Museo delle patate fritte - Wikipedia
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Museo delle patate fritte | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Bruges |
Indirizzo | Vlamingstraat 33 |
Coordinate | 51°12′39.92″N 3°13′26.15″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Etnografia, Cibo |
Istituzione | 2008 |
Fondatori | Eddy Van Belle |
Apertura | 2008 |
Visitatori | 70 000 (2011)[1] |
Sito web | |
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Il museo delle patate fritte[1] (in olandese, Frietmuseum) è uno spazio espositivo dedicato alla storia delle patate e alla produzione di patate fritte belghe. È ubicato in uno degli edifici più antichi di Bruges, nel palazzo Saaihalle, ex "Loggia dei mercanti genovesi".
Il percorso museale si sviluppa su tre piani. Nella prima parte, al piano terra, è spiegata la storia del noto tubero, cominciata più di 10.000 anni fa in Perù, con l'addomesticamento di patate selvatiche, e della sua diffusione in Europa. Il primo piano dettaglia la storia delle patate fritte e le loro origini in Belgio. Il piano interrato dell'edificio ospita diverse tipologie di macchine per sbucciare e tagliare le patate e un chiosco di frites. È presente anche una raccolta di fotografie, opere d'arte con soggetti legati alle patatine e una collezione di friggitrici retrò. Dopo la visita, si può assaggiare[2] nella cantina medievale del palazzo, patate fritte belghe insieme a diverse carni e salse.
Secondo la guida Lonely Planet "Best in Travel 2013", il museo fa parte dei dieci "musei alimentari più strani al mondo".[3]
- ^ a b Belgio: spopola museo delle patate fritte, Ansa.it consultato il 05-07-2014
- ^ The museum, su frietmuseum.be, Frietmuseum. URL consultato il 05-07-2014 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2012).
- ^ Oddest food museums, su lonelyplanet.com, Lonely Planet. URL consultato il 05-07-2014 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2014).
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- Sito ufficiale, su frietmuseum.be.