Pietro Calchi Novati - Wikipedia
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Pietro Calchi Novati vescovo della Chiesa cattolica | |
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Vias Domini spe calco novatas | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 9 novembre 1868 a Milano |
Ordinato presbitero | 9 agosto 1891 |
Nominato vescovo | 21 dicembre 1914 da papa Benedetto XV |
Consacrato vescovo | 15 febbraio 1915 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari |
Deceduto | 11 giugno 1952 (83 anni) a Lodi |
Manuale |
Pietro Calchi Novati (Milano, 9 novembre 1868 – Lodi, 11 giugno 1952) è stato un vescovo cattolico italiano.
Nacque a Milano, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, il 9 novembre 1868. Due fratelli, Francesco e Carlo, e due sorelle furono pure ecclesiastici.[1][2]
Il 9 agosto 1891 fu ordinato presbitero.
Ottenne la laurea in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana.[3]
Fu insegnante nei seminari arcivescovili di Milano e di Monza.[3] Ricoprì gli incarichi di cancelliere della curia e in seguito quello di rettore del seminario monzese.[4] Al momento della nomina episcopale era prevosto dei Santi Pietro e Paolo a Saronno.[5]
Il 21 dicembre 1914 papa Benedetto XV lo nominò vescovo di Bobbio; succedette a Luigi Maria Marelli, precedentemente nominato vescovo di Bergamo. Il 15 febbraio 1915 ricevette l'ordinazione episcopale dal cardinale Andrea Carlo Ferrari, co-consacranti i vescovi Giovanni Mauri e Pietro Andrea Viganò.
Il 4 agosto 1923, su disposizione di papa Pio XI, gli venne aggiunto il titolo honoris causa di abate di San Colombano a quello di vescovo di Bobbio.
L'8 luglio 1927 papa Pio XI lo nominò vescovo di Lodi; succedette a Ludovico Antomelli, deceduto il 19 giugno precedente. Il 19 gennaio 1928 prese possesso della diocesi.
La sua attività pastorale a Lodi si sviluppò attraverso cinque visite pastorali e tre sinodi diocesani.[6] Nel novembre 1928 riconsacrò la parrocchiale di Lavagna, e il 7 aprile 1934 consacra la chiesa parrocchiale di San Germano a Senna Lodigiana, riedificata al posto di quella precedente a partire dal 1914.
Dall'agosto 1929 al 14 settembre 1930, giorno dell'ingresso del nuovo vescovo Marcello Mimmi, fu amministratore apostolico della diocesi di Crema.[7]
Il 27 giugno 1938 ricevette il titolo onorifico di assistente al Soglio Pontificio.[8]
Contribuì anche alla diffusione Movimento apostolico ciechi decretandone l'erezione canonica nella diocesi (1951).[9]
Partecipò alla beatificazione e alla canonizzazione di santa Francesca Saverio Cabrini[6] e, il 28 ottobre 1938, riconsacrò la basilica di Sant'Angelo Lodigiano a lei intitolata.
Morì l'11 giugno 1952, all'età di 83 anni, a Lodi. Dopo le esequie fu sepolto nella cripta della cattedrale laudense.
Nel seminario vescovile è conservato un suo ritratto, opera del pittore lodigiano Attilio Maiocchi.
La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Cardinale Andrea Carlo Ferrari
- Vescovo Pietro Calchi Novati
La successione apostolica è:
- Vescovo Giuseppe Rolla (1933)
- Arcivescovo Giuseppe Amici (1951)
- Vescovo Luigi Carlo Borromeo (1951)
- ^ Francesco Calchi Novati, su mirabiliavicomercati.org. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ Carlo Calchi Novati, su mirabiliavicomercati.org. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ a b Giorgio Vecchio, Lombardia, 1940-1945. Vescovi, preti e società alla prova della guerra, Morcelliana, 2005, p. 30.
- ^ Archivio storico per la città e i comuni del circondario e della diocesi di Lodi, Borini-Abbiati, 1927, p. 186.
- ^ I Quaderni della Brianza, vol. 23, n. 130, 2000, p. 86.
- ^ a b diocesi di Lodi sec. IV - [1989], su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ Luca Donarini, Tre vescovi, tre preti. La Chiesa di Crema tra azione pastorale e politica di regime nel decennio 1926-1936, 2014, pp. 3 e 6.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), n. 30, Tipografia poliglotta vaticana, 1938, p. 238. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ La Storia, su movimentoapostolicociechi.it. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Calchi Novati
- (EN) David M. Cheney, Pietro Calchi Novati, in Catholic Hierarchy.
Predecessore | Vescovo di Bobbio | Successore | |
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Luigi Maria Marelli | 21 dicembre 1914 – 4 agosto 1923 | - |
Predecessore | Vescovo di Bobbio e abate di San Colombano | Successore | |
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- | 4 agosto 1923 – 8 luglio 1927 | Matteo Pellegrino |
Predecessore | Vescovo di Lodi | Successore | |
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Ludovico Antomelli, O.F.M. | 8 luglio 1927 – 11 giugno 1952 | Tarcisio Vincenzo Benedetti, O.C.D. |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88606613 · ISNI (EN) 0000 0000 6242 7027 · SBN FERV018186 · BAV 495/161555 |
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