Poli Distillerie - Wikipedia
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Poli Distillerie | |
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Stato | ![]() |
Fondazione | 1898 a Schiavon |
Fondata da | famiglia Poli |
Sede principale | Schiavon |
Persone chiave | Giampaolo, Barbara, Andrea e Jacopo Poli |
Settore | Alimentare |
Prodotti | grappa artigianale |
Sito web | www.poligrappa.com |
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![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/80/Poli_Distillerie_Alambic_2000_ok.jpg/220px-Poli_Distillerie_Alambic_2000_ok.jpg)
Poli Distillerie è un'azienda italiana a carattere artigianale nel settore della distillazione degli alcolici, con sede a Schiavon in provincia di Vicenza.
La distilleria, fondata a Schiavon nel 1898 e di proprietà della famiglia Poli[1], produce grappa utilizzando un alambicco completamente in rame, fra i pochissimi ancora esistenti, composto da caldaiette a vapore a ciclo discontinuo e rappresenta uno dei maggiori produttori di grappa artigianale nel vicentino.
La storia delle distillerie Poli inizia nel 1898 con il grappaiolo Giobatta (figlio di Paolo, la cui famiglia era originaria dell'Altopiano dei Sette Comuni) che girava, con una piccola distilleria montata su un carretto, per le case a distillare vinacce. La distilleria è passata di padre in figlio fino ai pronipoti Giampaolo, Barbara, Andrea e Jacopo Poli che continuano tuttora l'attività producendo grappa, distillati di uva, di vino e di frutta.
Il 50% della produzione è esportata in oltre 50 Paesi nel mondo.
La distilleria presso la sede di Schiavon e a Bassano del Grappa ha allestito un museo della grappa[2][3] che si compone di cinque sale, con testi in italiano e inglese e proiezione video in varie lingue. Il museo nel 2020 contava circa 12 000 visitatori mensili[4], il che lo rende uno dei Musei d'impresa più visitati d’Italia.
- ^ Tappe principali Poli Distillerie, su Grappa Poli. URL consultato il 15 aprile 2016.
- ^ Museo della grappa a Bassano dal sito aziendale, su grappa.com.
- ^ Museo della grappa a Schiavon dal sito aziendale, su grappa.com.
- ^ Distillerie Poli: “Teniamo alto lo spirito con la cultura della grappa”, su la Repubblica, 1º aprile 2020. URL consultato il 1º dicembre 2020.
- Sito ufficiale, su poligrappa.com.
- Gin come ginepro, pino e moscato: storia della famiglia Poli, su scattidigusto.it. URL consultato il 15 aprile 2016.