Ritratto di Decio - Wikipedia
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Ritratto di Decio | |
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Autore | sconosciuto |
Data | 249 circa |
Materiale | marmo |
Altezza | 78 cm |
Ubicazione | Musei Capitolini, Roma |
Il ritratto di Decio è conservato ai Musei Capitolini a Roma.
La testa marmorea, alta 78 cm, ci è nota con uno scarsissimo numero di repliche e nonostante ciò è ritenuta come uno dei pochi ritratti sicuri dell'imperatore che regnò solo un biennio, dal 249 al 251.
L'effigie rappresenta un uomo sulla sessantina, segnato da profonde rughe e caratterizzato dal volto allungato, gli occhi grandi, le labbra grosse, la capigliatura e la barba corte e aderenti al cranio. L'espressione è melanconica. I tratti somatici sono ben confrontabili con quelli delle prime emissioni monetarie, che assicurano l'identificazione.
Lo stile del ritratto è tipico del trentennio tra il 220 e il 250, con figure (come i ritratti di Settimio Severo e quello di Gallieno) dall'intensa resa fisiognomica. In quest'opera però si possono già notare alcune anticipazioni delle novità formali in senso espressionistico che caratterizzarono il secolo successivo: l'allungamento del volto, l'accentuazione delle rughe sul viso e sul collo, ecc., tutti elementi che vennero poi ignorati nella seconda emissione monetale dell'imperatore.
- Ranuccio Bianchi Bandinelli e Mario Torelli, L'arte dell'antichità classica, Etruria-Roma, Utet, Torino 1976.