile ma diminuita e smaltata del campo.[45]

  • Triangolo vuotato

    Triangolo vuotato

  • Tre losanghe vuote d'argento (Daillens, Svizzera)

    Tre losanghe vuote d'argento (Daillens, Svizzera)

  • Nove losanghe vuote d'oro (Rohan, Francia)

    Nove losanghe vuote d'oro (Rohan, Francia)

  • Croce gigliata vuota (Vila Nova da Rainha, Portogallo)

    Croce gigliata vuota (Vila Nova da Rainha, Portogallo)

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk bl bm Manno.
  2. ^ Manno, p. 13.
  3. ^ Guelfi Camaiani, p. 15.
  4. ^ a b G.B. di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico, vol. I, Bologna, Arnaldo Forni, 1886, p. 315.
  5. ^ Manno, p. 14.
  6. ^ a b c d Manno, p. 34.
  7. ^ Ginannip. 27.
  8. ^ Manno, p. 25.
  9. ^ (EN) Ula, su ngw.nl. URL consultato il 24 giugno 2018.
  10. ^ a b Manno, p. 31.
  11. ^ Manno, p. 33.
  12. ^ Manno, p. 32.
  13. ^ Manno, p. 35.
  14. ^ Manno, p. 37.
  15. ^ a b c d Manno, p. 38.
  16. ^ a b Manno, p. 39.
  17. ^ a b Manno, p. 40.
  18. ^ Ginannip. 115.
  19. ^ Manno, p. 41.
  20. ^ Manno, p. 42.
  21. ^ Manno, p. 43.
  22. ^ a b Manno, p. 45.
  23. ^ a b c Manno, p. 46.
  24. ^ a b c Manno, p. 47.
  25. ^ a b c d Manno, p. 48.
  26. ^ Guelfi Camaiani, p. 448.
  27. ^ a b Ginanni, p. 139.
  28. ^ Crollalanza, p. 509; Ginanni, p. 140.
  29. ^ Guelfi Camaiani, p. 452.
  30. ^ a b c Manno, p. 49.
  31. ^ a b Manno, p. 50.
  32. ^ Ginanni, p. 146.
  33. ^ Manno, p. 51.
  34. ^ a b c d Manno, p. 52.
  35. ^ Bascapè e Del Piazzo, p. 1058.
  36. ^ a b Manno, p. 53.
  37. ^ a b Manno, p. 54.
  38. ^ a b c Manno, p. 55.
  39. ^ Manno, p. 56.
  40. ^ Manno, p. 57.
  41. ^ Manno, p. 58.
  42. ^ Manno, p. 59.
  43. ^ Manno, p. 60.
  44. ^ Manno, p. 61.
  45. ^ a b Manno, p. 62.
  46. ^ Guelfi Camaiani, p. 578.