Parlophon - Wikipedia
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Parlophon | |
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Etichetta della casa discografica | |
Stato | Germania |
Altri stati | Italia |
Fondazione | 1896 |
Fondata da | Carl Lindström |
Chiusura | 1967 |
Sede principale | Milano |
Gruppo | Carisch e Parlophone |
Settore | Musicale |
Prodotti | Pop, beat, musica leggera e tradizionale |
Sito web | www.parlophon.co.it/ |
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La Parlophon, in origine Dischi Parlophon, è stata una casa discografica italiana (emanazione della casa discografica tedesca Parlophone) attiva fino al 1967.
La Parlophon venne fondata in Germania nel 1896 da Carl Lindström (1869–1932), un inventore svedese che viveva a Berlino dove aveva fondato la Carl Lindström Company che produceva fonografi e grammofoni; il logo storico della casa discografica non è il simbolo della sterlina (£) ma la "L" tedesca nell'alfabeto gotico, che qui stava a indicare il cognome del fondatore.
Nel 1923 nacque la sezione inglese, e in quel nuovo contesto la grafia del nome germanico d'origine fu traslitterata (e di fatto tradotta) in Parlophone, con l'aggiunta della "e" muta finale al vocabolo; nel 1927 la casa discografica passò sotto il controllo della Columbia, che nel 1931, fondendosi con la His Master's Voice, diede vita alla Electric & Musical Industries Ltd (EMI).
In Italia, invece, la Parlophon (che continuò a mantenere il nome secondo la scrittura tedesca) rimase autonoma (non legandosi quindi alla VCM), con propri uffici a Milano e affidandosi, per la distribuzione dei dischi, alla Cetra. Nel dopoguerra la distribuzione sarebbe passata alla Carisch; tra gli artisti italiani che incisero per la Parlophon il più noto è senza dubbio Claudio Villa, ma ebbero anche molto successo Giorgio Consolini, Oscar Carboni e Romolo Balzani.
Negli anni sessanta stampò per l'Italia i dischi dei Beatles, presentati a volte con nuovi titoli (ad esempio l'album Please Please Me venne intitolato The Beatles, With the Beatles: I favolosi Beatles e A Hard Day's Night: Tutti per uno). Mise inoltre sotto contratto alcuni gruppi beat come I Seminole di Pisa, i Brummels (che incisero anche insieme al cantante Tony Rossi) o The Renegades, gruppo inglese che, come tanti altri, si era trasferito in Italia. Nel 1967 cessò l'accordo con la Carisch, e la Parlophon venne acquisita dalla nascente EMI Italiana, cessando di fatto l'attività autonoma. Da quel momento in poi le ristampe dei dischi della casa discografica acquisirono nel logo la dicitura Parlophone.
Nel 1969 infine anche la catalogazione venne unificata e standardizzata.
La datazione qui riportata si basa sull'etichetta del disco o sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi abbia una datazione, è basata sulla numerazione del catalogo; talora è, infine, basata sul codice della matrice di stampa. Se esistenti, sono riportati, oltre all'anno, il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile).
I dischi con questa numerazione avevano l'etichetta di colore verde; la sigla GP infatti è l'acronimo di Green Parlophon.
- ^ Sull'etichetta è riportato anche il nome del Trio Vocale Sorelle Lescano, che in realtà non è presente in nessuno dei due brani
- ^ Ristampa di GP 92497
- ^ Ristampa di GP 93062
- ^ Si tratta di due 78 giri venduti in confezione unita, con il titolo Cosimo Di Ceglie e la sua chitarra; le prime due canzoni sono nel primo disco, le altre tre nel secondo
- "Enciclopedia della canzone italiana", di Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ed. Curcio, 1990; alla voce Carisch, di Mario De Luigi, pag. 296, ed alla voce Carisch Alberto, di Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero
- Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
- Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008
- Riviste Musica e dischi (Annate 1945-1968), Il Musichiere (Annate 1959-1961), TV Sorrisi e Canzoni (Annate 1952-1968) ed altre (Ciao amici, Giovani, Big, ecc...ecc...)
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Parlophon
- Simone Calomino, Materiali per la datazione dei dischi a 78 giri della cetra-Parlophon, relativamente alla loro prima edizione (PDF), su trio-lescano.it.
- Catalogo Parlophon 1934, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon luglio 1935, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon luglio 1935, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon dicembre 1935, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon gennaio 1937, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon 1937, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon 1938, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon 1939, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon 1954, su icbsa.it.
- Catalogo Parlophon 1958, su icbsa.it.
- Sito ufficiale, su parlophon.co.it.
- (EN) Parlophon / Dischi Parlophon, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Parlophon, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.