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Marie François Sadi Carnot - Wikipedia

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Marie François Sadi Carnot

Presidente della Repubblica francese
Durata mandato3 dicembre 1887 –
25 giugno 1894
Capo del governoMaurice Rouvier
Pierre Tirard
Charles Floquet
Charles de Freycinet
Émile Loubet
Alexandre Ribot
Charles Dupuy
Jean Casimir-Perier
PredecessoreJules Grévy
SuccessoreJean Casimir-Perier

Dati generali
Partito politicoRepubblicani moderati

Marie François Sadi Carnot (Limoges, 11 agosto 1837Lione, 25 giugno 1894) è stato un politico francese.

È stato presidente della Repubblica di Francia dal 1887 al 1894, quando venne assassinato dall'anarchico italiano Sante Caserio. Era nipote del noto generale e politico Lazare Carnot, mentre suo zio era il fisico ed ingegnere Nicolas Léonard Sadi Carnot.

Marie François Sadi Carnot d'Andorra
S.A. Coprincipe d'ufficio del Principato di Andorra
In carica3 dicembre 1887 –
25 giugno 1894
PredecessoreJules Grévy d'Andorra
SuccessoreJean Casimir-Perier d'Andorra
Nome completoMarie François Sadi Carnot
Altri titoliex presidente della Repubblica francese
NascitaLimoges, 11 agosto 1837
MorteLione, 25 giugno 1894 (56 anni)
ReligioneCattolicesimo

Marie François Sadi Carnot era figlio del politico Lazare Hippolyte Carnot e di Jeanne Marie Grâce Claire Dupont De Savignat (1811-1897), e nacque a Limoges, Haute-Vienne. Il suo terzo nome era Sadi e gli era derivato da suo zio Nicolas Léonard Sadi Carnot, noto fisico francese che aveva scoperto le leggi della termodinamica, noto appunto col nome di Sadi Carnot col quale poi anche Marie François divenne noto. Egli compì studi di ingegneria civile e fu studente prima all'École Polytechnique e poi all'École des Ponts et Chaussées.

Dopo i corsi accademici, ottenne di essere destinato al pubblico impiego. Il suo repubblicanismo ereditario fece sì che la difesa nazionale chiedesse proprio a lui nel 1870 di organizzare la difesa militare dei dipartimenti dell'Eure, del Calvados e della Senna Inferiore[non chiaro], e nel gennaio del 1871 divenne prefetto del dipartimento della Senna Inferiore. Nei mesi successivi venne eletto all'Assemblea Nazionale per il dipartimento della Côte-d'Or.

Nell'agosto del 1878 venne nominato segretario del ministero dei lavori pubblici. Nel settembre del 1880 divenne ministro dei lavori pubblici e dall'aprile del 1885 passò al ministero delle finanze, che diresse sotto i governi di Ferry e Freycinet sino al dicembre del 1886.

Quando lo scandalo di Daniel Wilson portò alla caduta di Jules Grévy nel dicembre del 1887, la reputazione di Carnot per la sua integrità lo rese il candidato ideale alla successione della presidenza, ottenendo il supporto di Georges Clemenceau e molti altri, eletto con 616 voti su 827. Egli assunse l'incarico di presidente in un periodo critico della storia francese, quando la repubblica era apertamente attaccata dal generale Georges Boulanger.

Il ruolo del presidente Carnot in queste vicende fu presto noto a tutti grazie alla sua popolarità ed alle sue frequenti apparizioni pubbliche che gli consentirono di ottenere l'appoggio di molti repubblicani. Quando all'inizio del 1889 la famiglia Boulanger venne finalmente condannata all'esilio, parve questa l'occasione a Carnot per celebrare due eventi di particolare interesse nazionale in quell'anno: la celebrazione del centenario della Rivoluzione francese e l'apertura dell'Esposizione universale di Parigi.

Il successo di entrambi gli eventi venne visto non solo come un atto di amore del popolo francese verso la repubblica, ma anche una fortificazione personale per Carnot. Nel 1892 il presidente venne chiamato a fronteggiare l'emergenza dello Scandalo di Panama nel quale il prestigio dello stato venne gravemente danneggiato. Favorevole all'alleanza franco-russa, ricevette dallo zar Alessandro III di Russia l'Ordine di Sant'Andrea.

Carnot era al culmine della popolarità quando, il 24 giugno 1894, dopo aver preso parte ad un banchetto pubblico a Lione ed aver tenuto un discorso nel quale preannunciò la rinuncia ad una possibile sua rielezione a presidente, venne pugnalato dall'anarchico italiano Sante Caserio. Carnot morì poco dopo la mezzanotte del 25 giugno a causa delle ferite riportate, venendo poi onorato con un'elaborata cerimonia funebre e con una sepoltura di stato al Panthéon di Parigi.

Caserio motivò il suo gesto come un atto politico, poiché Carnot non concesse la grazia a Auguste Vaillant, l'anarchico francese condannato a morte per aver provocato un attacco dinamitardo alla Camera dei deputati il 9 dicembre 1893, ferendo una ventina di parlamentari, nell'ambito di una campagna di attentati contro il governo e la borghesia francese accusati di corruzione e ritenuti responsabili delle disuguaglianze sociali. Caserio venne ghigliottinato il 16 agosto 1894.[1]

Gran maestro dell'ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere di gran croce dell'ordine reale della Cambogia - nastrino per uniforme ordinaria

Gran cordone dell'ordine del Dragone di Annam - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere dell'ordine di Sant'Andrea (Impero di Russia) - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere di gran croce dell'ordine reale di Kalākaua (Regno delle Hawaii) - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere di Gran Cordone dell'ordine del Crisantemo (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria

  1. ^ Caserio at the Guillotine, in The New York Times, 16 agosto 1894. URL consultato il 24 giugno 2008.
Predecessore Presidente della Repubblica Francese Successore
Jules Grévy 1887 - 1894 Jean Paul Pierre Casimir-Périer
Predecessore Coprincipe di Andorra Successore
Jules Grévy
con Salvador Casañas i Pagés
1887-1894
con Salvador Casañas i Pagés
Jean Paul Pierre Casimir-Périer
con Salvador Casañas i Pagés

V · D · M

Francia (bandiera) Presidenti della Repubblica francese
Seconda RepubblicaLuigi Napoleone Bonaparte (1848-1852)Stendardo del Presidente della Repubblica francese
Terza RepubblicaAdolphe Thiers (1871-1873) · Patrice de Mac-Mahon (1873-1879) · Jules Grévy (1879-1887) · Sadi Carnot (1887-1894) · Jean Casimir-Perier (1894-1895) · Félix Faure (1895-1899) · Émile Loubet (1899-1906) · Armand Fallières (1906-1913) · Raymond Poincaré (1913-1920) · Paul Deschanel (1920) · Alexandre Millerand (1920-1924) · Gaston Doumergue (1924-1931) · Paul Doumer (1931-1932) · Albert Lebrun (1932-1940)
Quarta RepubblicaVincent Auriol (1947-1954) · René Coty (1954-1959)
Quinta RepubblicaCharles de Gaulle (1959-1969) · Alain Poher* (1969) · Georges Pompidou (1969-1974) · Alain Poher* (1974) · Valéry Giscard d'Estaing (1974-1981) · François Mitterrand (1981-1995) · Jacques Chirac (1995-2007) · Nicolas Sarkozy (2007-2012) · François Hollande (2012-2017) · Emmanuel Macron (2017-)

* ad interim

V · D · M

Persone inumate al Panthéon di Parigi
1791 : Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau, Voltaire · 1793 : Louis-Michel le Peletier de Saint-Fargeau, Auguste Marie Henri Picot de Dampierre · 1794 : Jean-Jacques Rousseau, Jean-Paul Marat · 1806 : François Denis Tronchet, Claude-Louis Petiet · 1807 : Jean-Baptiste-Pierre Bevière, Louis-Joseph-Charles-Amable d'Albert de Luynes, Jean-Étienne-Marie Portalis, Louis-Pierre-Pantaléon Resnier · 1808 : Antoine-César de Choiseul-Praslin, Jean-Frédéric Perregaux, Jean-Pierre Firmin Malher, Pierre Jean Georges Cabanis, François Barthélemy Beguinot · 1809 : Girolamo Luigi Durazzo, Jean-Baptiste Papin, Joseph-Marie Vien, Pierre Garnier de Laboissière, Justin Bonaventure Morard de Galles, Jean-Pierre Sers, Emmanuel Crétet · 1810 : Louis Charles Vincent Le Blond de Saint-Hilaire, Jean Lannes, Giovanni Battista Caprara Montecuccoli, Charles Pierre Claret de Fleurieu, Jean Baptiste Treilhard · 1811 : Nicolas Marie Songis des Courbons, Charles Erskine de Kellie, Alexandre-Antoine Hureau de Sénarmont, Michel Ordener, Louis Antoine de Bougainville, Ippolito Antonio Vincenti Mareri · 1812 : Jan Willem de Winter, Jean Marie Pierre Dorsenne, Auguste Jean-Gabriel de Caulaincourt · 1813 : Joseph-Louis Lagrange, Jean-Ignace Jacqueminot, Giacinto Ugo Timoleone di Cossé-Brissac, Justin de Viry, Jean Rousseau, Frédéric Henri Walther · 1814 : Jean-Nicolas Démeunier, Jean Reynier, Claude Ambroise Régnier · 1815 : Claude Juste Alexandre Legrand, Antoine-Jean-Marie Thévenard · 1829 : Jacques-Germain Soufflot · 1885 : Victor Hugo · 1889 : Théophile Malo Corret de La Tour d'Auvergne, Lazare Carnot, Jean-Baptiste Baudin, François-Séverin Marceau · 1894 : Marie François Sadi Carnot · 1907 : Marcellin Berthelot, Sophie Berthelot · 1908 : Émile Zola · 1917 : Georges Guynemer · 1920 : Léon Gambetta · 1924 : Jean Jaurès · 1933 : Paul Painlevé · 1948 : Paul Langevin, Jean Baptiste Perrin · 1949 : Félix Éboué, Victor Schoelcher · 1952 : Louis Braille · 1964 : Jean Moulin · 1987 : René Cassin · 1988 : Jean Monnet · 1989 : Henri Grégoire, Gaspard Monge, Nicolas de Condorcet · 1995 : Marie Curie, Pierre Curie · 1996 : André Malraux · 2002 : Alexandre Dumas · 2015 :Geneviève de Gaulle, Germaine Tillion, Pierre Brossolette, Jean Zay
Controllo di autoritàVIAF (EN1743147270637235700001 · ISNI (EN0000 0000 8357 3883 · SBN UTOV536342 · LCCN (ENn91065548 · GND (DE119221225 · BNF (FRcb12466621f (data) · J9U (ENHE987007259570305171