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Ritratto del dottor Gachet - Wikipedia

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Ritratto del dottor Gachet
AutoreVincent van Gogh
Data1890
Tecnicaolio su tela
Dimensioni68×57 cm
UbicazioneCollezione privata

Il Ritratto del dottor Gachet è un'opera pittorica di Vincent van Gogh eseguita nel 1890.

Paul Gachet era un medico psichiatra, amante dell'arte: incontrò Vincent van Gogh tramite il fratello di lui Theo e immediatamente i due si trovarono in sintonia nell'analoga visione dell'arte. Il dottore si rese disponibile a posare per Vincent, che da tanto tempo cercava un modello da ritrarre dal vero.

Lavorando in comunione alla realizzazione dell'opera i due ottennero un risultato straordinario. Il dottore ne fu talmente compiaciuto che ne volle la realizzazione di una copia.

Il dipinto è estremamente innovativo: Van Gogh abbandonò le pose statiche e convenzionali dei precedenti dipinti. Il triste volto del dottore è « l'espressione disillusa del nostro tempo» ebbe modo di affermare Van Gogh in una lettera indirizzata al collega ed amico Paul Gauguin (lettera n. 643 del giugno 1890).

In un altro messaggio al fratello Theo in cui descrive l'ultimo frutto della sua passione, il pittore dichiarò: «la testa con un berretto bianco, molto bionda, molto chiara; anche la carnagione delle mani molto bianca, un frac blu e uno sfondo blu cobalto. Le mani sono mani da ostetrico, più chiare del volto.» (lettera n. 638, datata 4 giugno 1890).

Nel ritratto l'artista attua un forte contrasto cromatico. In primo piano, sul tavolo, accanto ai libri una pianta di digitale. Diverse inclinazioni del pennello sono abbinate nell'insieme; dense e marcate pennellate che animano la giacca del dottore e lo sfondo, omogeneamente accompagnano le dritte e piatte linee del tavolo. Infine la parte superiore dell'opera è separata da una linea ondulata.

Il dipinto, dopo la morte dell'artista, conobbe varie vicissitudini. Ereditato da Johanna van Gogh-Bonger, vedova di Theo, che lo espose in varie mostre tra Olanda, Danimarca e Francia, venne venduto nel 1896 da Ambroise Vollard alla collezionista danese Alice Ruben che lo cedette quasi subito all'amico pittore Mogens Ballin; questi lo cedette al gallerista berlinese Paul Cassirer, che lo vendette al collezionista tedesco conte Harry Kessler che lo portò nella propria collezione a Weimar. Da lì, fu ceduto al gallerista parigino Druet, per poi giungere allo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte nel 1911 ove, grazie ad una saggia campagna di "modernizzazione" del museo voluta dall'allora direttore Georg Swarzenski, divenne una delle principali attrazioni. A seguito della confisca da parte del regime nazista quale esempio di Arte degenerata nel 1937, fu venduto segretamente dal mercante d'arte Sepp Angerer al banchiere olandese Franz Koenigs che lo cedette all'amico e collega ebreo Siegfried Kramarsky, che lo portò con sé a New York all'inizio degli anni quaranta, appendendolo nel proprio appartamento e prestandolo saltuariamente a svariate esposizioni in musei americani.

Dal 1998 si sono perse le tracce di quest'opera. Fino al 1990, l'opera era appartenuta al Kramarsky Found di New York, che l'aveva lasciato in prestito permanente al Metropolitan Museum of Art; quando i proprietari decisero di venderlo da Christie's, il quadro fu aggiudicato, per la cifra-record di 82,5 milioni di dollari, al miliardario giapponese Ryoei Saito.[1] L'allora settantacinquenne Saito espresse la volontà, una volta morto, di essere cremato insieme alle cose più preziose che possedeva, tra le quali il quadro di Van Gogh. L'affermazione suscitò un certo scandalo, ma i suoi collaboratori sostennero che le affermazioni di Saito derivavano solo da un intenso affetto nei confronti del quadro, e non aveva intenzioni di far seguire i fatti alle parole. Dopo la sua morte, nel 1996, si persero le tracce del dipinto. Alcuni documenti emersi nel 2007 rivelarono che l'opera fu venduta circa un decennio prima, mediante Sotheby's, al finanziere austriaco Wolfgang Flöttl.[2] Flöttl dichiarò che per problemi finanziari fu costretto dopo poco tempo a rivendere il quadro, ma non rivelò gli acquirenti. Si vocifera, nell'ambiente, che si tratti di un collezionista svizzero, già proprietario di varie opere di Van Gogh.[3]

Ritratto del dottor Gachet
AutoreVincent van Gogh
Data1890
Tecnicaolio su tela
Dimensioni67×56 cm
UbicazioneMuseo d'Orsay, Parigi

Fu eseguita nel 1890, poco dopo il primo.

In questa versione del dipinto, donata al Museo d'Orsay di Parigi dai figli del dottor Gachet, Van Gogh ha eliminato (a differenza del primo ritratto) il bicchiere e i libri, lasciando risaltare la pianta di digitale sul fondo rosso, trattando in modo più sommario lo sfondo.

Alcuni critici, pur con fondamenti debolissimi, hanno recentemente sostenuto che questa seconda versione non sarebbe opera di Van Gogh, ma dello stesso Gachet, pittore dilettante, che innamoratissimo di quest'opera, ne avrebbe eseguito una versione personale.

  1. ^ (EN) Rita Reif, Businessman Identified As Buyer of van Gogh, in The New York Times, 18 maggio 1990. URL consultato il 6 febbraio 2025.
  2. ^ (EN) "Dr. Gachet" Sighting: It WAS Flöttl!, su artsjournal.com. URL consultato il 21 gennaio 2013.
  3. ^ Cynthia Saltzman, Ritratto del Dottor Gachet. Storia e avventure del capolavoro di Van Gogh, Torino, Einaudi, 2009.
  • Federica Armiraglio, Van Gogh, Milano, Skira, 2003.
  • Cynthia Saltzman, Ritratto del Dottor Gachet. Storia e avventure del capolavoro di Van Gogh, Torino, Einaudi, 2009.

V · D · M

Opere di Vincent van Gogh (selezione)
1882Ragazza in un bosco · Donne che portano sacchi di carbone · La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta
1884Tessitore al telaio
1885I mangiatori di patate · Paesaggio al tramonto · Natura morta con Bibbia
1886Vaso di altee
1887Restaurant de la Sirène ad Asnières · Un paio di scarpe · Due girasoli · Giapponeseria: Oiran · L'Italiana · Fritillaria imperiale in un vaso di rame · Ritratto di père Tanguy · Donna al Cafè Le Tambourin
1888Il ponte di Langlois · La Mousmé seduta · Seminatore al tramonto · Vaso di girasoli · Salici al tramonto · Il postino Joseph Roulin · Ritratto di Eugène Boch · Notte stellata sul Rodano · Ritratto di Milliet · Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles · Les Alyscamps · La casa gialla · La camera di Vincent ad Arles · La sedia di Vincent · La sedia di Gauguin · L'Arlesiana · Spettatori nell'arena · Autoritratto con l'orecchio bendato · Ramo di mandorlo in fiore in un bicchiere · Donne bretoni · Il caffè di notte · Tramonto a Montmajour · La vigna rossa · Il raccolto · Tramonto: campi di grano vicino ad Arles
1889La Berceuse · Ritratto del dottor Rey · Davanti al manicomio di Saint-Rémy · Il giardino di Saint-Paul · Lillà · Iris · Vaso con iris · Natura morta con tavolo da disegno, pipa, cipolle e cera · Notte stellata · Autoritratto · Il cortile dell'ospedale di Arles · Corsia dell'ospedale di Arles · Campo di grano con cipressi · Il giardiniere · Luna che sorge
1890La ronda dei carcerati · L'Arlesiana · Ramo di mandorlo fiorito · Casolari con il tetto di paglia a Cordeville · Sulla soglia dell'eternità · Ritratto del dottor Gachet · Ritratto di Adeline Ravoux · Marguerite Gachet nel giardino · Marguerite Gachet al piano · La chiesa di Auvers · Campo di grano con volo di corvi · Sentiero di notte in Provenza · Casa bianca di notte
CollegamentiKoyata Yamamoto · Meitantei Conan - Gōka no himawari
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