Marta Tagliaferro - Wikipedia
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Marta Tagliaferro | |||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||
Altezza | 162 cm | ||||||||||||||||||||
Peso | 55 kg | ||||||||||||||||||||
Ciclismo ![]() | |||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2020 | ||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 5 aprile 2021 | |||||||||||||||||||||
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Marta Tagliaferro (Noventa Vicentina, 4 novembre 1989) è un'ex ciclista su strada e pistard italiana, attiva tra le Elite UCI dal 2008 al 2020.
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/dc/Marta_Tagliaferro.jpg/170px-Marta_Tagliaferro.jpg)
Nata nel 1989 a Noventa Vicentina, in provincia di Vicenza, inizia a praticare il ciclismo a otto anni[1].
A 18 anni, nel 2007, è campionessa nazionale Juniores sia su strada, nella gara in linea, sia su pista, nella corsa a punti e nello scratch. Nello stesso anno partecipa alla prova in linea dei Mondiali Juniores su strada di Aguascalientes, arrivando 29ª, e alla gara in linea Juniores degli Europei su strada di Sofia, terminando 62ª; è al via anche ai Mondiali Juniores su pista di Aguascalientes (conclude quinta nella corsa a punti) e agli Europei Juniores/Under 23 di Cottbus, nei quali vince la medaglia di bronzo nella corsa a punti Juniores.
Nel 2008 passa Elite con la Titanedi-Frezza, con la quale conclude il suo primo Giro d'Italia. Per l'attività su pista viene invece tesserata dalle Fiamme Azzurre, debuttando inoltre in Nazionale Under-23 agli Europei di categoria di Pruszków. Nel 2009 si trasferisce alla Gauss e poi alla Top Girls Fassa Bortolo per l'attività su strada; debutta anche in Nazionale maggiore su pista partecipando alla gara di inseguimento a squadre (conclude 12ª) ai Mondiali di Pruszków. Sempre su pista è campionessa europea Under-23 di corsa a punti a Minsk nel 2009; sia nel 2008 che nel 2009 è inoltre campionessa italiana nell'inseguimento a squadre, nel primo caso con Monia Baccaille e Laura Doria, nel secondo con la stessa Baccaille e Tatiana Guderzo.
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0b/D71_5467_DxO_%2814610692238%29_%28cropped%29.jpg/220px-D71_5467_DxO_%2814610692238%29_%28cropped%29.jpg)
Passata in nazionale Under-23 su strada nel 2010, conclude 50ª nella gara in linea di categoria agli Europei di Ankara; su pista coglie invece la sua terza e ultima medaglia giovanile, l'argento nella corsa a punti Under-23 agli Europei di San Pietroburgo, partecipando inoltre alla gara di inseguimento a squadre ai Mondiali di Ballerup (conclude 14ª) e aggiudicandosi il titolo italiano di velocità a squadre in coppia con Elisa Frisoni. Nel 2011 è quindi 14ª nell'omnium agli Europei di Apeldoorn.
Trasferitasi alla MCipollini già nel 2011, nel 2012 è selezionata per le classiche primaverili di Coppa del mondo (Ronde van Drenthe Trofeo Alfredo Binda e Giro delle Fiandre), che conclude tutte. Ottiene anche la convocazione in Nazionale maggiore per la gara in linea dei Mondiali su strada nel Limburgo (l'anno prima era stata riserva[2]), in cui si piazza 73ª. Nel 2013 corre la cronometro a squadre dei Mondiali in Toscana con la sua MCipollini, arrivando quinta, e vince il G.P. Hotel Fiera Bolzano. Nello stesso anno è campionessa italiana nell'inseguimento a squadre (con Beatrice Bartelloni, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo) e nell'omnium.
Rimasta con la squadra di Luisiana Pegoraro, divenuta Alé-Cipollini, per l'attività su strada (con questa maglia partecipa ai Giri d'Italia 2014 e 2015), nel biennio 2014-2015 è in evidenza soprattutto su pista: chiude undicesima nell'inseguimento a squadre ai Mondiali di Cali 2014 e si riconferma campionessa italiana nell'inseguimento a squadre nel 2014 (con Beatrice Bartelloni, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo) e nel 2015 (con Marta Bastianelli, Elena Cecchini, Simona Frapporti e Tatiana Guderzo). Nel 2016, concentratasi principalmente sull'attività su strada, vince una tappa al Tour Femenino de San Luis in Argentina e una alla Gracia-Orlová in Repubblica Ceca; è inoltre seconda in volata nella tappa di Lendinara al Giro d'Italia[3].
Nel 2017 passa alla statunitense Cylance, con la quale partecipa a tutte le classiche primaverili del calendario World Tour come anche al Giro d'Italia, ma senza particolari risultati[4]; viene confermata anche nel 2018, stagione in cui corre ancora il Giro d'Italia. Nel 2019 si trasferisce tra le file del team norvegese Hitec Products, prendendo ancora parte a diverse gare del World Tour; con la nuova maglia si aggiudica, alla prima stagione, la Omloop van de IJsseldelta nei Paesi Bassi e una tappa al Tour de Feminin-O cenu Českého Švýcarska in Repubblica Ceca, e si piazza sesta al Tour of Chongming Island[5]. Dopo un 2020 in cui in maglia Hitec partecipa unicamente al Dubai Women's Tour in febbraio, annuncia l'addio alle corse[6].
- 2007 (juniores)
- Campionati italiani, Prova in linea Juniores
- 2013 (MCipollini, una vittoria)
- G.P. Hotel Fiera Bolzano
- 2016 (Alé, due vittorie)
- 2ª tappa Tour Femenino de San Luis (Villa Mercedes > Villa Mercedes)
- 5ª tappa Gracia-Orlová (Orlová > Orlová)
- 2019 (Hitec, due vittorie)
- Omloop van de IJsseldelta
- 1ª tappa Tour de Feminin-O cenu Českého Švýcarska (Krásná Lípa > Varnsdorf)
- 2013 (MCipollini, una vittoria)
- Campionati italiani, Inseguimento a squadre (con Beatrice Bartelloni, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo)
- Campionati italiani, Omnium
- 2014 (Alé, una vittoria)
- Campionati italiani, Inseguimento a squadre (con Beatrice Bartelloni, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo)
- 2015 (Alé, una vittoria)
- Campionati italiani, Inseguimento a squadre (con Marta Bastianelli, Elena Cecchini, Simona Frapporti e Tatiana Guderzo)
- 2008: 93ª
- 2009: ritirata
- 2010: 77ª
- 2011: non partita (2ª tappa)
- 2012: 30ª
- 2013: 86ª
- 2014: 94ª
- 2015: 86ª
- 2016: 84ª
- 2017: 128ª
- 2018: 119ª
- ^ Paolo Rinaldo, Ciclismo femminile, intervista a Marta Tagliaferro del team Alé Cipollini, su cicloblog.com, 24 marzo 2014. URL consultato il 21 maggio 2020.
- ^ Marta Benedetti, Tagliaferro d'acciaio: tre calci alla malasorte [collegamento interrotto], su ilgiornaledivicenza.it, 27 settembre 2011. URL consultato il 21 maggio 2020.
- ^ (EN) Marta Tagliaferro - 2016, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ (EN) Marta Tagliaferro - 2017, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ (EN) Marta Tagliaferro - 2019, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ (EN) Marta Tagliaferro - 2020, su procyclingstats.com. URL consultato il 5 aprile 2021.
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marta Tagliaferro
- (EN) Marta Tagliaferro, su procyclingstats.com.
- Marta Tagliaferro, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Marta Tagliaferro, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Marta Tagliaferro, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Marta Tagliaferro, su CQ Ranking.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Marta Tagliaferro / Marta Tagliaferro (altra versione), su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
- Paolo Mannini (a cura di), Marta Tagliaferro, su Museodelciclismo.it.
- (EN) Marta Tagliaferro, su worldcyclingstats.com.
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