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Matti da slegare - Wikipedia

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Matti da slegare
Una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1975
Durata140 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedocumentario
RegiaMarco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
SoggettoMarco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
SceneggiaturaMarco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Casa di produzione11 Marzo Cinematografica per l'Assessorato Provinciale Sanità di Parma e Regione Emilia
FotografiaEzio Bellani
MontaggioSilvano Agosti (non accreditato)
MusicheNicola Piovani
Interpreti e personaggi
I degenti dell'Istituto psichiatrico di Colorno

Matti da slegare è un film documentario del 1975 scritto e diretto da Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli.

Il film nacque con l'intento di sostenere le tesi dello psichiatra Franco Basaglia sulla malattia mentale e di contribuire all'impegno politico sociale per l'eliminazione dei manicomi. Fu girato all'interno dell'ospedale psichiatrico di Colorno e fu finanziato dalla famiglia Salvarani e dalla amministrazione della Provincia di Parma.

Il contenuto è rappresentato dai racconti dei malati, dalle loro storie, in particolare da quelle di Paolo, Angelo, Marco e dalle loro esperienze di lavoro all'esterno della struttura. La sequenza finale è un ballo organizzato nell'istituto.

Inizialmente il film-documentario fu girato in 16 mm e destinato a ospedali psichiatrici, scuole, cineclub, circoli politici e culturali. Il titolo originale era Nessuno o tutti (una citazione di Bertolt Brecht), durava tre ore ed era composto di due parti: Tre storie e Matti da slegare, di 100 minuti ciascuna. Da esso fu ricavata un'edizione in 35 mm, di due ore e un quarto, con il titolo della seconda parte.[1]

Il film si ispira al modello del cinema verità. I protagonisti stessi raccontano le proprie storie davanti alla macchina da presa. Gli autori sono presenti come "... mediatori non invadenti anche se partecipi".[2]

Goffredo Fofi nel 1975 su Ombre rosse interviene presentando una dettagliata intervista ai quattro autori e riporta un colloquio trascritto dal film con il degente dell'ospedale psichiatrico di Colorno, Manlio Martinelli, che ha l'occasione di esprimersi ampiamente in modo relativamente adeguato alla propria condizione concludendo con queste parole: «(...) Colorno, signori, deve sparire, perché è una piaga che rimane indelebile sul nostro corpo e sul nostro sangue».[3] Nell'opera specifica di Bellocchio, che nell'intervista ricorda come il film abbia alla base un numero altissimo di riprese e sia stato «"costruito" alla moviola», Matti da slegare si inserisce nella propria ricerca sotto il segno dell'utopia.[4]

  • 1975 Berlinale – Forum: Premio FIPRESCI, Premio OCIC (presentato nella versione lunga “Nessuno o tutti” )
  • 1975 Mostra di Venezia
  • 1975 Nyon FF
  1. ^ Morando Morandini, Dizionario dei film, Bologna, Zanichelli.
  2. ^ Cremonini.
  3. ^ Goffredo Fofi, Nessuno o tutti. Intervista con gli autori. Un'intervista dal film, in Ombre rosse, n. 9/10, Roma, Savelli, Luglio 1975, pp. 97-107.
  4. ^ (FR) Marcos Uzal (Entretien avec Marco Bellocchio), Marco Bellochio Ne pas s'avouer vaincu, in Cahiers du cinéma, Refaire le monde, n. 800, Paris, Juillet-Août 2023, p. 32.
  • Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli, Matti da slegare, Torino, Einaudi, 1976.
  • Giorgio Cremonini, Marco Bellocchio tra il "personale" e il "politico", Imola, Galeati, 1976.
  • Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 1993.

V · D · M

Film di Marco Bellocchio
Anni 1960I pugni in tasca (1965) · La Cina è vicina (1967) · Amore e rabbia (1969)
Anni 1970Nel nome del padre (1972) · Sbatti il mostro in prima pagina (1972) · Marcia trionfale (1976) · Il gabbiano (1977)
Anni 1980Salto nel vuoto (1980) · Vacanze in Val Trebbia (1980) · Gli occhi, la bocca (1982) · Enrico IV (1984) · Diavolo in corpo (1986) · La visione del sabba (1988)
Anni 1990La condanna (1991) · Il sogno della farfalla (1994) · Il principe di Homburg (1997) · La balia (1999)
Anni 2000L'ora di religione (2002) · Buongiorno, notte (2003) · Il regista di matrimoni (2006) · Sorelle (2006) · Vincere (2009)
Anni 2010Rigoletto a Mantova (2010) · Sorelle Mai (2010) · Bella addormentata (2012) · Sangue del mio sangue (2015) · Fai bei sogni (2016) · Il traditore (2019)
Anni 2020Esterno notte (2022) · Rapito (2023)
DocumentariIl popolo calabrese ha rialzato la testa (1969) · Viva il 1º maggio rosso proletario (1969) · Matti da slegare (1975) · La macchina cinema (1979) · Sogni infranti (1995) · La religione della storia (1998) · Addio del passato (2002) · Appunti per un film su Zio Vania (2002)
CortometraggiAbbasso il zio (1961) · La colpa e la pena (1961) · Ginepro fatto uomo (1962) · L'uomo dal fiore in bocca (1993) · Elena (1997) · Nina (1999) · L'affresco (2000) · Un filo di passione (2000) · Il maestro di coro (2001) · Oggi è una bella giornata (2002) · Pagliacci (2016) · Per una rosa (2017) · La lotta (2018)