La Serie A 1958-1959 è stata la 57ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 27ª a girone unico), disputata tra il 21 settembre 1958 e il 7 giugno 1959 e conclusa con la vittoria del Milan, al suo settimo titolo.
Sul piano mediatico da segnalare un accordo sottoscritto da Rai-TV e Lega Nazionale Professionisti il 19 novembre 1958,[1] relativo alla stagione agonistica corrente nonché alle successive:[2] il contratto individuava, tra l'altro, la trasmissione radiofonica del secondo tempo di un incontro in programma la domenica e riassunti televisivi delle gare all'interno de La Domenica Sportiva.[2]
Quale contropartita della trattativa, la Rai avrebbe versato annualmente 60 milioni di lire alla Lega da distribuire equamente tra le 18 società iscritte al massimo campionato.[2]
Il capocannoniere Antonio Angelillo dell'Inter: con 33 gol, è da allora il migliore realizzatore stagionale in un campionato di Serie A a 18 squadre.
Dopo un anno di digiuno il Milan di Gipo Viani ritornò alla vittoria dello scudetto: fu un successo tribolato a cui contribuì in maniera fondamentale il giovane attaccante brasiliano José Altafini il quale, alla sua prima stagione in Italia, mise a segno 28 reti: in questo campionato, solamente l'argentino Antonio Angelillo dell'Inter fece meglio con 33 gol (5 dei quali nella partita casalinga contro la SPAL), stabilendo un primato tuttora in essere nei campionati di Serie A a 18 squadre. Sempre in fatto di reti, in questa stagione la Fiorentina, con 95 marcature all'attivo, stabilì un record ancora imbattuto nei tornei a 18 squadre.[3] Tre furono le più prolifiche coppie d'attaccanti: quella interista Angelillo-Firmani dell'Inter con 53 gol, quella fiorentina Hamrin-Montuori con 48 e quella milanista Altafini-Danova con 44.
Il campionato iniziò il 21 settembre 1958. Subito il Milan andò in testa, ma alla sesta giornata la sconfitta contro il L.R. Vicenza costò ai rossoneri il primo posto, ceduto alla Fiorentina.[4] Due giornate dopo, il 16 novembre, i lombardi vinsero 5-4 al 90' la classica a Torino contro i campioni uscenti della Juventus, agganciando i viola in vetta. Le due squadre si alternarono in testa per tutto il girone d'andata; alla fine, il 25 gennaio 1959, il Milan fu campione d'inverno con un punto di vantaggio sui toscani. Una settimana dopo, tuttavia, le due contendenti si ritrovarono nuovamente in vetta a pari punti.
Il girone di ritorno continuò sulla falsariga del primo: Milan e Fiorentina si contesero il primo posto; dietro di loro, Inter e Juventus non riuscirono a raggiungerle. Il 12 aprile i rossoneri vinsero lo scontro diretto a Firenze, superando i viola e portandosi in testa; ma il pareggio interno contro la SPAL, una settimana dopo, vanificò tutto. Per la svolta si dovette aspettare ancora una settimana: il 26 aprile furono proprio i ferraresi a cogliere un'inattesa vittoria sul campo dei gigliati, mentre il Milan pareggiò 3-3 contro il Talmone Torino ultimo in classifica. Durante questa gara si scatenò una rissa che mandò in infermeria due giocatori rossoneri, ma il Giudice Sportivo non assegnò la vittoria a tavolino al Milan; in segno di protesta il presidente dei meneghini, Andrea Rizzoli, si dimise. I rossoneri mantennero comunque il prezioso +1 in classifica fino alla fine, sicché i viola mollarono la presa; il 2 giugno, battendo in goleada per 7-0 l'Udinese, i rossoneri si laurearono campioni d'Italia con un turno d'anticipo e tre punti di vantaggio.
Retrocessero due squadre blasonate: per la prima volta in Serie B ci andò il Torino, pieno di problemi economici e di conseguenza costretto, in quest'unica stagione, all'abbinamento pubblicitario con l'azienda Talmone; con i granata cadde anche la Triestina, alla sua ultima stagione in massima serie. Dopo la difficile promozione ottenuta l'anno precedente, si salvò invece il Bari.
Da segnalare la cinquina messa a segno da Antonio Angelillo in Inter-Spal 8-0 della 4ª giornata. Arne Selmosson fu invece autore di una quadripletta in Roma-Genoa 5-0 della 29ª giornata.
^Risultato a seguito di giudizio sportivo: la partita era terminata sul risultato di 1-1, ma in seguito alla lettura del referto dell'arbitro venne tramutato in 0-2 a causa dell'invasione di campo dei tifosi romanisti.