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Taylor Phinney - Wikipedia

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Taylor Phinney
Taylor Phinney al Tour of Britain 2016
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza197[1] cm
Peso82[1] kg
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera2019
Carriera
Squadre di club
2008VMG-Felt
2009-2010  Trek Livestrong
2010  RadioShackstagista
2011-2016  BMC
2017  Cannondale
2018-2019  EF
Nazionale
2008-2010Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (p.)
2011-2016Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (s.)
Palmarès
 Mondiali su pista
OroPruszków 2009Inseg. ind.
ArgentoPruszków 2009Chilometro
OroBallerup 2010Inseg. ind.
BronzoBallerup 2010Omnium
 Mondiali su strada
OroAguascalientes 2007Crono Jun.
BronzoCittà del Capo 2008Crono Jun.
OroMelbourne 2010Crono U23
BronzoMelbourne 2010In linea U23
ArgentoLimburgo 2012Cronometro
OroRichmond 2015Crono a sq.
Statistiche aggiornate al gennaio 2020
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Taylor Phinney (Boulder, 27 giugno 1990) è un ex ciclista su strada e pistard statunitense. È stato due volte iridato su pista nell'inseguimento individuale (2009 e 2010), campione del mondo Under-23 a cronometro nel 2010 e professionista su strada dal 2011 al 2019.[1]

Figlio dell'ex ciclista professionista Davis Phinney e dell'olimpionica di ciclismo Connie Carpenter, Taylor Phinney iniziò a gareggiare nel ciclismo all'età di 15 anni, militando nella selezione giovanile del Team Slipstream. Si mise in luce ai campionati del mondo juniores su strada di Aguascalientes, nell'agosto del 2007, quando vinse il titolo iridato nella cronometro individuale. Nello stesso anno si aggiudicò una tappa e la vittoria finale del Tour de l'Abitibi in Canada.

Nelle stagioni seguenti partecipò ai maggiori eventi di ciclismo su pista, tra cui campionati mondiali e coppa del mondo. Nel 2008 concluse ottavo nella prova dell'inseguimento individuale ai Giochi olimpici di Pechino. Più tardi, nello stesso anno, vinse la medaglia d'oro ai campionati statunitensi su pista nelle specialità del chilometro da fermo, dell'inseguimento individuale e di quello a squadre.[2] Il 24 settembre 2008 venne annunciato il suo trasferimento tra le file della Trek-Livestrong, la formazione Continental Under-23 creata da Lance Armstrong.[3] Nel 2009 Phinney continuò l'attività su pista, aggiudicandosi il titolo mondiale nell'inseguimento individuale a Pruszków, seguito dall'argento nel chilometro a cronometro. Su strada fece invece sua la Parigi-Roubaix Espoirs, prova riservata agli Under-23 e valida per il calendario UCI Europe Tour.

L'anno successivo, ai mondiali su pista di Ballerup, confermò il titolo iridato nell'inseguimento, vincendo anche il bronzo nell'omnium. Su strada vinse nuovamente la Parigi-Roubaix Espoirs, e conseguì successi in numerose corse a tappe riservate agli Under-23, come l'Olympia's Tour e il Tour de l'Avenir, oltre a conquistare il titolo nazionale assoluto a cronometro. Nell'agosto del 2010 debuttò da stagista con la divisa del Team RadioShack, gareggiando al Post Danmark Rundt, mentre nel finale di stagione partecipò ai campionati del mondo di Melbourne, vincendo il titolo iridato nella cronometro Under-23 e il bronzo nella prova in linea, a pari merito con il canadese Guillaume Boivin.

Già il 22 settembre 2010 la BMC Racing Team aveva annunciato di aver messo sotto contratto Phinney per la stagione 2011, consentendogli il salto nel professionismo.[4] Nel 2011 Phinney partecipa così, tra le altre corse, al Tour de Romandie (si classificò secondo nel prologo), al Giro d'Austria e all'Eneco Tour: proprio in quest'ultima competizione, valida per l'UCI World Tour, ottiene il primo successo da pro aggiudicandosi il prologo di Amersfoort. È poi al via della Vuelta a España, ma non la conclude.

Nel 2012 debutta al Giro d'Italia, aggiudicandosi la vittoria nella prima tappa di Herning, una cronometro di 8,7 km, e indossando la prima maglia rosa della corsa (la terrà per tre giorni). Partecipa poi ai Giochi olimpici di Londra – si classifica quarto sia nella prova in linea che in quella a cronometro – e a fine stagione ottiene la medaglia d'argento a cronometro Elite ai campionati del mondo di Valkenburg, battuto dal solo Tony Martin. Durante l'anno vince anche la cronometro conclusiva della USA Pro Cycling Challenge in Colorado.

L'anno dopo, sempre in maglia BMC, si classifica terzo al Tour of Qatar, settimo alla Milano-Sanremo e terzo al Giro di Toscana; nel finale di annata vince la quarta tappa del Tour de Pologne, e si piazza poi quinto a cronometro ai campionati del mondo di Firenze. Comincia la stagione 2014 con il successo nella graduatoria generale del Dubai Tour; in quella gara vince anche la prima tappa, una cronometro di 10,1 km, e si classifica terzo nella seconda.

Inizia bene la stagione 2014 vincendo la cronometro e la classifica finale del Dubai Tour e, successivamente, una tappa al Tour of California. Dopo essersi imposto ai campionati nazionali a cronometro si presenta al via della prova in linea di Chattanooga tra i favoriti. Durante la discesa da Lookout Mountain cade, andando a sbattere contro il guardrail, fratturandosi tibia e perone e procurandosi una lesione al ginocchio[5]. I tempi di recupero sono molto lunghi[6] e permettono a Phinney di esplorare la sua vocazione per la pittura[7]; il rientro agonistico avviene nell'agosto 2015, al Tour of Utah. Pochi giorni dopo, alla USA Pro Cycling Challenge, vince in volata la prima tappa e veste, per un giorno, la maglia di leader[8]. Nel finale di stagione si laurea campione del mondo della cronometro a squadre con la BMC.

All'Eneco Tour 2016 disputa una buona cronometro individuale e vince, con la BMC, quella a squadre; si presenta così al via dell'ultima frazione secondo in classifica a 16" dal compagno Rohan Dennis. Quest'ultimo viene coinvolto in una caduta che lo porta al ritiro[9] e Phinney, ancora nel gruppo di testa, diventa virtualmente il capoclassifica. Tuttavia, nel finale, non riesce a tenere le ruote dei migliori perdendo quasi due minuti da Niki Terpstra, che vince la classifica, retrocedendo al 14º posto in graduatoria generale finale.

  • 2011 (BMC Racing Team, una vittoria)
Prologo Eneco Tour (Amersfoort, cronometro)
  • 2012 (BMC Racing Team, due vittorie)
1ª tappa Giro d'Italia (Herning, cronometro)
7ª tappa USA Pro Cycling Challenge (Denver, cronometro)
  • 2013 (BMC Racing Team, una vittoria)
4ª tappa Tour de Pologne (Tarnów > Katowice)
  • 2014 (BMC Racing Team, quattro vittorie)
1ª tappa Dubai Tour (Dubai, cronometro)
Classifica generale Dubai Tour
5ª tappa Tour of California (Pismo Beach > Santa Barbara)
Campionati statunitensi, Prova a cronometro
  • 2015 (BMC Racing Team, una vittoria)
1ª tappa USA Pro Cycling Challenge (Steamboat Springs > Steamboat Springs)
  • 2016 (BMC Racing Team, una vittoria)
Campionati statunitensi, Prova a cronometro
  • 2007 (Team Slipstream-Chipotle powered by H30)
2ª tappa Tour de l'Abitibi (cronosquadre)
  • 2012 (BMC Racing Team)
1ª tappa Giro del Trentino (Riva del Garda > Arco, cronosquadre)
  • 2013 (BMC Racing Team)
Classifica giovani Tour of Qatar
  • 2014 (BMC Racing Team)
Classifica giovani Dubai Tour
  • 2015 (BMC Racing Team)
Campionati del mondo, Cronosquadre
  • 2016 (BMC Racing Team)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Lido di Camaiore, cronosquadre)
5ª tappa Eneco Tour (Sittard-Geleen, cronosquadre)
Phinney ai campionati mondiali su strada 2013
Campionati del mondo, Inseguimento individuale Juniores
Campionati statunitensi, Inseguimento individuale
3ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento individuale (Los Angeles)
Campionati statunitensi, Inseguimento individuale
Campionati statunitensi, Inseguimento a squadre
Campionati statunitensi, Chilometro a cronometro
5ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento individuale (Copenaghen)
5ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Chilometro (Copenaghen)
Campionati del mondo, Inseguimento individuale
Campionati statunitensi, Inseguimento individuale
Campionati statunitensi, Inseguimento a squadre
Campionati statunitensi, Corsa a punti
Campionati del mondo, Inseguimento individuale
  1. ^ a b c (EN) Taylor Phinney, su bmcracingteam.com, www.bmcracingteam.com. URL consultato il 21 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).
  2. ^ Phinney records new track record on way to third national title, su autobus.cyclingnews.com, cyclingnews.com. URL consultato il 3 ottobre 2010.
  3. ^ Phinney tabbed for Armstrongs team, su dailycamera.com (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2008).
  4. ^ BMC racing team signs Taylor Phinney, in BMC-racing.com, 22 settembre 2010. URL consultato il 3 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2010).
  5. ^ BDC-MAG.com - Bici da corsa | Frattura per Taylor Phinney.
  6. ^ Phinney: "Devo seguire quello che fa il corpo" - La Gazzetta dello Sport.
  7. ^ PressReader.com - Giornali da tutto il mondo.
  8. ^ http://www.cyclingnews.com/news/video-highlights-of-phinneys-comeback-victory-at-usa-pro-challenge.
  9. ^ cyclingnews.com, http://www.cyclingnews.com/news/dennis-loses-eneco-tour-after-crashing-out-of-finale.

V · D · M

Campioni del mondo di ciclismo su strada - Cronometro Under-23
1996: Luca Sironi · 1997: Fabio Malberti · 1998: Thor Hushovd · 1999: José Iván Gutiérrez · 2000: Evgenij Petrov · 2001: Danny Pate · 2002: Tomas Vaitkus · 2003: Markus Fothen · 2004: Janez Brajkovič · 2005: Michail Ignat'ev · 2006: Dominique Cornu · 2007: Lars Boom · 2008: Adriano Malori · 2009: Jack Bobridge · 2010: Taylor Phinney · 2011: Luke Durbridge · 2012: Anton Vorob'ëv · 2013: Damien Howson · 2014: Campbell Flakemore · 2015: Mads Würtz Schmidt · 2016: Marco Mathis · 2017: Mikkel Bjerg · 2018: Mikkel Bjerg · 2019: Mikkel Bjerg · 2020: non disputata · 2021: Johan Price-Pejtersen · 2022: Søren Wærenskjold · 2023: Lorenzo Milesi · 2024: Iván Romeo
Iride mondiale
Iride mondiale

V · D · M

Campioni del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale
Professionisti1946: Gerrit Peters · 1947: Fausto Coppi · 1948: Gerrit Schulte · 1949: Fausto Coppi · 1950: Antonio Bevilacqua · 1951: Antonio Bevilacqua · 1952: Sydney Patterson · 1953: Sydney Patterson · 1954: Guido Messina · 1955: Guido Messina · 1956: Guido Messina · 1957: Roger Rivière · 1958: Roger Rivière · 1959: Roger Rivière · 1960: Rudi Altig · 1961: Rudi Altig · 1962: Henk Nijdam · 1963: Leandro Faggin · 1964: Ferdinand Bracke · 1965: Leandro Faggin · 1966: Leandro Faggin · 1967: Tiemen Groen · 1968: Hugh Porter · 1969: Ferdinand Bracke · 1970: Hugh Porter · 1971: Dirk Baert · 1972: Hugh Porter · 1973: Hugh Porter · 1974: Roy Schuiten · 1975: Roy Schuiten · 1976: Francesco Moser · 1977: Gregor Braun · 1978: Gregor Braun · 1979: Bert Oosterbosch · 1980: Anthony Doyle · 1981: Alain Bondue · 1982: Alain Bondue · 1983: Steele Bishop · 1984: Hans-Henrik Ørsted · 1985: Hans-Henrik Ørsted · 1986: Anthony Doyle · 1987: Hans-Henrik Ørsted · 1988: Lech Piasecki · 1989: Colin Sturgess · 1990: Vjačeslav Ekimov · 1991: Francis Moreau · 1992: Mike McCarthy
Iride mondiale
Iride mondiale
Open1993: Graeme Obree · 1994: Chris Boardman · 1995: Graeme Obree · 1996: Chris Boardman · 1997: Philippe Ermenault · 1998: Philippe Ermenault · 1999: Robert Bartko · 2000: Jens Lehmann · 2001: Oleksandr Symonenko · 2002: Bradley McGee · 2003: Bradley Wiggins · 2004: Sergi Escobar · 2005: Robert Bartko · 2006: Robert Bartko · 2007: Bradley Wiggins · 2008: Bradley Wiggins · 2009: Taylor Phinney · 2010: Taylor Phinney · 2011: Jack Bobridge · 2012: Michael Hepburn · 2013: Michael Hepburn · 2014: Alexander Edmondson · 2015: Stefan Küng · 2016: Filippo Ganna · 2017: Jordan Kerby · 2018: Filippo Ganna · 2019: Filippo Ganna · 2020: Filippo Ganna · 2021: Ashton Lambie · 2022: Filippo Ganna · 2023: Filippo Ganna

V · D · M

Campioni statunitensi di ciclismo su strada - Cronometro individuale
1997: Jonathan Vaughters · 1998: Dylan Casey · 1999 · 2000: Adham Sbeih · 2001: Trent Klasna · 2002: Dylan Casey · 2003: Chris Baldwin · 2004 · 2005: Chris Baldwin · 2006: David Zabriskie · 2007: David Zabriskie · 2008: David Zabriskie · 2009: David Zabriskie · 2010: Taylor Phinney · 2011: David Zabriskie · 2012: David Zabriskie · 2013: Tom Zirbel · 2014: Taylor Phinney · 2015: Andrew Talansky · 2016: Taylor Phinney · 2017: Joey Rosskopf · 2018: Joey Rosskopf · 2019: Ian Garrison · 2020: non assegnato · 2021: Lawson Craddock · 2022: Lawson CraddockStati Uniti (bandiera)

V · D · M

Stati Uniti (bandiera)  Nazionale statunitense · Campionati del mondo di ciclismo su strada 2011  
67 Bookwalter · 68 Busche · 69 Duggan · 70 Farrar · 71 King · 72 Louder · 73 Murphy · 74 Phinney · 75 Talansky · Crono Phinney · Crono Talansky ·Stati Uniti (bandiera)

V · D · M

Stati Uniti (bandiera)  Nazionale statunitense · Campionati del mondo di ciclismo su strada 2012  
55 Bookwalter · 56 Busche · 57 Duggan · 58 Euser · 59 Horner · 60 Howes · 61 Phinney · 62 Talansky · 63 van Garderen · Crono Phinney · Crono van Garderen ·Stati Uniti (bandiera)

V · D · M

Stati Uniti (bandiera)  Nazionale statunitense · Campionati del mondo di ciclismo su strada 2013  
70 Busche · 71 Horner · 72 Howes · 73 Phinney · 74 Stetina · 75 Talansky · 76 van Garderen · Crono Phinney · Crono Talansky ·Stati Uniti (bandiera)

V · D · M

Stati Uniti (bandiera)  Nazionale statunitense · Campionati del mondo di ciclismo su strada 2015  
151 Bookwalter · 152 Craddock · 153 Farrar · 154 Howes · 155 King · 156 Phinney · Crono Craddock · Crono Phinney ·Stati Uniti (bandiera)

V · D · M

Stati Uniti (bandiera)  Nazionale statunitense · Campionati del mondo di ciclismo su strada 2016  
106 Carpenter · 107 Haga · 108 Marcotte · 109 Phinney · 110 Rosskopf · 111 Vermeulen · Crono Phinney · Crono Vermeulen ·Stati Uniti (bandiera)
Controllo di autoritàVIAF (EN233089978 · LCCN (ENno2012031408