Pinus halepensis - Wikipedia
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Pinaceae |
Genere | Pinus |
Specie | P. halepensis |
Nomenclatura binomiale | |
Pinus halepensis Mill., 1768 | |
Areale | |
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Il pino d'Aleppo (Pinus halepensis, Mill. 1768) è un pino nativo della zona mediterranea.
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a2/Pinus_halepensis_foliage.jpg/220px-Pinus_halepensis_foliage.jpg)
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1e/Pinus_halepensis_g2.jpg/220px-Pinus_halepensis_g2.jpg)
- Portamento
- ramificato fin dal basso con una chioma espansa, vagamente simile al pino domestico e al pino marittimo, ma di aspetto un po' differente e distinguibile da quelli soprattutto per i getti giovani, più radi, chiari e formati da un mazzetto di aghi centrale più stretto abbastanza distinto dagli aghi immediatamente più vecchi. Chioma spesso più ampia in cima che verso la base dell'albero. Può raggiungere i 25 m ma di solito non è più alto di 15 m. Il tronco è di solito intorno ai 60 cm, raramente fino a 1 m. Corteccia
- rossastra e spessa verso il basso, più scura e con squame più sottili verso l'alto. Foglie
- aghiformi, lunghe 5-10 cm, molto sottili e morbide, riunite in mazzetti di due, di colore verde chiaro. Fiori
- meglio indicati come sporofilli, maturano in marzo-maggio.
- Macrosporofilli: sono rosso-violacei e grandi 1 cm circa, solitari o a gruppetti di 2-3.
- Microsporofilli: sono costituiti da piccoli coni ovoidali di colore giallo e riuniti a spiga.
- Strobili
- di forma ovale-conica, sono lunghi 5-10 cm e larghi 2-3 cm. Sono verdi in età giovanile e diventano marroni dopo due anni. Contengono dei semi lunghi 5-6 mm, dotati di un'ala di 20 mm. Gli strobili si aprono con lentezza, di solito nel corso di qualche anno, oppure per il calore provocato da un incendio.
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c8/San_Menaio_e_la_Piana_di_Calenella.jpg/220px-San_Menaio_e_la_Piana_di_Calenella.jpg)
Specie termofila ed estremamente resistente alla siccità. In natura occupa l'areale più meridionale dei tre pini mediterranei ma si spinge a nord fino nella Francia meridionale, Italia centro-meridionale, Croazia (Istria e Dalmazia), regioni costiere del Montenegro e dell'Albania. Particolarmente frequente in Spagna e Grecia, si trova anche in Marocco, Libia e nei Paesi del Vicino oriente come Siria (da cui il nome Aleppo), Giordania e Israele. Mentre nelle zone più settentrionali si trova sulle coste e fino a 200 m, nelle zone meridionali si trova fino a 1000 m in Spagna meridionale e addirittura a quasi 2000 m sulle montagne del Marocco.
In Italia è una delle specie arboree più numerose, presente in natura nel Parco nazionale del Gargano, nelle zone costiere del centro-sud (in popolazioni relittuali, in ambiente rupestre e calcareo), tipicamente nelle fiumare di detriti grossolani.
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/21/Pino_d%27Aleppo_-_Pinus_Halepensis.jpg/220px-Pino_d%27Aleppo_-_Pinus_Halepensis.jpg)
Si trova anche in alcune aree costiere della Liguria (Balzi Rossi, promontorio della Caprazoppa, Capo Noli, parco di Portofino, Nervi, al Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra-Vara), all'interno nella bassa valle del fiume Nera, nelle Marche e in Sicilia (Riserva naturale orientata Pino d'Aleppo), sulla costiera triestina (pineta di Santa Croce), nella zona nord occidentale della Sardegna (Alghero, Parco Naturale Regionale di Porto Conte), e nel Sud-Ovest della Sardegna sull'isola di San Pietro e nella località denominata appunto "Porto Pino", nel comune di Sant'Anna Arresi; ma è coltivato anche in altre zone (soprattutto costiere) come specie ornamentale, come nel resto del bacino del Mediterraneo. È coltivato anche in California.
Il pino d'Aleppo è molto simile al pino calabro (Pinus brutia), al pino delle Canarie (Pinus canariensis) e al pino marittimo (Pinus pinaster). Alcuni autori considerano il pino calabro come una sottospecie del pino d'Aleppo ma di solito è assegnato a una specie distinta. Ha un aspetto estremamente costante in tutto il suo areale.
- (EN) Conifer Specialist Group 1998, Pinus halepensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- Riserva naturale Pino d'Aleppo
- Specie di Pinus
- Assidat zgougou un dolce tunisino preparato con i pinoli d'Aleppo, preparato in occasione della festa del Mawlid (o mouled).
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