Alla morte di Leone XIII nel 1903, Rampolla era tra i favoriti per la successione. All'inizio del conclave le sue opportunità si accrebbero ulteriormente. In effetti, dopo le prime due votazioni, la candidatura alternativa del cardinale Gotti era sfumata. Fu allora che, il 2 agosto, il cardinale Puzyna, arcivescovo di Cracovia, sollevò il veto dell'imperatore d'AustriaFrancesco Giuseppe contro il cardinale Rampolla, peraltro preannunciato discretamente già prima dell'apertura del conclave stesso.
L'Austria-Ungheria era, in effetti, una delle tre nazioni cattoliche che godevano del privilegio del cosiddetto ius exclusivae. Il cardinale Puzyna fu poi ricompensato con l'attribuzione della più alta decorazione austriaca. Gli ambienti di estrema destra francesi, con in testa l'Action française — i quali non avevano mai accettato la politica di riappacificazione (“ralliement”) di Leone XIII e di Rampolla con la Terza Repubblica francese — asserirono, senza prova certa, che l'opposizione austriaca fosse motivata nell'appartenenza del Rampolla alla massoneria, o meglio ad un ordine neo-templare. In verità ciò che l'Austria rimproverava al Rampolla era la politica filo-francese e anti-austriaca.
La sera stessa del 2 agosto 1903, il patriarca di VeneziaGiuseppe Sarto ottenne 30 voti contro i 21 andati a Rampolla. I sostenitori di quest'ultimo non riuscirono neppure nelle ore successive a fare confluire i voti su una personalità a loro comunque gradita. Il 4 agosto Sarto fu eletto con 50 voti sui 62 cardinali entrati in conclave, ed assunse il nome di Pio X.
Tra i suoi pronipoti vi sono i fratelli Mariano e Federico Rampolla.
L’omonimo monsignor Mariano Rampolla del Tindaro (1893-1945) diede lezioni private a Salvatore Quasimodo di latino e greco. Fu amico del cardinal Montini, futuro papa Paolo VI (che nel 1960 scrisse a Quasimodo “Il ricordo di questo nome, a me carissimo, accanto al suo mi ha vivamente commosso: Mariano Rampolla è stato per lunghi anni anche per me incomparabile amico di studi, di conversazione, di ministero, di preghiera, amico dell’anima; e lo porto sempre nel cuore con affettuosa memoria, con devota riconoscenza, con attesa di prossimo incontro”) ed ebbe un ruolo decisivo nella conversione di Giorgio La Pira.
Suo fratello Federico (1885-1934) fu professore di letteratura italiana e letteratura latina a Palermo e Messina, dove fu insegnante di Giorgio La Pira e Salvatore Quasimodo.[1][2]
Nel settembre 2021 un museo dedicato al cardinale Mariano Rampolla del Tindaro è stato inaugurato nel suo paese natale, Polizzi Generosa.[3][4]
Orazio Longo, Il Papa mancato. Mariano Rampolla del Tindaro, il cardinale siciliano che sfidò i Savoia e l’imperatore d’Austria, Nero su Bianco Edizioni, 2018, ISBN978-88-85724-03-7.
Alberto Melloni, Il conclave. Storia dell'elezione del Papa, Bologna, Il Mulino, 2005, pp. 80 e segg.
Clara Aiosa, Il Cardinale di Polizzi Mariano Rampolla del Tindaro - sulle sue orme da Polizzi Generosa a Roma, Parrocchia Maria SS. Assunta Polizzi Generosa.
Salvatore Badagliacca-Ocsana Maria Badagliacca, Il Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro Immagini, Palermo, Serradifalco Editore, 2022.